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Ebbene si, cari amici forumisti, a prescindere da qualunque appartenenza politica voi siate, dovete ammettere, col beneplacito di Clemente, che l’Italia è ormai entrata nell’orizzonte degli eventi di un buco nero. Ha da tempo oltrepassato il punto di non ritorno, e quindi vi precipiterà.
Il principale problema è che più tempo si concede all’attuale governo per rimettere a posto le cose secondo le ricette delle lobby bancarie, più presto arriveremo col sedere per terra.
Siccome è indubbio che questi mestieranti continueranno a spolparci finché sarà loro concesso, e che in ogni caso faranno riforme mirate ad un ulteriore aumento della spesa pubblica, vi renderete conto che il gioco prima finirà, meglio sarà per tutti.
Meglio ora che dopo 2 anni di IMU, quando saremo costretti a svendere le nostre case, ad ipotecarle per poterci pagare le tasse, quando non avremo piò uno straccio di lavoro serio, ed i nostri 5000 euro in banca saranno evaporati a suon di patrimoniali.
Per fortuna, prevedo che questa manica di scellerati non durerà a lungo, perchè i forconi sono veramente tanto, ma tanto vicini, e che il branco di tecnocrati ben stipendiati, non rimarrà a beccarsi il linciaggio.
Probabilmente dopo le prime violenze inflitte a politici ed alle agenzie delle entrate, lasceranno la mano. Anche Napolitano, se Dio vorrà, non durerà molto, e comunque non avrà la spudoratezza di non mandarci alle elezioni del dopo Monti.
Quindi si tornerà a votare. Ed a questo punto arriva la domanda cruciale: COSA FARE?
Cerchiamo di inquadrare la situazione:
1. Monti se ne andrà, lasciandoci un mare di tasse, l’economia distrutta, uno stato oppressivo ed affamato. A questo punto chissenefrega dello spred!
2. I problemi endemici italiani (la tassazione oppressiva, la spesa pubblica folle, le violazioni dei diritti umani da parte di Stato ed Agenzia delle Entrate, la burocrazia infinita, il pazzesco numero di leggi e l’incertezza della giustizia) saranno tutti aumentati e non diminuiti.
3. Lo stato sociale sarà smantellato sempre più, ma senza però diminuire la tassazione.
La manovra Crepa Italia ha innescato un veloce countdown verso la rivoluzione civile, perché ha di fatto reso impossibile la vita : lavorare seriamente in Italia è antieconomico. Se vuoi arricchirti, l’unica cosa che NON devi fare, è lavorare. Non serve da dipendente, ed è un suicidio da autonomo. Rischi il sospetto di essere “evasore fiscale” ed il pignoramento anche delle mutande. Con questo sistema, la gente onesta ci rimette.
Ma chi ci troveremo alle prossime elezioni?
Il PDL, che si è rimangiato quanto (poco) di buono aveva fatto nei suoi governi (abolizione ICI e campagna a parole contro le tasse), dando il via libera al Rigor Montis.
Il PD, che non ha mai fatto mistero dell'orgasmo che prova nell'invocare sempre più tasse e più denaro pubblico, con più coerenza del PDL ha imposto il Rigor Montis.
Il Terzo Polo, che non conta un piffero, che è male assortito, ma che ha comunque evocato il Rigor Montis.
Da questi tre partiti, che stanno avallando la politica di Rigor, non è lecito aspettarsi quel cambio di vedute che non c’è mai stato in 30 anni di storia politica.
Rimangono la Lega ed il Movimento 5 stelle.
La Lega, benché travolta dallo scandalo ( preparato ad hoc? ) è ancora il movimento con più base imprenditoriale, non composto integralmente da dementi economici o da sanguisughe di professione. Ma ormai conta poco o nulla.
Il Movimento 5 stelle ha tanti pregi, tra cui quello di non prendere il finanziamento pubblico dei partiti. Grillo cavalca bene l’antipolitica, sa che è cosa buona e giusta, ma per quanto riguarda le idee economiche è alquanto confuso. Il Movimento di Grillo è appetibile, molto molto meno putrido della partitocrazia ed ha voglia di fare. Ma fare cosa? Oltre la giusta nemesi di Norimberga per i politici, poi da che parte va? Mi piacerebbe saperlo con certezza, ma vi giuro che non l’ho ancora ben capito.
Quindi cosa sperare per il futuro?
Se vogliamo nutrire la pur minima speranza di salvare questa nazione dagli orrori di una guerra civile, dalla miseria e dalla distruzione, secondo me è arrivato il momento di creare un movimento antipolitico, con basi economiche tipo quelle austriache, salde nei principi, senza titubanze socialiste o keynesiane. Un movimento che faccia veramente gli interessi del cittadino, senza frapporre né un se e né un ma.
Se vogliamo sperare di salvarci da qualcosa che occuperà capitoli dei nostri futuri libri di storia, deve sorgere e presentarsi alle prossime elezioni un movimento con queste caratteristiche.
Viceversa signori, qui in Italia saranno veramente cazzi amari.
Scusate il francesismo!
Parola di Francesco Amadori
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