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Il Suicidio Economico dell’Italia
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Autore:  crosshead [ domenica 22 aprile 2012, 13:29 ]
Oggetto del messaggio:  Il Suicidio Economico dell’Italia

C'è un fenomeno in crescita in Italia: “il suicidio da crisi economica”, persone che perdono la vita per disperazione dovuta a disoccupazione ed a fallimento.

E’ una storia straziante che però non coinvolge soltanto i singoli individui, ma anche i nostri governanti che, imperterriti di fronte agli effetti devastanti delle loro politiche fiscali autolesioniste, stanno trascinando l'intera nazione al suicidio economico.

Solo pochi mesi fa avevo qualche speranza per l’Italia. Vi ricorderete che alla fine dello scorso autunno ci sembrava di essere sull’orlo del tracollo finanziario, ma la BCE intervenne in nostro soccorso offrendo alle banche delle linee di credito: ciò ha aiutato direttamente le stesse ed indirettamente il governo, mettendo fine al panico.

Allora mi sembrava che questa azione coraggiosa ed efficace fosse l’inizio di un  ripensamento più ampio per concedere respiro ai cittadini ed alle aziende, ma il nostro governo non ne ha approfittato, anzi ha aumentato vieppiù le tasse per perseguire una politica fallimentare di mancata riduzione delle spese.

E mi è sempre più difficile credere che qualcosa possa indurre Monti a cambiare la rotta di questa politica suicida.............
 
Consideriamo la situazione dell'Italia: ora si parla apertamente di recessione, ma con un tasso di disoccupazione globale troppo elevato, con il crollo dei consumi interni, con la drastica riduzione delle commesse estere, stiamo viaggiando verso la DEPRESSIONE.

Tuttavia, la prescrizione proveniente da Berlino e Francoforte è: maggiore austerità fiscale.
Questo è, per non usare mezzi termini, una cosa folle.
L’Europa ha avuto diverse esperienze con duri programmi di austerità, ed i risultati sono stati esattamente quelli che gli studiosi di storia avevano predetto che sarebbero successi: questi sistemi spingono le economie depresse ancor più nella depressione.

E, poiché gli investitori guardano allo stato dell’economia globale di un paese per valutarne la capacità di ripagare il debito, i programmi di austerità non hanno mai funzionato come metodo per ridurre gli oneri finanziari.
 
Ebbene, qual è l’alternativa?

Francamente anch'io sono contrario all’uscita dall’euro ed al ritorno alla lira, perchè sarebbe un evento estremamente distruttivo, sia dal punto di vista economico che da quello politico.
Ma, proseguire sulla strada attuale, imponendo sempre più tasse ad una popolazione stremata che sta già soffrendo i malanni da grande depressione, è veramente inconcepibile.

Se il nostro governo volesse davvero salvarci dovrebbe seguire questo percorso alternativo:
-in primis, ridurre le spese folli di uno stato in preagonia ,
-in secundis, diminuire in modo consistente la tassazione,
-in tertiis, costringere le banche, con i soldi incassati recentemente dalla BCE, a riaprire i rubinetti del credito,

il tutto accettando il rischio di un lieve aumento dell'inflazione.

Ma il nostro Monti, piuttosto che ammettere di aver sbagliato, persevera a spingerci giù dalla scogliera!
Mi è quindi difficile evitare un senso di disperazione, perchè l'Italia intera pagherà il prezzo di questa follia, anche coloro che oggi lo sostengono, o che, ancor peggio, l' osannano.

Parola di Paul Krugman
 
 

Autore:  Miura [ domenica 22 aprile 2012, 13:35 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Proprio ieri ha annunciato i tagli alla spesa pubblica.
Aspettiamo di vedere che succede.

Autore:  EritreoCazzulati [ domenica 22 aprile 2012, 14:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

crosshead ha scritto:
Parola di Paul Krugman
Usti! Krugman che dice di diminuire le tasse! :shock:
Dove? L'ho sempre sentito come uno che adora menarla sulla spesa a debito!

Su una cosa però sono d'accordissimo con Krugman dall'inizio di questa crisi: la politica monetaria europea è totalmente recessiva ed autolesionista. In queste condizioni anche le politiche di austerity non avranno alcun effetto benefico, anzi aggraveranno la crisi.
La Germania e gli altri paesi con i conti in ordine DEVONO trovare un modo per incrementare i loro consumi oppure in alternativa la BCE DEVE poter supportare le finanze degli Stati in dissesto MENTRE NEL FRATTEMPO gli Stati in dissesto risistemano le loro finanze.
Sono due cose che DEVONO andare di pari passo, altrimenti non solo gli stati in dissesto rischiano di saltare, ma rischiano addirittura di portarsi dietro quelli con i conti in ordine!

Ciao,
Lorenzo

Autore:  crosshead [ domenica 22 aprile 2012, 17:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Ebbene si, cari amici forumisti, a prescindere da qualunque appartenenza politica voi siate, dovete ammettere, col beneplacito di Clemente, che l’Italia è ormai entrata nell’orizzonte degli eventi di un buco nero. Ha da tempo oltrepassato il punto di non ritorno, e quindi vi precipiterà.

Il principale problema è che più tempo si concede all’attuale governo per rimettere a posto le cose secondo le ricette delle lobby bancarie, più presto arriveremo col sedere per terra.

Siccome è indubbio che questi mestieranti continueranno a spolparci finché sarà loro concesso, e che in ogni caso faranno riforme mirate ad un ulteriore aumento della spesa pubblica, vi renderete conto che il gioco prima finirà, meglio sarà per tutti.

Meglio ora che dopo 2 anni di IMU, quando saremo costretti a svendere le nostre case, ad ipotecarle per poterci pagare le tasse, quando non avremo piò uno straccio di lavoro serio, ed i nostri 5000 euro in banca saranno evaporati a suon di patrimoniali.

Per fortuna, prevedo che questa manica di scellerati non durerà a lungo, perchè i forconi sono veramente tanto, ma tanto vicini, e che il branco di tecnocrati ben stipendiati, non rimarrà a beccarsi il linciaggio.

Probabilmente dopo le prime violenze inflitte a politici ed alle agenzie delle entrate, lasceranno la mano.
Anche Napolitano, se Dio vorrà, non durerà molto, e comunque non avrà la spudoratezza di non mandarci alle elezioni del dopo Monti.

Quindi si tornerà a votare.
Ed a questo punto arriva la domanda cruciale: COSA FARE?

Cerchiamo di inquadrare la situazione:

1. Monti se ne andrà, lasciandoci un mare di tasse, l’economia distrutta, uno stato oppressivo ed affamato. A questo punto chissenefrega dello spred!

2. I problemi endemici italiani (la tassazione oppressiva, la spesa pubblica folle, le violazioni dei diritti umani da parte di Stato ed Agenzia delle Entrate, la burocrazia infinita, il pazzesco numero di leggi e l’incertezza della giustizia) saranno tutti aumentati e non diminuiti.

3. Lo stato sociale sarà smantellato sempre più, ma senza però diminuire la tassazione.

La manovra Crepa Italia ha innescato un veloce countdown verso la rivoluzione civile, perché ha di fatto reso impossibile la vita : lavorare seriamente in Italia è antieconomico.
Se vuoi arricchirti, l’unica cosa che NON devi fare, è lavorare.
Non serve da dipendente, ed è un suicidio da autonomo. Rischi il sospetto di essere “evasore fiscale” ed il pignoramento anche delle mutande. Con questo sistema, la gente onesta ci rimette.

Ma chi ci troveremo alle prossime elezioni?

Il PDL, che si è rimangiato quanto (poco) di buono aveva fatto nei suoi governi (abolizione ICI e campagna a parole contro le tasse), dando il via libera al Rigor Montis.

Il PD, che non ha mai fatto mistero dell'orgasmo che prova nell'invocare sempre più tasse e più denaro pubblico, con più coerenza del PDL ha imposto il Rigor Montis.

Il Terzo Polo, che non conta un piffero, che è male assortito, ma che ha comunque evocato il Rigor Montis.

Da questi tre partiti, che stanno avallando la politica di Rigor, non è lecito aspettarsi quel cambio di vedute che non c’è mai stato in 30 anni di storia politica.

Rimangono la Lega  ed il Movimento 5 stelle.

La Lega, benché travolta dallo scandalo ( preparato ad hoc? ) è ancora il movimento con più base imprenditoriale, non composto integralmente da dementi economici o da sanguisughe di professione. Ma ormai conta poco o nulla.

Il Movimento 5 stelle ha tanti pregi, tra cui quello di non prendere il finanziamento pubblico dei partiti.
Grillo cavalca bene l’antipolitica, sa che è cosa buona e giusta, ma per quanto riguarda le idee economiche è alquanto confuso.
Il Movimento di Grillo è appetibile, molto molto meno putrido della partitocrazia ed ha voglia di fare.
Ma fare cosa?
Oltre la giusta nemesi di Norimberga per i politici, poi da che parte va?  
Mi piacerebbe saperlo con certezza, ma vi giuro che non l’ho ancora ben capito.

Quindi cosa sperare per il futuro?

Se vogliamo nutrire la pur minima speranza di salvare questa nazione dagli orrori di una guerra civile, dalla miseria e dalla distruzione, secondo me è arrivato il momento di creare un movimento antipolitico, con basi economiche tipo quelle austriache, salde nei principi, senza titubanze socialiste o keynesiane.  
Un movimento che faccia veramente gli interessi del cittadino, senza frapporre né un se e né un ma.

Se vogliamo sperare di salvarci da qualcosa che occuperà capitoli dei nostri futuri libri di storia, deve sorgere e presentarsi alle prossime elezioni un movimento con queste caratteristiche.

Viceversa signori, qui in Italia saranno veramente cazzi amari.

Scusate il francesismo!

Parola di Francesco Amadori

Autore:  caracalla [ domenica 22 aprile 2012, 19:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Quando leggo che un'imprenditore o un dipendente si tolgono la vita per ragioni economiche, credo che si debba approfondire caso per caso, sicuro del fatto che dietro ogni suicidio vi siano anche altre vicissitudini personali che noi non conosciamo.

Le ragioni economiche, imputate di essere la causa dell'estremo gesto, potrebbero essere solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso....

Ad ogni modo, riconosco al nostro stato un primato davvero singolare: e cioè quello di impegnarsi nel mettere i propri cittadini ( quindi se stesso ) nelle "migliori" condizioni per far si che tanti di loro, possano compiere l'estremo gesto.

Insomma, è come se il nostro stato stia cercando di uccidersi da solo, senza che vi sia una strategia nota o che possa quantomeno definirsi comprensibile.

La mia modestissima opinione in merito è che, il rapporto fra istituzioni e cittadini, sia compromesso in quanto totalmente sbilanciato a favore delle prime: non sto qui a ripetere cose note, mentre mi soffermerei piu' sul fatto che il nostro stato, di fronte al cittadino, ha ragione a prescindere e pertanto, è lo stesso cittadino che deve dimostrare di essere innocente ( inversione di prova ).

Orbene qui non parlo di politica ma di guirisdizione: che andrebbe per prima rivista sotto alcuni fondamentali proncipi, per poter riequilibrare il sopra descritto rapporto, e poter garantire ai cittadini alcuni fondamentali principi costituzionali, come il diritto a poter guadagnare senza che, sotto una certa soglia, lo stato non abbia nulla a pretendere, in quanto il diritto di poter guadagnare lavorando onestamente è sopra ad ogni diritto dello stesso stato. Il quale peraltro non puo' avvalersi dell'inversione di prova, e non puo' aumentare la propria pressione fiscale sopra un tetto massimo del x%; tutto questo senza che alcun governo, indipendentemente dalla parte che rappresenti, possa minimanente cambiare alcunchè di quanto sopra descritto, nel corso del tempo.

Questo è quanto hanno fatto i tedeschi da alcuni anni a questa parte, e questo è quello che dovrebbe fare chi avrà l'arduo compito di salire al governo alle prossime elezioni, sempre che gli altri ( opposizione ) non rompano troppo le scatole solo per fare bastian contrari.

Fabio

Autore:  crosshead [ lunedì 23 aprile 2012, 12:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Venerdi 13 aprile anche l'Austria, dopo Germania e UK, ha stretto un accordo con la Svizzera per tassare i capitali detenuti illegalmente nel territorio elvetico. L'Austria prevede prudenzialmente di incassare 1 MILIARDO di euro ma la cifra potrebbe raggiungere i 3 MILIARDI.

Nessuno rinuncerebbe a questa manna dal Cielo, ed invece Monti è sempre stato contrario ad accordi del genere con la scusa che il problema va risolto in sede comunitaria.
Semplicemente pazzesco!
Sapete a quanto ammontano i presunti introiti che potrebbero giungere nel nostro paese con un accordo simile?
Aprite bene gli occhi perché a detta de "Il sole 24 ore" si parla di circa 37 MILIARDI DI EURO!!!

Avete capito bene? Una cifra che da sola vale una finanziaria...

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbHpwPQF

Autore:  bigboy60 [ lunedì 23 aprile 2012, 19:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Germania UK e Austria ( quest' ultima minoritariamente ) assommano ad una frazione importante della popolazione europea.
Anche se non si dovesse arrivare ad una soluzione in sede europea ( e perche' aspettarla poi ? ) non vedo perche' tale accordo non dovrebbe potersi fare separatamente nazione per nazione.
Se anche Italia e magari Francia e Spagna lo facessero, sono convinto che le altre nazioni piu' piccole seguirebbero poi a ruota.
E sarebbe la fine del principale paradiso fiscale e una bella boccata di ossigeno per l' intera europa.
Siamo sicuri, pero', che i patrimoni illegali non migrerebbero altrove ?
Saluti
Stefano.

Autore:  d 341 ionica [ lunedì 23 aprile 2012, 20:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Ma allora Monti chi"copre"?
Nel senso:non ha da tutelare serbatoi di voti......Oppure si???
Di chi fa quindi l'interesse?
Armando

Autore:  bigboy60 [ lunedì 23 aprile 2012, 21:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Suicidio Economico dell’Italia

Monti deve coprire necessariamente qualcuno / qualcosa ?
Non vorrei che ci facessimo prendere dalla solita, paranoica, italica sindrome del complotto...
Non e' che Monti fa' semplicemente cio' che s' ha da fare, magari commettendo qualche errore qua e la' ?
La situazione era drammatica e richiedeva soluzioni rapide.
Continuare a tassare & tartassare ora non e' piu' possibile.
Aspettiamo ( fiduciosi ? ) con pazienza gli sviluppi.
Saluti
Stefano.

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