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 Oggetto del messaggio: A proposito di pensioni
MessaggioInviato: sabato 28 aprile 2012, 13:38 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 22:25
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L' istat ci dice che quasi la metà dei pensionati italiani riceve una pensione al di sotto dei 1000 euro mensili.
Il 14,4% ha una pensione inferiore a 500 euro,
il 31% (5,2 milioni di individui) ha una pensione tra i 500 e i 1.000 euro,
il 23,5% riceve tra 1.000 e 1.500 euro e
il restante 31,1% ha una pensione superiore a 1.500 euro.

Un altro dato interessante è quello sulla quantità di pensioni percepite da un unico individuo:
il 67,3% dei pensionati percepisce una sola pensione,
il 24,8% ne percepisce due
il 6,5% tre;
il restante 1,4% è titolare di quattro o più pensioni.

Il 48,5% dei pensionati ha un’età compresa tra 65 e 79 anni,
il 22,3% ne ha più di 80,
iI restante 29,1% ha meno di 65 anni,
mentre quelli con un’età compresa tra i 40 ???????? ed i 64 anni sono il 25,6% del totale.

Leggendo sempre i dati, se si rapporta il numero dei pensionati alla popolazione occupata, in Italia ci sono 70 pensionati ogni 100 occupati. Nel Mezzogiorno il rapporto è di 79 pensionati ogni 100, mentre il valore è più contenuto nelle regioni settentrionali, dove il rapporto è di 65 a 100.

Nel suo volumetto dal titolo "Sanguisughe" Mario Giordano ci descrive la situazione pensionistica di 495mila persone che vivono di privilegi, che non risentono affatto della crisi, che anzi navigano letteralmente nell'oro.

Tra i "Paperoni della terza età" ci sono ovviamente i politici.
A non aver problemi problemi di sopravvivenza sono ad esempio:
-l’ex presidente del Consiglio Giuliano Amato che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha ottenuta per sé una da 31000 euro lordi al mese: 22.048 dall'Inpdap e 9.363 in quanto ex parlamentare.
-l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, oltre al vitalizio, ne incassa 30.000 da ex presidente di Bankitalia e 4.000 dall'Inps.
-Lamberto Dini che arriva a quota 25.000: 18.000 da ex di Bankitalia e 7.000 dall'Inps.
-L'ex ministro ed ex parlamentare Publio Fiori che prende 16.000 euro netti dall'Inpdap e 10.631 come ex vicepresidente della Camera.
-L'ex sindacalista Sergio D'Antoni che arriva a 5.233 euro netti.
-Romano Disprodi che si mette in tasca ben tre pensioni: 4.246 euro dall'Inpdap, 4.725 da ex parlamentare, 5.283 dall'Unione europea.

C'è il parlamentare che va in pensione dopo un giorno di lavoro, c'è la pensione sociale ai mafiosi a cui sono stati confiscati i beni, ma ce ne sono tantissimi altri perfetti sconosciuti, come:
-un tizio, ex dirigente industriale, che prende 90.000€/mese,
-il dirigente della Banca d’Italia che va a riposo a 44 anni con 18000 euro al mese,
-il burocrate che ancora nel 2009 va in pensione a 47 anni con 6000 euro netti (e l’incarico da assessore),
-il commesso del Senato che prende 8000 euro al mese,
-la bidella pensionata a soli 29anni.

Ci sono le baby pensioni, le pensioni ai malviventi, le doppie, triple e quadruple pensioni, i 500 invalidi su 700 abitanti di un paesino, fino ai 20 invalidi nella stessa famiglia, alle pensioni dei giudici costituzionali, ecc...

Mentre ai comuni cittadini vengono chiesti continui sacrifici sul fronte previdenziale, mentre l’Europa insiste per allungare la vita lavorativa ed i giovani non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei pensionati d’oro mantiene i propri privilegi, anzi queste sanguisughe, se ne riservano sempre di nuovi, abusando spesso con l'inganno della previdenza italiana, ed aumentando il buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e che mette a rischio il loro futuro.


Un viaggio negli scandali, negli inganni e negli abusi della previdenza italiana che non comprende solo i grandi nomi della politica, dell’economia e dello spettacolo, ma parla anche di semplici e disonesti cittadini come ad esempio Francesca Z., collaboratrice scolastica in pensione dal 1983, all’età di 32 anni, e che ha già ricevuto dallo Stato 280 mila euro (261 mila euro più di quanto abbia versato in tutta la sua carriera).

Tra i tanti nomi noti del libro c’è quello di Carlo De Benedetti, Cesare Romiti, Adriano Celentano, Raffaella Carrà, Sophia Loren, ma anche quello della moglie di Umberto Bossi, Manuela, insegnante andata in pensione all’età di 39 anni.

Più che le superpensioni di onorevoli e dirigenti, forse quello che fa più riflettere è la riproduzione di un estratto conto di una pensione minima da 402 euro che, tra tasse e trattenute, arriva a un totale di 78 centesimi.
“Quando uno Stato si accanisce su una pensione minima di 402 euro (che è già una miseria) – scrive Giordano – e la riduce a 0.78 centesimi (che è appunto un insulto) mentre lascia inalterati i supervitalizi dei parlamentari, il loro insindacabile diritto al cumulo, o gli assegni regalati a qualche burocrate d’oro, ebbene, noi non possiamo far finta di niente”.

Se si togliessero indistintamente le pensioni a tutti i politicanti, se si eliminassero quelle indebite e truffaldine, e se si applicasse all'importo delle altre questa semplice ricetta:
dai 2000 ai 3000€ netti mensili, taglio del 10%,
dai 3001 ai 5000 taglio del 15%,
dai 5001€ in su taglio del 20%,

quanti milioni all'anno si potrebbero risparmiare?


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 Oggetto del messaggio: Re: A proposito di pensioni
MessaggioInviato: sabato 28 aprile 2012, 15:13 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 19:59
Messaggi: 625
Località: roma
Ciao Crosshead!
Ho letto con attenzione, trattenendo le lacrime...

Una sola domanda: tra i pensionati ultra40enni cui fai riferimento , sono compresi i titolari di pensione di invalidità, o no?
Faccio questa domanda perchè, se tra di loro ci fossero dei poveri sventurati, ci sarebbe da stendere un velo pietoso su questo stato che eroga 250 euro a un malato non più in grado di lavorare (parlo di invalidità civile).

Voglio prescindere dai c.d. falsi invalidi etc etc

Ciao!
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: A proposito di pensioni
MessaggioInviato: sabato 28 aprile 2012, 15:25 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 22:25
Messaggi: 4050
Località: Brescia
Ciao,
purtroppo il dato Istat è un dato aggregato che non fa distinzioni di sorta.

Per approfondire la faccenda, occorrerebbe avere l'accesso allo specifico database.


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