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| L'iniqua CLC https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=20&t=6320 |
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| Autore: | E464PC [ venerdì 11 agosto 2006, 17:41 ] |
| Oggetto del messaggio: | L'iniqua CLC |
In questi giorni e mesi, in cui si parla tanto della crisi di Trenitalia ho fatto una riflessione su un argomento: CHI PAGA IL TRENO. Ora, fermo restando che i dipendenti debbano avere diritto al benefit della CLC, ritengo che una delle misure utili è quella di abolire la CLC per i figli dei dipendenti, le mogli e chiunque ne abbia diritto all'infuori dei ferrovieri. Mi da estremamente fastidio il fatto che uno, solo perchè ha avuto la fortuna di nascere da un ferroviere, debba poter viaggiare a nostre spese su tutti i treni mentre noi bigolacci dobbiamo fare il biglietto e sborsare i nostri bei euri a Trenitalia ogni volta che viaggiamo in treno. Per cui io ritengo che sia necessario eliminare questo beneficio e al più presto. Oppure, quando il simpatico controllore ci viene a chiedere il biglietto, magari con la fantastica prenotazione dell'IC plus mancante gli si devono rivolgere alcune semplici domande: 1-Suo figlio e sua moglie pagano il biglietto? 2-Per quale motivo? 3-E io sono il più coglione che deve pagare il viaggio a sua moglie e suo figlio? Riflettete gente APPASSIONATO PAGANTE |
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| Autore: | Piero Canepa [ venerdì 11 agosto 2006, 18:20 ] |
| Oggetto del messaggio: | CLC |
Bene, se ti può essere di buona notizia, hanno deciso ti togliere tutte le agevolazioni ai dipendenti, compresi i biglietti di viaggio. Contestualmente per sopperire a ciò, aumenteranno lo stipendio mensile di circa 250 euro netti, prendendo in misura come paragone il VI livello. Cordialmente Piero |
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| Autore: | tecnotreno [ venerdì 11 agosto 2006, 18:40 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Caro E464PC, prima di parlare ti consiglio di informarti per evitare brutte figure. La CLC anche ai parenti è stata data svariati anni fa in cambio di mancati aumenti di stipendio. Ergo è una agevolazione relativa anche considerato il fatto che pochissimi parenti dei dipendenti ne fanno uso. Cerchiamo di documentarci prima di parlare... |
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| Autore: | E.636.082 [ venerdì 11 agosto 2006, 19:15 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Caro E464 PC,guarda che è stata un conquista sindacale di oltre trenta anni fa'.Non'è che c'è magari un po' d'invidia? |
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| Autore: | Giancarlo Giacobbo [ venerdì 11 agosto 2006, 19:31 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Non sono ferroviere, pertanto la cosa non mi tocca. Ma conoscendo diverse persone che ci vanno "in puzza" per questo, parafrasando una frase di Andreotti mi viene da dire così: " La CLC logora chi non ce l'ha" |
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| Autore: | Piero Canepa [ venerdì 11 agosto 2006, 19:39 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Nel 1972, gli allora dipendenti della defunta "Azienda Autonoma di Stato Ferrovie dello Stato " in breve dicasi F.F.S.S. rinunciarono ad un considerevole aumento di stipendio per poter continuare ad usufruire delle concessioni di viaggio, quantificato all'incirca in 10.000 lire mensili su un stipendio medio di 150.000 di allora. Di dico ciò per conoscenza, mio padre era ferroviere, e qualche appassionato più grande di me, può confermarlo. Ciao Piero |
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| Autore: | RE 6/6 [ venerdì 11 agosto 2006, 20:34 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
x 464PC:hai messo sotto esame la CLC dei dipendenti del gruppo(ora)fs,dicendo che i non dipendenti dell'azienda non debbano beneficiare della tessera,e che ti da fastidio che tu devi pagare,mentre i ferrovieri no,ma perchè,non si sa che i poliziotti,CC,hanno sconti su determinate cose,e in qualche caso anche gratis,e io stronzo devo pagare a prezzo pieno?anch'io volevo diventare un carabiniere,ma invece faccio camminare i treni!!!!non facciamo un caso quello delle tessere date ai ferrovieri,perche ci sono altri lavori,che sono molto peggio di viaggiare gratis sui treni.mi dispiace per te che non sei figlio di ferroviere,ma non tutti possiamo essere figli del presidente della repubblica. scusate lo sfogo,forse qualcuno sara anche uno di quelli,pero quando ci vuole ci vuole. cordialmente re 6/6 |
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| Autore: | G-master [ venerdì 11 agosto 2006, 20:35 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Bèh, non ci si può non associare all'immortale Andreotti quando afferma che le cose logorano chi non ce l'ha. Ecco perché tanta invidia per i lavoratori pubblici: perché chi sta nel privato è continuamente sottoposto a pressioni e non ha gli stessi benefici di legge. Per quanto mi riguarda, i cosiddetti privilegi li estenderei anche ai lavoratori del privato, ma poi padoa-schioppa e bersani chi li sente? |
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| Autore: | Giancarlo Giacobbo [ venerdì 11 agosto 2006, 21:03 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Anche nel privato ci sono aziende con contrattazioni interne da fare invidia. La differenza è che mentre nel pubblico le variazioni sono soggette all'approvazione politica, nel privato si può recidere il contratto e azzerare tutto senza tanti complimenti da un giorno all'altro. |
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| Autore: | qalimero [ venerdì 11 agosto 2006, 21:58 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Sarebeb rescindere... certo che l'autore è proprio invelenito se ha messo lo stesso post inogniforum.. qualche ottino prelevato per mancanza di biglietto? |
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| Autore: | ...FFSS... [ venerdì 11 agosto 2006, 22:04 ] |
| Oggetto del messaggio: | testo completo |
Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08314 Versione per la stampa Mostra rif. normativi Atto n. 4-08314 Pubblicato il 9 marzo 2005 Seduta n. 759 FALCIER, DE RIGO, ARCHIUTTI, FAVARO, SAMBIN, TREDESE, SCARABOSIO, SCOTTI, PASINATO, GUASTI, MANFREDI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che: il contratto aziendale del gruppo Ferrovie dello Stato del 14/04/2003 prevede, per accordo fra le parti, di consentire l'accesso ai treni delle società del gruppo sia al personale in servizio sia agli ex dipendenti, prevedendo il rilascio di una "Carta di libera circolazione" per un numero illimitato di viaggi e per l'intera rete ferroviaria; tale riconoscimento - subordinatamente, per quanto riguarda gli ex dipendenti, a precise condizioni circa gli anni di servizio e l'astensione da prestazioni lavorative a favore di aziende concorrenti - è riconosciuto al coniuge, ai figli minori o ai permanentemente inabili al lavoro; l'ultimo contratto stipulato dalle parti ha riesaminato e modificato il tema della concessione di permessi di viaggio dovuti agli ex lavoratori; tale accordo contrattuale viene interpretato come un obbligo per gli ex lavoratori di esborsare una somma annuale pari a 15 euro per entrare in possesso di una "Carta di libera circolazione" sulla rete ferroviaria; tale nuova regola crea inquietudine tra i pensionati delle Ferrovie perché percepita come una sopraffazione rispetto a diritti previsti in precedenti contratti, tanto che rappresentanti del Governo, e studi legali specializzati, hanno riconosciuto la natura sostanziale di diritto delle concessioni di viaggio come elemento retributivo acquisito per i lavoratori in quiescenza, i quali, naturalmente, non possono opporre rivendicazioni salariali, si chiede di sapere se rientri tra gli intendimenti del Ministro in indirizzo: intervenire, per quanto di competenza, per un'interpretazione dell'articolo 23 del già citato contratto, tale da evitare un valore addirittura retroattivo; intervenire, per quanto di competenza, nei confronti delle ex Ferrovie dello Stato al fine di ristabilire il diritto alla libera circolazione dei lavoratori pensionati o, quanto meno, favorire un incontro tra le parti perché sia data un'interpretazione autentica e giuridicamente esatta delle norme in questione. |
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| Autore: | Giancarlo Giacobbo [ venerdì 11 agosto 2006, 23:23 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
qalimero ha scritto: Sarebeb rescindere...
Sì, hai ragione, mi sono sbagliato a scrvere. |
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| Autore: | Omnibus [ sabato 12 agosto 2006, 13:11 ] |
| Oggetto del messaggio: | L'iniqua CLC |
Non credo che FS possa revocare motu proprio le concessioni di viaggio. Fanno parte di accordi sindacali inseriti in contratto: per modificarli servono altri accordi, come successo finora, oppure un provvedimento legislativo. L’azienda risparmiava soldi reali di stipendio in cambio di viaggi teorici: mi pare che ci ha guadagnato sia sempre stata l’azienda. Le concessioni nascono con le compagnie ferroviarie ottocentesche, quando fu riconosciuto ai dipendenti il diritto a "viaggi di servizio per il rientro in residenza per cambio biancheria". Non è vero che si può viaggiare su tutti i treni e non lo è mai stato; per alcuni era proprio escluso, per altri bisognava e bisogna pagare un supplemento se non l’intera tariffa. Solo i deputati, i giudici costituzionali ed i possessori di CLC internazionale avevano ed hanno libero accesso a qualsiasi treno; i primi totalmente in esenzione di qualsiasi supplemento, compresi WL e simili. Se non ricordo male, quando fui assunto io, il biglietto serie F (quelli per i dipendenti) era addirittura limitato alle linee del compartimento in cui si prestava servizio, con aggiunta la possibilità di raggiungere le stazioni sedi degli altri compartimenti. Familiari: per quel che mi riguarda, non sono legalmente coniugato e non ho figli; i miei genitori (io sono abbastanza anziano di ferrovia da rientrare fra quelli che hanno ancora questo beneficio) usano la concessione una o due volte l’anno per andare nel paese di origine di mio padre, circa 150 km. Mio fratello è un macchinista ed ha un figlio: per la moglie ha usato la concessione un a volta per andare in vacanza in Calabria; mio nipote la usa come abbonamento per andare all’università. Mi astengo dal commentare le concessioni ferroviarie di cui usufruiscono od usufruivano i dipendenti di altre amministrazioni statali oppure i cosiddetti benefit di cui godono i dipendenti di note aziende private. Solo un ricordo di quando lavoravo in biglietteria: il biglietto a tariffa ridotta spettava anche alle “promesse spose” dei carabinieri. Omnibus |
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| Autore: | il vero giangi [ domenica 13 agosto 2006, 20:48 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
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| Autore: | tecnotreno [ lunedì 14 agosto 2006, 10:56 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
In compenso hanno diverse altre agevolazioni nonchè impianti sportivi (tanto per citare qualcosa) sostanzialmente tutti per loro e dove non entri manco morto... |
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