«Nel 2013 se non ci saranno soldi a bilancio non faremo il servizio regionale»: parola di Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, che torna a lanciare l'allarme. Lo ha fatto intervenendo ad un convegno sul trasporto pubblico locale alla Bocconi di Milano.

Moretti ha rispolverato alcuni classici del suo repertorio, in primis i ricavi per passeggero/chilometro. Che nel Belpaese sono 10,8 centesimi «contro i 17,2 del trasporto su gomma». Un paragone, quello con le corriere (di solito le chiama ancora così...) che sta letteralmente sul gozzo al potentissimo ingegnere romagnolo.

Seguito dai numeri tedeschi, francesi e inglesi dei ricavi dei treni: rispettivamente 20, 22 e da 33 a 42 centesimi a chilometro. Con servizi che però vanno di conseguenza. «Non so che cosa farà l'Authority – ha proseguito Moretti – l'unica cosa che potremo fare noi sarà interrompere il servizio. Verremo denunciati per interruzione di servizio, vedremo come andrà a finire».

E l'Authority? «Avrà da fare un lavoro molto duro visto lo stato attuale dei trasporti locali e perché in Italia si vogliono fare le nozze con i fichi secchi». Del resto Moretti non è nuovo ad uscite di questo genere.

Dato che citi la VW, c'è una bella differenza, perché la casa tedesca guadagna con tutti i suoi modelli dalla piccola up! alla Touareg. Mentre TI senza sovvenzioni per il TPL o il servizio universale non chiuderebbe i conti in attivo. E non è la stessa cosa. Le Frecce portano ricavi, il TPL no. Se va bene con le tariffe (biglietti) si ripaga il 35% dei costi del servizio. L'altro 65% deve metterlo qualcuno, o no? E questo qualcuno sono le regioni che hanno i contratti di servizio con TI. In alternativa dovresti aumentare le tariffe per coprire le differenze tra costi e ricavi.

s.