Buongiorno,
non so se sia il posto giusto per l'argomento che vorrei trattare ma l'ultimo numero di TuttoTreno storia non mi piace: a parte il formato che non è più tablet come i precedenti e che mi "scompiglia" la libreria, trovo che molti articoli siano poco attinenti al titolo della rivista. Per il sottoscritto, appassionato di modellismo ferroviario e della storia delle ferrovie, di rotabili, linee e fabbricati, leggere (con tutto il rispetto per chi ha scritto gli articoli con attenta documentazione, approfondimento e ricerca storica) di tram a Reggio Calabria o di treni reali egiziani o del ponte di Schio o delle funivie del carbone, non mi incuriosisce più di tanto; in pratica leggo solo il 45% della rivista.
Penso invece che, visto che la pubblicazione avviene due volte all'anno e, quindi, c'è la possibilità di programmazione, ci debba essere sicuramente più spazio per articoli e, soprattutto, foto storiche di linee dismesse, piani di stazione, scali merci, vecchi rotabili e fabbricati per tutti coloro che cercano spunti per diorami e paesaggi in maniera da poter ambientare i nostri lavori dagli anni '70 a ritroso. In fondo, da quello che leggo sul forum modellistico, mi sembra che la maggioranza degli utenti sia attratta dall'epoca III/IV come nello stile editoriale di TuttoTreno storia.
Cordiali Saluti da un modellista.
Fabrizio

Beh, di tram, curiosità ferroviarie (come il treno del re d'egitto) e funivie e apparati industriali, TTS ha sempre trattato... Non vedo dove sia la novità!

Ben venga invece il nuovo formato, che dà maggior spazio alle immagini...

Beh... se non piace non lo si prende.
Io stesso non li ho presi tutti.
Dati i miei ben noti (e ricordati più volte in altre occasioni) problemi di vista, il formato standard "circa A4" mi va più che bene: siccome prendo ancora solo TTM, posso ficcarli insieme senza che TTS mi sparisca fra quelli più grandi.

Sugli argomenti, io guardo anche cosa c'è attorno al treno (o al tram: non mi ha disturbato per nulla sapere che c'era stato il tram a Reggio Calabria), quindi anche alle funivie che servono scali ferroviari. Ho trovato molto buono il nuovo formato meglio leggibile e soprattutto la presenza di figurini.

Ovviamente la storia dei traghetti sul Sebino mi interessava particolarmente e mi ha fatto una piacevole impressione trovare lo schizzo (forse un po' schiacciato, a fare i raffronti) dello scalo di imbarco/sbarco. Solo un appunto: io avevo letto "in tempo reale" che la cessazione del servizio è avvenuta nel 1997. Era solo un annuncio della fine ormai decisa o c'è un refuso nella rivista, che indica come anno finale il 1999?

Non credo che la pubblicazione sia rivolta a

Penso casomai che sia una rivista di approfondimento di quella mensile, con lo scopo di ampliare le conoscenze di tutti gli appassionati e rispolverare le cose del passato.

Parto dal presupposto che ho ricomincito a farmodellismoda ormai 3 anni e che ero fermo al 1989.....be, mi son cercato e recuperato centinaia di riviste affamato dinotizie ma più che altro di foto.
Ho cercato e recuperato tutti i numeri di tuttotreno storia, e se anche a volte ci siano articoli che non interessano la mia zona o la mia epoca è interessante leggere delle curiodita.
Detto ciò sono stato piacevolmente sorpreso ddl formato maggiore, che come detto anche da altri, migliora ls leggibilità e la visione delle foto.
Un bel lavoro, a mio parere.
Mandi,max

Il treno reale egiziano? Se non è storia quella! Sembra il fratello elegante delle ALn 990 (e lo dice anche il testo), siamo nel dopoguerra e che foto sotto la trifase e sulla Torino-Milano non elettrificata. Insomma si capisce che -per la serie non tutti i gusti sono alla menta- caro Fapellix a me è interessato molto. Su tT dove l'avrebbero infilato? O meglio, ci sarebbe stato benissimo. Con tTS, per quanto non tutti gli articoli possano interessare, in un anno c'è un ventaglio di storia così ampio che altrimenti non ci starebbe fisicamente sulla rivista madre.

Personalmente apprezzavo molto il vecchio formato "tablet", anche se sacrificava le fotografie (del resto non è molto utile ingrandire troppo delle foto d'epoca). Il formato del Tema per una 70ina di pagine mi sembra eccessivo, ed anche il prezzo, che prima era forse inferiore al valore della rivista, adesso è a mio avviso esagerato, specialmente se poi si finisce col parlare di tram, funivie ecc.
Nello specifico del numero, mi sarebbe piaciuto un maggiore approfondimento sul disastro del Vajont e sulle sue ripercussioni sull'esercizio ferroviario.

Come ho già scritto in altro tread, trovo inspiegabile il cambio di formato dopo 29 numeri che fanno bella mostra di se in libreria. Purtroppo, come nei libri anche nelle riviste, sta prendendo forma questa mania terribile dell'enorme e ciò non certo per favorire il lettore ....
Ho, quasi, sempre letto i libri e le riviste la sera a letto prima di addormentarmi ( od in alternativa...) .... provate voi con gli ultimi usciti, chessò quelli del Pedrazzini per citarne alcuni a caso ... passa la voglia di leggere a letto, credetemi !
Non solo, passa davvero la voglia di acquistarli nonostante i meritevoli contenuti .
Non entro nella polemica sui contenuti dell'ultimo numero di TT Storia: per me ogni numero fa un caso a se, ci sono cose che mi interessano di più e cose che non m'interessano affatto in ogni numero ... certo dopo 30 numeri sono sicuramente molto maggiori i segni più dei meno .
Speriamo che qualcuno ci rifletta !!!
SalutoNi

Mario

Una premessa.
Filologia: "Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro corretta interpretazione e comprensione, sia come interesse limitato al fatto letterario e linguistico, sia con lo scopo di allargare e approfondire, attraverso i testi e i documenti, la conoscenza di una civiltà e di una cultura di cui essi sono testimoni" (fonte: Vocabolario Treccani).
Dunque l'immagine di copertina di TTS 30 cosa significa?

Appena vista la copertina sono andato subito a vedere le note della foto e nulla: nessuna avvertenza del ritocco fotografico!
Posso capire la voglia di "attrarre" con una immagine di effetto, ma va dichiarata la manipolazione, altrimenti come ritenere una fonte autorevole una rivista che pubblica un falso storico (è inifluente che sia evidente, rimane una alterazione di una documentazione storica)?
Spero che per il futuro ci sia maggiore attenzione e rispetto per i lettori.

Altra segnalazione: a pagina 38, nelle didascalie delle foto di Paolo Gregoris si legge 1986 (!): basta leggere a pagina 41 per accorgersi che la 735 era già stata accantonata anni prima del 1986... Certo, un errore può scappare, ma se non fosse così evidente come posso "fidarmi" di quanto scritto?
Inoltre, confrontando una immagine simile in una cartolina di Franco Dell'Amico del 3 giungo 1972, posso anche ipotizzare che tutta la data sia sbagliata:

Cartolina tratta da:
http://www.delcampe.it/page/item/id,180 ... age,I.html
Edizione:
http://www.darkopost.com/cartoline/tren ... -rotabili/
http://www.darkopost.com/mostre/36%C2%A ... odel-expo/

In sintesi: se una rivista si pone come obiettivo di raccontare "gli avvenimenti, la storia, la tecnica" è necessario maggiore rigore.

Per i contenuti, mi aspetterei un maggior approfondimento (come già richiesto in un commento precedente).

Dopo le critiche una considerazione positiva: ottima la scelta del formato che permette un maggior dettaglio delle immagini.

Pietro de' Castiglioni

anch'io dico la mia:

ottima la scelta del formato più grande(e meno male,ci sono voluti oltre 10 anni per capirlo)in quanto con un formato più grande si valorizzano di più le foto storiche contenute in esso.quindi d'accordissimo con la scelta del formato più grande,a fronte ovviamente dell'aumento del prezzo che era inevitabile.

in aggiunta a quanto fatto notare da pdc su maggiore attenzione ai dati,informazioni e soprattutto nelle dida(piccolo cruccio della 2g)per i lettori,segnalo una foto stampata al contrario :

si trova a pag.11(tema FNM in castano)foto in alto.basta guardare la marcatura frontale e l'autobus con l'iscrizione al contrario...

insomma,anche qui qualche controllo in più non guasterebbe

saluti

Questa poi....

De' Castiglioni... ma quanti anni hai? svegliati... si chiama Cut-Out, è una tecnica grafica di desaturazione parziale, ma di che foto ritocco vai cianciando? Pensi che oltre a te, qualcun'altro al mondo posso considerare una cosa del genere un foto-ritocco o che c'è bisogno di una didascalia per ritardati che spieghi che una foto in bianco e nero con la traversa rossa come i caratteri usati sulla copertina sia in contrasto con il resto della foto che in bianco e nero? Pensi che i lettori siano così storditi?

Semplicemente ridicolo. Siamo nel 2013... aggiornati....

Ridicolo: 1. che fa ridere perché sciocco, goffo o strano: fare una figura ridicola ;
Patetico: 1. che suscita nell'animo commossa compassione: storia , scena patetica

/A/

Continuo a pensarla allo stesso modo sulla foto, anche se ovviamente non penso di avere la verità in tasca (quindi la mia è un'opinione e di conseguenza, rispettando le opinioni degli altri, rispetto anche la tua).

Ma è un effetto grafico normalissimo... tu parli di falso storico e di filologia prendendo la definizione della treccani!... andiamo... sei veramente convinto che ci vuole una didascalia per spiegare perchè quelle due cose sono rosse anzichè bianco e nero come il resto? Solo questo... parlo diretto, non prendertela!

/Andrea/

Beh, scappa a tutti. L'autobus al contrario (pare inglese) l'avevo osservato subito, dopo mi sono accorto che la foto era speculare. Il dubbio che mi era rimasto è: era una stampa al contrario da pellicola (dia o negativo non importa) o è stato fatto un "rifletti orizzontale" per sbaglio?