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| Autore: | luigizen [ sabato 20 dicembre 2014, 18:36 ] |
| Oggetto del messaggio: | carri sagoma inglese |
leggendo sulle norme NEM riguardo alle varie epoche storiche a un certo punto c'e' scritto che tra gli anni 30 e 40 sono stati immessi un buon numero di carri con sagoma inglese.siccome non penso che i nostri carri arrivassero in inghilterra(oppure si) c'e' un motivo perche' servissero con quella sagoma.grazie per l'eventuale risposta |
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| Autore: | verbano60 [ sabato 20 dicembre 2014, 20:09 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
ovviamente erano a sagoma inglese (più ridotta..) per poter circolare in Inghilterra... |
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| Autore: | Ivan Vatteroni [ domenica 21 dicembre 2014, 9:25 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Certo che arrivavano in Inghilterra! |
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| Autore: | Ivan Vatteroni [ domenica 21 dicembre 2014, 9:29 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Fino a qualche anno fa c'era un treno che partiva da Milano Certosa ed andava in Inghilterra. Inoltre ricordo benissimo che nei primi 2000 vidi transitare un treno a Torino Lingotto con carri a pareti scorrevoli marcati BR. |
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| Autore: | Omnibus [ domenica 21 dicembre 2014, 13:46 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Sono almeno 2/3 anni che c'è un treno da/per l'Inghilterra per/da Padova Interporto, però sono tutti carri pianali per container. |
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| Autore: | D A MRN GE 6009 B [ domenica 21 dicembre 2014, 14:09 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Omnibus ha scritto: Sono almeno 2/3 anni che c'è un treno da/per l'Inghilterra per/da Padova Interporto, però sono tutti carri pianali per container. Alcuni carri dovrebbero provenire da Genova Voltri Mare ed essere del tipo Sffggmrrss. Inoltre questo tipo di carro a sagoma inglese per collegamenti via tunnel è utilizzato anche per trasportare container high cube in determinate linee, dove sarebbe impossibile con quelli di altro tipo che hanno piano di carico rispetto al pdf più alto. Nel nodo di Genova circolano abbastanza frequentemente quelli dell'AAE, della Touax e della Ermewa Sas. |
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| Autore: | carrista [ domenica 21 dicembre 2014, 15:29 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Certo negli anni 20 e fino alla fine degli anni 30 (poi ci fu la guerra) le esportazioni di frutta a verdura dall'Italia verso la Gran Bretagna resero necessaria la costruzione di circa un migliaio di carri a sagoma inglese (vado a memoria sul numero ma siamo abbastanza vicini a quella cifra) serie Fb (sostanzialmente un carro F tipo 1925 ma a sagoma inglese, con o senza garitta). Molti di questi a quell'epoca vennero poi noleggiati dalle FS ad una società mi pare si chiamasse Società per i Ferry Boats per L'Inghilterra. Nei bollettini ufficiali delle FS venivano spesso richiamati per via delle tariffe speciali che venivano applicate per particolari campagne di esportazione (verdure ecc.). Dopo la guerra, negli anni 50 ai superstiti vennero aggiunti anche carri frigo tipo Hfg. Purtroppo non ho la documentazione sotto mano per cui vado a memoria. Ancora quando entrò in vigore la marcatura uniforme (metà fine anni sessanta) vi erano carri a sagoma inglese nel parco FS, anche di costruzione recente, ma solo dei tipi chiusi, sia frigo sia normali e anche alcuni per trasporto auto (se non erro costruiti inizialmente per una ditta privata e poi rilevati dalle FS). Oggi come detto sopra credo che il traffico sia svolto quasi esclusivamente con pianali speciali per trasporto container, non so se di proprietà FS (pardon Trenitalia) o se noleggiati da ditte private come quelle menzionate da D A MRN GE 6009 B (scusa ma è una macchina di qualche ditta di armamento o un loro veicolo?). Saluti Carrista |
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| Autore: | noboibend [ domenica 21 dicembre 2014, 15:54 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Negli anni in cui il teppismo anti-ferroviario non aveva ancora preso piede (dunque fino a dieci anni fa), l'Italia era il SECONDO paese in Europa, dopo la Francia, nell'interscambio ferroviario MERCI con la Gran Bretagna. Ancora nel 2004 esisteva un collegamento trisettimanale di carri chiusi a pareti scorrevoli, ovviamente a sagoma inglese (lettera indice "f"), di elettrodomestici da Siena, Forlì, Ternate, Trento, Fabriano, Pordenone, ecc per l'Inghilterra. E fino ai primi anni 90 erano numerosi i carri interfrigo derrate dal sud per la GB. Bari aveva anche un collegamento intermodale con Manchester con sosta intermedia a Falconara. Ma esistevano anche altri tipi di collegamenti. Adesso, grazie alle "scelte" anti-ferroviarie di alcuni strapagati "manager" FS l'interscambio Italia-Gb su ferrovia è praticamente ridotto a prefisso telefonico. Con buona pace di chi ancora, blatera che il trasporto su ferro è conveniente sulle lunghe distanze |
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| Autore: | D A MRN GE 6009 B [ lunedì 22 dicembre 2014, 15:08 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
carrista ha scritto: ... D A MRN GE 6009 B (scusa ma è una macchina di qualche ditta di armamento o un loro veicolo?)... E' la marcatura di un mezzo d'opera, precisamante una rincalzatrice della Plasser &Theurer, modello Duomatic 08–32U, appartenente a Rfi. |
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| Autore: | saint [ mercoledì 7 gennaio 2015, 14:12 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Uno è tra i carri da restaurare di SVF. |
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| Autore: | carrista [ sabato 10 gennaio 2015, 16:46 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Ciao Saint hai per caso il numero marcatura uniforme o FS Italia? Con o senza garitta? Grazie Carrista |
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| Autore: | moderatore #03 [ sabato 10 gennaio 2015, 20:08 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
http://www.societavenetaferrovie.it/wp/?page_id=967 |
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| Autore: | saint [ venerdì 15 settembre 2017, 11:47 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese |
Carrista, il carro al momento è ancora privo di marcature ed in attesa delle condotte del freno a vuoto. Un secondo carro, identico, della PLM noleggiato alla LNER è ora conservato a York, al museo nazionale delle ferrovie. Tra l'altro presenta una simpativa marcatura con le limitazioni sulla rete Southern. |
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| Autore: | lok655 [ venerdì 15 settembre 2017, 13:21 ] | ||
| Oggetto del messaggio: | Re: carri sagoma inglese | ||
noboibend ha scritto: Negli anni in cui il teppismo anti-ferroviario non aveva ancora preso piede (dunque fino a dieci anni fa), l'Italia era il SECONDO paese in Europa, dopo la Francia, nell'interscambio ferroviario MERCI con la Gran Bretagna. Ancora nel 2004 esisteva un collegamento trisettimanale di carri chiusi a pareti scorrevoli, ovviamente a sagoma inglese (lettera indice "f"), di elettrodomestici da Siena, Forlì, Ternate, Trento, Fabriano, Pordenone, ecc per l'Inghilterra. E fino ai primi anni 90 erano numerosi i carri interfrigo derrate dal sud per la GB. Bari aveva anche un collegamento intermodale con Manchester con sosta intermedia a Falconara. Ma esistevano anche altri tipi di collegamenti. Adesso, grazie alle "scelte" anti-ferroviarie di alcuni strapagati "manager" FS l'interscambio Italia-Gb su ferrovia è praticamente ridotto a prefisso telefonico. Con buona pace di chi ancora, blatera che il trasporto su ferro è conveniente sulle lunghe distanze Fotografato a Foggia diversi anni fa' con diversi carri interfrigo, ( credo ) a sagoma inglese,le FS,che io sappia di carri interfrigo a sagoma inglese ne avevano diversi,sia carrelli che a due assi. PS.Questi carri si distinguevano oltre la sagoma limite anche per una fascia bianca posta nelle fiancate e nelle testate oltre la condotta del freno a vuoto.alcuni aveva la condotta del rec,io me li ricordo cosi'
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