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| possiamo farlo anche in italia? https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=20&t=80700 |
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| Autore: | ferrante [ mercoledì 7 gennaio 2015, 11:44 ] |
| Oggetto del messaggio: | possiamo farlo anche in italia? |
la risposta secondo me è si... http://www.railcolor.net/index.php?nav= ... tion=dview |
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| Autore: | Ivan Vatteroni [ mercoledì 7 gennaio 2015, 12:17 ] |
| Oggetto del messaggio: | possiamo farlo anche in italia? |
Potremmo farlo ma non accadrà mai. Troviami qualcuno che si prende la responsabilità di far accedere un bambino in una postazione di lavoro. Qualcuno si fa male e poi il dirigente di turno che ha autorizzato finisce in merda per tutta la vita. Tra la propria azienda che ne prende le distanze per ragioni di immagine e i genitori che fanno causa nonostante abbiano firmato una delibera. Siamo in Italia, non in un paese civile. |
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| Autore: | Omnibus [ mercoledì 7 gennaio 2015, 15:48 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
Dice bene Ivan, con l'attuale legislazione nazionale nessuno si prenderà mai la responsabilità di autorizzare una iniziativa del genere. |
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| Autore: | tipomilano [ mercoledì 7 gennaio 2015, 19:29 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
La legislazione sulla sicurezza sul lavoro e' dettata da direttive UE, uguali per tutti gli stati aderenti. Il problema non sono le norme, ma il tipico paraculismo italico. Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk |
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| Autore: | Ivan Vatteroni [ mercoledì 7 gennaio 2015, 22:08 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
tipomilano ha scritto: La legislazione sulla sicurezza sul lavoro e' dettata da direttive UE, uguali per tutti gli stati aderenti. Il problema non sono le norme, ma il tipico paraculismo italico. Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Sarà come dici te però ogni stato ha le sue leggi. Faccio un esempio: se in Italia apri la porta del treno e ti butti giù indagano la ferrovia e su come non abbia fatto in modo che tu, viaggiatore, non riuscissi ad aprire la porta in corsa. In Germania l'opposto. Il viaggiatore deve sapere che la porta non si deve aprire in corsa, se lo fa lo fa a suo rischio e pericolo. Basta questo per far capire il mio discorso. |
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| Autore: | tipomilano [ mercoledì 7 gennaio 2015, 22:29 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
Dal punto di vista legale basta far firmare ai genitori una liberatoria, (anche se a me non sembra un modo adeguato di risolvere il problema). Poi guardate che all'estero non sono rose e fiori come immaginiamo, ho visto personalmente graffiti sui treni della metropolitana in Germania, Inghilterra, Francia, e anche cose peggiori, ci sono dei problemi di alcolismo che non avete idea, in nord europa non è considerata una cosa disdicevole andare a una cena di lavoro e uscire ubriachi da non reggersi in piedi (anche qui parlo per esperienza). Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk |
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| Autore: | noboibend [ mercoledì 7 gennaio 2015, 23:15 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
tipomilano ha scritto: Dal punto di vista legale basta far firmare ai genitori una liberatoria, (anche se a me non sembra un modo adeguato di risolvere il problema). No, non basta. Come ha detto giustamente Ivan, in Italia chi si fa male in un luogo pubblico, ma anche privato, anche se ha ignorato tutte le regole imposte dalle cento leggi in materia di sicurezza, ha la certezza di trovare il Magistrato di Turno (una delle cause del declino del paese Italia) che ti indaga il Dirigente FS o di altra società , il responsabile sicurezza dell'impianto, l'incolpevole macchinista/capotreno (perché "bisognaverificarechesisianorispettatetutteleprocedurepreviste") financo il capostazione (vedi la triste vicenda di Bolognina ove il Magistrato di Bologna pensò bene d'indagare il DM che aveva disposto lo spostamento d'incrocio, denotando, tra l'altro un'ignoranza fuori del comue [bastava leggere l'allora Regolamento Circolazione Treni]). E vi ricordate quell'altro solerte PM di Lodi che indagò i ferrovieri dell'impianto di Codogno all'indomani della morte di un bambino che si arrampicò su un carro accantonato in un binario secondario dello scalo? I genitori "chiesero giustizia". Stessa scena a Busalla, qualche mese fa: stesso bambino che si arrampica sul 245 fermo in stazione. E i "giornalisti" (altra razza responsabile del disastro culturale del nostro paese) che scrissero la famosa frase idiota "ora bisogna appurare cosa ci facesse un locomotore in sosta, non custodio, in quello scalo" Non si contano le denunce da parte dei tanti imbecilli saliti o scesi dal treno in movimento con le porte aperte. E tu vorresti ammettere un bambino in cabina di guida?? NON IN ITALIA, non finché avremo questa classe avvocatizia, questi magistrati, questi pennivendoli. |
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| Autore: | ferrante [ giovedì 8 gennaio 2015, 11:41 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
m'avete distrutto!!!!!! (in realtà lo supponevo anch'io ma volevo illudermi) |
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| Autore: | david7srfn [ giovedì 8 gennaio 2015, 13:00 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
post ecumenico e da scolpire nella pietra di noboibend, non avrei potuto scrivere meglio! aggiungiamo che grazie ai distruttori dell'esercizio ferroviario, al secolo ansf, per fare una cosa del genere sarebbero occorse documentazioni per un ammontare di circa 146112 pagine di analisi dei rischi, procedure, controprocedure... ah poi il locomotore non ha il blocco porte! allora toccherebbe prima mettere il blocco porte al locomotore come sulle carrozze |
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| Autore: | Omnibus [ giovedì 8 gennaio 2015, 19:33 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
ANSF non ha distrutto proprio nulla, ma sta semplicemente tentando di evitare future iniziative di avvocati e giudici come quelle riportate da noboibend. E lo sta facendo assolutamente controvoglia, come mi garantiscono alcuni ex colleghi che vi lavorano. |
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| Autore: | verbano60 [ giovedì 8 gennaio 2015, 20:31 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
noboibend ha scritto: tipomilano ha scritto: Dal punto di vista legale basta far firmare ai genitori una liberatoria, (anche se a me non sembra un modo adeguato di risolvere il problema). No, non basta. Come ha detto giustamente Ivan, in Italia chi si fa male in un luogo pubblico, ma anche privato, anche se ha ignorato tutte le regole imposte dalle cento leggi in materia di sicurezza, ha la certezza di trovare il Magistrato di Turno (una delle cause del declino del paese Italia) che ti indaga il Dirigente FS o di altra società , il responsabile sicurezza dell'impianto, l'incolpevole macchinista/capotreno (perché "bisognaverificarechesisianorispettatetutteleprocedurepreviste") financo il capostazione (vedi la triste vicenda di Bolognina ove il Magistrato di Bologna pensò bene d'indagare il DM che aveva disposto lo spostamento d'incrocio, denotando, tra l'altro un'ignoranza fuori del comue [bastava leggere l'allora Regolamento Circolazione Treni]). E vi ricordate quell'altro solerte PM di Lodi che indagò i ferrovieri dell'impianto di Codogno all'indomani della morte di un bambino che si arrampicò su un carro accantonato in un binario secondario dello scalo? I genitori "chiesero giustizia". Stessa scena a Busalla, qualche mese fa: stesso bambino che si arrampica sul 245 fermo in stazione. E i "giornalisti" (altra razza responsabile del disastro culturale del nostro paese) che scrissero la famosa frase idiota "ora bisogna appurare cosa ci facesse un locomotore in sosta, non custodio, in quello scalo" Non si contano le denunce da parte dei tanti imbecilli saliti o scesi dal treno in movimento con le porte aperte. E tu vorresti ammettere un bambino in cabina di guida?? NON IN ITALIA, non finché avremo questa classe avvocatizia, questi magistrati, questi pennivendoli. Un vero problema dell'Italia è la lagnosità esterofila su ogni argomento, persino questo, che, con tutta la buona volontà , non è tra i primi 100.000 dell'Italia (ma nemmeno della ferrovia..) |
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| Autore: | napolis.to [ giovedì 8 gennaio 2015, 20:57 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk[/quote] Sarà come dici te però ogni stato ha le sue leggi. Faccio un esempio: se in Italia apri la porta del treno e ti butti giù indagano la ferrovia e su come non abbia fatto in modo che tu, viaggiatore, non riuscissi ad aprire la porta in corsa. In Germania l'opposto. Il viaggiatore deve sapere che la porta non si deve aprire in corsa, se lo fa lo fa a suo rischio e pericolo. Basta questo per far capire il mio discorso.[/quote] quoto in pieno.............ecco perché in Germania sono più avanti d noi #tuttaunaltracultura |
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| Autore: | ferrante [ martedì 13 gennaio 2015, 14:50 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
caro verbano non di lagnosità si tratta ma di fatti e circostanze. Certamente esistono 100000000 di argomenti migliore di questo e più importanti ma su un sito di appassionati di ferrovia il tentativo di diffondere una passione (che potrebbe diventare anche mestiere) mi pare apprezzabile. che sia un paese di normatori assurdi non ci sono dubbi, che io cerchi di non farmi abbattere anche. |
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| Autore: | E.636.082 [ giovedì 15 gennaio 2015, 14:33 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
Ho fatto alcune prove in questi giorni di fotografia in stazione per vedere i comportamenti inerenti alla sicurezza ( dopo tutto quello che è sucesso in Francia) in diverse localita' nord,centro Italia.Genova,Livorno,Civitavecchia,Roma ,posso dire che non ho trovato e avuto nessun problema. |
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| Autore: | ardesio [ giovedì 15 gennaio 2015, 14:53 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: possiamo farlo anche in italia? |
noboibend ha scritto: tipomilano ha scritto: Dal punto di vista legale basta far firmare ai genitori una liberatoria, (anche se a me non sembra un modo adeguato di risolvere il problema). No, non basta. Come ha detto giustamente Ivan, in Italia chi si fa male in un luogo pubblico, ma anche privato, anche se ha ignorato tutte le regole imposte dalle cento leggi in materia di sicurezza, ha la certezza di trovare il Magistrato di Turno (una delle cause del declino del paese Italia) che ti indaga il Dirigente FS o di altra società , il responsabile sicurezza dell'impianto, l'incolpevole macchinista/capotreno (perché "bisognaverificarechesisianorispettatetutteleprocedurepreviste") financo il capostazione (vedi la triste vicenda di Bolognina ove il Magistrato di Bologna pensò bene d'indagare il DM che aveva disposto lo spostamento d'incrocio, denotando, tra l'altro un'ignoranza fuori del comue [bastava leggere l'allora Regolamento Circolazione Treni]). E vi ricordate quell'altro solerte PM di Lodi che indagò i ferrovieri dell'impianto di Codogno all'indomani della morte di un bambino che si arrampicò su un carro accantonato in un binario secondario dello scalo? I genitori "chiesero giustizia". Stessa scena a Busalla, qualche mese fa: stesso bambino che si arrampica sul 245 fermo in stazione. E i "giornalisti" (altra razza responsabile del disastro culturale del nostro paese) che scrissero la famosa frase idiota "ora bisogna appurare cosa ci facesse un locomotore in sosta, non custodio, in quello scalo" Non si contano le denunce da parte dei tanti imbecilli saliti o scesi dal treno in movimento con le porte aperte. E tu vorresti ammettere un bambino in cabina di guida?? NON IN ITALIA, non finché avremo questa classe avvocatizia, questi magistrati, questi pennivendoli. Concordo in pieno! |
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