E 636 080 ha scritto:
Allora, nel caso di specie, si ne sono assolutamente certo. Esperienza personale: nel 2019, a luglio, ho acquistato un auto seminuova immatricolata a aprile 2018, la casa madre dava tre anni di garanzia invece che due. La garanzia dell'usato invece due anni. Mi sono state consegnate due garanzie: una con scadenza aprile 2021, relativa alla parte residua 7/2019-4/2021 della garanzia della casa madre, e una con scadenza luglio 2021 relativa alla copertura residua 4/2021-7/2021. Con l'avvertenza che la garanzia della casa madre è "completa" , mentre quella residua 4/2021-7/2021 copre un po' meno, essendo appunto come diceva lei, una relativa al CC e l'altra al CdC.
Salve,
premesso che il commercio di autoveicoli nuovi e usati è quello che di gran lunga deve sopportare contenziosi relativi alle garanzie ma sul quale, per mio deficit, non ho assolutamente esperienza provo comunque a "ragionarci su" (perché io ragiono eh..
) e mi viene da pensare che stiamo creando una gran confusione tra garanzia legale e garanzia commerciale e andando per questi mari è facile ritrovarsi completamente "incartati".
Non trovo di meglio che procedere con un esempio (tipo Piercamillo Davigo quando vuole farsi comprendere dal popolo televisivo):
- tralasciamo le date che in fondo sono gli unici punti fermi in quanto facilmente accertabili.
- lei ha acquistato un'auto di seconda mano da un venditore commerciale, questa auto ha un'età inferiore ai 2 anni per cui risulta ancora in vigore la garanzia legale del concessionario della casa costruttrice nei confronti
di chi ha stipulato il contratto di acquisto che non è ne lei ne il suo venditore.
- successivamente il primo proprietario decide di venderla/sostituirla e la affida ad un concessionario (anche il medesimo dal quale l'aveva acquistata)
- arriva lei e la compra.
- lei ha diritto, a norma del CdC, ad una
garanzia legale sempre di 2 anni dal momento della firma del contratto -
quello che firma lei al momento dell'acquisto - riducibile ad un anno trattandosi di bene usato (soltanto con sua accettazione espressa). La garanzia legale fornita al primo proprietario termina li, quando lei firma il suo contratto.
- io credo che il venditore trovi difficoltà ad accettare una rischiosa
garanzia legale di due anni e quindi tenderà a far accettare espressamente la riduzione ad un anno possibile per i beni usati del tipo "..è un normale contratto è una formalità.."
- per "indorare la pillola" proporrà - come tutti altrimenti non venderebbe - una sua garanzia commerciale che potrà essere di qualunque durata (sempre che sia accettata da lei) con condizioni diverse da quella legale.
Penso che queste condizioni siano comunque abbastanza universali ed in genere basate sulle possibilità operative del singolo commerciante (officina riparazioni propria o convenzionata, accesso scontato alla fornitura di ricambi, presenza e tipologia di una garanzia assicurativa, insomma "larghezza delle proprie spalle")
- ora mi dica: se lei riscontra
domani (proprio per non imbarcarsi nei conti che però sono dati esatti come dicevo) un difetto di conformità si reca presso una officina autorizzata dalla casa madre per far valere la sua garanzia legale/commerciale o torna da chi gliela ha venduta?
Io credo che una qualsiasi officina autorizzata (che poi oggi lo sono quasi tutte) le rifiuterà l'assistenza in garanzia ma le dirà di rivolgersi al venditore con il quale ha concluso il suo contratto.
Nessuna paura, tra persone mediamente o eccezionalmente oneste, andrà tutto bene!
Buona serata