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MessaggioInviato: martedì 26 dicembre 2006, 19:24 
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Nome: Paolo Bartolozzi
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L'anno scorso, un pomeriggio infrasettimanale -tu non c'eri di sicuro- ero al plastico, con alcuni amici, in quell'occasione ho visto personalmente girare per circa un ora una E444 prototipo di MDF con i pantografi alzati, senza che ci fosse il minimo problema, in quell'occasione circolava un E626 con gli ATRF, sempre alzati e anche questa non ha avuto problemi.
In un'altra occasione, sempre di pomeriggio, questa estate ho visto circolare una E402 prototipo di LineaModel anche questa con i pantografi alzati...
Ho avuto invece occasione di rimettere in sesto alcuni Lima e Sommerfeldt
all'amico Piani -che tu dovresti conoscere-
impigliatisi nella catenaria li a Prato.
I pantografi raffinati sono realizzati in alpacca o acciaio fotoinciso, quindi il materiale costruttivo è robusto,
se montati a regola d'arte hanno bisogno di molle molto "leggere" per stare aperti, di conseguenza la pressione che esercitano sulla catenaria è molto bassa rispetto a quelli di serie.
Questo insieme alla posa della catenaria a "regola d'arte" aiuta a preservarli da possibili danni.
Va da se che se si frenano col filino da pesca si scongiura ogni rischio di incidente.
Ciao paolo bartolozzi.


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MessaggioInviato: martedì 26 dicembre 2006, 21:20 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 14:03
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Località: Prato
Si Si Paolo,
a volte i miracoli accadono :lol:
Il problema non è di impigliamento, quelli che si impigliano spesso sono i Lima, che per inciso paiono rasoi, il problema è che quelli con strisciante in scala escono proprio dalla catenaria... ti posso assicurare che alla mia 402a lineamodel i pantografi non li alzo manco sotto tortura!

A presto

Enrico Onori
(Gruppo Fermodellistico DLF di Prato)


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MessaggioInviato: mercoledì 27 dicembre 2006, 0:10 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Ma questo dipende eclusivamente dal fatto che i raggi di curvatura non sono abbastanza larghi, è ovvio che una modifica agli striscianti in questo caso sia l'unica soluzione. Purtoppo bisogna scendere a dei compromessi se non si ha a disposizione un capannone industriale per il plastico!
Ciao, Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: mercoledì 27 dicembre 2006, 0:46 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:19
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Come al solito, Paolo e Fabrizio sono stati estremamente esaustivi.


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MessaggioInviato: mercoledì 27 dicembre 2006, 20:20 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
Messaggi: 2170
Può succedere che un pantografo vada in mille pezzi anche per un malaugurato deragliamento(se la macchina esce non c'è tesatura e poligonazione che tenga).
Dopo aver buttato due bellissimi Fasa o dovuto rimontare i bruttissimi Sommerfieldt!
In ogni caso:meglio un pantografo brutto ma che striscia sulla catenaria che una macchina a pantografi abbassati che traina un treno,o col pantografo che non tocca...provate a fargli una foto e ditemi se non si vede...


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MessaggioInviato: giovedì 28 dicembre 2006, 23:01 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:32
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Località: Palermo
Finora si è discusso di catenaria e pantografi.
Per quanto riguarda la palificazione, ho in "cambusa" una quarantina di pali Sommerfeldt nudi. Misure alla mano, sembrerebbero la riproduzione in scala esatta dei pali M29a e M30a a patto di accorciare di 14 mm. ca il segmento superiore e considerando come esatto quello centrale, in effetti più alto di 8 mm. ca rispetto alla riduzione in scala, differenza che corrisponderebbe però alla maggiore altezza del filo di contatto degli impianti in HO (65 mm.) rispetto alla effettiva riduzione in scala dei 5 mt. reali (57,5 mm in HO).
I pali normalmente usati in rettilineo, al reale, invece, sono gli M26 che, pur avendo la stessa altezza dei tre segmenti degli M29ae M30a, hanno invece un minore diametro degli stessi; ridotti in scala i diametri dovrebbero essere, dal basso verso l'alto, 2,5 - 2,2 e 1,5 mm. ca. contro i 3 - 2,5 e 2 mm. dei Sommerfeldt anzidetti.
Non so quali siano i diametri dei pali MAutore e LModel.
Se si volessero impiegare i Sommerfeldt per la riproduzione coerente di una linea ferroviaria, si dovrebbe pertanto utilizzarli come "grassocci" M26 ed M28 (pali di dimensioni uguali, cambia solo il peso/robustezza) per la piena linea ed autocostruire con tondini di ottone quelli più grossi (M29, M30; M31, M32) o utilizzare i Sommerfeldt come M29, M30, M31 (gli M32 sono di diametro ancora maggiore) ed autocostruire con tondini da 2,5, 2 e 1,5 gli M26 ed M28 forse, però, con qualche problema di eccessiva fragilità.
Voi che fareste?
Ancora una domanda:
i pali M29/a/b/c, M30/a/b/c, M31/a/b/c/, al vero, hanno i segmenti che li compongno dello stesso diametro (dal basso verso l'alto 273, 215 e 160 mm.) e si differenziano solo per la diversa altezza degli stessi.
Al fine di poter progettare in modo plausibile il piano di stazione, qualcuno sa indicarmi la specifica utilizzazione di ogni diverso palo? :roll:

Saluti dalla zampa di ragno.... :lol:

Mario


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MessaggioInviato: venerdì 29 dicembre 2006, 9:40 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
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Località: Macerata
........ :(
Ma levatemi la curiosità....

VOI vi fate tutte queste pip...e mentali sopramenzionate?
Io non mi sono mai preso la briga di andare addirittura a contare i mm dei pali.... MA DAI, scherziamo? :shock:

Mi sembra che qualcuno sia all'eccesso.... Vabbé le cazzate della HRR (vedi CIWL) ma questo è un paradosso...

Alessio


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MessaggioInviato: venerdì 29 dicembre 2006, 15:33 
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Iscritto il: domenica 22 gennaio 2006, 20:27
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Località: Vico Equense
Mario Li Vigni ha scritto:
Finora si è discusso di catenaria e pantografi.
Per quanto riguarda la palificazione, ho in "cambusa" una quarantina di pali Sommerfeldt nudi. Misure alla mano, sembrerebbero la riproduzione in scala esatta dei pali M29a e M30a a patto di accorciare di 14 mm. ca il segmento superiore e considerando come esatto quello centrale, in effetti più alto di 8 mm. ca rispetto alla riduzione in scala, differenza che corrisponderebbe però alla maggiore altezza del filo di contatto degli impianti in HO (65 mm.) rispetto alla effettiva riduzione in scala dei 5 mt. reali (57,5 mm in HO).
I pali normalmente usati in rettilineo, al reale, invece, sono gli M26 che, pur avendo la stessa altezza dei tre segmenti degli M29ae M30a, hanno invece un minore diametro degli stessi; ridotti in scala i diametri dovrebbero essere, dal basso verso l'alto, 2,5 - 2,2 e 1,5 mm. ca. contro i 3 - 2,5 e 2 mm. dei Sommerfeldt anzidetti.
Non so quali siano i diametri dei pali MAutore e LModel.
Se si volessero impiegare i Sommerfeldt per la riproduzione coerente di una linea ferroviaria, si dovrebbe pertanto utilizzarli come "grassocci" M26 ed M28 (pali di dimensioni uguali, cambia solo il peso/robustezza) per la piena linea ed autocostruire con tondini di ottone quelli più grossi (M29, M30; M31, M32) o utilizzare i Sommerfeldt come M29, M30, M31 (gli M32 sono di diametro ancora maggiore) ed autocostruire con tondini da 2,5, 2 e 1,5 gli M26 ed M28 forse, però, con qualche problema di eccessiva fragilità.
Voi che fareste?
Ancora una domanda:
i pali M29/a/b/c, M30/a/b/c, M31/a/b/c/, al vero, hanno i segmenti che li compongno dello stesso diametro (dal basso verso l'alto 273, 215 e 160 mm.) e si differenziano solo per la diversa altezza degli stessi.
Al fine di poter progettare in modo plausibile il piano di stazione, qualcuno sa indicarmi la specifica utilizzazione di ogni diverso palo? :roll:

Saluti dalla zampa di ragno.... :lol:

Mario


Ciao Mario, dove hai preso tutte queste informazioni? C'è qualche testo in merito? Dovendo costruire un diorama operativo sarei interessato alle misure esatte dei vari componenti della linea aerea.
Grazie.


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MessaggioInviato: venerdì 29 dicembre 2006, 18:12 
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Località: Vittorio Veneto
enzocarbone ha scritto:
...C'è qualche testo in merito? Dovendo costruire un diorama operativo sarei interessato alle misure esatte dei vari componenti della linea aerea.
Grazie.


Sì, ottimo il libro "Trazione elettrica - Linee di contatto" (è un manuale per la formazione professionale del personale degli impianti ferroviari) 30 € edito dalla "COEDIT" con molti disegni quotati
e per una tabella con le dimensioni dei pali M ed LS vai sul sito della Ditta CARIBONI, nota ditta di lavori ferroviari, dove si possono scaricare i pdf.

Marino


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MessaggioInviato: venerdì 29 dicembre 2006, 19:24 
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Iscritto il: domenica 22 gennaio 2006, 20:27
Messaggi: 682
Località: Vico Equense
Marino ha scritto:
enzocarbone ha scritto:
...C'è qualche testo in merito? Dovendo costruire un diorama operativo sarei interessato alle misure esatte dei vari componenti della linea aerea.
Grazie.


Sì, ottimo il libro "Trazione elettrica - Linee di contatto" (è un manuale per la formazione professionale del personale degli impianti ferroviari) 30 € edito dalla "COEDIT" con molti disegni quotati
e per una tabella con le dimensioni dei pali M ed LS vai sul sito della Ditta CARIBONI, nota ditta di lavori ferroviari, dove si possono scaricare i pdf.

Marino

Grazie mille per la dritta Marino, veramente interessante il sito Cariboni.
:wink:


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MessaggioInviato: venerdì 29 dicembre 2006, 23:13 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Madalex è stato un po' brusco, ma desidero spezzare una lancia in suo favore.
Caro Mario (Livigni), per quando avrai finito di studiare tutta la disposizione dei pali, i loro diametri e la loro altezza, troverai il tempo per realizzare un piano di stazione con tutte le caratteristiche sopra citate?
Il tuo interessamento è lodevole, anche io prima di iniziare un nuovo lavoro modellistico cerco più documentazione possibile, però, se posso farti un piccolo appunto, quando si va giù con la scala, spesso bisogna scendere a compromessi, e spesso si da precedenza all'effetto di insieme, e a volte alla resistenza, ad esempio, il cavo della catenaria, che misure dovrà avere? Il binario che tipo di traversine, altezza del profilo, distanza delle traversine, interbinario realistico, raggi di curvatura, lunghezza in scala esatta degli scambi...... I fattori incidenti una realizzazione sono molti, o li rispetti tutti, oppure scendi a compromessi.
Detto questo buon lavoro, Ciao Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: sabato 30 dicembre 2006, 0:46 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:32
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Mi scuso con Enzo Carbone per non avergli risposto prima, ma ho preferito contare diverse volte fino a cento prima di rimettere le dita alla tastiera, in ogni caso Fabrizio vedo che è stato già abbastanza d'aiuto.
A questo punto, non foss'altro che per "diritto di replica", consentitemi qualche precisazione.
Nel mio precedente filetto (che, vedo, ha suscitato anche qualche interesse "positivo") chiedevo, in sintesi, quale fosse lo specifico utilizzo dei diversi pali Mxx/a/b/c/d e un consiglio circa l'utilizzazione dei Sommerfeldt come pali di piena linea (gli M26 ed M28) autocostruendo quelli più "grassocci" per i piazzali (M29/30/31/32 nelle diverse "declinazioni a/b/c/d) o, viceversa, l'utilizzazione dei Sommerfeldt come pali da piazzale, autocostruendone di più fini per la piena linea.
Argomento forse un pò "specialistico", condito anche con diverse misure che aiutassero a rendere il senso delle mie domande, ritengo legittime e non offensive del comune senso del pudore o delle diverse idee politiche e della libertà di religione.
Domande che, per analogia, avrebbero potuto essere anche: - Qualcuno mi spiega le differenze fra E428 di I, II, III e IV serie? Quale serie mettereste davanti ad un accelerato della linea adriatica?
Non c'è dubbio che qualcuno possa - a diritto - considerare "esatto" ed appagante fermodellismo far girare la Big Boy davanti la stazione di San Nazario: io no. Ma lo tengo per me fin quando non sono chiamato direttamente in causa affinchè esponga - in modo garbato e rispettoso delle idee altrui, il mio diverso punto di vista; in poche parole, la mia EDUCAZIONE e la mia CULTURA fanno sì che la sera, quando scorro i vari filetti del Forum, apro solo quelli che mi interessano e, se non mi trovo d'accordo con quanto scritto da un altro su un argomento che mi interessa, mi guardo bene dal dargli del "segaiolo mentale", del "qualcuno eccessivo" e dello "sparacazzate paradossali", a maggior ragione se non lo conosco.
Mi scusi Madelex/Alessio, ma visto che il mio intervento 1) non era offensivo 2) non era un attacco a qualcosa da lui detto in precedenza 3) era una richiesta di aiuto/informazioni e non un argomento posto come imperativa "verità" vincolante per tutti, se non si fosse riconosciuto in quel modo di intendere il modellismo, piuttosto che scrivere le affermazioni sgradevoli, gratuite, qualunquistiche, smodate e irriverenti nei confronti di una persona che non conosce, meglio avrebbe fatto a stare zitto e passare al prossimo filetto o, in subordine, dire semplicemente e correttamente, "mi sembra eccessivo tanto esame, io mi accontento della produzione commerciale".

Tornando a quanto affermato da Fabrizio - pur non condividendo la difesa "d'ufficio" per Alessio le cui affermazioni, RIBADISCO, sono inqualificabili e non semplicemente e semplicisticamente "dure", vorrei che Tu stesso ripensassi a quante ore hai trascorso nella raccolta della documentazione per la realizzazione del diorama di Torrino al fine di pervenire ad una riproduzione del reale quanto più veritiera possibile. E, se non ricordo male, hai tagliato i mattoncini del ponte ad uno ad uno piuttosto che servirti di un foglio in plastica Vollmer o simile. Mi chiedo quale differenza ci sia fra il Tuo modo di concepire il realismo e il mio che vorrebbe prevedere il "palo" giusto al "posto" giusto, non sarai anche Tu un segaiolo mentale per Madelex? :wink:
Quanto alla robustezza dei diversi pali, comunque, non c'è problema: i segmenti che costituiscono i pali M29/30/31 hanno il medesimo diametro, sono solo i segmenti ad avere lunghezze diverse, dunque si tratta solo di tagliarli più o meno lunghi.......
E poi, vuoi mettere il realismo che deriva dall'utilizzo di componenti diversi in un piazzale di stazione, piuttosto che il piattume di ripetitivi pali sempre uguali?

"Può sembrare inverosimile ma tralasciare anche particolari minuti sminuisce l'effetto finale"

Questo è scritto sul n. 2 di TTM: che sia mentalmente segaiolo anche il Saba? :lol:

Termino qui questa lunga replica, nell'eventualità l'argomento possa interessare qualcuno che non vuole tediare la dedicata sensibilità di Madelex, può scrivermi a mariolivi@katamail.com.

Buon anno a tutti... (anche ad.... Alessio!)

Mario Li Vigni


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MessaggioInviato: sabato 30 dicembre 2006, 19:04 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7442
Località: Fabriano
Mario, in un certo senso hai centrato il problema, la mia risposta era mirata appunto a non farti "incavolare" sulla poco felice battuta di Alessio. Tutto il resto era per distrarti e non fartici pensare!
Porta pazienza, siamo visti in modo strano, ma chi è che non lo è!
Ciao, buon lavoro e buon Anno.
Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: domenica 31 dicembre 2006, 21:34 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:32
Messaggi: 418
Località: Palermo
Grazie, Fabrizio, per la solidarietà! :wink:
Sì, hai ragione, mi sono incavolato e di brutto, più che per l'attacco personale di una persona alla quale, ritengo, non avevo fatto nulla, per la violazione delle regole "deontologiche" cui chiunque partecipi ad una civile discussione deve attenersi; e il Forum, penso, si possa definire un posto dove persone - che spesso non si conoscono - espongono civilmente le proprie idee, richieste di informazioni e, a loro volta, quando possono, mettono a fattor comune le proprie conoscenze.

Detto questo, spero adesso si possa tornare a trattare di treni e...... pali!

Ciao e buon anno,

Mario


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MessaggioInviato: martedì 2 gennaio 2007, 10:34 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
Messaggi: 1260
Località: Macerata
Ok Mario, sono veramente dispiaciuto se te la sei presa come un attacco personale :cry:
Del resto, sono sempre rispettoso di tutti e anzi normalmente prendo le DIFESE di chi viene attaccato in questo forum, sempre tentando di portare le discussioni su toni pacati (vedi ad es. il filetto di "giù le mani dalla valsusa").
Il mio intendeva essere solo una battuta, a questo punto SICURAMENTE malriuscita, sul fatto che un eccesso nel tentativo di essere fedeli al vero rischia di far perdere poi l'obiettivo finale, cioè rendere un mondo in miniatura dove far girare i nostri "pezzi" più o meno pregiati, ma evitando complicazioni inutili.

Mi spiego: sono giuste e ben dovute le lamentele sulle CIWL Hornby, ma non vedo necessario (PER ME!) il calibro per misurare un palo in altezza e in sezione... Ovviamente è giusto misurare l'altezza sul piano ferrato delle zampe di ragno, pena un realismo mal curato, ma anche i pali Sommerfeldt si comportano egregiamente così come sono. Penso non sia utile perdere mesi di lavoro (pensa solo ad una stazione) per fare un palo sì perfettamente realistico, ma che mi ha portato via il tempo magari di fare centinaia di interventi di sporcatura e miglioria alle loco, o migliorato il piazzale di stazione, o sistemato quel punto della scenografia che non mi convince.

Poi che io sia un cafone maldestro negli appunti e maleducato a questo punto te lo posso far pensare tranquillamente. Del resto, appena postato il mio messaggio già me ne ero pentito ( :cry: ) ma era tardi.... In effetti era stato scritto con fretta e poca cura.
Sappi comunque che non sono il tipo che ti sei immaginato, anzi chi mi conosce nel forum penso possa saperlo. Non era mia intenzione ferire l'orgoglio di nessuno.

Però tieni in considerazione il mio punto di vista, perchè GIURO che ho visto plastici realizzati con precisione estrema nelle stazioni, ma con alle spalle una semplice colata di gesso liscia come l'olio ma colorata in verde e marrone... :wink:

Poi stai tranquillo, che anche a me tra poco mi si profilerà il problema di COME mettere i pali in stazione, e lì magari il tuo aiuto mi sarà prezioso, visto che mi sembri ben ferrato sull'argomento.
Grazie Fabrizio per aver capito le mie intenzioni.
Alessio


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