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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 13:10 
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Ma no, il tester misura la tensione efficace altrimenti in uscita da qualsiasi raddrizzatore non misureresti mai niente. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 14:43 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 13:02
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Tranquillo che la legge comunque.
Come ho rettificato forse il tuo alimentatore, essendo più moderno dei vecchi grigi...dovrebbe far uscire una tensione "continua" vista la presenza di un transistor.
A sto punto potrebbe essere lui l incriminato.

Brenner


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 15:04 
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Nome: Luca
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Carico immagine PCB retro e fronte. Le ho messe vicino per cercare di facilitare la visualizzazione. I 2 cerchi gialli indicano il punto della resistenza sostituita mentre i 2 ovali verdi indicano le lamelle che toccano le piste sottostanti quando l'assieme ruota (impossibili da fotografare).
Allegato:
PCB fronte e retro.jpg
PCB fronte e retro.jpg [ 87.18 KiB | Osservato 557 volte ]

Dal secondario del trasformatore (isolandolo dal PCB dissaldando 1 filo) leggo 16,8V in alternata quindi credo sia vivo. Tutti gli altri componenti a vista sono integri. Non vedo crepe, rigonfi, mini buchi o altro. Ma potrebbero essersi guastati internamente e quindi non a vista. Cambiarli non è un problema visto che si trovano facilmente. Discorso diverso è se il responsabile fosse il transistor più difficile da trovare. Ma a quel punto penso che convenga buttare tutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 15:11 
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Paradossalmente se riesci a leggere la sigla del transitor trovare un equivalente e sostituirlo è un attimo (per pochi centesimi).

Misure da fare: tensione all'uscita del ponte di diodi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 15:26 
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Nome: Luca
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Sul transistor c'è scritto:
sopra X0403BF
sotto TAG8446
Gentilmente Zampa mi indichi i punti dell'uscita del ponte a diodi dove mettere i puntali del tester utilizzando l'immagine con le piste? (imposto il tester su continua giusto?).


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 19:10 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Ti ho segnato il + e il - del ponte

Allegato:
PCB fronte.jpg
PCB fronte.jpg [ 73.1 KiB | Osservato 523 volte ]


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: venerdì 9 maggio 2025, 21:55 
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La sigla TAG del "transistor" indica che probabilmente è un Triac o un SCR. Quindi è un circuito abbastanza evoluto nella sua semplicità. Da una ricerca online, è equivalente al TIC 106, un SCR.
Quindi funziona così: raddrizzata l'alternata, si conserva però il passaggio per lo zero, che permette al SCR di "spegnersi" ad ogni onda. La resistenza a carbone controlla lo sfasamento del reinnesco.

Nuova Elettronica nel 1991 fece un circuito molto più evoluto con lo stesso componente (LX1028, aveva anche un transistor unigiunzione e altri componenti), con l'inversione comandata da un doppio deviatore. Dava il circuito specifico per il fermodellismo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 7:06 
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Beh ... in quel tipo di circuito la resistenza fissa, quella variabile e il condensatore sono i componenti che determinano il momento di innesco dell'SCR.

La vecchia resistenza bruciata potrebbe indicare che il gate dell'SCR è andato in corto così come il condensatore (che nel tempo potrebbe essersi anche alterato come capacità). Su tre componenti uno sostituito e due potenzialmente fallati.

Premesso che l'SCR è facilmente rimediabile (ne ho trovati anche su EBAY) però il funzionamento dell'insieme è relativamente critico (bilanciamento della corrente d'innesco dell'SCR) ... da cui la domanda: ma ne vale la pena?


Ultima modifica di Zampa di Lepre il sabato 10 maggio 2025, 7:16, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 7:11 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Appunto: in Rete si trovano tanti circuitini (preferibile un PWM) che non vale la pena arrabattarsi a sistemare questo.

Che potrebbe essere stato ispirato da questo:
Allegato:
Commento file: NE 76-87, febbraio 1983, LX 532
Istantanea_2025-05-10_08-23-51.jpg
Istantanea_2025-05-10_08-23-51.jpg [ 144.15 KiB | Osservato 447 volte ]

Nuova Elettronica, n° 86-87, anno 1983, kit LX 532
Coi trapani funzionava ma era un po' critico, ed è stato tolto di produzione una decina d'anni più tardi (probabilmente quando hanno finito la scorta dei SCR in TO-66, o forse quando i trapani hanno cominciato ad essere muniti di regolatore).
Nel nostro esempio, Invece dei due diodi messi in quel modo, hanno raddrizzato direttamente la corrente in ingresso.

Il TIC 106 è un SCR, il triac è il TIC 206.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 10:13 
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Occhio che lo schema sopra è per un "trapano" quindi tutto sotto tensione 220 V, non adatto ad un uso modellistico e nemmeno adattabile.

Quello del Lima ha in ingresso un trasformatore per l'abbassamento di tensione e l'isolamento galvanico dalla rete a 220 V (obbligatorio), segue un ponte di diodi ... per cui l'SCR lavora su un'onda semi-sinusoidale pulsata a 100 Hz e la regolazione non avviene modificando l'ampiezza dell'onda (come farebbe un transistor) bensì sul "momento", per ciascun periodo dell'onda, in cui l'SCR viene mandato in conduzione (conduzione che si interrompe automaticamente quando l'onda torna a zero)... quindi è il valore di tensione Efficacie (Veff) che varia consentendo una regolazione indiretta della velocità.

Direte: "macchissenefrega" ma .... quanto sopra serve solo per far capire quanto può essere critico il bilanciamento del circuito che sovraintende all'innesco dell'SCR: i fattori in gioco sono: sensibilità del Gate del scr, capacità reale del condensatore e valori reali della resistenza fissa e di quella variabile. ognuno di questi può variare di molto il momento di attivazione dell'scr (potrebbe non attivarsi mai come attivarsi solo a fine corsa ... rendendolo inutile come regolatore). Questo perchè è un circuito basato sul "tempo" (di carica del condensatore) e stiamo parlando di millesimi di secondo (un circuito fatto intorno ad un transistor è assai più stabile - e riparabile - perchè basato sulla tensione ... peccato che molta dell'energia venga dissipata in calore).

Già di suo e come uscito dalla fabbrica è un regolatore molto poco affidabile e con prestazioni assai variabili nel tempo. Quindi se proprio volete metterci mano siate consapevoli dei limiti e delle difficoltà che si incontreranno per ottenere un funzionamento accettabile (es. dover variare il condensatore e/o la resistenza fissa per ottenere una variazione corretta dell'innesco dell'SCR e quindi una congrua variazione della Veff compatibile con il cambio di velocità dei modelli).


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 12:48 
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Montai un circuito di nuova elettronica con scr...
Devo dire che a bassa velocità sa il fatto suo.....

Brenner


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 13:37 
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Sicuramente non era così "semplice", probabilmente anche con un sistema di taratura del minimo, erano tutti componenti nuovi e, se quelli del kit NE, selezionati per caratteristiche.

Qui si tratta di far ripartire il macinino sostitituendo pezzi fino a quando si ottiene comportamenento accettabile (minimo e progressività nella regolazione fino al massimo).


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 15:03 
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Zampa di Lepre ha scritto:
Occhio che lo schema sopra è per un "trapano" quindi tutto sotto tensione 220 V, non adatto ad un uso modellistico e nemmeno adattabile.

Quello del Lima ha in ingresso un trasformatore per l'abbassamento di tensione e l'isolamento galvanico dalla rete a 220 V (obbligatorio), segue un ponte di diodi ... per cui l'SCR lavora su un'onda semi-sinusoidale pulsata a 100 Hz e la regolazione non avviene modificando l'ampiezza dell'onda (come farebbe un transistor) bensì sul "momento", per ciascun periodo dell'onda, in cui l'SCR viene mandato in conduzione (conduzione che si interrompe automaticamente quando l'onda torna a zero)... quindi è il valore di tensione Efficacie (Veff) che varia consentendo una regolazione indiretta della velocità.

Direte: "macchissenefrega" ma .... quanto sopra serve solo per far capire quanto può essere critico il bilanciamento del circuito che sovraintende all'innesco dell'SCR: i fattori in gioco sono: sensibilità del Gate del scr, capacità reale del condensatore e valori reali della resistenza fissa e di quella variabile. ognuno di questi può variare di molto il momento di attivazione dell'scr (potrebbe non attivarsi mai come attivarsi solo a fine corsa ... rendendolo inutile come regolatore). Questo perchè è un circuito basato sul "tempo" (di carica del condensatore) e stiamo parlando di millesimi di secondo (un circuito fatto intorno ad un transistor è assai più stabile - e riparabile - perchè basato sulla tensione ... peccato che molta dell'energia venga dissipata in calore).

Già di suo e come uscito dalla fabbrica è un regolatore molto poco affidabile e con prestazioni assai variabili nel tempo. Quindi se proprio volete metterci mano siate consapevoli dei limiti e delle difficoltà che si incontreranno per ottenere un funzionamento accettabile (es. dover variare il condensatore e/o la resistenza fissa per ottenere una variazione corretta dell'innesco dell'SCR e quindi una congrua variazione della Veff compatibile con il cambio di velocità dei modelli).

Io lo avevo provato a 12 V pulsati, funzionava. "Funzionava" si fa per dire: gli avanzamenti a scatti erano la regola, e avevo usato un vero potenziometro.
Avevo trovato molto più affidabile (e dotato di protezione) adattare semplificandolo un circuito "auto-oscillante" per preriscaldare le candelette degli aeromodelli, sempre ideato da NE e apparso quello stesso anno. Unico problema, emetteva una sorta di fischio perchè la sua frequenza di PWM era intorno ai 10 kHz. Aveva una sorta di auto-adattamento ai carichi, tuttavia era rimasto un circuito piuttosto ingombrante, ne ho creati altri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: sabato 10 maggio 2025, 15:25 
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BRENNERLOK ha scritto:
Montai un circuito di nuova elettronica con scr...
Devo dire che a bassa velocità sa il fatto suo.....

Brenner

Era forse LX 1028? Quello usava un SCR, pilotato però da un circuito attivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasformatore Lima 50 2053
MessaggioInviato: domenica 11 maggio 2025, 0:38 
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Nome: Luca
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Località: Perugia
Interessanti tutte queste nozioni! Lunedì intanto verifico se all'uscita del ponte a diodi segnata gentilmente da Zampa esce qualcosa. Poi valuterò se mettermi a cambiare tutti i componenti (transistor incluso) o lasciare perdere e buttare via tutto.


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