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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 14:43 
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Un 245 a bielle che funzionasse come la V60 di Roco sarebbe il massimo. Di quest'ultima ho la versione "Cariboni" ed è uno spettacolo vederla funzionare.


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 15:04 
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
andrea, non sono le stesse... Safer ha fatto il 245 0, comofer dovrebbe fare quello serie 2200, che ha forma praticamente identica a quello Hornby RR


A titolo di chiarezza posto questa foto che ho scattato l'anno scorso qui a Torino Smistamento...

[img=http://img181.imageshack.us/img181/2461/2452266120207tosmtolu4.th.jpg]

Saluti.
Railman :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 16:50 
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Per Marcello(FERROVIANDO)capisco che non dovrei tirarla per il collo,però sul mio plastico le manovre sono la parte essenziale dell'esecizio(nonchè del mio divertimento! :D )le colonne di carri merci che vanno e vengono dallo scalo sono il pane quotidiano,e di loco più grosse ora non ce ne sono in giro se non artigianali...ci vorrebbe una macchina a carrelli,se qualcuno si pensa di fare una D 146 non penso avrebbe una cattiva idea...

Per Andrea:quando si parla di isostatica ci si riferisce al rodiggio,spero di riuscire a farmi capire,in pratica consiste in un asse della locomotiva solidale al telaio mentre gli altri sono montati su telaietti liberi di compiere piccole traslazioni sul proprio asse che è longitudinale rispetto al telaio principale.
Spero sia chiaro,Piero.


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 17:43 
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Cosa vuol dire isostatica?

Per far le cose semplici, una struttura rigida appoggia correttamente sulla superficie di appoggio se il numero dei vincoli eguaglia il numero dei gradi di libertà.
Per esempio: un tavolino a due gambe cade (struttura labile: più gradi di libertà che vincoli); un tavolino a tre gambe appoggia sempre perfettamente (struttura isostatica: tanti vincoli quanti gradi di libertà); un tavolino a 4 gambe facilmente zoppica (struttura iperstatica: più vincoli che gradi di libertà).

Una locomotiva a due assi (caso più semplice) è come un tavolino. Appoggia correttamente se ha 3 punti di appoggio; se ne ha 4, alla minima irregolarità dei binario succede che uo dei 4 punti perde il contatto: ecco spiegate la scarsa forza di trazione e la cattiva captazione di corrente.

Per ulteriori e più dettagliate spiegazioni, consultare gli articoli di Riccardo Olivero su TTM!

ciao
Ugo


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 17:58 
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Iscritto il: lunedì 24 dicembre 2007, 16:05
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Un disegno vale più di mille parole(sempre che sia fatto come si deve :roll: )
Immagine
Con lo stesso principio funzionava il 214 Roco,se fosse così anche il nuovo 245 sarebbe il massimo,ci avessero pensato gli ingegneri Rivarossi oggi non avremmo impiantamenti(con relativo slittamento)ad ogni scambio o irregolarità del binario...


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 20:32 
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Iscritto il: mercoledì 21 novembre 2007, 21:03
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Località: Castell'Arquato (PC)
ihihihihih Roco è sempre Roco.... :roll:


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MessaggioInviato: giovedì 12 giugno 2008, 23:04 
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Nome: Gianmarco Aulino
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Little Earnings, se vai a rileggerti gli splendidi articoli di Olivero, ti accorgi di aver disegnato male la tua isostatica... nel senso che per due assi vale il principio di Roco per il 214, un asse poggia su due punti e l'altro su un punto solo = 3 punti = isostatica.
Nel caso di più assi si cerca lo stesso di ridurre i punti di appoggio a 3 (il famoso tavolino con tre gambe!). Quindi per tre assi bisogna fare così: un asse poggia su due punti, e fin qui è facile, gli altri due assi devono ridurre i quattro punti totali a uno, con un bilancere che centri un punto per ogni asse e riporti tutto su un punto solo, quello dove è articolato il bilancere stesso. Non è facile...
Certo, spesso su loco con più assi, si cerca comunque di ridurre i punti di appoggio, per esempio nel tuo disegno ci sono solo 4 punti totali che è meglio di 6, ma non è il massimo...
Ma alle volte non si può proprio fare... per esempio nella mia 480 in lavorazione ci sono 5 assi (senza contare il carrello portante!) quindi 10 punti di appoggio al telaio... il massimo che posso fare, visto che non c'è spazio per un bilancere doppio, è accoppiare due assi fra loro vicini e ridurre ad un solo punto i 4 originari (due assi, 4 appoggi al telaio), quindi avrò 1 punto per i primi due assi, 2 punti per l'asse centrale motorizzato, 1 punto per gli ultimi due assi = 4 totali... non è il massimo, ma erano 10 punti di appoggio in partenza... mi accontenterò. :)
Saluti precisini...
Gianmarco


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MessaggioInviato: venerdì 13 giugno 2008, 0:39 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Agganciandomi a quanto ha giustamente detto R302, vorrei aggiungere che in una loco a bielle con appoggio isostatico sarebbe auspicabile fare le bielle snodate (come le loco RR) piuttosto che in un sol pezzo (come la 245 Safer): si vanificherebbero i vantaggi dell'isostaticità... inoltre, in una loco con più di 3 assi, si può prendere in considerazione anche un molleggio vero e proprio su uno o 2 assi, per evitare complicazioni di vincoli mecanici tra gli assi stessi (se ne parla negli articoli già indicati...).

E nel caso di loco con asse cieco, conviene vincolare fisso al telaio uno degli assi vicini....

saluti

Max


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MessaggioInviato: venerdì 13 giugno 2008, 10:05 
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le bielle monoblocco sono incompatibili con l'appoggio isostatico!

semmai si può ipotizzare una "finta tre assi" con primo e terzo asse con sospensione isostatica e quello centrale libero e leggermente molleggiato (meglio due assi isostatici che tre rigidi)


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MessaggioInviato: venerdì 13 giugno 2008, 10:56 
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:P ma si dai ! tanto le Fanta c'è ne sono già tante in giro di vari produttori, non le comprerebbe nessuno, meglio una bella loco da manovra che sono rarissime da trovare e tutti ne vanno in cerca, specie di quelle che differiscono appena da modelli già distribuiti.
e poi quanti piuttosto che far girare i convogli preferiscono fare le manovre.....
La lungimiranza ed il marketing sono sempre premiati dal mercato


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MessaggioInviato: venerdì 13 giugno 2008, 11:08 
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Avete ragione a farmi le vostre osservazioni,quella che proponevo io era una soluzione del tutto teorica e comunque applicabile alla 245 senza bielle,mi sono ispirato al 214 Roco e l'ho adattato al rodiggio della 245,però vorrei capire,ma uno schema del genere non funzionerebbe?Se tipo si facesse in modo che l'asse centrale avesse anche una piccola escursione verticale?Dalla soluzione di cui parla Gianmarco mi par di capire che i due assi anteriori siano montati su una specie di carrello che appunto ha un solo perno,è così?Beh ora vado a cercarmi l'articolo sull'isostaticità applicata ai mezzi ferroviari in scala ridotta...


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MessaggioInviato: venerdì 13 giugno 2008, 11:30 
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""""Se tipo si facesse in modo che l'asse centrale avesse anche una piccola escursione verticale?""""

Sì, ma a questo punto non serve il telaietto incernierato longitudinalmente: basta un molleggio, come ho scritto prima o come ha scritto Benedetto...

saluti

Max


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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Se il prezzo restasse quello e la macchina funzionasse come si deve, la prenderei di sicuro.
Nel "funzionasse come si deve" ci metto assenza di impuntamenti nel biellismo, buona forza di trazione e minimo fluido.
Tutto quello che la 245 RR non ha: per motivi del tutto ignoti si sono divertiti a realizzare una delle peggiori trasmissioni del panorama modellistico, con l'asse centrale che è sì svincolato, ma quando supera un certo grado di inclinazione trasversale non ingrana più la cinghia.
Con un decoder le cose migliorano leggermente, ma la forza di trazione resta sempre scarsa, non più di un paio di carri E vuoti su pendenze minime.
Peccato, la resa estetica del modello era buona.
Speriamo bene con questa nuova realizzazione.


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Eh già quello era un altro bel problema,secondo me è dovuto al fatto che la cinghia non è abbastanza tesa,se così non fosse non penso si avrebbero tutte ste slittate,certo vai anche a capire i tennici Rivarossi che sono andati fare una trasmissione così"azzardata"...
Comunque parliamo tanto di sospensioni,di molleggi,ecc...ma siamo sicuri che il problema non sia anche da qualche altra parte?Io mi lamento del fatto che la loco si impianta sugli scambi,quelli del mio plastico sono dei tipi che potrebbero stare in un museo,e a ben guardare sono posati su una superficie non troppo regolare ed essi stessi hanno rotaie un pò imbarcate;quello che voglio dire è che se i binari fossero posati come Dio comanda e non con i piedi come è stato fatto a suo tempo,la 245 probabilmente avrebbe meno problemi a trainare(ho notato che quando transita su binari senza irregolarità non ha problemi)


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MessaggioInviato: domenica 1 febbraio 2009, 16:22 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
Giusto per rimestare nel torbido, ma che fine ha fatto la 245, quella della 464? 8)
Ciao, Fabrizio.


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