BR 96 della Trix...una signora Mallet...

Saluti

...io ci metterei una bella gnocca , visto che tira più un pelo di f... che un carro di bovi...
Marco

Aaahh , adesso ho capito !!! Grazie Dario !!! Certo che con quei "RESPINGENTI" non si corre nessun rischio , i pali della linea aerea restano belli dritti , magari si raddrizzano anche quelli mezzi storti !!!
Il "trabiccoletto" della Bachmann l'ho trovato , ma in un video si vede bene che sotto ha solo una spugnetta messa trasversalmente a "struscio" sulle rotaie , quindi funge sullo stesso principio dei carretti della Fleischmann .
Allora secondo Voi è meglio non passare la gomma sulle rotaie , devo mettermi alla ricerca di una cisterna da riempire con trielina e pezzetta sotto ... C'è qualcuno che la produce ?
Grazie , Max .

La gomma va bene ,non tì complicare la Vita con altre trappole .Quando vuoi fare Una Bella pulizia usa stracciò e un goccio di olio tipo singer e poi asciuga .

Ciao

E perchè allora non una bella levigatrice orbitale (Black-Decker, Bosch, Makita ...) con foglio abrasivo di grana 80 ... così, oltre ad una bella pulizia, riusciamo a ricondurre le rotaie di profilo 100 al profilo 75 ?

Scherzi a parte ... io sono contrario ad un qualunque approccio abrasivo ... sopratutto nelle stazioni ombra nascoste dove preferisco mantenere l'integrità del binario: la finitura di fabbrica (per i binari di buona qualità) è un ottimo antidoto allo sporco e, putroppo, non è ripristinabile, ove compromessa, da lucidature con tele abrasive realizzabili in opera.

Poi bisogna trovare il compromesso tra ottimale e pratico ... e ogni situazione/utente ha il suo.

Se non mi sbaglio anche il DAPOL, invece che col l'aspirapolvere, può essere attrezzato con dei dischi in feltro e specifico detergente (ma non so se devono essere 'bagnati' a mano oppure c'è un serbatoio con uscita regolabile) ... almeno così ho capito dagli accessori disponibili per lo stesso.

Realizzai un carro 'a solvente' qualche anno fa per un amico partendo da un carro di pulitura Piko preso ad una borsa scambio.

Questo carro, di tipo chiuso, è già dotato di pattino in metallo recante un feltrino (sostituibile) ... ho aggiunto un serbatoio ricavato da un tubetto in ottone, chiuso alle estremità tramite due dischi dello stesso metallo saldati a stagno.
Un tubicino, sempre in ottone, nella parte superiore del serbatoio fuoriesce dal tetto del carro e, tramite una pipetta, permette il riempimento con un solvente a piacere.
Il solvente fuoriesce per gravità, in gocce, da un ugello metallico, ricavato da un portamine (di quelle 0,5).
Il dosaggio è dato da una vite, sagomata a lima per realizzare una punta conica, che attarversa il serbatoio dall'alto verso il basso e si infila, dall'interno, nell'ugello.
Un dado, saldato sulla parte superiore del serbatoio, impegna la vite. Allentando o stringendo quest'ultima si regola il gocciolamento.
Una molla tra la testa della vite e il dado consente un attrito utile a mantenere la regolazione anche durante l'uso ed in presenza di vibrazioni.
Quando non in servizio un tappo ermetico nel tubetto di rifornimento impedisce che entri l'aria e, di conseguenza, che fuoriesca il solvente.

Non ho disegni perchè feci tutto 'ad occhio' adattando quello che avevo tra gli scarti ... spero però che la descrizione sia chiara. L'accrocco ha funzionato al primo colpo... indice di una tolleranza realizzativa notevole ... sicuramente non per mia bravura o precisione.

Bah, non sono sicuro che la rugosità di una rotaia "passata" con una gommina abrasiva sia superiore (leggi peggiore) di una di fabbrica. Al contrario ho il sospetto che l'utilizzo delle gommine lucidino di più la rotaia, più di quanto non sia da nuovo, perchè immagino che la finitura di una rotaia di fabbrica sia quella di un trafilato, senza ulteriore lavorazione in superficie, mentre la gommina pratica una vera e propria finitura superficiale che asporta solo le creste (microscopicamente parlando) di materiale in superficie e non "riga" come si crede perchè la grana di una gommina non è quella di una cartavetro 80 ma è assai più fine.
Per accertare che la gommina peggiora la finitura superficiale bisognerebbe analizzare una rotaia al microscopio, o si parla solo per pregiudizi.

Infatti...la gommina non pregiudica l'usura del metallo...anzi è proprio la gomma stessa che si usura (cosi deve essere) altrimenti danneggerebbe la rotaia.
Ovviamente che sia una gomma tenera del tipo Roco o delle vecchie ed introvabili "SGOMMATUTTO" ancora piu' morbide.
In questi giorni ho comprato la rocorubber di Roco alla "modica" cifra di 12 euri....e dico 12.......tacci de pippooooooooo
grrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Sulla baia si trovano ancora, cerca SGOMMATUTTO... e voilà

grazie rob

Non si tratta di pregiudizi ... l'abrasione dei 'rubber cleaner' è ampiamente documentata (mi ricordo esaurienti articoli in lingua inglese ... mi pare su Model Railroader ma non ne sono certo ... proverò a cercare), la creazione di microabrasioni che poi sono base per l'adesione dello sporco anche. Rammento la conclusione di quell'articolo: i rubber cleaner 'creano dipendenza' ... dal punto di vista del marketing sono il prodotto ideale: l'uso ne rende indispensabile il riuso.

Ma, ripeto, ognuno è libero di vivere con le proprie convinzioni: sia quelle che possono venire dalla documentazione che quelle che possono venire dalla pura osservazione 'ad occhio e tatto' non prescindendo, in nessuno dei due casi da una buona dose d'esperienza.
Per stabilire la bontà di un metodo piuttosto che l'altro bisognerebbe fare delle prove comparative. Un parametro potrebbe essere il tempo intercorrente tra due pulizie quando necessarie per 'eventi bloccanti' del materiale rotabile.
Il problema sono le condizioni di prova: l'ideale sarebbe lo stesso tracciato (stesso plastico, stesso ambiente, stesse condizioni climatiche) con lo stesso materiale (nelle stesse condizioni d'usura) e simile attività ... alquanto irrealistico ahimè.

Tengo a precisare che ai solventi ci sono arrivato dopo svariati anni di uso dei rubber cleaner ... visti gli inconvenienti 'alla lunga' al primo cambio di armamento (coinciso con un cambio di plastico) ho cambiato metodo ... e da li non sono tornato più indietro.

Che il 'rubber cleaner' o lo sgommatutto siano 'morbidi' e, per questo, non creino danni è invece una falsa sensazione e un pregiudizio. Al tatto direi che la grana di un rubber potrebbe essere non minore di 200-250, l'effetto abrasivo è però meno marcato perchè il sostegno meccanico è una gomma che, pertanto, diminuisce ed uniforma la pressione applicata sulla superfice da pulire.
Rimanendo nei sistemi abrasivi e nella verifica 'ad occhio e tatto' provate ad usare, anche a secco, della tela abrasiva di grana >= 1000 ... vedrete che la superfice di rotolamento della rotaia risplenderà e sembrerà ancora più liscia.

Aggiunta: mi sono ricordato l'incipit dell'articolo che citavo ... veniva preso uno spezzone di rotaia nuovo e metà veniva passato con il rubber ... anche nella foto la differenza era evidente: la parte non toccata era lucida 'a specchio' mentre quella passata risultava opaca (la luce veniva diffusa dalle microabrasioni introdotte). Potrebbe essere il caso di togliersi lo sfizio in casa ...

Io ho usato (a mano dove possibile) il WD-40: è untuoso ma non tanto da pregiudicare la trazione, basta poi asportare il di più con un panno pulito (ovatta al bando!).
Se il WD-40 è nato ed è stato usato per pulire contatti... di missili (sì!), ed è sul mercato da oltre mezzo secolo, la sua efficacia ce l'avrà.
Chi riesce a trovarlo in contenitore non spray, potrebbe usarlo al posto della pericolosa e corrosiva (per la plastica) trielina: il WD-40 è simile al kerosene.

Io uso la 220 delle ferrovie padane di roco con un carro rococlean ed è più che sufficiente senza voler fare pubblicità...ciao a tutti Franco

Su micromark.com vendono un prodotto oleoso creato appositamente per la pulizia delle rotaie ma soprattutto per ottenere un contatto elettrico perfetto tra ruota e rotaia, non chiedetemi come sia possibile che un prodotto che sembra al tatto un olio leggero possa ottenere questo risultato ma effettivamente pulisce le rotaie e mantiene un buon contatto elettrico.
Per quanto riguarda tutto ciò che è stato detto in questo filetto, sono sempre dell'avviso che un buon carro che pulisce le rotaie con un feltro e un liquido solvente o oleoso che sia è sempre meglio dell'azione operata con qualsiasi mezzo abrasivo che alla lunga ha il difettuccio di creare delle micro fessurazioni sulla superficie della rotaia con aumento dello scintillio e conseguente effetto valanga nella formazione di microcrateri che altro non fanno che peggiorare sempre di più la conduzione elettrica ruota/rotaia.
Giancarlo