Idea APPROVATISSIMA! Magari!

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Una descrizione completa ed approfondita è presente sul n° 3 di Treni&Plastici del maggio del 1979...

Comunque l'idea del modellismo vintage è vecchia ...: sempre sulla stessa rivista, qualche numero dopo, si trova un bel articolo intitolato: "Un plastico vecchia maniera".
...ben 37 anni fa...

Se non ricordo male qui sul forum dissero che in USA ci sono riviste dedicate a questo tipo di plastici vecchia maniera, perchè lì da loro convivono i due modi di intendere il fermodellismo, quello realistico e quello di chi ama invece vedere, come una volta, la presenza dei treni dominare incontrastata la scena.
Dato che il realismo, nella stragrande maggioranza dei casi a causa degli spazi esigui, praticamente si riduce a creare dei quadri tridimensionali di linee secondarie di una noia mortale, ad uso soprammobile, anche io preferisco il vecchio modo e vorrei una rivista dedicata o che dedicasse almeno metà del suo spazio a questa altra visione del modellismo ferroviario, ma dubito che questa possa essere la DUEGI che dalla sua nascita si è proposta l'esatto contrario.

Salve a tutti,
gli statunitensi sono la bellezza di 320 milioni, con un reddito medio alto, una propensione agli hobby antica di stampo anglosassone, ed una passione per il modellismo ferroviario ( ed ogni altra forma id modellismo ) radicata e diffusa.
Giocoforza in quella nazione c' e' spazio per pubblicazioni del piu' svariato stampo.
Ad esempio Classic Toy Trains, rivista periodica:

In questo numero, ad esempio, c' e' un articolo sul plastico di Frank Sinatra ! Mi incuriosirebbe non poco sfogliarlo...
Parecchi anni fa trovai un numero di questa rivista in un' edicola, lo acquistai per curiosita' e mi stupii della varieta' degli argomenti, che andavano dal plastico giocattolo padre-figlio con materiale moderno in scala 0 di Lionel, realizzato su di un tavolo da ping pong ( !!! ), al grande plastico "simil" modellistico realizzato con materiale anni '60 in scala S di American Flyer, all' articolo su un rarissimo modello in grande scala degli anni '20 di un oscuro ( per noi europei ) produttore americano, alle pubblicita' su modelli "tinplate" di produzione moderna.
Comunque, volete mettere il fascino, la ricchezza di un plastico con immensi giocattoloni Lionel in 0 con la modestia, per non dire la poverta', di un plastichetto con giocattolini Lima in H0 ? Non c' e' paragone...
Big is better...
Saluti "americanofili"
Stefano.

Dai Miura , metti su tu una rivista visto che secondo te questa necessità esiste e c'è spazio imprenditoriale.
Aspettiamo con ansia!!
saluti

Ironizza pure. A parte che non ho aperto io il thread, cos'è non è permesso nemmeno desiderare una rivista diversa da quella "politcally correct"? Io mi muoio di noia con TTM non posso farci nulla, non mi appassionano le riproduzioni di linee secondarie, non mi interessa fare foto in bianco e nero ecc. ecc. Eppure i treni/trenini mi piacciono sempre.
Lo sai il bello cos'è ? Che i tuoi lamenti continui per l'immaturità, secondo il tuo punto di vista, dei fermodellisti italiani rivela che lo sai perfettamente che la maggior parte di coloro che tengono ancora in vita quest'hobby continua a fare come gli pare, altrimenti perchè continui a dolerti se il mondo è cambiato?
Ti dò una brutta notizia.
Oggi in negozio è entrato un ragazzo grandicello dicendo "devo fare un plastico" e portava con se lo schema del tracciato. Sembrava tratto dal vecchio manuale dei tracciati Rivarossi, pieno di binari. L'avrei abbracciato ma dovevo andar via e purtroppo non ho visto come è proseguita la cosa.

e meno male....

Spero che il tuo giovane appassionato apra internet e veda come si deve interpretare il modellismo ferroviario e quindi, vedendo il passato , ci faccia su un sorrisino in parte di ammirazione e in parte ironico e prenda spunto dalle riviste "noiose" che tu definisci.
Forse il fatto è che per avere un diorama o plastico "noioso" bisogna crescere nelle tecniche, avere una buona dose di autocritica e applicarsi , oltre che a prendere spunto, condividere e accettare le critiche.
Vai a cercarti in internet Johnn Allen e il suo plastico , roba di più di 50 anni fà ...faceva modellismo ferroviario;
e non basta dire che mi piacciono i treni...certo che se li facciamo girare sul tavolo o sul tappeto impieghiamo poco tempo e soddisfiamo il nostro piacere , ma quello non è modellismo e io non ringrazio per niente chi continua ad interpretare in questa maniera il nostro hobby, al limite sono i produttori che devono ringraziare...
saluti

Ma perchè dovremmo fare un "sorrisino ironico" verso quello che è stato il passato???scusate tanto: il progresso è fatti di piccoli/grandi passi!per esempio,il paesaggio:ma nel 1957 o nel 1965, come l'avreste realizzata l'erba,se i materiali quelli erano e c'erano!?perchè si dovrebbe ridere di quello che è stato?e questo vale per tutte le cose:io che sono appassionato di audio mi entusiasmo ancora oggi a vedere o usare i miei due Revox a bobine,certamente molto di più di un mp3,freddo e senza alcuna attrattiva estetica;a parte che i veri audiofili stanno tornando all'analogico,al vinile-se mai l'hanno lasciato;e sapete che è rinata Ferrania,la quale, grazie al web,riporterà "in vita" pellicole foto e cine,16 mm compreso???Sinceramente questa sorta di puzza sotto il naso non la capisco e non mi piace...non si tratta di "esaltare"il passato come fanno certi nostalgici in campo politico o per partito preso,ma di ricordarlo con affetto e simpatia,anche verso quelli che ci hanno preceduto in tutto il cammino delle umane cose!poi l'età e certe vicende della vita possono portarti,a volte in modo esagerato,a rimpiangere,ma non credo bisogna vergognarsene o nasconderlo.

Ma "vintage" non significa necessariamente "giocattolo" o ammasso di rotaie senza senso... i plastici di J.Allen sono si estremamente modellistici ma anche "densi" di soggetti ferroviari (e non) e quindi, nell'ottica di Miura, non dovrebbero risultare noiosi.

Nel vintage ci sono anche soluzioni tecniche e scenografiche di grande spessore (i materiali disponibili 40 anni fa erano molto più scarsi ... necessitava un uso assai più intensivo del cervello per ottenere anche solo buoni risultati) che meriterebbero di essere rivisitate e utilizzate, adeguandole, anche nelle realizzazioni attuali.

Vintage non è solo nostalgia ... ma anche riproporre alle nuove leve (auspicando che sempre ve ne siano) le pietre miliari del passato ... non c'è futuro senza storia ne ci si può innalzare se le fondamenta non sono solide.

Ovviamente andrebbe fatta una selezione critica, molto stringente, di quanto pubblicabile: i plastici d'epoca "da dimenticare" sono purtroppo la maggioranza.

Se qualcuno,come diceva I.Montanelli, "tappandosi il naso" ha la bontà e l'umiltà di visitare la sezione Plastici di Rivarossi Memory,dia un'occhiata ad alcuni degli impianti presentati nella sotto sezione RagazziRivarossi.,ad.es.quello di Galleppini,il papà di Tex.

ma delle pregiate opere di alta tecnologia del mussinatto si sa nulla? non mi pare!

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quoto Miura comunque

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delle tue invece se ne sa pure troppo


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senza andare chissa dove, se Marcello Mari permette:


1978

http://www.marmari.org/modellismo/vaione/vaione.htm

mica quelle accozzaglie infantilistiche...per favore