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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: martedì 28 agosto 2018, 8:30 
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max5726 ha scritto:
Se vuoi provare ad incasinarti di più, ma raggiungere un effetto migliore specialmente in analogico, puoi sostituire la resistenza con un circuito della serie BCR401 con i led in parallelo: così facendo avrai la luminosità massima già a circa 5V, con un ottimo effetto di illuminazione costante.

Trovi i data sheet e circuito (semplicissimo, ma il componente è in SMD....) in rete, costo del componente attorno a 1 euro.....

saluti

Max


Grazie per l'ulteriore dritta ma l'utilizzo sara tendenzialmente in digitale, quindi AC a tensione costante.


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: martedì 28 agosto 2018, 14:03 
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Peerchè il condensatore lavori lo devi collegare prima delle resistenze, non dopo, subito dopo il ponte raddrizzatore. I led funzionano in corrente, non in tensione, per cui devi verificare quanta corrente fai scorrere attraverso di loro se vuoi che durino a lungo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: martedì 28 agosto 2018, 14:22 
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Alessandro FAV ha scritto:
Peerchè il condensatore lavori lo devi collegare prima delle resistenze, non dopo, subito dopo il ponte raddrizzatore. I led funzionano in corrente, non in tensione, per cui devi verificare quanta corrente fai scorrere attraverso di loro se vuoi che durino a lungo.


Anch'io pensavo questa cosa, a logica visti i miei bassi rudimenti di elettrotecnica. Ha piú senso collegarlo prima dell' "imbuto" (resistenza) che dopo, cosí se manca tensione lavora piú a lungo anziché "svuotarsi" in un attimo, peraltro alimentando le utenze a potenza massima...
Poi ho visto lo schema del sito a cui mi sono ispirato e anche quello di Max poco fa, quindi l'ho collegato a valle della resistenza.
Ora proveró ad "anticiparlo" e a notarne le eventuali differenze.
Grazie Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: giovedì 2 maggio 2019, 20:29 
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Iscritto il: giovedì 22 settembre 2016, 21:54
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badpilot ha scritto:
Si, eccomi. Felice che il confronto abbia preso piede e si possano esaminare tutte le soluzioni possibili.
Premesso che conosco le illuminazioni di Almrose, carinissime anche quelle già con decoder inserito che ho visto a Novegro lo scorso anno, temo di non essere riuscito a passare il concetto che la soluzione proposta ha un costo irrisorio ed in più permette di "smanettare" un po' sul modello, cosa che mi rende molto soddisfatto a termine operazioni.
E' ovvio che una illuminazione già fatta sarebbe più facile da sistemare, ma non ho percorso tale opzione per due motivi:
1. il costo
2. l'assorbimento sicuramente più elevato.
Mi scuso infatti se non sono stato troppo dettagliato nella descrizione ma, come ha giustamente evidenziato Max, qui si parla di due led 3528 da 3,6V 0,02 A e 4000K come temperatura colore.
Le resistenze che ho messo in serie per arrivare a 660 Ohm potevano essere anche una singola di pari valore e sono a monte dei due led collegati in parallelo. Sono il "minimo sindacale" per farli accendere, poiché la prova con resistenza da 820 Ohm ha dato esito negativo, sotto la soglia di tolleranza del led.
Il consumo di tutto il "baldacchino" è irrisorio, inferiore a 0,1W, cosa che permette anche a centraline di alimentazione non potentissime di alimentare impianti con molte carrozze illuminate in questo modo.
Il "core" del problema è, in ogni caso come giustamente percepito da VR80 e Giovanni, la captazione corrente. Per questo ho usato da subito un condensatore "capiente" da 470uF e ho comunque dovuto invertire le lamelle per ottenere il risultato.
Per rispondere a Tartaruga quindi, al di là della scuola di pensiero del convoglio bloccato con unica alimentazione condivisa che non mi piace molto per lo stesso suo principio di dipendenza reciproca delle singole carrozze, la cosa sarebbe a mio avviso molto difficile da praticare su questi mezzi proprio perché una sola lamella per binario ad alimentare tutte e cinque i pezzi la vedrei da subito insufficiente.
Forse, alla luce di quanto proposto da Tartaruga e da lui sperimentato sul suo Vivalto, potrei effettivamente considerare un collegamento tra tutte le carrozza con il gancio che lui menziona ma in presenza di tutte le carrozze in captazione di corrente, cioè mettendole tutte sostanzialmente in parallelo. In questo modo la temporanea assenza di alimentazione di una singola vettura sarebbe compensata dalla corrente passatale dalle vicine... Da considerare viste queste ruote brunite e queste lamelle. Oppure anche l'ipotesi di Giovanni con lamelle su singola ruota potrebbe migliorare la situazione e consentire condensatori meno "importanti"...
Ci studierò per le prossime carrozze. Nel frattempo aggiungo che, come evidenziava Max, uno dei limiti di questo sistema è la non omogeneità della diffusione su tuta la lunghezza del plexiglass (soprattutto su carrozze così lunghe), che può essere limitata applicando superficie chiara sopra la barra. Io ho provato a foderare il tetto di carta stagnola e mi sembra non sia andata male, ma proverò anche la carta bianca sopra la plastica trasparente, che forse è pure meglio.
In ultimo la temperatura del colore: i led sono 4000K, ma i vetri delle carrozze sono tendenti al verde, da cui ne deriva una illuminazione giallo-verde che non è così malvagia. Agli estremi della barra in plexiglass ho smorzato la luminosità in eccesso "avvolgendo" la parte ed i led con nastro da imbianchino (carta gialla). Il sottotetto in prossimità dei vestiboli l'ho dovuto rivestire di nastro isolante nero a causa dello spessore della plastica che, al buio, lasciava trasparire un minimo di luce. Tutto il sistema è "freddo", cioè non sviluppa calore. Concludo con il costo dell'opera: circa 2 euro approssimando per eccesso.
Grazie a tutti per il costruttivo confronto che spero prosegua


Buonasera, scusa se mi inserisco a distanza di tempo nella discussione, hai poi risolto il problema della non uniforme diffusione della luce con il plexiglass ? ci sto provando anch'io ma con pessimi risultati....
Grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: sabato 4 maggio 2019, 12:38 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2015, 15:36
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giga1 ha scritto:
badpilot ha scritto:
Si, eccomi. Felice che il confronto abbia preso piede e si possano esaminare tutte le soluzioni possibili.
Premesso che conosco le illuminazioni di Almrose, carinissime anche quelle già con decoder inserito che ho visto a Novegro lo scorso anno, temo di non essere riuscito a passare il concetto che la soluzione proposta ha un costo irrisorio ed in più permette di "smanettare" un po' sul modello, cosa che mi rende molto soddisfatto a termine operazioni.
E' ovvio che una illuminazione già fatta sarebbe più facile da sistemare, ma non ho percorso tale opzione per due motivi:
1. il costo
2. l'assorbimento sicuramente più elevato.
Mi scuso infatti se non sono stato troppo dettagliato nella descrizione ma, come ha giustamente evidenziato Max, qui si parla di due led 3528 da 3,6V 0,02 A e 4000K come temperatura colore.
Le resistenze che ho messo in serie per arrivare a 660 Ohm potevano essere anche una singola di pari valore e sono a monte dei due led collegati in parallelo. Sono il "minimo sindacale" per farli accendere, poiché la prova con resistenza da 820 Ohm ha dato esito negativo, sotto la soglia di tolleranza del led.
Il consumo di tutto il "baldacchino" è irrisorio, inferiore a 0,1W, cosa che permette anche a centraline di alimentazione non potentissime di alimentare impianti con molte carrozze illuminate in questo modo.
Il "core" del problema è, in ogni caso come giustamente percepito da VR80 e Giovanni, la captazione corrente. Per questo ho usato da subito un condensatore "capiente" da 470uF e ho comunque dovuto invertire le lamelle per ottenere il risultato.
Per rispondere a Tartaruga quindi, al di là della scuola di pensiero del convoglio bloccato con unica alimentazione condivisa che non mi piace molto per lo stesso suo principio di dipendenza reciproca delle singole carrozze, la cosa sarebbe a mio avviso molto difficile da praticare su questi mezzi proprio perché una sola lamella per binario ad alimentare tutte e cinque i pezzi la vedrei da subito insufficiente.
Forse, alla luce di quanto proposto da Tartaruga e da lui sperimentato sul suo Vivalto, potrei effettivamente considerare un collegamento tra tutte le carrozza con il gancio che lui menziona ma in presenza di tutte le carrozze in captazione di corrente, cioè mettendole tutte sostanzialmente in parallelo. In questo modo la temporanea assenza di alimentazione di una singola vettura sarebbe compensata dalla corrente passatale dalle vicine... Da considerare viste queste ruote brunite e queste lamelle. Oppure anche l'ipotesi di Giovanni con lamelle su singola ruota potrebbe migliorare la situazione e consentire condensatori meno "importanti"...
Ci studierò per le prossime carrozze. Nel frattempo aggiungo che, come evidenziava Max, uno dei limiti di questo sistema è la non omogeneità della diffusione su tuta la lunghezza del plexiglass (soprattutto su carrozze così lunghe), che può essere limitata applicando superficie chiara sopra la barra. Io ho provato a foderare il tetto di carta stagnola e mi sembra non sia andata male, ma proverò anche la carta bianca sopra la plastica trasparente, che forse è pure meglio.
In ultimo la temperatura del colore: i led sono 4000K, ma i vetri delle carrozze sono tendenti al verde, da cui ne deriva una illuminazione giallo-verde che non è così malvagia. Agli estremi della barra in plexiglass ho smorzato la luminosità in eccesso "avvolgendo" la parte ed i led con nastro da imbianchino (carta gialla). Il sottotetto in prossimità dei vestiboli l'ho dovuto rivestire di nastro isolante nero a causa dello spessore della plastica che, al buio, lasciava trasparire un minimo di luce. Tutto il sistema è "freddo", cioè non sviluppa calore. Concludo con il costo dell'opera: circa 2 euro approssimando per eccesso.
Grazie a tutti per il costruttivo confronto che spero prosegua


Buonasera, scusa se mi inserisco a distanza di tempo nella discussione, hai poi risolto il problema della non uniforme diffusione della luce con il plexiglass ? ci sto provando anch'io ma con pessimi risultati....
Grazie


Eccomi ciao, buongiorno.
No, guarda, l'illuminazione con diffusore é andata bene per le carrozze "open space" o non completamente compartimentate (furgone generatore, ristorante, salone), ma le due a scompartimenti non mi hanno per nulla soddisfatto. Per questo motivo, in queste ultime due, ho utilizzato come consigliato da qualcuno precedentemente una striscia led orientata verso l'alto. Il soffitto poi l'ho "foderato con un foglio bianco e alla striscia ho applicato una resistenza per diminuire luminositá e consumo del tutto.
Appena avró tempo convertiró anche le altre tre, per maggiore uniformitá.
La conclusione é che il sistema a diffusione di luce con plexiglass, a meno di difficili progetti di sagomatura della plastica trasparente per la corretta distribuzione del flusso luminoso, é utile solo per carrozze pullman o a spazi interni aperti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: sabato 5 dicembre 2020, 8:30 
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Iscritto il: martedì 16 aprile 2019, 22:56
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Ciao a tutti,
Scusate se riprendo questo argomento un po' vecchio.
Anch'io ho illuminato recentemente le carrozze del TEE Mediolanum di ACME. Dopo svariati tentativi infruttuosi di farmi delle strisce di LED autocostruite, ho finito per cedere e utilizzare delle strisce di LED commerciali con decoder incorporato. Alla fine mi sembra che il rapporto qualità-prezzo sia buono, in particolare per gli effetti che si possono ottenere (illuminazione per gruppi, regolazione della luminosità tramite CV, simulazione di lampade difettose, ecc.).
Per quanto riguarda le prese di corrente, all'inizio ho utilizzato quelle di ESU menzionate da Giovanni Mureddu in un messaggio precedente, ma ho trovato che frenavano troppo le carrozze, quindi le ho sostituite con la soluzione che vedete nelle foto allegate: un filo sottile massiccio arrotolato intorno agli assi. Questo permette di captare due poli per carrello, e l'attrito è praticamente trascurabile.
Saluti a tutti dal'igloo! :wink:
Pablo

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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: sabato 5 dicembre 2020, 10:39 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Questa cosa del filo arrotolato lo vista fare spesso dagli americani e dai francesi ... una soluzione efficace ed economica, ha un solo aspetto negativo: dovendo fare manutenzione agli assi tocca disavvogerlo oppure togliere l'asse e sfilare una ruota.

Il prendere due poli per carrello poi è possibile solo con carrozze (ormai la quasi totalità a dire il vero) che hanno le sedi per gli assi in materiale isolante.

Ma la soluzione tradizionale della lamella (le vendono già pronte) che tocca entrambi gli assi (orientati allo stesso modo) del carrello l'hai valutata? Stesso attrito e stessi punti di presa corrente (solo disposti diversamente).


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: domenica 6 dicembre 2020, 4:41 
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Iscritto il: martedì 16 aprile 2019, 22:56
Messaggi: 8
La ragione principale per cui preferisco il filo arrotolato è che con le lamelle si può prendere soltanto un polo per carrello, il che compromette l'efficacia della captazione. Inoltre, con il filo l'attrito è minore, in quanto bastano due o addirittura un solo avvolgimento, e quindi una minore superficie di contatto, per assicurare una captazione affidabile.
Anch'io temevo complicazioni per togliere gli assi quando bisogna fare manutenzione, ma nella pratica ho visto che srotolare e poi riavvolgere il filo è semplicissimo, soprattutto tenendo conto che basta avvolgerlo una o due volte (non è necessario avvolgerlo una decina di volte, come nelle mie foto).
Ormai, quando compro una carrozza che viene con le lamelle, le sostituisco sistematicamente con il filo.
Saluti surgelati
Pablo


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: domenica 6 dicembre 2020, 8:27 
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Località: Milano
Pongo una domanda ai più esperti.

Volevo illuminare il TGV duplex e pensavo di comandare l’accensione dell’illuminazione dal decoder, probabilmente tramite un relay, considerando le 8 carrozze da illuminare ed il doppio piano, per non sovraccaricare il decoder e tutto tramite uno spinotto passante tra le vetture, utile anche per avere piú punti di presa corrente.

Indubbiamente la bobina di leds sarebbe piuttosto “flessibile” all’impiego.

Mi domandavo se qualcuno avesse esperienze simili con composizioni bloccate e con parecchi leds; vi sarei grato se poteste darmi consigli su come collegare il circuito per ogni carrozza e se prevedere un montaggio in parallelo delle strisce per ogni carrozza con relativo condensatore.

Grazie per Il vostro aiuto.

Marco


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: domenica 6 dicembre 2020, 10:31 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
Messaggi: 5057
pablomajlis ha scritto:
La ragione principale per cui preferisco il filo arrotolato è che con le lamelle si può prendere soltanto un polo per carrello, il che compromette l'efficacia della captazione. Inoltre, con il filo l'attrito è minore, in quanto bastano due o addirittura un solo avvolgimento, e quindi una minore superficie di contatto, per assicurare una captazione affidabile.


Perdona ma non condivido tutto questo vantaggio:
- su una carrozza a a carrelli con le lamelle hai due ruote per polo entrambe sullo stesso carrello, col tuo sistema sempre due ruote per polo ma su carrelli diversi ... direi equivalente anche per il passo elettrico;
- l'attrito dipende dalla superficie di contatto, dalla velocità di scorrimento e dalla pressione ... sia con la lamella che col tuo sistema la velocità di rotazione dell'asse è la stessa mentre la superfice di contatto della lamella è determinata dalla sua larghezza e limitata dalla curvatura dell'asse e la pressione puo essere regolata .... nel tuo caso sono tutti indeterminati (tipo del filo, spire, serraggio ...).

per la lamella
contro: costo, reperimento, installazione
pro: sistematicità, facilità di manutenzione

per il filo :
contro: variabilità della soluzione, difficoltà di manutenzione e pulizia
pro: costo quasi nullo, semplicità di montaggio


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: lunedì 7 dicembre 2020, 19:53 
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Zampa di Lepre ha scritto:
Perdona ma non condivido tutto questo vantaggio:
- su una carrozza a a carrelli con le lamelle hai due ruote per polo entrambe sullo stesso carrello, col tuo sistema sempre due ruote per polo ma su carrelli diversi ... direi equivalente anche per il passo elettrico;


Prendere la corrente con due poli per carrello non è equivalente a un polo per carrello, anche se il numero totale di ruote che prendono corrente è lo stesso. Per esempio, se c'è un tratto di binario isolato/sporco di lunghezza pari a uno dei carrelli, con un polo per carrello le luci si spegneranno al passaggio dei carrelli per tale tratto; questo non succederà se si hanno due poli per carrello, perché l'altro carrello provvederà a chiudere il circuito, a meno che il tratto isolato/sporco sia lungo quanto la carrozza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: lunedì 7 dicembre 2020, 20:34 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Non hai torto (ma io non ne ho avuto mai bisogno finora) ... meglio di tutto però asse isolato al centro e due lamelle per ogni semiasse: 4 punti di presa di corrente per carrello.


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: lunedì 7 dicembre 2020, 21:37 
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2015, 15:36
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Mi accorgo ora dei nuovi messaggi su questo tread e ritengo opportuno informarvi di come ho risolto, dopo svariatissimi tentativi ed esperimenti.
Per l'illuminazione ho trovato delle barrette led da 230mm sulla Baia, giá raddrizzate e dimmerabili a luce bianca calda (ma ne ho prese anche a luce fredda per illuminarmi poi anche le piano ribassato). Costo 4,50 euro circa l'una. Ci ho aggiunto il solito condensatore da 470uF e devo dire che vanno una meraviglia.
Per la presa di corrente ho solamente invertito le lamelle in dotazione, piazzandole "a spingere" gli assi verso il basso anziché verso l'alto. Il problema peró, e qui entro nel merito delle varie soluzioni di captazione da voi prospettate, é il materiale metallico (o il trattamento subito) delle ruote, che le porta a sporcarsi molto facilmente al passaggio della corrente. Infatti quelle che captano si sporcano molto più di quelle opposte, isolate dall'asse. Il perché non lo so, ma ritengo che questo sia un problema importante.
Spero con questa testimonianza finale di aver dato un ulteriore contributo alla discussione.
Buona serata a tutti


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: lunedì 7 dicembre 2020, 23:52 
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Iscritto il: martedì 16 aprile 2019, 22:56
Messaggi: 8
Zampa di Lepre ha scritto:
meglio di tutto però asse isolato al centro e due lamelle per ogni semiasse: 4 punti di presa di corrente per carrello.

Per me, la soluzione migliore in assoluto è quella di Roco, con asse isolato al centro e presa di corrente dalle punte degli assi. Così non solo la captazione è perfetta, ma anche l'attrito diminuisce invece di aumentare. Non capisco come mai non lo utilizzino tutti i fabbricanti questo metodo geniale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Illuminazione TEE Acme
MessaggioInviato: martedì 8 dicembre 2020, 7:27 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
Messaggi: 5057
Ovviamente... ma qui si parlava di mettere le prese di corrente su rotabili NON predisposti.

Ma, visto che ormai siamo OT, mi chiedo perché Roco, sui modelli con il "fantastico sistema", si ostina a montare assi isolati da un lato anziché quelli, a catalogo, isolati al centro... non solo si vanifica in parte la bontà della presa di corrente ma si obbliga anche a fare molta attenzione al verso dovendoli smontare/rimontare.


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