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Trifase in scala zero
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Autore:  citation2008 [ domenica 14 ottobre 2018, 17:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Il modello è superbo....e per chi se lo può permettere sarà solo ed esclusivamente da guardare in vetrina.
E' impensabile "giocarci" e ve lo dico da possessore di alcuni esemplari rari in "0" che da quando sono riuscito a procurarmeli dormono nelle loro scatole... :(
E poi già è difficile vedere plastici in scala "0" normali , figuriamoci ambientare il tutto in epoca del trifase.....praticamente impossibile.
Il mio punto di vista su questa scala (modelli FS ovviamente) è che se si riuscisse a produrre qualcosa di economico e non di metallo in molti lascerebbero la H0 per la 0 senza esitare.....io accetterei anche anche un prodotto cinese con qualche inesattezza da correggere ma credo che rimarrà solo un sogno!

Ciao a tutti.

Alessandro

P.S. : giorni fà pensavo....ma che me ne faccio di modelli costosi se poi non apro nemmeno le scatole per paura che si rovinino?

Autore:  marco_58 [ domenica 14 ottobre 2018, 17:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Chi ha quei modelli e quei plastici, almeno in certe parti del mondo, non lo sbandiera certamente ai 4 venti, e sono ben di più di quelli che vi immaginate (c'è mancato poco che ci fosse anche un plastico al Quirinale).
Senza sforzarsi tanto, se ci sono produttori e i modelli si vendono significa che il mercato c'è.
Per il semplice fatto che non posso permetermi una Ferrari o il mega yacht , e per farne cosa non saprei proprio, non li critico e tanto meno li contesto, prendo atto e basta.

P.s.
Sarà una mia fissa, ma tante e troppe volte, nelle parole delle persone ci leggo solo invidia ... non dimenticate che la busta paga esiste perchè qualcuno ha assunto dei calloboratori.

Autore:  Trenodelsole [ domenica 14 ottobre 2018, 19:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Ma non centra mica nulla Ferrari, Lamborghini e Lotus, qui si sta argomentanto sull’approccio ferromodellistico alle grandi scale con questa tipologia di modelli, ben venga chi ha soldi e li spende per fare girare l’economia!

Autore:  andrea.terzi [ martedì 16 ottobre 2018, 15:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

grande, grandissimo artigiano.

ma delle macchine vere non ci capisce una mazza, avendo paragonato E550 E551 ed E554 con la misconosciuta E552, che non condivide un bullone con le altre 5 assi....... :mrgreen:

Autore:  Torrino-Pollino [ giovedì 18 ottobre 2018, 20:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

andrea.terzi ha scritto:
grande, grandissimo artigiano.

ma delle macchine vere non ci capisce una mazza, avendo paragonato E550 E551 ed E554 con la misconosciuta E552, che non condivide un bullone con le altre 5 assi....... :mrgreen:

Veramente, leggendo la brochure, non mi pare si parli di paragoni, sono dello stesso ingegnere, ed hanno i 5 assi accoppiati...

Autore:  tigrotto [ giovedì 18 ottobre 2018, 21:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Anche a me non sembra affatto una bestemmia l'aver citato le altre motrici trifase a 5 assi accoppiati, che, pur diverse tra loro, appartengono comunque ad un medesimo genere di motrice, appunto a 5 assi accoppiati.

Autore:  Guido Brenna [ venerdì 19 ottobre 2018, 8:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

A dirla tutta, se vogliamo fare i "farmacisti", le E.550, E.551, E.552 ed E.554 hanno in comune solo il fatto di avere 5 assi accoppiati. Elettricamente e meccanicamente sono profondamente differenti le une dalle altre e la E.554 è stata l'unica ad essere progettata interamente dalle FS, sotto la guida dell'Ing. Bianchi, quindi non appartiene nemmeno alla "scuola" Kandò.
Questo comunque non toglie nulla al pregio del modello.
Ciao a tutti.
Guido

Autore:  matteo reich [ venerdì 19 ottobre 2018, 9:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

marco_58 ha scritto:
Per la fortuna del modellismo ferroviario Fabrizio a ragione.
Purtroppo per il modellisti italiani Fabbrizio ha ancora più ragione.

P.s.
Andate nelle edicole degli aeroporti inglesi e tedeschi, lì la cultura si trova, e tanta.


OT: basta andare in un centro commerciale francese.... :lol:, ci vado ogni tanto a fare incetta di Voie Libre e Loco Revue :mrgreen:

non-OT: non me ne vogliate, ma in questo argomento si notano benissimo certi atteggiamenti tipici del fermodellismo italico, primo fra tutti il mettersi a criticare mr.Pesolillo sulle sue conoscenze ferroviarie o meno ignorando il modello in se' (oggetto del topic), così come il prendersi a borsettate e darsi dell' ''invidioso'' o altro.
Dal canto mio io ammiro e basta, se posso traggo esempio nel mio piccolo, e se mai avessi in futuro una fortuna così grande allora beh, potrò godermi un angolo di Monferrato in scala 0.

Autore:  tigrotto [ venerdì 19 ottobre 2018, 14:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Rimanendo sempre in tema, ma della e432 Pesolillo, ormai annunciata 2 anni fa, si sa qualcosa di più?...
Ho provato a cercare in rete foto commenti della recente fiera di Bauma, ma non ho trovato nulla..

Autore:  mammut [ venerdì 19 ottobre 2018, 15:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Cita:
OT: basta andare in un centro commerciale francese.... :lol:, ci vado ogni tanto a fare incetta di Voie Libre e Loco Revue :mrgreen:


Non c'è bisogno di andare in un centro commerciale.
Allego una foto scattata questa estate ad uno scaffale dell'edicola di Breil Sur Roya (2.200 anime).
Il paragone con le nostre edicole è imbarazzante e non per colpa delle case editrici.

Allegato:
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Autore:  Trenodelsole [ sabato 20 ottobre 2018, 8:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

neppure dell’edicole,la gente non e’ piu abituata a leggere neppure la carta della caramelle, qualcuna ha chiuso, altre portano sempre meno riviste, diciamo particolari?, loco reveu nella mia grande citta’, metropoli, la trovo da anni solo e soltanto in un’edicola.

Autore:  aln668.1700 [ domenica 21 ottobre 2018, 6:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

peccato
magari avresti passato più tempo sulle riviste invece di inondare il forum di interventi inutili

Autore:  Trenodelsole [ domenica 21 ottobre 2018, 8:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Che Dio ti abbia in gloria

Autore:  andrea.terzi [ domenica 21 ottobre 2018, 10:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

ho davanti agli occhi gli schemi dei circuiti trazione delle macchine a 5 assi accoppiati.

E550 E551 ed E554 pur nella diversità meccanica e di potenza sono identiche.

la E552 aveva in origine lo stesso schema della E333 a 4 velocità.

no, tolto essere a 5 assi, non noto somiglianze evolutive.

come chi mi disse che E331 ed E332 erano la stessa macchina con 2 numerazione diverse.

le trifasi bisogna conoscerle a fondo.

riassuntino.

E550 diventa E551 rivedendo la meccanica e pantografando i motori per portare la potenza da 750 a 1000Kw per motore. la E554 la ottennero rivedendo ancora la meccanica e riprogettando i motori per portare gli anelli collettori all'interno della carcassa, ma schema circuito trazione e potenza rimangono inalterati.

E330 divenne E431 con nuova meccanica a 4 assi mantenendo la parte elettrica originale.

E331 ed E332 condividono meccanica ed aspetto estetico ma si basano su schemi del circuito trazione totalmente differenti, tanto che hanno avuto storie di esercizio totalmente separate.

E333 ed E552 condividevano la stessa parte elettrica pur con meccaniche diverse.

la E432 fa storia a sè con una rodiggio completamente diverso dalla E431 e con una parte elettrica e schemi diversi da tutte le altre trifasi..

fine.

passo e chiudo definitivamente.

Autore:  Guido Brenna [ domenica 21 ottobre 2018, 14:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Trifase in scala zero

Grazie della lezione definitiva e tombale....

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