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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: venerdì 16 novembre 2018, 21:32 
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Iscritto il: martedì 6 dicembre 2011, 11:27
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......mi aspetterei un investimento nelle grandi e nelle piccole scale, scala 0 e scala 1 a costi più popolari e scala N con modelli più dettagliati.


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 3:32 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 19:35
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solo0 ha scritto:
......mi aspetterei un investimento nelle grandi e nelle piccole scale, scala 0 e scala 1 a costi più popolari e scala N con modelli più dettagliati.



ciao solo0,
colgo l'occasione per aggiungere due righe al tuo post.
stanno per usciere le superbe UIC-X grigio ardesia edite da fratix-anonimi, le carrozze sono veramente belle nulla da dire, ma la cosa che veramente mi ha fatto ridere e quando nel video si dice prezzo concorrenziale di euro 170.

Se un set da tre di carrozze in scala N della LS models si trova a 140.00 euro e sono, come sappiamo, gia il top della gamma, perche queste le difiniscono a prezzo concorrenziale?
Mi piacerebbe da parte dei produttori italiani un pochino piu di modestia e onesta' nel dire certe cose; avrei preferito che si dicesse, sono carrozze superlative (ed e' vero) con un prezzo un linea al livello di esecuzione e non per un ampio pubblico.

https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 1712871651

la mia non e' una critica ai modelli, perche credo ci sia poco da dire al riguardo, ma solo un appunto.

Saluti

Malte


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 10:50 
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claudio.mussinatto ha scritto:
Si , ma allora dovremmo avere le meccaniche e i carrelli isostatici e quindi siamo di fronte a desideri completamente irrealizzabili vista la media dei progettisti europei.
poi , gli statunitensi li fanno girare e quindi a priori devono funzionare, non li considerano icone o figurine...


è già, non solo funzionano a meraviglia e sono esteticamente appaganti, ma costano proporzionalmente anche meno....


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 12:35 
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Iscritto il: martedì 8 gennaio 2008, 20:36
Messaggi: 313
Località: Milano
In generale mi attendo un progressivo allineamento agli standard ed alle dinamiche commerciali del Modellismo americano cosí come sta giá avvenendo per certi versi nell'industria reale.
Rispetto a dieci anni fa ci sono meno produttori, meno varietá e gruppi di locomotive e rotabili adoperati in tutto il continente (vedasi Traxx, Vectron, carri merci, flirt, ecc...).
I produttori di modelli in scala, con un singolo investimento iniziale, possono andare avanti a sfornare varianti e livree per ven'tanni.

Ergo mi aspetto prezzi piú competitivi, maggiore cura progettuale e, magari, un espansione del mercato degli aggiuntivi/decal per la customizzazione dei modelli.
Nessuno finora ha avuto ancora il coraggio di produrre un modello "unpainted" come invece accade da anni oltre oceano.

Chissá?

Chissá?


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 14:52 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 12:09
Messaggi: 3168
Due domande molto generiche.
1) Chi si riempie la bocca di concetti quali la presunta isostaticità dei modelli americani ne ha mai avuto uno per le mani? Di isostatico non c'è praticamente nulla. I carrelli sono letteralmente avvitati al telaio e i carri infatti ondeggiano paurosamente (come al vero del resto) e la concezione delle locomotive è in tutto e per tutto uguale a quella europea con i carrelli, spesso a 3 assi, che sono un blocco unico (eppure hanno bordino bassissimi e non hanno anelli di aderenza)
2) Mi spiegate perchè ad una domanda sul futuro dei nostri modelli si riesce a tirar fuori sempre il solito discorso sui prezzi di una sola ditta?
Cito un intervento apparso da un'altra parte
Cita:
a) non piace? .... NON LA SI COMPRA!
b) non interessa? ... NON LA SI COMPRA!
c) costa troppo? ... NON LA SI COMPRA!
e aggiungo "Non se ne parla", soprattutto se l'intervento nulla aggiunge e spesso nulla c'entra


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 16:23 
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Iscritto il: mercoledì 6 maggio 2015, 16:26
Messaggi: 398
MALTE ha scritto:
solo0 ha scritto:
......mi aspetterei un investimento nelle grandi e nelle piccole scale, scala 0 e scala 1 a costi più popolari e scala N con modelli più dettagliati.



ciao solo0,
colgo l'occasione per aggiungere due righe al tuo post.
stanno per usciere le superbe UIC-X grigio ardesia edite da fratix-anonimi, le carrozze sono veramente belle nulla da dire, ma la cosa che veramente mi ha fatto ridere e quando nel video si dice prezzo concorrenziale di euro 170.

Se un set da tre di carrozze in scala N della LS models si trova a 140.00 euro e sono, come sappiamo, gia il top della gamma, perche queste le difiniscono a prezzo concorrenziale?
Mi piacerebbe da parte dei produttori italiani un pochino piu di modestia e onesta' nel dire certe cose; avrei preferito che si dicesse, sono carrozze superlative (ed e' vero) con un prezzo un linea al livello di esecuzione e non per un ampio pubblico.

https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 1712871651

la mia non e' una critica ai modelli, perche credo ci sia poco da dire al riguardo, ma solo un appunto.

Saluti

Malte


Ho pensato la stessa cosa appena visto il video...Erano nella mia lista dei regali di Natale, a quel prezzo preferisco la BB4600 Hobby66 anch'essa attesa tra poco.


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 18:44 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 19:35
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ciao matteo,

ottima scelta! la hobby 66 fa la BB 8100 in livrea beton e verde che sono bellissime e si trovano a 130.00 euro, decisamente meglio una loco che delle carrozze!

un saluto

malte


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 21:02 
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Nome: Santino Toscano
Iscritto il: martedì 7 febbraio 2017, 6:04
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Dario Durandi ha scritto:
....
2) Mi spiegate perchè ad una domanda sul futuro dei nostri modelli si riesce a tirar fuori sempre il solito discorso sui prezzi di una sola ditta?
Cito un intervento apparso da un'altra parte
Cita:
a) non piace? .... NON LA SI COMPRA!
b) non interessa? ... NON LA SI COMPRA!
c) costa troppo? ... NON LA SI COMPRA!

e aggiungo "Non se ne parla", soprattutto se l'intervento nulla aggiunge e spesso nulla c'entra


Ciao Dario ... non credo che la mia citazione in questa discussione ci azzecchi molto e cmq non era certo riferita ad alcuna casa produttrice in particolare ma valida per tutti i modelli.
In questa discussione mi pare si parli del futuro dei modelli, senza alcun riferimento ad una precisa casa modellistica, dove ciascuno di noi elenca i propri desiderata ...
C'è chi vola basso e vorrebbe modelli da plastico, maggior controllo di produzione, ricambi disponibili ecc.
C'è chi vola alto e vorrebbe modelli ancor più dettagliati e precisi, con l'aggiunta di particolari dal funzionamento digitale (pantografi, porte ecc).
Certo nel fondo di tutti i post precedenti c'e espresso il pio desiderio di avere dei prezzi più umani ma a cui credo si sorvolerebbe volentieri se i modelli non avessero spesso magagne palesi e/o nascoste.
Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 21:45 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 12:09
Messaggi: 3168
Ciao Santino, secondo me io e te abbiamo le stesse idee ma non riusciamo a capirci. Mi dispiace perché sei una persona con cui mi farebbe piacere scambiare 4 chiacchiere.
Lo so benissimo che la citazione che ti ho rubato c'entra come i cavoli a merenda ma è la stessa attinenza che c'è tra la domanda iniziale e l'ennesima tiritera contro i prezzi di un produttore.
L'evoluzione, forse sarebbe giusto dire involuzione, ha portato a questi prezzi che, tra l'altro, continueranno ad aumentare.
Le strade sono 2: pochi modelli, riprodotti all'infinito, come succedeva fino a 10/15 anni fa, e forse i prezzi potrebbero essere più bassi (dico forse perchè comunque ci sono ditte che si ostinano a produrre sempre gli stessi obbrobri da 20 anni e i prezzi comunque sono aumentati anche per loro) oppure tirature sempre più limitate per accontentare chi, anche giustamente, vuole la minima variante rispetto al modello uscito 6 mesi prima e conseguente aumento del prezzo.
A me sembra che la strada imboccata da tutti i produttori sia la seconda.
Sono anni che leggo sempre le stesse lamentele da parte dei soliti 4 o 5 modellisti da tastiera eppure continuano a soffrire: saranno masochisti.
L'unica speranza è che comunque, all'aumentare dei prezzi corrisponda un aumento della qualità: cosa che nella maggior parte dei casi succede. Già se confronti modelli di 6 o 7 anni fa con quelli attuali si può vedere un sostanziale miglioramento.
Si può forse migliorare l'aspetto dinamico dei modelli ma non mi sembra ci sia questo grande interesse da parte dei modellisti. Che piaccia o no questo settore si sta sempre più orientando alla versione statica dei modelli fatti salvi pochi modelli che però, personale parere, si avvicinano di più a fenomeni da baraccone (modelli Esu, Viessmann, qualcosa di Roco).


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MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 22:29 
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Nome: Santino Toscano
Iscritto il: martedì 7 febbraio 2017, 6:04
Messaggi: 1923
Località: Monza
D'accordo su tutto quanto hai scritto Dario e questa ...
Cita:
Si può forse migliorare l'aspetto dinamico dei modelli ma non mi sembra ci sia questo grande interesse da parte dei modellisti. Che piaccia o no questo settore si sta sempre più orientando alla versione statica dei modelli fatti salvi pochi modelli che però, personale parere, si avvicinano di più a fenomeni da baraccone

è la corretta e lucida sintesi del modellismo ferroviario oggi almeno in Italia.
Io purtroppo sono per ora un semplice collezionista, (ma non di figurine come dice Claudio ... valuto i miei acquisti), sto però studiando per fare un giorno il plasticista, compiere finalmente il grande salto, e quindi mi auguro che l'aspetto dinamico diventi più importante, anche a scapito della ricerca esasperata della precisione estetica.
Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 23:07 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6743
Località: Regione FVG
Mi aspetterei una (o più) serie di modelli in kit, in modo da poterne ricavare (chi se la sente e chi ci riesce) anche altri.
Non penso sia così utopico: pensavo di prendermi tre pianalini TTMKit per farmi il Pmy e il Ply e ho scoperto che sono esauriti di nuovo. Cosa anche prevedibile, visto che è il solo kit che possa essere munito di un carico a piacere.


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: domenica 18 novembre 2018, 2:48 
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Iscritto il: mercoledì 10 settembre 2014, 22:10
Messaggi: 1540
Io mi aspetterei dei miglioramenti di modelli già esistenti eliminando errori di progetto. Penso alle 744 HR, alle tartarughe Roco ancora con l'8 pin e coi pantografi a cresta di gallo e i led giallo canarino. Ai pantografi delle E 428, il posizionamento dei tergicristalli riportati nelle ALn 772 con tubo comunicante che non si spezzi a guardarlo. I nuovi motori per le AL oskar. Dei banali upgrade.


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MessaggioInviato: domenica 18 novembre 2018, 3:39 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 19:35
Messaggi: 4621
frecciab ha scritto:
Io mi aspetterei dei miglioramenti di modelli già esistenti eliminando errori di progetto. Penso alle 744 HR, alle tartarughe Roco ancora con l'8 pin e coi pantografi a cresta di gallo e i led giallo canarino. Ai pantografi delle E 428, il posizionamento dei tergicristalli riportati nelle ALn 772 con tubo comunicante che non si spezzi a guardarlo. I nuovi motori per le AL oskar. Dei banali upgrade.


premesso che siamo in democrazia.....ma i pantografi degli ultimi E 428, che poi praticamente sono gli stessi ormai sin dalla nuova E 428 HR uscita nel 2007, direi che non sono proprio cosi pessimi, certo non siamo al livello di ATRF ma tutto sommato e' stato raggiunto un buon compromesso


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: domenica 18 novembre 2018, 8:28 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
Località: Torino
A prescindere dalle logiche commerciali sul prezzo che, secondo me, se un oggetto è fatto come Dio comanda, è giusto pagarlo...il giusto (scusate il giro di parole), dai modelli futuri vorrei:

- Meccaniche affidabili e in grado di circolare su ogni tipo di binario è raggi di curvatura commerciale altrimenti che serve avere curve commerciali da 380 o 420 mm e poi un mezzo gira solo dal 500 in su?

- Modelli apribili tramite comode viti (cari produttori sapete dove potete mettervi gli incastri?)

- Modelli base a prezzi popolari da usare come punto di partenza per l'elaborazione x arrivare a modelli top è in parallelo la versione top per chi vuole e può spendere senza muovere le mani.

- Più Kit di carri merci, però basta con i F G H P e resto dell'alfabeto, andiamo su cose a carrelli e di epoca almeno IV o V

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: cosa aspettare dai modelli futuri
MessaggioInviato: domenica 18 novembre 2018, 8:49 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9196
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
I miei desiderata:
-meno novita', ma piu' curate, specialmente per quanto riguarda la qualita' costruttiva
-maggior attenzione al buon funzionamento
-maggior attenzione alla facilita' di manutenzione
-reperibilita' della ricambistica
-interesse al ns. mercato da parte dei produttori stranieri ( forza Piko ! )
-nessuna "meteora" che appare, scompare subito o a breve e lascia gli appassionati con modelli di cui non potranno mai avere ricambi
-meno triploni e piu' novita' assolute
-meno loco e vetture e piu' carri
Saluti
Stefano.


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