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MessaggioInviato: martedì 2 gennaio 2007, 14:24 
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Alessio, tra "paesani" ci si comprende!
Anzi, scusami se mi sono permesso di intromettermi nella discussione, volevo che le intenzioni di tutti rimanessero nello scherzo e nella simpatia, senza in alcun modo ferire qualcuno, e se questo, è accaduto, ora sembra che le cose siano tornate a posto.
Ciao, Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: martedì 2 gennaio 2007, 18:19 
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Beh, mi fa piacere, hai inteso il mio fine...
Però Mario non si sente.... :?
Alessio


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MessaggioInviato: martedì 2 gennaio 2007, 21:38 
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Madalex ha scritto:
------------------------------------------------------------
"Beh, mi fa piacere, hai inteso il mio fine...
Però Mario non si sente....
Alessio
-------------------------------------------------------------
....Sì... ero al lavoro! :wink:

O.k. per il malinteso, prendo atto di quanto scrivi e, del resto, avevo dato un'occhiata ai filetti che avevi postato sinora senza trovare traccia di altri.... misfatti! :lol: :lol:

Tornando al topic, credo proprio di non essere stato capito.
La mia intenzione è quella di utilizzare sul mio futuro plastico/diorama operativo due tipologie di pali: quelli più magri per la piena linea (corrispondono agli M26 ed M28) che, al reale sono costituiti da tre sezioni dal diametro decrescente di, rispettivamente, 219 - 190 e 130 mm e quelli più, diciamo robusti (e alti) per i piazzali le cui sezioni misurano, al vero, 273 - 215 e 160 mm. (e che corrispondono ai vari M29/30/31 nelle varie "declinazioni a/b/c/d, differenti fra di loro solo per le diverse lunghezze delle tre sezioni che li compongono; esistono poi gli M32, ancora più grossi).
A questo punto (scusa se torno sul luogo del.... delitto!) prendere il mano il calibro (che esiste fra i miei attrezzi da una trentina d'anni) e perdere circa 15 secondi nel misurare le sezioni del Sommerfeldt (3 - 2,5 e 2 mm.) ha permesso di stabilire che gli stessi rappresenterebbero la riduzione in scala dei pali da piazzale.
Essendo effettivamente intenzionato a utilizzare pali diversi per motivi di realismo, è chiaro che bisogna mettere mani a tondini/profilati di ottone e stagno per raggiungere lo scopo.
Essendo secondo me problematica la riproduzione di pali più magri dei Sommerfeldt, sarei orientato a utilizzare questi ultimi per la piena linea (seppur rivisti, abbassati e con traversa e zampa di ragno autocostruiti per uniformità con gli altri pali e per abbassare l'altezza del filo di contatto, già più alto dei Lineamodel), fregandomene del 1/2 millimetro in più di diametro rispetto alla riduzione in 1/87 e ad autocostruire gli M29 e Co. con profilati da 3,5 (se esistono...) 3 e 2,5 mm.
Come vedi, ragionando con calma, nulla di scandaloso.
Se guardi un piazzale di stazione, poi, noterai che i pali hanno altezze e proporzioni fra i tre segmenti che li compongono diverse.
Nel reale tale difformità è legata alle diverse forze cui gli stessi devono resistere a seconda del numero di binari da "coprire" o dei contrappesi per la tesatura della linea aerea che, eventualmente, devono "reggere".
Forze e resistenze trascurabili in 1/87 ma.... noi dovremmo riprodurre quanto vediamo al reale, non le forze!
Ecco perchè non voglio utilizzare solo i Sommerfeldt che, come dici tu funzionerebbero già bene, in quanto i miei dubbi non stavano sul funzionamento quanto su una più veritiera riproduzione della realtà.
Da qui l'esigenza di trovare un.... addetto ai lavori che possa spiegarci quando usare un palo e quando un altro....

P.S. il progetto sul quale sto incominciando a lavorare è quello di un diorama operativo rappresentante una stazione di transito posta fra due portali di galleria, con linea a binario unico e che serve un centro di media importanza........ :roll: :roll:

Ciao

Mario


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 9:49 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:27
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Si, ma a questo punto mi hai fatto venire un altro dubbio...
Io ho sempre usato i sommerfeldt (il 220 per capirci) ma questo ha una base filettata con riproduzione del basamento che sono ottimi in piena linea, ma che mi creano problemi su un ponte(!!)
Come si può eliminare il basamento senza rovinare il palo?
Alessio


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 10:17 
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Scusa se mi intrometto,ma sul ponte non potresti usare i pali di lineamodel come è stato fatto per il diorama della Porrettana comparso su TTM un tre o quattro anni fa?


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 15:17 
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Mah! che dire, il fatto è che quelli già ce li avevo, e risparmiare un pò di soldi fa sempre comodo....
Però accetto consigli..
ALessio


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MessaggioInviato: mercoledì 3 gennaio 2007, 22:32 
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Il sistema per togliere il basamento dipende dal fatto che lo stesso sia stato iniettato direttamente sul metallo o che sia stato semplicemente avvitato sul palo.
In quest'ultima ipotesi potrebbe essere sufficiente stringere il palo (magari proteggendolo da eventuali rigature con un panno) su una morsa da banco col plinto all'insù e provare a svitarlo con una chiave fissa da 13 (o giù di lì....);
se non si svita (segno che la plastica è stata iniettata dentro uno stampo in cui era già stato introdotto il palo) puoi provare a mettere la plastica su un fornello, o a rifilarlo con un seghetto fine (tipo Roco per binari) o a togliere il grosso con un tronchese e il rimanente con un robusto tagliabalsa (o tutti e tre i sistemi insieme....)
Temo però che abbia ragione Giovanni Ricciardello, il palo fissato all'esterno del ponte è in pratica l'M26 senza il basamento, con in vista la parte che viene normalmente interrata (al vero 1 mt, oltre lo spessore del plinto in cemento).
Nel Sommerfeldt tale parte è filettata......

Ciao

Mario


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MessaggioInviato: giovedì 4 gennaio 2007, 0:39 
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Alessio, come suggeriscono Mario e Giovanni, prendi il palo Sommerfield, gli aggiungi un pezzo di tubo da 11,5 mm al di sotto, tagli la filettatura in eccesso ed il palo è fatto. Non credo sia così difficile, ma ricorrere all'inventiva non è più possibile?
Oppure, se proprio non è possibile la modifica c'è l'autocostruzione che io pratico come l'autoerotismo del resto!!!!!
Quì ci voleva un pò di autoironia!
Ciao, Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: giovedì 4 gennaio 2007, 9:28 
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Beh, grazie a tutti....
Il fatto Fabrizio (tra parentesi, ieri ho risfogliato il servizio sul tuo viadotto su TTM, veramente bello... ho guadagnato 10 punti?) è non tanto una mancanza di inventiva, quanto il fatto che solo per fare una prova ho storto un palo.... non vorrei buttarne via troppi!
Del resto, per l'autocostruzione ho provato tempo addietro, e mentre l'autoerotismo mi riusciva benissimo, questa mi creava problemi di saldatura dell'ottone ed in più i pali non erano molto robusti (al contrario del mio bicipite....)!! :wink:
Alessio


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MessaggioInviato: giovedì 4 gennaio 2007, 12:20 
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Mario Li Vigni ha scritto:
Il sistema per togliere il basamento dipende dal fatto che lo stesso sia stato iniettato direttamente sul metallo o che sia stato semplicemente avvitato sul palo.
In quest'ultima ipotesi potrebbe essere sufficiente stringere il palo (magari proteggendolo da eventuali rigature con un panno) su una morsa da banco col plinto all'insù e provare a svitarlo con una chiave fissa da 13 (o giù di lì....);
se non si svita (segno che la plastica è stata iniettata dentro uno stampo in cui era già stato introdotto il palo) puoi provare a mettere la plastica su un fornello, o a rifilarlo con un seghetto fine (tipo Roco per binari) o a togliere il grosso con un tronchese e il rimanente con un robusto tagliabalsa (o tutti e tre i sistemi insieme....)
Temo però che abbia ragione Giovanni Ricciardello, il palo fissato all'esterno del ponte è in pratica l'M26 senza il basamento, con in vista la parte che viene normalmente interrata (al vero 1 mt, oltre lo spessore del plinto in cemento).
Nel Sommerfeldt tale parte è filettata......

Ciao

Mario

Al nostro Gruppo ci siamo trovati un pò di pali Sommerfieldt che dobbiamo utilizzare sul marciapiede di stazione,quindi senza plinto;sembra solo inserito a pressione,comunque con un paio di martellate viene via.


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MessaggioInviato: giovedì 4 gennaio 2007, 13:15 
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Beh, comunque, visto il numero di interventi, sembra sia un problema abbastanza comune.... :)
Alessio


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MessaggioInviato: venerdì 5 gennaio 2007, 0:23 
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Hai guadagnato abbastanza punti! Alessio, se vuoi posso costruirtelo volentieri un palo per viadotti. Non siamo così lontani, geograficamente parlando. Se vuoi contattami pure per mail, così ci scambiamo i numeri di telefono e ci possiamo sentire a "voce". Non sono bravo a scrivere.
Ciao, Fabrizio Ferretti.
Per Mario: ho salvato tutti i tuoi argomenti sulla palificazione e metterò a frutto i tuoi insegnamenti.
Ciao e Grazie.


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MessaggioInviato: venerdì 5 gennaio 2007, 11:06 
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Località: Palermo
Per Enzo Carbone

Ho finalmente rintracciato il sito dal quale avevo estrapolato tutte le misure dei pali.
E' più sintetico ed esplicativo di quello della Cariboni.
Eccolo: www.segnalifs.it/it/sa/N_lineate.htm

Ciao

Mario


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MessaggioInviato: venerdì 5 gennaio 2007, 19:00 
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Mario Li Vigni ha scritto:
Per Enzo Carbone

Ho finalmente rintracciato il sito dal quale avevo estrapolato tutte le misure dei pali.
E' più sintetico ed esplicativo di quello della Cariboni.
Eccolo: www.segnalifs.it/it/sa/N_lineate.htm

Ciao

Mario

Caspita Mario, quel sito è una vera miniera di preziosissime informazioni. Grazie mille per il link. :shock:


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MessaggioInviato: venerdì 5 gennaio 2007, 19:02 
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Località: Vico Equense
Mario Li Vigni ha scritto:
Per Enzo Carbone

Ho finalmente rintracciato il sito dal quale avevo estrapolato tutte le misure dei pali.
E' più sintetico ed esplicativo di quello della Cariboni.
Eccolo: www.segnalifs.it/it/sa/N_lineate.htm

Ciao

Mario

Caspita Mario, quel sito è una vera miniera di preziosissime informazioni. Grazie mille per il link. :shock:


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