Madalex ha scritto:
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"Beh, mi fa piacere, hai inteso il mio fine...
Però Mario non si sente....
Alessio
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....Sì... ero al lavoro!
O.k. per il malinteso, prendo atto di quanto scrivi e, del resto, avevo dato un'occhiata ai filetti che avevi postato sinora senza trovare traccia di altri.... misfatti!
Tornando al topic, credo proprio di non essere stato capito.
La mia intenzione è quella di utilizzare sul mio futuro plastico/diorama operativo due tipologie di pali: quelli più magri per la piena linea (corrispondono agli M26 ed M28) che, al reale sono costituiti da tre sezioni dal diametro decrescente di, rispettivamente, 219 - 190 e 130 mm e quelli più, diciamo robusti (e alti) per i piazzali le cui sezioni misurano, al vero, 273 - 215 e 160 mm. (e che corrispondono ai vari M29/30/31 nelle varie "declinazioni a/b/c/d, differenti fra di loro solo per le diverse lunghezze delle tre sezioni che li compongono; esistono poi gli M32, ancora più grossi).
A questo punto (scusa se torno sul luogo del.... delitto!) prendere il mano il calibro (che esiste fra i miei attrezzi da una trentina d'anni) e perdere circa 15 secondi nel misurare le sezioni del Sommerfeldt (3 - 2,5 e 2 mm.) ha permesso di stabilire che gli stessi rappresenterebbero la riduzione in scala dei pali da piazzale.
Essendo effettivamente intenzionato a utilizzare pali diversi per motivi di realismo, è chiaro che bisogna mettere mani a tondini/profilati di ottone e stagno per raggiungere lo scopo.
Essendo secondo me problematica la riproduzione di pali più magri dei Sommerfeldt, sarei orientato a utilizzare questi ultimi per la piena linea (seppur rivisti, abbassati e con traversa e zampa di ragno autocostruiti per uniformità con gli altri pali e per abbassare l'altezza del filo di contatto, già più alto dei Lineamodel), fregandomene del 1/2 millimetro in più di diametro rispetto alla riduzione in 1/87 e ad autocostruire gli M29 e Co. con profilati da 3,5 (se esistono...) 3 e 2,5 mm.
Come vedi, ragionando con calma, nulla di scandaloso.
Se guardi un piazzale di stazione, poi, noterai che i pali hanno altezze e proporzioni fra i tre segmenti che li compongono diverse.
Nel reale tale difformità è legata alle diverse forze cui gli stessi devono resistere a seconda del numero di binari da "coprire" o dei contrappesi per la tesatura della linea aerea che, eventualmente, devono "reggere".
Forze e resistenze trascurabili in 1/87 ma.... noi dovremmo riprodurre quanto vediamo al reale, non le forze!
Ecco perchè non voglio utilizzare solo i Sommerfeldt che, come dici tu funzionerebbero già bene, in quanto i miei dubbi non stavano sul funzionamento quanto su una più veritiera riproduzione della realtà.
Da qui l'esigenza di trovare un.... addetto ai lavori che possa spiegarci quando usare un palo e quando un altro....
P.S. il progetto sul quale sto incominciando a lavorare è quello di un diorama operativo rappresentante una stazione di transito posta fra due portali di galleria, con linea a binario unico e che serve un centro di media importanza........
Ciao
Mario