Non tutte.

Erano equipaggiate con REC le E 331, 332, 432 e una quindicina di E 431. Le altre no.

Alex

Gentilissimo, grazie.

mastrojoe74 ha scritto la Laser è fallita...non è fallita è diventata ACME...se ci fate caso da un lato delle scatole di vetture ACME c'è scritto Laser Alessandro Buonopane che ora è un socio ACME era tra i soci Laser..

Confermo, Laser é viva e lotta insieme a noi!

Riapro questo vecchio argomento per un quesito :
Nel numero de I Treni di questo mese vi è una foto del Natale 1964 a Berna dove si intravvede in testa ad alcune centoporte un carro riscaldo FS. Impossibile distinguere se a 2 assi o a carrelli, chiedo quindi quali erano i carri riscaldo abilitati a varcare il confine Italo- Svizzero ?
Grazie,
Andrea

A memoria nessun carro riscaldo, così come le 100P, erano autorizzazioni specifiche per l'occasione.
Tra l'altro, come in questo caso, il carro era indispensabile.

Ciao Andrea
Io credo solo Vrz 808.900 , su di una vecchia rivista ci sono foto di H. Rohrer a Zurigo di un treno per Sciaffusa con carro riscaldo e carrozze tipo 1921 / 1959 , addirittura a Wettingen un treno di rimando ( nella foto si vedono solo quelli e la locomotiva ) con ben sei carri riscaldo sempre Vrz 808.900 naturalmente dietro locomotori svizzeri , foto scattate ad inizio 1974 .

Giancarlo

discussione spettacolare, complimenti a tutti per gli interventi.

Si, soprattutto perchè ho scoperto che il carro REC viene messo con le 445 mentre le 345 sono state poi dotate di REC... Bellissimo anche il 424 che, pur essendo elettrica e quindi con REC, utilizza il carro REC...

Innanzitutto un grazie a tutti gli artefici di questo interessantissimo thread. Ho una domanda anch'io.... Mi è chiaro che il locomotore ritorna in deposito insieme al carro riscaldo. Nella composizione dei nostri trenini quindi, a voler essere puntigliosi, sarebbe un errore agganciare un carro riscaldo ad un locomotore che riporta la dicitura di un diverso deposito?
Grazie in anticipo
Andrea

No, non è un errore.
Il dedoposito indica la residenza abituale, ma in servizio cioè in turno, l'uso dei veicoli e fatto in modo da minimizzare le soste.

Mah... ora secondo me si vanno a fare delle paturnie mentali...
Io mi preoccuperei piuttosto alla reale composizione, cioè a non mettere 445 e carro REC o a mettere 345 senza carro perchè qualcuno ha pensato bene di dire che ha il REC...
Per fare chiarezza, il carro riscaldo, ossia il carro VIR, produce vapore, quindi serve esclusivamente per scaldare le carrozze agganciate, ergo la prima era bollente, l'ultima era tiepida. Immagino potesse alimentare pochissime carrozze. Altre informazioni non ne so.
Il carro generatore, cioè il carro REC, con o senza bagagliaio, produce corrente, quindi serve per alimentare a circa 2500-2700 Vcc (se non ricordo male) la condotta REC del treno. Poteva alimentare una mezza dozzina di carrozze e viaggiava su linee con rotaie saldate per via della continuità elettrica (sulla Aosta - Prè SD le rotaie sono giuntate quindi con il REC, carro o 445 che sia, diventa difficile l'alimentazione). Da considerare che all'epoca, le carrozze necessitavano di luce e riscaldamento, il condizionatore non c'era ancora.
L'unica locomotiva dotata di REC è la 445, la quale ha la generatrice REC a 2700 Vcc e poteva alimentare al massimo 7 carrozze. Se non erro la prestazione doveva essere ridotta del 10% in caso di riscaldamento e del 15% in caso di condizionamento.

In caso di rotaie non saldate o prive dei ponti con treccia di rame, come in Sardegna al tempo delle prime carrozze con REC, si usava una treccia di rame nudo tra un veicolo e l'altro imbullonata al telaio.

In pratica era un REC a doppio contatto?

No, era un cavo di rame nudo, treccia, collegata al telaio con due bulloni M10 o M12, per separe i veicoli occorreva svitare i bulloni e staccare la treccia.
Il collegamento è durato giusto il tempo di completare la saldatura delle rotaie o di fare i cavallotti tra le rotaie in corrispondenza delle giunzioni a barre: dove le rotaie non sono saldate questi cavallotti sono ancora presenti.
Per ragioni tecniche dei binari anche oggi non è possibile saldare sempre le rotaie.

Il caso della Sardegna è abbastanza unico, finita la trazione a vapore è rimasto il riscladamento delle carrozze a vapore ancora qualche anno, quindi si usavano i carri riscaldo con caldaia a vapore o gasolio. Poi sono arrivate sull'isola le D 445 e le carrozze MDVC e MDVE, ma senza avere prima avere adeguatamente completato la continuità elettrica delle rotaie.