Federico,
senza arrivare al 'feticismo' comunque le situazioni descritte da Claudio non sono così 'estreme' e anche in negozio (oltre che alle cosiddette borse-scambio) mi è capitato di osservare acquirenti che, molto chiaramente, avevano un approccio essenzialmente collezionistico.
Ora (lo abbiamo discusso più volte su questo e su altri forum ma ci si continua a girare intorno...) il collezionismo è perfettamente legittimo, ma è cosa totalmente diversa dal modellismo perché le finalità sono diverse
Il problema reale, a mio parere, è che in questo paese i collezionisti tendono ad autodefinirsi 'modellisti' e poiché, inutile nasconderlo, sono 'prevalenti', le conseguenze mi sembrano perfettamente logiche.
Allora è possibile cambiare lo stato delle cose? Io credo di sì, ma ogni modellista deve fare la sua parte, con comportamenti (anche e soprattutto di acquisto, per dare un segnale forte ai produttori - ed è l'unico che capiscono) coerenti con un approccio 'modellistico', in modo da essere di stimolo e di riferimento per altri colleghi che, magari, hanno semplicemente bisogno di una 'spintina'...
Quindi documentazione, studio, ambientazione, elaborazione/patinatura, circolazione (il modellismo ferroviario è essenzialmente dinamico, non dimentichiamolo) etc...
Oddio, scritto così fa una certa impressione, lo capisco, ma tutti gli hobby richiedono impegno, se uno ci mette davvero passione. Altrimenti è qualcosa che si fa 'tanto per fare', e in modo superficiale, vizio peraltro piuttosto diffuso da noi
anche per cose molto più serie dei trenini...
E quindi, a pensarci bene, perché questi dovrebbero fare eccezione???
Andrea