Le case si fanno dal tetto.. anzi dal supporto
Una volta che mi fu chiesto (e ribadisco CHIESTO) di fare il progetto per un tracciato ferroviario da sostituire a quello ormai rovinato e in disuso esistente presso la sala d'aspetto della stazione di Siena, accettai con entusiasmo lieto di eliminare quel plastico orribile (si può dire?) e così l'ho realizzato nel modo che ritenevo più degno per la linea che doveva rappresentare, ossia un percorso molto semplice, a binario singolo (ovviamente per Siena!), trazione termica, sinuoso, posto per lo più sul fondo valle e in alcuni tratti anche in collina a mezza costa con qualche ponte, gallerie e in un tratto a mezza costa lungo una valle fluviale (rappresentante il fiume ombrone), due stazioni di transito con binario di raddoppio (per scambiare due convogli circolanti in digitale, uno con automotrici Aln668 , alternantesi con un minimo convoglio merci al traino di una D445 e uno passeggeri a vapore (treno natura) ).
Il tutto senza troppi "arredi" ferroviari, quindi tipico di una linea secondaria come quella da Siena a Grosseto per intenderci. Ne alcun arredo antropico ma solo due-tre fattorie con oliveti, vigne e campi di grano tipici del senese e anche una zona con le caratteristiche "biancane", una strada asfaltata di piccola importanza avrebbe cucito le stazioni tra loro e tutto il percorso e alcune strade sterrate avrebbero connessa quest'ultima alle fattorie.
La parte collinare era prevista all'interno della struttura in modo che il tracciato in tutto il suo percorso, tranne una galleria lungo il tratto che appoggiava al muro, sarebbe stato completamente visibile sui due lati lunghi e uno corto (lato porta di accesso) ai visitatori, uno di questi lati lunghi avrebbe ospitato una piccola stazione con raddoppio e il restante sarebbe stato con linea a mezza costa corrente parallelamente alla strada e al fiume.
Il lavoro sarebbe stato fatto gratuitamente da me, Marco e Stefano e il materiale per la costruzione mi fu detto dalla persona che mi aveva contattato sarebbe stato a totale carico dell'associazione.
Unica mia condizione imprescindibile è che si rifacesse completamente il supporto (rigorosamente richiesto da me fatto con il sistema a telaio di profilati di abete) in modo da gettare via quello vecchio che era di truciolare e già fortemente compromesso dall'umidità.
Il tutto si concluse con un nulla di fatto (e un mio rifiuto a realizzare un plastico su un tavolone di truciolare) in quanto mi fu detto che la struttura portante in legno non sarebbe stata realizzata per ragione di costo.
Questo è il quanto.
Nessuno se ne è avuto a male, anzi a dire il vero mi dispiacque che l'associazione perse l'occasione di realizzare con una spesa sicuramente molto minore di quella che ho letto nei precedenti commenti e certamente, senza nessuna presunzione, di realizzarla con un progetto che avrebbe riprodotto fedelmente un tratto di linea perfettamente conforme al paesaggio senese.
Come vedi mio caro amico, il NO è stato detto da noi e non da loro, vale il famoso detto: "le nozze non si fanno coi fichi secchi" e tanto meno spendere una cifra così grande per un risultato così modesto è davvero uno spreco di risorse.