Georges Carette & CoEsaminiamo ora la storia dell'azienda Carette che, come una fulgida meteora, splendette per breve tempo nella galassia dei produttori di giocattoli di latta, lasciando però una traccia indelebile.
Georges Carette, figlio di un meccanico parigino, nacque in Francia nel 1861, emigrò in Germania in quel di Norimberga, e nel 1879 giovanissimo si mise alle dipendenze dei fratelli Ignaz e Adolf Bing. Costoro, ammirati dal suo ingegno, gli proposero di aprire una propria azienda per lavorare come loro contoterzista.
Nel 1886, grazie all'aiuto del padre adottivo tedesco egli inaugurò un'officina in Schillerstrasse 5; gli affari andarono a gonfie vele, e nel 1888 sposò la giovane imprenditrice Margarete Pauline Lederer.
Il partenariato con i Bing durò fino al 1895 quando Georges, che nel frattempo aveva progettato propri modelli e presentato con enorme successo nel 1893 alla World Columbian Exposition di Chicago il primo modello in assoluto di tram elettrico giocattolo, decise di affrancarsi e far loro concorrenza.
Finanziato dal birraio Hope, con Paul Josephstal fondò la Georges Carette & Co società dedita alla fabbricazione di "optische, mechanische und elektrische Spielwaren"("giocattoli ottici, elettrici e meccanici ").
Considero Carette come uno dei più ingegnosi inventori del suo tempo: i suoi studi ed i suoi brevetti hanno avuto una notevole influenza sull'evoluzione degli attuali trenini elettrici, ma non solo, ha prodotto pure un'ampia gamma di modelli d'automobili estremamente realistiche anche giudicandole secondo i canoni attuali, di navi, d' aerei e dirigibili, di macchine statiche a vapore, di articoli per esperimenti scientifici etc.
Possiamo definire il suo design il più elegante, la sua tecnologia la più sofisticata fra tutte quelle che abbiamo visto e che vedremo utilizzate dalla vasta la gamma dei produttori a Norimberga; il suo sapiente uso della cromolitografia ha tramandato ai posteri degli oggetti che ancor oggi ci sorprendono per la loro bellezza, per i vivaci colori, e la nitidezza dei dettagli.
Nel 1907 la rivista inglese "The Model Engineer & Electrician" pubblicò un articolo sulle industrie del giocattolo di Norimberga ed il reportage di una visita alla fabbrica di Carette.
Se cliccate su questo pdf, vedrete delle scene aziendali che mi ricordano una visita alla Märklin nel 1968
http://www.peters-toysteam.se/Carette/t ... -03-07.pdfi suoi negozi nel mondo (copyrigt New Cawendish)

la fabbrica (copyrigt New Cawendish)

All' inizio del secolo il socio Paul Josephtal, amico del produttore inglese di articoli ferroviari Wenman Joseph Bassett-Lowke, indusse Carette a creare ex novo modelli di locomotive e carrozze per il mercato britannico, secondo gli elevati standard locali che già richiedevano realismo e fedeltà alla scala.
Prima della WWI, Georges era annoverato tra i più grandi produttori di giocattoli di latta della Germania, nel 1914 dava lavoro a circa 450 persone tra operai ed impiegati.
Tuttavia, avendo voluto mantenere ad ogni costo la cittadinanza francese e nonostante avesse sposato una donna tedesca , all'inizio del conflitto, per evitare guai, dovette fuggire con la moglie e due figli in Francia, mentre la figlia Cunegonda rimase a Norimberga.
La concomitanza dei fatti di essere uno straniero che viveva in Germania e pure proprietario di un'azienda tedesca, lo mettevano a rischio di internamento e di sequestro.
Nell'agosto 1914 la sua impresa venne messa in amministrazione controllata sotto la gestione di Friedrich Pergher; fortunosamente Paul Josephtal riuscì a proseguire l'attività, ma nel 1917, quando anch'egli venne richiamato alle armi col grado di capitano, la società dovette essere chiusa e liquidata.
Nel dopoguerra alla svendita del patrimonio e del know how della società , la maggior parte del tooling fu acquistato dalla Richard Bauer GmbH, una consociata di Bing, le attrezzature ed i disegni delle locomotive e delle carrozze in stile britannico da Bassett – Lowke (che si mise a produrre e vendere praticamente la stessa gamma Carette che prima importava), mentre quelle collegate ai modelli continentali furono rilevate da Karl Bub.
D'allora George Carette è sempre vissuto con la moglie Margarete a Chantilly, una cittadina a nord di Parigi, senza mai più interessarsi di giocattoli (non esiste alcuna documentazione della ripresa dell'attività). Morì all'età di 93 anni l'8 gennaio 1954.
Marchi Carette
- figura alata con le parole: Jouets Fins – Fine Toys - Feine Spielwaren in uso fino al 1895

- le iniziali della societa: GCCoN ( George Carette Co Nurenberg) applicate sulle macchine a vapore stazionarie 1898- 1904

- GC & C su tutti i modelli prodotti tra il 1898- 1910

- una ruota dentata con all'interno il volano del motore a vapore e le iniziali GCCo N dal 1910 fino alla cessazione della produzione nel 1917

Bibliografia
- Huber, Rudger: Blechspielzeug. Autos - Motorräder. Weltbild 1995
- Allen, Levy: The Great Toys of George Carette. New Cavendish Books, London, 1975, Faksimile der Ausgabe von 1905
- Baecker, Carlernst / Haas, Dieter / Jeanmaire, Claude / Väterlein, Christian (Hrsgg.): Die anderen Nürnberger - technisches Spielzeug aus der guten alten Zeit, Band 1, Eine Zusammenstellung alter Kataloge der Firmen Karl Bub, Joh. Distler KG, Georges Carette & Cie, Doll & Cie, Frankfurt am Main 1973; Bd. 5, Karl Arnold, Karl Bub, Georges Carette, Moses Kohnstam (Moko), R & GN, Schuco (Schreyer & Co), Frankfurt am Main 1976
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