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Riassumiamo. La Gr. 746 era una locomotiva a vapore surriscaldato con lo schema degli assi 1-4-1 detto ‘’Mikado’’, progettata dall’Ufficio Studi di Firenze verso la fine del 1919. Disponeva dunque di quattro assi accoppiati, doppia espansione e quattro cilindri, due interni al telaio ad alta pressione (AP) e due esterni a bassa pressione (BP). Il primo asse accoppiato ed il carrello portante anteriore erano legati tra loro nella nota configurazione del ‘’carrello italiano’’ , mentre l’asse portante posteriore e i relativo telaio era configurato come Bissel. Il terzo asse accoppiato era quello motore e riceveva il movimento dalle due bielle esterne associate ai cilindri BP e dalle bielle interne mosse dai cilindri AP, quindi era necessariamente dotato di un albero a gomito. Anche il secondo asse accoppiato era a gomito per evitare le interferenze con le bielle interne. Dato che ogni cilindro disponeva del proprio distributore il meccanismo Walschaerts era piuttosto complesso. Il tender era di tipo standard, 22 mc di acqua e 6 t. di carbone. Le unità della prima ordinazione furono 40, realizzate dalla Breda e consegnate entro il 1923, e tra queste la Gr. 746.028 esemplare n° 2000 da parte di Breda. Successivamente ne vennero ordinate e realizzate altre 10 unità da parte di Breda e 10 nuove unità con distribuzione a valvole Caprotti che costituirono in gruppi 747.001/10, queste prodotte da Ansaldo. La riproduzione modellistica di questa locomotiva è, a mio parere, di tutto interesse e verrebbe a colmare una importante lacuna, ma vorrei fosse realizzata con grande attenzione nei particolari e ancora più nella progettazione della meccanica, caratteristiche queste ultime che non vedo spesso all'altezza delle aspettative. La pietra di paragone va alle Pacific e Mikado di REE Modeles, che rappresentano il punto di non ritorno. L’asticella è stata alzata e non mi vorrei più accontentare, metterci su le mani per avere un funzionamento ed una estetica senza troppi comromessi. Purtroppo chi ‘’fa’’ i trenini non pare averci mai giocato, controlla solo gli estratti conto bancari. Per troppo tempo ci siamo comunque accontentati di modelli incompleti e/o dalle scarse prestazioni (e li abbiamo acquistati), la Gr 740 che trainava bene solo se stessa, la Gr 835, al vero locomotiva da manovra ma modellisticamente priva del gancio anteriore, le Gr 625, 640 e 685 mancanti della ancorché scarsa riproduzione delle bielle interne, numerose altre nate senza possibilità di installare il gancio anteriore, cose che preclude qualsiasi doppia trazione, per non parlare dei motori di scarso affidamento. Con le Rivarossi di cinquant’anni or sono per sostituire il motore (comunque eterno) era sufficiente il saldatore e un cacciavite (e i ricambi erano sempre disponibili, e subito), ora per la sostituzione del motore su certe locomotive occorre aver letto un trattato di neurochirurgia. Dunque cosa vorrei? Vorrei una locomotiva soddisfacente sotto ogni aspetto, non per tenerla in vetrina ma la metterla sui binari del mio plastico, in grado di trainare una robusta composizione sulle mie rampe, che sono poi contenute nel 25/1000. Quanto dovrebbe costare? Chiaramente sarà difficile avere la qualità a prezzo contenuto, non sono più gli anni di produzioni oltre i cinquantamila esemplari, difficile ora impostare un progetto del genere e scendere sotto i quattrocento euro, oltre al balzello dovuto all’Erario. Ma sognare non ha prezzo.
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