Ho apportato la correzione
p.

Per te questa è una bella notizia?
Il privato per farti il prezzo concorrenziale deve sempre trovare il modo di risparmiare da qualche altra. A parte il fatto di non capirci più una beata fava quando dovrai spedire qualcosa e il probabile ulteriore scadimento del servizio, a me quello che mi fa andare in bestia è che si consideri giusto questo.
Le poste sono SERVIZI essenziali nel funzionamento di un paese che abbia la pretesa di essere ritenuto tale, specie quando si riempie la bocca con "siamo la 7^ potenza industriale", così come lo sono la sanità, l'istruzione, i trasporti, le comunicazioni ecc.. Sono settori strategici che non dovevano mai essere messi nelle mani dei privati. Di questi è rimasta solo la sanità e se continua questo schifo di Governo presto anche quella verrà smantellata affidandola completamente ai privati per fare ingrassare le assicurazioni dello psiconano.
Quando privatizzano ti stanno levando qualcosa che in parte era tuo e per cui pagavi le tasse. E non è che non te le faranno pagare più, continuerai a pagarle e dovrai pagare un surplus per poter avere un servizio che nel migliore dei casi sarà lo stesso, ma più probabilmente sarà peggiore di quello precedente.
Contento tu!

Per Miura
sono completamente d'accordo con te, le beneamate privatizzazioni che i nostri politici vogliono ( senza alcuna distinzione ) porteranno i ricchi ad essere piu ricchi e i poveri lavoratori ad essere più poveri, molto semplice.
Saluti
Claudio

Per favore, il caso Mmelfi lasciamolo perdere, e' una vergogna che siano ancora al lavoro

quote="Madalex
Per favore, il caso Mmelfi lasciamolo perdere, e' una vergogna che siano ancora al lavoro

Signor Giudice Alessio leggi a pagina 9 questo OT e se hai altre fonti segnalamele ( fonte Panorama neh ? )

viewtopic.php?f=5&t=47353&start=120



ma che ? devo ffa' tutto io ?
e' rarissimo che parli di politica fuori dall'OT ( rompo gia' i maroni abbastanza ), qui mi e' scappata la battuta sul governo, non sui modellisti.
Per una volta che sono d'accordo coi tuoi modi rudi !

Ero ironico!! Stavo appunto prendendo in giro quelli che si lamentano delle poste (e mi lamento anch'io, soprattutto del famigerato SDA) e non hanno ancora compreso che con l'avvento della liberalizzazione del servizio, ALTRO che pacchi a 7 o 12 euro delle PT! Minimo chiederanno il doppio. Per cui la penso più o meno come te (fatto salvo che, come nel trasporto ferroviario, non trovo nulla di male se operatori privati si affacciano nel mercato, specie in alternativa a quella baracca chiamata Trenitaglia )

PER tornare in topic, consiglio la spedizione RACCOMANDATA, come via di mezzo tra i "pacchi" (in tutti i sensi) J+3 e i pacchi ordinari di cui spesso si perdono le tracce. Con la raccomandata c'è la tracciatura via internet e una discreta velocità d'inoltro
C'è anche la variante Raccomandata 1 che, pur costando di più, permette al destinatario assente nel primo recapito di concordare telefonicamente con l'uff postale una data a scelta per un secondo recapito.
UP

si ma la raccomandata ha il limite piu' grosso nello spessore ( 5 cm ) che mediamente non consente di proteggere i modelli che vendiamo ...

Ormai è prassi consolidata che tutti gli anni, al rientro dalle vacanze (per chi ci è andato), ci debbano sempre aspettare una serie sterminata di rincari di utenze e servizi vari. Questa volta è toccata anche ai pacchi postali, tra aumento ed IVA. Personalmente voglio spezzare una lancia a favore del servizio postale in quanto mi sono sempre trovato bene, puntualità nel 90% dei casi, zero pacchi smarriti e una sola raccomandata andata persa, peraltro rimborsata in poco tempo con una cifra (28€) più o meno pari al valore del danno. Qualche volta mi è capitato il corriere che mi lascia l'avviso un minuto dopo avermi suonato il campanello, senza darmi il tempo, altre volte quello più gentile che senza farmi fare tre piani di scale a corsa mi lascia il pacco dentro al portone su mia richiesta. Io li capisco, è un lavoro dove il peggior nemico è il tempo perchè le consegne sono tante e i tempi da rispettare sono quelli.

Tempo addietro chiusi il conto corrente alla banca per le spese troppo alte e dopo essermi informato decisi di trasferire tutto alla posta; non me ne sono ancora pentito, con le operazioni on line non pago un centesimo e a fine anno interessi al 3% lordo e zero costi fissi. Pazienza dunque per quelle due/tre spedizioni al mese che pagherò più care d'ora in poi.

Ciao, Alessandro

Bisogna comunque considerare che consegnare i pacchi ha una certa dose di rischio:
http://www.youtube.com/watch?v=Z5NeYFVgam8

come ho già scritto prima, la raccomandata consente l'invio di un cilindro (in questo caso non c'è il limite di spessore), in pratica tubo da disegno o simile che si compra in cartoleria: sono abbastanza rigidi e disponibili in diversi diametri.

se parliamo delle classiche "scatole" rettangolari lunghe, ci stanno dentro tranquillamente e ben protette.


Alle brutte compro il tubo di plastica per scarichi idraulici grigio (esiste fino al diam. 130 mm. o forse più) e ci incollo due tappi: a prova di bomba!!!

Arturo.

magari se qualcuno prima di dare fiato alla bocca, provasse a lavorare nel pubblico per vedere in che condizioni si lavora, senza strumenti e personale (a partire dalla ex626 che nel pubblico quasi mai è rispettata perchè non ci sono i soldi per gli adeguamenti), magari si ricrederebbe e vorrebbe tornare nel privato (da me è successo).

Si fa i salti ribaltati per tirare avanti la carretta, e basta con questo luogo comune.

Non voglio dire che in certi posti ci siano situazioni limite, ma la stragarande maggioranza dei dipendenti pubblici, lavora onestamente e con orgoglio anche di più di quello che dovrebbe.

A proposito le mie 380 ore di straordinario che non posso recuperare sennò non si dà il servizio e che non mi saranno mai pagate, nel privato succede?

PS non sto scrivendo dall'ufficio, sono di turno nel pomeriggio.

magari se qualcuno prima di dare fiato alla bocca, provasse a lavorare nel pubblico per vedere in che condizioni si lavora, senza strumenti e personale (a partire dalla ex626 che nel pubblico quasi mai è rispettata perchè non ci sono i soldi per gli adeguamenti), magari si ricrederebbe e vorrebbe tornare nel privato (da me è successo).

Si fa i salti ribaltati per tirare avanti la carretta, e basta con questo luogo comune.

Non voglio dire che in certi posti ci siano situazioni limite, ma la stragarande maggioranza dei dipendenti pubblici, lavora onestamente e con orgoglio anche di più di quello che dovrebbe.

A proposito le mie 380 ore di straordinario che non posso recuperare sennò non si dà il servizio e che non mi saranno mai pagate, nel privato succede?

PS non sto scrivendo dall'ufficio, sono di turno nel pomeriggio. [/quote]


E bene hai fatto, potresti incorrere in un bel provvedimento disciplinare, se tutto andasse per il meglio...



Paolo

sono completamente d'accordo avendo conosciuto bene persone che lavorano in universita' ( segreteria amministrativa ) piuttosto che nella sanita' ( sportelli asl ) ecc...ecc...

ma certo con ministri come brunetta e' difficile non generalizzare ...

licio, ti trovo di nuovo!
Io sentendo i tg, da quelli rai ai mediaset, ho solo capito che 3 operai hanno sabotato la linea durante lo sciopero. Se così fosse, non solo sarebbero da licenziare in tronco, ma da chiedergli anche il rimborso dei danni, la mancata produzione e il danno fisico e biologico!
Ora, io non leggo molto i giornali, non sono un dipendente pubblico e non ne ho tempo ( )..... (m'è venuta su così dopo 5 pagine piuttosto calde!!)

Però, se i tg hanno dato notizie fuorvianti, sono felice siano di nuovo al lavoro! Avranno anche loro una famiglia da tirare avanti, un mutuo e tutti i cazzi di ogni giorno!

Alessio (il giudice)

Azz.... covo di "comunisti" eh?!
Bene bene, se non altro ho letto molto più volentieri questo thread dei soliti sulle lavatrici, sulle lavastoviglie, sul favoloso mondo dei merci epoca V -VI (lunghe teorie monotone e tutte uguali con locomotive al traino che sembrano appena uscite dal cortile di un demolitore...).
Mi trovo d'accordo su tutto ma in particolare sul fatto che le Poste Italiane, anziché fare quello per cui sono deputate - la gestione del servizio postale (pagato con i soldi delle tasse prelevate alla fonte dalla nostra busta paga) - sono diventate il supermarket delle cazzate confortate dal fatto che, come letto sulle pagine economiche di un importante quotidiano nazionale, da queste "minchiate" ( minchiate secondo il mio parere, non secondo il loro, ovvio) ricavano ben il 65% del loro fatturato totale.
Ebbene, voglio fare la mia considerazione da buon "comunista" anch'io: ma se il servizio postale viene riconosciuto come un qualcosa di essenziale alla vita di un paese sviluppato tanto da essere sovvenzionato con le tasse pagate dai cittadini oltre che con affrancature e commissioni, non sarebbe meglio che si desse come unico obiettivo la piena soddisfazione dell'utente (bada bene, non del "cliente" perché un cittadino che paga le tasse va considerato un UTENTE di un servizio che lo Stato gli mette a disposizione) e il pieno rispetto della "missione" per cui è stato a suo tempo creato? E' normale che uno occhio attento al fatturato vada posto ma, secondo il mio modesto modo di vedere, quando un servizio è definito "essenziale", non sarebbe sufficiente che chiudesse il bilancio come minimo in pareggio? Quindi cosa c'entrano gli pseudo servizi bancari/assicurativi, i CD, i televisori, i libri e tutti gli ammennicoli vari? Loro ci faranno il 65% del fatturato ma io mi devo fare una fila allo sportello di 40 minuti quando va bene... E non veniamo fuori con le solite balle della riduzione dei costi che gravano sul cittadino perché questi, come chiunque di noi può ben constatare, sono semmai aumentati come carico fiscale a fronte di un generico scadimento della qualità dei servizi in generale.
Le privatizzazioni "all'italiana" le vedo semmai come un ulteriore opportunità di creare nuovi consigli di amministrazione, nuovi A.D., nuovi consiglieri (i soliti nati con la camicia)... insomma un ulteriore occasione per distribuire prebende (con i soldi nostri, ovviamente) a chi di dovere...

Saluti socioeconomici,
Bruno