Caspita una collezione di 4.000 pezzi!
Vuoi far concorrenza a Giansanti Coluzzi ?
Hai letto il suo: "The Trains on Avenue de Rumine"
recensione del New York Times
http://www.nytimes.com/1984/01/25/books ... 99274.html

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A proposito di trenini, leggete cosa scrisse Vincenzo Zaccagnino sul Corriere della Sera del 29 gennaio 2001 a pag. 22 nel suo articolo intitolato: " I trenini elettrici diventano digitali Rinasce la passione tra i quarantenni. E a bordo arrivano le microtelecamere"
"«La stanza con il plastico per il trenino elettrico fa parte dell' habitat di molte residenze nobiliari - dice Gaddo Della Gherardesca -. Ricordo gli splendidi impianti di Carlo Brandolini D' Adda e di Costantino Ruspoli. Anch' io mi ci dedicavo, quando avevo più tempo. Siamo comunque divisi in due correnti di pensiero: da u na parte i cultori dei trenini tedeschi Märklin, dall' altra i difensori dell' italianissima Rivarossi».
Una passione, quella per i trenini elettrici, nata negli italiani negli anni '60 e che ora sembra avere un improvviso ritorno di fiamma. Anche se molto è cambiato da allora: perché i ragazzi di quegli anni sono diventati grandi e l' interesse per i trenini non è più solo un gioco, ma una passione adulta. E i locomotori sono diventati gioiellini elettrici dotati di strumenti digitali sofisticati. Un fenomeno in crescita, dunque, tra quarantenni in carriera e pensionati. Molti i collezionisti puri, che acquistano locomotive e vagoni, anche come forma di investimento.
L' ELETTRONICA
Se da un lato l' avvento dell' elettronica ha allontanato i più piccoli dal trenino, dall' altro ha avvicinato gli adulti. Chi realizza un plastico dispone oggi di soluzioni sino a poco tempo fa impensabili. Tutte le maggiori case hanno infatti in produzione i modelli di tipo digitale. Un tempo, dando corrente, si riusciva a comandare un solo trenino negli impianti a corrente continua e due in quelli a corrente alternata, che possiedono la terza rotaia di contatto. Oggi, con il sistema digitale, sullo stesso binario si possono far camminare, in modo indipendente, quante motrici si vogliono. Ma non basta, perché la Märklin ha realizzato perfino una microtelecamera installata sul trenino che consente di vivere in diretta la sua corsa su uno schermo televisivo e di registrare in video i viaggi.
I COSTI
Non occorre a vere una fortuna per entrare nell' affascinante mondo dei trenini. A patto di evitare i modelli numerati per collezionisti. Una confezione base costa dalle 250 mila alle 350 mila lire. Aggiungendo altri elementi base come binari, scambi, segnali, elementi di paesaggio, si ha, per 3 milioni di lire, un plastico accettabile, con un anello in pianura per treni veloci e una montagna centrale dove far arrampicare un locale. Se si usa materiale rotabile italiano della Rivarossi o della controllata Lima, si resterà su budget piuttosto bassi. Il famoso Pendolino costa 260 mila lire, il nuovissimo locomotore Fs E412 360 mila, una motrice diesel da manovre 160 mila, i vagoni-passeggeri intorno alle 70 mila e i carri-merce 40-50 mila. Né va dimenticato che alcuni negozi hanno una sezione usato, dove si trovano ottime occasioni a prezzi dimezzati. Se poi si vuol dare una nota d' internazionalità, si può comprare il Cisalpino per Ginevra con 450 mila lire e il Tgv per Parigi con 390 mila.
IL MITO
E' il Coccodrillo il locomotore più famoso al mondo: un modello svizzero a 16 ruote che, dagli anni Trenta fino al secondo dopoguerra, trainava i convogli merci sul Gottardo. La versione 2001 viene venduta a 660 mila lire, ma sul catalogo della Koll' s la quotazione della serie del 1947 arriva a 10 milioni a pezzo. La casa tedesca ha realizzato anche una serie limitata e numerata in platino. Costo proibitivo: 65 milioni.
I PERSONAGGI NOTI
Sono molti e illustri, soprattutto nel passato. Fra i capi di Stato vanno ricordati Ronald Reagan, il kaiser Guglielmo II, l' imperatore d' Austria Francesco Giuseppe e il presidente della Repubblica italiana Giovanni Gronchi, il quale riservò un' intera sala del Quirinale al suo plastico. Oggi la lista degli appassionati annovera, fra gli altri, l' ex pilota di Formula Uno Riccardo Patrese, Renato Zero, Peppino di Capri, Sergio Endrigo. Ma anche molti parlamentari.
L' INVESTIMENTO
Industrie, e soprattutto artigiani, producono modelli di grande qualità, a prezzi, ovviamente, alti. Nel mercato sono entrate anche le borse-scambio e le aste di Christie' s e Sotheby' s, dove alcuni pezzi sono battuti a cifre da capogiro. Viene citata, in proposito, l' asta della collezione di trenini dello scomparso conte Coluzzi Giansanti, che ha fruttato tre miliardi di lire.
E una cifra simile è anche la stima del furto denunciato in questi giorni dall' avvocato romano Federico Baldoni. I ladri hanno infatti rubato la sua collezione di trenini.
Alcuni pezzi d' epoca raggiungono i 100 milioni di lire, soprattutto se perfettamente funzionanti, se costruiti tra le due guerre mondiali e dotati della confezione originale. Senza scatola, il prezzo si dimezza. Ogni anno, in Germania, viene pubblicato un catalogo di tutta la produzione Märklin con le quotazioni aggiornate. Sfogliandolo, si trova il modellino di una locomotiva inglese a vapore, E-800 Lms, costruito nel 1938, quotato a 80 milioni di lire.
Un consiglio per chi ha dimenticato in cantina il trenino con cui giocava da ragazzo: tiratelo fuori, rimettetelo in sesto e fatelo stimare. Potrebbe essere un affare a sorpresa, a meno che non rinasca la voglia di ridare vita a un' antica passione. "