61Andrea61 ha scritto:
.. rispondo a Francesco, di Ferrovieumbre.
Ascolta, giovane, molto probabilmente quando io facevo il militare tu andavi alla materna
Presupponenza la Sua, come immaginavo.
Classe 1955
61Andrea61 ha scritto:
Quando dici, a me :
Lo capisci?
No?
pazienza ......
mi stai dando dello stupido, e credo che con due lauree in tasca e quasi 70 anni di vita non devo essere preso per il c..o da nessuno e questo vale anche per te.
Condordi, vero ?
Concordo e stia tranquillo che non avrò più nessun interesse a considerarLa in questo forum. Presupponente, del tipo
"Lei non sa chi sono io" ed un po' volgarotto nello scrivere. Come il 50% degli italiani quindi in perfetta media. Si metta anche Lei, questo, ben stampato nella mente.
Lei non capisce quello che penso e scrivo io ed io non capisco quello che pensa e scrive Lei.
Siamo due stupidi?
Di lauree ne ho solo 1, in ingegneria. Se l'avessi avuta in architettura forse avrei compreso meglio il Suo pensiero ma non per questo mi sento stupido come, evidentemente, Le è parso volessi farlo "passare" io
Comunque vista l'età si controlli, come faccio io. Prenda la vita con una dose di sarcasmo in più perché nel suo ultimo intervento la vedo (leggo) un po' agitato
Tornando in argomento , è vero, ci sono tante forme di vivere la passione del fermodellismo.
Nei club degli impianti modulari dove il divertimento è quello di gestire una vera ferrovia ma principalmente sotto l'aspetto del trasportare realisticamente merci e passeggeri non è certo richiesto , ne fa venir meno il risultato, la perfetta scala dei rotabili, visto che su di essi sono posizionati "DDT" (documenti di trasporto" cn indicazioni riguardo la merce trasportata, il mittente il destinatario ecc.....
Ci sono rispettabilissimi impianti "risparmia tempo nelle manovre" dove non è certo importante scala precisa e fedeltà dei rotabili.
Ma visto che la discussione ha come discriminante l'aspetto Estetico (in primis lo spanciamento in curve strette) torno a ribadire la tesi che in questi casi , comunque, ci verremo sempre ad avere stonature.
le curve rimarranno quelle strette ed i rotabili con una riduzione in scala non omogenea.
Questi due concetti sopra, nella mia "visione da ingegnere" (non è mia abitudine far presente questa sfumatura quando parlo di fermodellismo visto che ho conosciuto amici con la terza media che di quest'arte potrebbero insegnare a plurilaureati .....) non possono essere confutati.
Poi mi si può dire : "senti , a me non importa, e faccio girare quel che mi pare , basta che al mio occhio il risultato piaccia" ed io rispondo serenamente : "contento tu, contenti tutti"
Saluti, Francesco
PS :
61Andrea61 ha scritto:
.. Non prendere l'esempio della macchina alta o bassa o lunga ma corta, alla virgola, sii elastico.
Guarda le foto allegate: cosa sono auto in scala, ma lunghe mentre la limousine è in scala
perfetta anche se fuori sagoma ?
L'"elasticità" per un ingegnere è un concetto un po' diverso. Se parla di elasticità ad un ingegnere (e questo lo memorizzi bene perché è importante!) sappia che :
Conoscenza e comprensione. Lo studente deve apprendere i concetti e le questioni di fondamento della Teoria della Elasticità. In sostanza, egli deve comprendere ed assimilare i concetti basilari di stato di deformazione, stato di tensione e di legame costitutivo. Nello stesso modo, lo studente deve assimilare le nozioni relative ai lavori virtuali, ai principi variazionali e alla formulazione del problema di De Saint VenantNon parli di"elasticità" ad un ingegnere ma di "approssimazione" se affronta argomenti come quello di questo tread
(in ogni caso, le auto nelle foto, per me sono tutte delle ....cagate pazzesche)