Non sono arrabiato ma deluso dal solito comportamento italico. 1- Se non la posso avere io, non la deve avere nessuno 2- Solo chi muove le mani sa fare, peccato che le mani siano comandatea da un cervello 3- Nessuno ha voluto capire lo scopo della discussione, tentare di riprodurre veramente la realtà e non un surrogato, certo che 150Vcc su un plastico non li mette nessuno, e manco un pedale grosso come una scatola da scarpe 4- Giocare con i trenini è più che lecito, fare vero modellismo ancora di più. 5- Essere ferroviere non significa sapere tutto della ferrovia reale, oggi i ducomenti tecnici in particolare li possono leggere tutti, anche se l'elettrotecnica è bene saperla Alla fine mi tocca dare ragione a quel tale che sostenne: Governare gli italiani non è difficile, è inutile!
Se ci mettiamo a parlare di segnali in: fase controfase, bipolari, sfasati, codifica Grey, incremetali, assoluti e quant'altro di così specifico, non risolviamo i problemi e si stufa il pubblico, che già a sentire che i trenini si possono gestire anche con relè: Omron, Siemens o Schneider, invece che Roco o comprati dai cinesini di turno va in escandesenze e dichiara guerra.
In ogni caso tempistica di elaborazione e aggiornamento degli I/O, con il solo PC e materiale modellistico non si riesce a fare ciò che voglio, alla fine il miglior tempo di risposta è 150 millisendi, e non ripetitivo. Le ragioni sono: - tempo di elaborazione dei programmi, anche scritto in C che è il più veloce (del C++ non ho le librerie certificate gratis) - tempo e modi di gestione della comunicazione seriale nel caso delle reti modellistiche, baud rate e prescindere - il mondo digitale dei trenini è fatto apposta per evitare, o almeno complicare abbastanza, "infiltrazioni" di altri professionisti.
Con due PC, giusto per avere una reale simulazione, riesco a riprodurre il BEM di una sezione di blocco, facendo comunicare i PC su rete ethernet per comodità: li i tempi di elaborazione sono insignificanti e il programma da scrivere è modesto. Poi il tutto interfacciato, a tempo debito, agli ACELI e ACEI sempre tramite comunicazione seriale, quale dipende dallo HW installato.
In ferrovia reale, di fatto un ritardo di 500 mS è insignificate (conta assi a parte, i 100 mm di alcuni sensori a 150 km/h sono percorsi in 2,4 mS, il sistema che intercetta questo segnale deve lavorare al massimo a 0,5 mS che equivale a 2 KHz)
Quindi, a conti fatti, non ha nessun senso voler rendere partecipi, vale di più fare e poi mostrare a pagamento. Già pubblicarlo su carta è a pagamento.
E tornando alla sezione per il digitale, alla fine di problemi come questo si parla, se si continua a ripetere la solita domanda di come si configura un decoder, è meglio rimanere analogici o cambiare hobby.
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