Anche da noi c'è qualcuno che cura molto "l'intorno". E in questo fourum, nel sottoforum dei plastici:
viewtopic.php?f=7&t=64183titoit ha scritto:
[...]
Mi pare, invece, che il classico plastico da numerosi convogli con poca considerazione per il paesaggio e la scenografia sia piuttosto in ribasso anche presso i fermodellisti italiani.
Credo che per tutti sia una questione di spazio e di tempo: i piccoli diorami, diorami operativi, piccoli plastici necessitano di poco spazio e sono, più o meno, alla portata di tutti.
Poi ognuno ha il suo stile: italianissimo, misto o estero ed è sempre rispettabile

.
Io non ho la doppia vista (o la vista multipla) e pur facendo elettronica da oltre trent'anni non ho mai voluto automatismi più evoluti della chiusura a via impedita del segnale dopo il passaggio del treno (
ed è molto meno semplice di quanto si creda... 
).
A parte ora, in questi giorni, in cui sto facendomi una "variazione su tema" per dei carri da minerale inglesi, studio più accessori scenografici che i modelli: curo che la scena sia verosimile.
Ma un solo treno possso muovere...
titoit ha scritto:
Ritengo importante, per chi può, avendo tempo e conoscenze linguistiche, esplorare anche siti e forum francesi e germanofoni (ma anche belgi, olandesi, ecc) , perché si acquisiscono esperienze, stili e soluzioni che possono davvero arricchire il nostro bagaglio “culturale”.
Perfettamente centrato.
Io sto cercando un'ambientazione "nowhere", perchè ho diverse tipologie di rotabili, e per questo preferisco le ambientazioni industriali: sono simili in tutto il mondo, per l'Europa sono quasi normalizzate...
Forse può essere originale un'ambientazione portuale, ma nulla più. Un piccolo porto raccordato: in quali posti può svolgersi l'azione?