Salve, sto costruendo un plastico in digitale e tra i tanti dubbi vi è anche questo:
per sezionare correttamente un deposito locomotive devo utilizzare due sensori per stallo, uno "enter" ed uno "in" oppure un solo sensore? Ho una piattaforma girevole della Fleischmann che vorrei gestire con il modulo Dr-5052 della Digikejis. Come centrale utilizzo una Dr-5000 della Digikejis e come modulo di retroazione mi servo delle centraline DR-5088 sempre della Digikejis.
Grazie
Michele

Cortesemente spiegati meglio, così non si capisce cosa intendi fare all'atto pratico.
Vuoi forse automatizzare l'entrata e l'uscita delle locomotive dalla rimessa circolare?

Ciao, si vorrei automatizzare l'entrata e l'uscita delle locomotive dalla rimessa e vorrei uno schema su come e quanti sensori mettere nella rimessa.
Grazie

Con i soli sensori non risolvi nulla, se non di sapere che lì c'è un veicolo che assorbe corrente, ti ci vuole anche un software di gestione dell'automatismo che giri su un PC, per es. Rocrail, ovvero uno degli altri presenti sul mercato e in rete.
Quindi magari ci vuole anche altro hardware, es. quello per railcom.
Va da se che nulla è gratis, e c'è pure da scriversi la programmazione dell'automatismo in funzione di: proprio plastico, esigenze di gestione.
Quindi oltre a fare dei cablaggi, come in analogico, bisogna programmare.
A memoria alcuni semplici automatismi si possono fare anche con alcune centrali; anche con la DR5000 si possono fare degli script, pur avendola non ho ancora approfondito in quanto al momento non di mio interesse.

Quindi prima bisogna progettare il layout del plastico, quindi pensare all'automatismo, dopo decidere e pianificare l'acquisto dell'hardaware, installare, infine programmare. E se alla fine tutto funziona ... il PC gioca con i trenini.
Per quanto riguarda i costi, è tutto relativo, ma è un attimo avere 3 zeri a destra delle prime due cifre.
Per l'esecuzione, dipende dalle tua capacità e dal tempo che puoi dedicarci.

Ciao. io ho digitalizzato l'intero deposito del mio plastico e sto pian piano riproducendo lo storico deposito locomotive di Bussoleno (smontaile e trasportabile) interamente digitalizzato.
Come tratta servita da sensore ho sezionato l'intero punto di fermata del locomotore (circa 30 - 35 cm per avere un po' di margine).
Ho utilizzato il software rocrail e come tipologia di sensore ho utilizzato ENTER2IN (con un temporizzatore di circa 2 secondi ad emulare l'IN)

Di seguito riporto il link di un video di una parte del deposito di Bussoleno in funzionamento automatico con manovre:

https://www.youtube.com/watch?v=K9ow8PDS8x0


PS: sul plastico fisso gestisco una piattaforma girevole roco in automatico

Ciao Marco, grazie per i consigli. Utilizzo, purtroppo, "male" Rocrail, sto imparando un po' alla volta il programma, di tempo non ce n'è molto e non mi riesce semplice l'utilizzo di questo programma.
Sto a buon punto con i rotabili, ho due stazioni nascoste, due cappi di ritorno.....gestite, con non pochi problemi da due moduli dr-5013. Fin'ora ho installato 110 sensori collegati alle dr-5088; ho due booster dr-5033; per gli scambi, circa una sessantina, utilizzo invece le 4018; gli stessi moduli li utilizzerò per gli sgancia vagoni. Come centrale, invece, ho una dr-5000.
Mi resta da digitalizzare la linea secondaria con stazione di testa.
Avrei voluto un consiglio, semmai uno schema, su come posizionare i sensori nel deposito fleischmann (ne ho 5 per un totale di 15 ricoveri) affinchè poi con l'utilizzo corretto del programma Rocrail si possano "fermare" nel punto giusto anche per far si che le porte si chiudano.
Ho acquistato la dr-5052 e non riesco a capire se c'è bisogno di qualche altro mudulo di espansione.....
Cordialità
Michele Ruggiero

Per l'uso del DR5052 devi rifarti al suo manuale, dal catalogo emerge che è costruito apposta per la piattaforma Fleischmann.
Per i sensori di rilevanemto **, la teoria dice che né occorre uno per ogni treno o veicolo che intendi rilevare, pertanto se hai binari con "ricoveri multipli" fai il calcolo di quanti nè occorrono.
La lunghezza delle tratte ovviamenete circa 15 cm più lunga del veicolo (o gruppi con condotta passante) più lungo, poi anche se operi a velocità bassa, con tutto l'hardware che hai messo i tempi di comunicazione ed elaborazione iniziano a farsi decisamente sentire (io sono abituato a ragionare da anni in microsecondi, quindi 1 millisecondo mi fa differenza).
Dopo che ha cablato il tutto devi programmare Rocrail, lì devi trovare due-tre giorni consecutivi in cui isolarti dal mondo e studiare, e magari copiare da esempi o altre programmazioni simili.
Per i cappi di ritorno, per evitare noie di qualsiasi tipo, sul plastico sociale digitale e poi sul mio in costruzione, la polarità del cappio è gestita tramite due relè in base alla posizione degli aghi dello scambio di ingresso e uscita: problemi zero con qualsiasi tipo di veicolo, locomotiva o carrozza illuminata che sia, in più funziona sempre sia in digitale che analogico: così facendo se lo scambio non è in posizione corretta il treno si ferma prima di uscire dal cappio e non c'è l'obbligo del senso unico. Da bravo elettrico i cortocircuiti li ho aboliti in assoluto.

**
Se metti sensori ad assorbiento basta collegarli all'alimentazione della tratta sezionata come da suo schema.
Se metti sensori a contatto/segnale in tensione (reed, pedali, ottici, ecc.) lo devi mettere in modo che rilevi il veicolo quanto i suoi assi sono tutti sulle rotaie della tratta sezionata. Attenzine ai veicoli con condotta elettrica passante nei ganci.

Grazie Marco, seguirò i tuoi preziosi consigli.
Grazie mille.
P.S.
Posterò quanto prima, spero, un video. Grazie