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Livrea fotografica
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Autore:  br52 [ domenica 16 maggio 2021, 13:42 ]
Oggetto del messaggio:  Livrea fotografica

Salve vorrei sapere ,quando le locomotive a vapore appena costruite in livrea fotografica, giravano sui binari ,o venivano subito verniciate per il servizio grazie

Autore:  falcon [ domenica 16 maggio 2021, 13:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Se non sbaglio la FS 875, la Roco ne fece anche un modello in quella livrea.

Autore:  marco_58 [ domenica 16 maggio 2021, 14:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Di fatto all'epoca del vapore far circolare le locomotive in servizio non nella veste cromatica ufficiale era considerato un sacrilegio.
Le colorazioni fuori norma erano eventualmente riservate a modelli sperimentali.
Che poi spesso il grigio era la sola mano di antiruggine o una stesura sulla sola parte da fotografare.
Che poi le case modellistiche le propongano è un altro discorso.

Autore:  trenoazzurro67 [ domenica 16 maggio 2021, 14:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

br52 ha scritto:
Salve vorrei sapere ,quando le locomotive a vapore appena costruite in livrea fotografica, giravano sui binari ,o venivano subito verniciate per il servizio grazie

La livrea fotografica, come dice la parola stessa, era utilizzata esclusivamente per esigenze... fotografiche! Di norma si utilizzava la biacca (pigmento bianco a base di carbonato basico di piombo) e ci si limitava a coprire le parti oggetto di ripresa. Conclusa la sessione fotografica, si passava alla livrea ordinaria. Quindi nessun impiego in servizio attivo.

Pier

Autore:  crosshead [ domenica 16 maggio 2021, 16:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Prima della comparsa della fotografia a colori, il grigio fotografico era lo schema di verniciatura comunemente applicato alle locomotive a vapore, in quanto forniva immagini più nitide e dettagliate.

I primi ad usarlo furono gli inglesi dopo la metà dell'ottocento perchè le compagnie ferroviarie, a scopo pubblicitario, desideravano documentare al meglio le loro ralizzazioni. La Beyer-Peacock, a Manchester nel 1856, tramite il fotografo James Mudd fu la prima ad utilizzare questa tecnica; costui inoltre soleva sbiancare gli sfondi dipingendo il negativo. Pertanto, i sui epigoni, una volta che il negativo era stato elaborato, coloravano lo sfondo per fornire una visione nitida del contorno e della forma delle locomotive.

Poichè le prime emulsioni delle lastre fotografiche erano ortocromatiche, insensibili alla luce rossa, le molte livree di quel colore apparivano di un nero indistinto.
La soluzione ottimale era dipingere l'intera locomotiva di un grigio ardesia, un colore chiaro in grado gi evidenziare vari dettagli quali distribuzione, valvole, le razze delle ruote, etc. Il grigio, un colore basilare per individuare eventuali guasti o difetti, veniva applicato prima di effettuare eventuali modifiche.

Autore:  crosshead [ lunedì 17 maggio 2021, 18:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

La seconda "Schöne Württembergerin" che costa solo € 2.877


Immagine


Immagine


Micro Metakit H0 Class 97.501

Autore:  d 341 ionica [ lunedì 17 maggio 2021, 22:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Buonasera a tutti

Colgo l'occasione,prendendo spunto da questo topic, per chiedere se la gr 741, durante la presentazione e le fotografie di rito, abbia ricevuto la livrea fotografica.

La domanda nasce dal fatto che modellisticamente la micro metakit ne fece un esiguo numero in tale livrea, ma nella realtà, probabilmente, le tecniche fotografiche erano già evolute al punto di non necessitare tale pitturazione.

Grazie

Armando

Autore:  bigboy60 [ martedì 18 maggio 2021, 8:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Non sono un' esperto di fotografia, anzi, ma anche a me par strana una livrea fotografica posteriore agli anni '40.
La WW2 portò anche ad un' evoluzione importante delle tecniche fotografiche e delle pellicole.
Tantochè esistono filmati di guerra americani, pochi, ma non pochissimi, già girati a colori.
Saluti
Stefano.

Autore:  Bari S. Spirito [ martedì 18 maggio 2021, 11:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

d 341 ionica ha scritto:
Buonasera a tutti

Colgo l'occasione,prendendo spunto da questo topic, per chiedere se la gr 741, durante la presentazione e le fotografie di rito, abbia ricevuto la livrea fotografica.

Ciao Armando, a me sembra improbabile. Le 741, come ben sappiamo, erano locomotive trasformate e non di nuova costruzione. Troverei strano se le avessero riverniciate in chiaro, e poi di nuovo in nero, solo per una presentazione.

Autore:  lucab [ martedì 18 maggio 2021, 15:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Bari S. Spirito ha scritto:
Troverei strano se le avessero riverniciate in chiaro, e poi di nuovo in nero, solo per una presentazione.

Beh, si tratta di una sola loco finalizzata per far le foto ufficiali della macchina per i media dell'epoca (che erano poi solo video a pellicola per cinegiornali e foto per stampa poster/flyer/brochure/depliant [non so cosa si usava all'epoca] e giornali], e per far i manuali di uso e manutenzione, in cui la chiarezza, visibilità e riconoscibilità di ogni componente è essenziale.
Rimane il fatto se una di queste ha sgambettato in linea o no, argomento dibattuto anche all'estero.
Comunque in tedeschia era usata anche per le elettriche, ed a naso, ci sono per tutte quelle uscite prima della WWII. Dopo non mi pare. C'è qualcuno che la ricorda per la E 10?

Autore:  Guido Brenna [ martedì 18 maggio 2021, 15:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Livrea fotografica

Concordo in toto con quanto scritto da Beppe.
La trasformazione in 741 è stata fatta nella seconda metà degli anni cinquanta, quando la tecnologia fotografica consentiva di fare ottime foto anche a veicoli completamente neri o quasi, senza ledere i dettagli.
Cosa che mi fa escludere la necessità di verniciare in grigio una locomotiva solo per fargli alcune foto.
Questa pratica aveva un senso nei primi trenta anni del secolo scorso, quando la tecnologia fotografica era quella che era. Poi a quei tempi, ogni nuova locomotiva era un qualcosa da mostrare con orgoglio, da parte del fabbricante. Le 741 erano macchine nate per cercare di risparmiare carbone ed aumentare il rendimento di una tecnologia ormai superata. Non aveva senso fare foto di fabbrica ( che poi le trasformazioni avvennero in ambito FS anche per dare lavoro alle varie officine ) a rotabili tecnologicamente già superati da tempo.

Ciao.

Guido

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