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 Oggetto del messaggio: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 13:21 
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Momento tragico!
Ho, da circa 6 anni, il mio plastico perimetrale addossato all'intero perimetro della cantina.
In un angolo, sporgente dalle due pareti, vi è un pilastro che (me ne sono accorto accidentalmente perchè le pareti sono coperte dallo sfondo applicato su pannelli di forex fissati ai muri) che presenta, a mezza altezza, profonde spaccature longitudinali per una buona parte dello stesso.
Approfittando dei prossimi lavori Superbonus, proporrò il ripristino del pilastro naturalmente per evidenti problemi di sicurezza.
La cantina è, praticamente, occupata completamente dal plastico e non c'è alternativa allo smontaggio totale per poter consentire i lavori in questione anche perchè una parete è interessata, anch'essa a mezza altezza, da distacco di intonaco per umidità.
Detto questo vorrei sapere da qualcuno di voi, magari esperto in questioni legali (leggi: Avvocato), se, considerando il valore del lavoro eseguito per la realizzazione del plastico che ha un perimetro di mt 4,50 x 2,50 e la impossibilità di recuperare praticamente nulla di tutto quello che vi è montato sopra, a cominciare dalla struttura in legno, binari, impianto elettrico, catenaria, ecc, dicevo se secondo voi posso chiedere il rimborso del danno al Condominio o all'Assicurazione del Condominio.
Mi piacerebbe molto sentirmi dire di sì ma vorrei che la cosa fosse, per così dire motivata.
Ho posto qui la questione perchè solo chi ha quest'hobby capisce di cosa parliamo e il valore anche economico di un plastico, a parte il dramma di sapere che, per l'età che ho, difficilmente avrò la possibilità di realizzarne un altro.
Grazie per qualunque aiuto possiate darmi.
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 14:49 
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Località: 'Lisondria...
Partiamo dal presupposto che, essendo una cantina e non una tavernetta, un plastico non potrebbe starci. O meglio.... può starci se "depositato","accantonato","riposto"...ecc ecc... Non posso io usare la cantina come locale diverso dal suo uso.
Fatta la premessa, direi che la risposta è ovvia.
Tuttavia, tentar non nuoce...o forse si... :wink: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 15:27 
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Come dice Giacomo teoricamente no, ma ...
(Ci stò guardando dentro anch'io da qualche tempo per lavori che ho eseguito e lavori che intende esuguire il condominio anche sulle mie proprietà; es. per chi non lo sa, i muri esterni che danno sui balconi (gli incasssati e le loggie con certezza) seguono la proprietà del balcone e non sono di proprietà comune, il condominio può quindi solo decidere a rigardo del decoro.)
Ma sulla materia viene in aiuto per risolvere il probema (non per darti ragione o torto) il codice civile con l'art. 843 e alcune sentenze della Corte di Cassazione. Poi ci sono anche altri articoli, ma bisogna esamninare il caso specifico.
In casi come questi, dove si tratta di intervenire su elementi strutturali difficilmente si ottengono indennizzi in quanto obbligati (e pure fare alla svelta).
Questi esempi potrebbe esserti di aiuto nel comprendere di più la materia.
https://renatodisa.com/lart-843-c-c-che ... -o-comuni/
https://www.quotidianodelcondominio.it/ ... indennita/
Tra l'altro se la casa è tua, la manutenzione del fabbricato torna a tuo vantaggio.
Ovviamente se ci sono altri modi d'intervento vanno valutati.
Attenzione a che la cosa non degeneri in perizie da parte di tecnici della AUSL e dei Vigili del Fuovo, è un attimo trovarsi un ordinanza di inagilbilità.

Un banale suggerimento, anche se magari ci si crea il disagio da soli, ma è meglio cautelarsi (come feci io dove abitavo prima) se il condominio dovesse tergiversare, fare rapidamente una perizia da in ing. abilitato (a spese del condominio, le norme lo acconsentono ovvero lo obbligano), potrebbe capitare che il problema che è presente nella nostra propretàò dimenda da mancate manutenzioni da parte di terzi o di guasti coperti da assicurazione, quindi il danno c'è.

.............

Però mi permetto di ricordare a tutti i costruttori di plastici, e/o qualsiasia altra cosa che debba essere posizionata in una stanza, o anche in altro luogo, che prima o poi capita di doverli smontare (anche per ripararli), è pertanto bene non costruire dei monoblocchi in loco, ma un insieme di pezzi smontabili: però se hanno smontato e rimontato i templi di Abu Simbel, si fa anche per un plastico di trenini.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 15:58 
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Iscritto il: mercoledì 17 febbraio 2010, 22:01
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Se sei in un condominio e l' intervento di riqualifica del pilastro è stato approvato dai condomini, puoi chiedere al condominio il ripristino del luogo dove si deve fare l' intervento, quindi il costo di smontaggio, custodia e rimontaggio del plastico è a carico dei condomini, ovviamente la cosa deve essere richiesta in assemblea se sei il proprietario (o in caso di affittuario, al padrone di casa il quale potrà rivalersi sui restanti condomini ) , e se bocciata, puoi impugnare la delibera entro 30 giorni. Aggiungo che nulla vieta di avere un plastico in cantina in quanto essendo una pertinenza dell' appartamento non vi è un divieto che impedisce lo svolgere di attività ludiche.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 17:33 
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Iscritto il: martedì 8 maggio 2007, 19:26
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Non credo proprio che tu possa pretendere una cosa del genere. E' roba tua e a te tocca preparare l'ambiente per ricevere i lavori.

Da più di un anno sto seguendo su youtube parecchi video/tutorial sui superbonus (sismabonus ed ecobonus) perché anche io sono interessato alla possibilità di poter abbattere e ricostruire la mia vecchia casa di campagna. Ci spero perché così mi uscirà tutto lo spazio che voglio per un bel plastico. La difficoltà è trovare però l'impresa per farlo.

Comunque

da nessuna parte ho letto e sentito (dai tutorial) la possibilità di avere indennizzi/bonus per lo smontaggio/trasloco etcc. di qualsiasi cosa presente nell'immobile oggetto di lavori/bonus.

L'unica spesa che si può richiedere, o meglio, che può rientrare nei massimali che spetterebbero a chi effettua i lavori, sono le opere automaticamente trainate/inglobate per permettere di completare l'opera principale.

Esempio 1:
Se voglio il bonus per sostituire la caldaia e l'impianto a casa, nel massimale del costo della caldaia può essere implementato anche il lavoro e le spese per lo smantellamento del pavimento, massetto e vecchi tubi a favore di quelli nuovi.
Questo perché l'opera deve essere riportata alle condizioni complete e di funzionamento.

Esempio 2 (sismabonus):
Se viene abbattuta la struttura e rifatta nuova, antisismica, siccome bisogna riportare l'immobile alle condizioni più o meno complete come lavori, si può trainare la muratura, l'intonaco e se ricordo bene pitturazione e pavimenti (su questi ultimi non sono sicuro, o meglio, di tutte le cose dette fino ad oggi, c'è molto casino :mrgreen:

Mai sentito bonus o indennizzi per smontaggio dei vecchi mobili per permettere i lavori, oppure scombero delle case che dovranno essere abbattute e ricostruite. Nulla.

Ovviamente questo è quello che ricordo, ma potrei anche sbagliare o aver dimenticato qualcosa. Ti suggerisco di fare delle ricerche su youtube e magari fare delle domande agli esperti che ti risponderanno volentieri. Sapessi io quante domande ho fatto :mrgreen:


L'unica soluzione, o meglio, possibilità, è che i condòmini, in riunione, vogliano accollarsi (distribuire) le spese tra loro.
Dovresti essere fortunato ed avere tutti i condòmini buoni, bravi e amichevoli :lol:

Naturalmente ti auguro tu possa risolvere.

Francemente non mi viene in mente nessun'altro escabotage (si scrive così?)


Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 18:10 
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Iscritto il: mercoledì 19 luglio 2006, 19:22
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Ringrazio tutti per queste prime risposte.

Non è in discussione da parte mia, per ovvi motivi di sicurezza e responsabilità personali, la necessità o il diritto da parte del condominio di effettuare il ripristino del pilastro e della parete ammalorati, ma mi chiedo solo se ha fondamento una richiesta risarcitoria che per i soli materiali utilizzati ammonterebbe ad alcune migliaia di euro, per i danni conseguenti ad uno smantellamento del plastico indispensabile per l'esecuzione dei lavori di ripristino.

Condivido, però, che la cantina è una pertinenza dell'appartamento e, come tale, fruibile ; avevo già letto in passato però che l'utilizzo di cantine, box et similia sottostanno comunque a normative di sicurezza che ne impediscono di fatto un uso totalmente libero da vincoli.
E' proprio su questo che volevo conferme in un senso o nell'altro o, ancor meglio, se la realizzazione e detenzione di un plastico può essere considerata azione illegale alla luce di chissà quale norma.

Grazie ancora.
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 18:20 
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Iscritto il: martedì 8 maggio 2007, 19:26
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In caso di richiesta dei lavori l'unica cosa è che deve essere tutto a norma dal punto di vista catastale. Gli abusi mi pare (se ricordo bene) fanno decadere i bonus.
Ciò che hai dentro non interessa allo stato se deve finanziarti i lavori.
Lavori che possono essere richiesti o dal condominio o, se non sbaglio, anche solo da te, se sei proprietario e nel caso tutti votassero contro i bonus nell'assemblea.

Quindi quello che hai dentro che sia legale averlo costruito o meno, non centra nulla.

Ripeto non ho sentito nulla circa risarcimenti delle cose personali dentro un immobile oggetto di lavori :wink:

Il mio collega sta preparando i lavori a casa e ha fatto lo sgombero della casa. 700 euro a carico suo :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 19:52 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Allora, bisogna distinguere i lavori da fare e con quali soldi.
Con i soldi del Superbonus e consimili sono coperte solo le spese necessarie ai lavori appunto finanziati con il superbonus: vuotare e riempiere i locali sono affari di chi ci ha messo dentro la roba che c'è. *
Diverso è se quel lavoro lo si intende come manutenzione straordinaria (e urgente) per ripristino normali condizioni: e qui non è detto che l'impresa che esegue i lavori del superbonus riesca/voglia farli rientrare, ovvero che dica io non li faccio.
Forse nel tuo caso qui conviene anche provare la strada del danno imprevisto** e fare intervenire l'assicurazione, quindi magari qualcosa si porta a casa: in questo caso si procede per normale ristrutturazione edilizia e scarica solo il 50%.
In ultimo, se con il superbonus usano le parti relative all'antisismico è pure possibile che il volume della cantina si riduca, allora qui il discorso cambia radicalmente e devi rivolgerti ad un perito e poi ad un avvocato per avere eventualmente riconosciuta una diminuizione del valore della proprietà.

Le uniche cose che possono essere contestate sono l'uso per svolgimento di attività imprenditoriali e il pericolo d'incendio e esplosioni. Per incendio e esplosione ci dovrebebro essere tabelle in tal senso (ma una camera da letto con tanto di armadio guardaroba a 8 ante è sicuramente più infiammabile di un plastico).
In cantina, come in appartamento, senza mandato del giudice nessuno può venire a sindacare cosa c'è d'entro se tu non li vuoi fare entrare (salvo reale pericolo in corso), in garage si vede quando il portone è aperto.


*
Solo se dovessero mettere l'isolante al soffitto potresti tentare un accordo con l'impresa, se ha voglia di ascoltarti, però i questo caso potresti negare l'esecuzione del lavori nelle tue proprietà: il codice civile ti da tutte le ragioni, in quanto l'isolamento non è opera strutturale e non mette in pericolo la stabilità o l'usabilità dell'immobile.

**
Qui si potrebbe sostenere che l'umidità è dovuta a cambiamenti nel terreno circostante l'edificio, o a guasti occulti a impianti. Anzi se ha ceduto un pilastro direi che è meglio perseguire questa strada, sicuramente è meglio che senti prima un perito che conosca anche la geologia del luogo. Se si è modificata la falda freatica i danni potrebebro anche essere peggiori di quello che vedi adesso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 20:38 
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Iscritto il: mercoledì 19 aprile 2006, 23:10
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Località: C.mare
Gianfranco ha scritto:
Ringrazio tutti per queste prime risposte.

Non è in discussione da parte mia, per ovvi motivi di sicurezza e responsabilità personali, la necessità o il diritto da parte del condominio di effettuare il ripristino del pilastro e della parete ammalorati, ma mi chiedo solo se ha fondamento una richiesta risarcitoria che per i soli materiali utilizzati ammonterebbe ad alcune migliaia di euro, per i danni conseguenti ad uno smantellamento del plastico indispensabile per l'esecuzione dei lavori di ripristino.

Condivido, però, che la cantina è una pertinenza dell'appartamento e, come tale, fruibile ; avevo già letto in passato però che l'utilizzo di cantine, box et similia sottostanno comunque a normative di sicurezza che ne impediscono di fatto un uso totalmente libero da vincoli.
E' proprio su questo che volevo conferme in un senso o nell'altro o, ancor meglio, se la realizzazione e detenzione di un plastico può essere considerata azione illegale alla luce di chissà quale norma.

Grazie ancora.
Gianfranco


Gianfranco , tuto possiamo darti consigli e dritte ma alla fine ci vuole un perito che conosca lo stato dei luoghi e il territorio... ma intanto, perchè non ci fai vedere due foto del plastico, sei sicuro che non riesci a recuperare qualcosa ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 21:44 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
Ciao Gianfranco, oltre alla mia personale comprensione per il problema che ti affligge, se mi permetti ti suggerisco come mi comporterei io.
Lascerei perdere le richieste di risarcimento che implicano perizie costose, mal di pancia, arrabbiature e difficoltà di far comprendere ad altri i propri intenti o le proprie (presunte) ragioni e mi concentrerei sulla possibilità di rimuovere il plastico con opportuni tagli della struttura, del paesaggio, dei fondali e soprattutto dell'armamento, operando con calma e nella maniera migliore.
Cominciando ad irrobustire e rinforzare le zone soggette ai tagli (preventivamente ben studiati) per evitare per quanto possibile le deformazioni. Le rotaie si tagliano con un Dremel e un buon disco da taglio, il più sottile possibile e poi si ricongiungono con le apposite scarpette. Lo stesso per l'impianto elettrico, avendo cura di disegnare lo schema dei collegamenti, se non presente. Negli anni '60 del Novecento in Egitto si spostarono i Templi di Abu Simbel minacciati dall'innalzamento del livello delle acque del Lago Nasser, quindi penso che la cosa sia tranquillamente fattibile anche per il tuo plastico.
A lavori ultimati rimonterai il plastico che avrai preventivamente fotografato, con grandi soddisfazioni per aver superato tutte le difficoltà, apportando magari qualche miglioria.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: lunedì 10 gennaio 2022, 22:17 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
Messaggi: 2299
Località: Più a est di Vienna
Non userei parole diverse da quelle di capolinea. Conosco peraltro il plastico di Gianfranco e, pur convenendo che possa non essere una passeggiata, credo che con 7-8 tagli accurati possa essere smontato, spostato e poi ripristinato nella sua interezza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: martedì 11 gennaio 2022, 0:06 
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Nome: Santino Toscano
Iscritto il: martedì 7 febbraio 2017, 6:04
Messaggi: 1752
Località: Monza
capolinea ha scritto:
Ciao Gianfranco, oltre alla mia personale comprensione per il problema che ti affligge, se mi permetti ti suggerisco come mi comporterei io.
Lascerei perdere le richieste di risarcimento che implicano perizie costose, mal di pancia, arrabbiature e difficoltà di far comprendere ad altri i propri intenti o le proprie (presunte) ragioni e mi concentrerei sulla possibilità di rimuovere il plastico con opportuni tagli della struttura, del paesaggio, dei fondali e soprattutto dell'armamento, operando con calma e nella maniera migliore.
Cominciando ad irrobustire e rinforzare le zone soggette ai tagli (preventivamente ben studiati) per evitare per quanto possibile le deformazioni. Le rotaie si tagliano con un Dremel e un buon disco da taglio, il più sottile possibile e poi si ricongiungono con le apposite scarpette. Lo stesso per l'impianto elettrico, avendo cura di disegnare lo schema dei collegamenti, se non presente. Negli anni '60 del Novecento in Egitto si spostarono i Templi di Abu Simbel minacciati dall'innalzamento del livello delle acque del Lago Nasser, quindi penso che la cosa sia tranquillamente fattibile anche per il tuo plastico.
A lavori ultimati rimonterai il plastico che avrai preventivamente fotografato, con grandi soddisfazioni per aver superato tutte le difficoltà, apportando magari qualche miglioria.


Concordo con Capolinea al 100% per il semplice motivo che nessuno (leggi condominio) ti risarcirà per lo smontaggio del plastico ne tantomeno tu potrai pretendere alcun risarcimento o opporti all'esecuzione di lavori deliberati con assemblea condominiale (e non mi sembra il tuo caso) ... quindi mettiti l'animo in pace e studia un modo per riuscire a smontare e spostare il plastico temporaneamente.
Giancarlo, mi dispiace essere stato diretto, ma purtroppo sono/sarò nelle tue medesime condizioni quando inizieranno i lavori del SB110 nel mio condominio e dovremo sostituire i serramenti ... nel mio studio un lato del plastico (in costruzione) è proprio a filo davanzale :cry: :cry: e mi toccherà inventarmi qualcosa per agevolare il lavoro degli operai e/o smontare il lato del plastico.
Purtroppo non esistono strade diverse

x Marco58; un paio di precisazioni ....
Cita:
Solo se dovessero mettere l'isolante al soffitto potresti tentare un accordo con l'impresa, se ha voglia di ascoltarti, però i questo caso potresti negare l'esecuzione del lavori nelle tue proprietà: il codice civile ti da tutte le ragioni, in quanto l'isolamento non è opera strutturale e non mette in pericolo la stabilità o l'usabilità dell'immobile.

Ne dubito fortemente, il discorso potrebbe avere senso se l'appartamento sopra la cantina fosse il tuo, ma se al piano terra sopra la cantina ci abita un altro condomino non puo opporti assolutamente in quanto l'isolamento del soffitto cantina può essere realizzato ad esempio per evitare le dispersioni da un'unità immobiliare riscaldata (alloggio) ad un unità immobiliare fredda (cantina, box ecc), oppure per creare una compartimentazione antincendio tra un luogo a rischio senza permanenza di persone (piano seminterrato) e un luogo abitato (alloggio). E cmq le agevolazioni o Bonus Edilizi vengono erogati solo se vengono raggiunti gli obbiettivi per cui sono richiesti (adeguamento antisismico, efficenza e risparmio energetico ecc ecc ecc.)

Cita:
(ma una camera da letto con tanto di armadio guardaroba a 8 ante è sicuramente più infiammabile di un plastico).

sicuramente se ci riponi i pantaloni con gli accendini accesi in tasca :lol: :lol: :lol: ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico da smontare: chi mi paga?
MessaggioInviato: martedì 11 gennaio 2022, 1:50 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5901
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
san_tino ha scritto:
...
x Marco58; un paio di precisazioni ....
Cita:
Solo se dovessero mettere l'isolante al soffitto potresti tentare un accordo con l'impresa, se ha voglia di ascoltarti, però i questo caso potresti negare l'esecuzione del lavori nelle tue proprietà: il codice civile ti da tutte le ragioni, in quanto l'isolamento non è opera strutturale e non mette in pericolo la stabilità o l'usabilità dell'immobile.

Ne dubito fortemente, il discorso potrebbe avere senso se l'appartamento sopra la cantina fosse il tuo, ma se al piano terra sopra la cantina ci abita un altro condomino non puo opporti assolutamente in quanto l'isolamento del soffitto cantina può essere realizzato ad esempio per evitare le dispersioni da un'unità immobiliare riscaldata (alloggio) ad un unità immobiliare fredda (cantina, box ecc), oppure per creare una compartimentazione antincendio tra un luogo a rischio senza permanenza di persone (piano seminterrato) e un luogo abitato (alloggio). E cmq le agevolazioni o Bonus Edilizi vengono erogati solo se vengono raggiunti gli obbiettivi per cui sono richiesti (adeguamento antisismico, efficenza e risparmio energetico ecc ecc ecc.)
...


Spiacente ma qui sei in errore, già sentito avvocato, e impresa ha confermato (a me e a qualcun'altro il modo di far dell'impresa che si è offerta pure da sola non è gradito): i lavori ai quali non ci si può opporre sono solo quelli inerenti la stabilità e il mantenimento in regolare uso dell'immobile nel suo insieme.
In ogi caso l'isolamento termico, cappotto, è sufficente sul 25% delle superfici riscaldate, quindi questa possibilità è solo una speculazione (10% oltre le spese reali) per le imprese (e nel mio caso ancora di più dato che una coibentazione è già esistente in quanto obbligarioa al tempo della costruzione, poi qualche anno dopo è stata resa facoltativa, ovvero bastava il famoso mattone Poroton che è una cosa fantozziana da 92 minuti di applausi, lo avevo nell'appartamento precedente).


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