RITORNO A VERONA P.N. Sabato 4 settembre 2021 sono andato in treno al MODEL EXPO ITALY a Verona. In treno, quindi con arrivo a Verona P.N.
E' una stazione che per mè è sempre stata un mito, fin da giovane.
Adolescente, un amico macchinista mi aveva dato un orario di servizio della Bologna - Verona. Erano i tempi dei treni locali composti da carrozze diverse frà loro e trainate non di rado da E326. Forse, più di oggi, capitava di inverno di attraversare la pianura in una nebbia fitta, che "si tagliava col coltello".
Non avevo esperienza di questo, se non in qualche racconto dell' amico macchinista. Erano gli anni '70 del secolo scorso. Dal Fascicolo Linea vedevo la deviata a 60 km/h al Bivio S. Lucia. Il giallo/verde lampeggiante non era in uso quì dalle mie parti. Forse in cintura a Bologna, ma non avevo occasione di frequentarlo.
Poi nel '74 o '75 organizzammo con la scuola, la settimana bianca. Andammo ad Ora in treno e passai da Verona P.N. per la prima volta. Apprezzai la deviata a 60 a S. Lucia e notai l' ingresso angusto a semplice binario a Verona P.N.
L' ingresso in curva frà le case, con la staccionata ai lati, alberi di contorno ed un casello, possono evocare un' immagine da plastico. Ma appena passati quelli, si apriva l' intero scalo di P.N : enorme. Era, ed è, composto da tre fasci ed un grande deposito locomotive. Un fascio della stazione principale, passeggeri. Un fascio merci, più grande della zona viaggiatori, leggermente sfalsato. Un fascio ricovero passeggeri, parallelo al deposito locomotive.
Nel percorso Bologna - Brennero il treno doveva attraversare la stazione. Arrivammo al binario 1 con una traversata di scambi incrocio. Il treno ripartì, poi, in direzione opposta, con una lunga curva a destra, imboccando la Val Lagarina.
Ma Verona P.N. la rividi poi, crescendo con l' età, in altre occasioni, anche andando apposta. Col tempo avevano attivato il nuovo bivio S. Lucia, più complesso e più completo. Si arrivava paralleli alla linea da Milano, costeggiando il deposito locomotive, con gli allora nuovissimi E633 per il servizio verso il Brennero. Pochi anni fà transitai col Michelangelo, all' andata e al ritorno. Qualche minuto senza condizionamento, intanto che la locomotiva si porta all' estremità opposta del convoglio. In altri casi, la locomotiva viene sostituita.
Esaminando la pianta dell' impianto con Google, o seguendo col navigatore satellitare il treno che la attraversa si ha l' idea del mare di binari e dell' innervamento di rami di ingresso, che, a oggi, consentono ai treni Bologna - Brennero e vv di non attraversare la Milano - Venezia, avvalendosi di sottopassi e raccordi.
Ieri, poco dopo le 15, c' era un discreto traffico : molti ITALO, poi Frecciarossa, il treno OeBB per Rimini, regionali ed, infine, una ALn668 isolata in partenza per Rovigo, una trappulella, come la soprannomina Aloisius 1950 !
E, stando alla banchina del binario 10, si era vicini all' uscita del fascio merci, da cui transitavano treni fra cui, un cisterne, lucidissime, al traino di una rossa VECTRON OBB, tre diesel in arrivo da est, un immancabile treno containers, ed altro.
Insomma, di tutto e di più. Ed un salto indietro nella mia storia ferroviaria e nella mia giovinezza.
Stefano Minghetti
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