L'unica possibilità concreta (purtroppo) è che la ristrutturino e gestiscano completamente a loro spese.
Omnibus

Non credo che il ministro Matteoli pretenda che il Comitato ripristini la tratta a proprie spese.

Marco, al ministro Matteoli del ripristino della tratta non interessa un fico secco e, purtroppo, non interessa ad alcun altro salvo che agli ammirevoli componenti il comitato.
Ergo, se il comitato trova i finanziamenti motu proprio bene, altrimenti rimarrà una chimera (e ribadisco il purtroppo).
L'occasione è stata definitivamente persa quando non si volle capire che la Treviso - Ostiglia era perfetta per diventare la circonvallazione ferroviaria del Veneto, ma si preferì decidere che le merci non devono più viaggiare per ferrovia.
Omnibus

Parole da incidere nel bronzo!

Ciao
Andy

Sono perfettamente d'accordo circa il fatto che l'"Ostiglia" sarebbe potuta diventare la "circonvallazione ferroviaria" del Veneto. Un'occasione sprecata, anche perchè la linea era predisposta fin dall'inizio per la posa del secondo binario.

Quanto all'interesse di Matteoli per la tratta Legnago-Cologna Veneta secondo le notizie disponibili esiste e qualcosa a Roma si sta già muovendo concretamente.
Lo so, sembra incredibile (oltre tutto la mia fiducia nei politici è vicina allo zero, costituiscono una casta di aristocratici divenuti tali --assurdamente!-- grazie al voto dei cittadini, che dovrebbe essere lo strumento principe della democrazia) ma per una volta non disperiamo. E stiamo a vedere.

Ma ora è tempo di elezioni...anche in Veneto...se adesso chiedessi a un politico "scusi ministro, riaprirete la Bribano-Agordo?" mi risponderebbe di sì...
Poi ad elezioni avvenute verrebbero comunque fuori milioni di problemi...
Ti ammiro per la tua fiducia Marco, purtroppo la mia è andata sotto zero da tanto tempo nonostante sia "giovane"...

Per una volta voglio sperare che qualcosa si faccia...

Marco, su che percorso la "circonvallazione" ?

La Ostiglia-Treviso era una di quelle linee costruite esclusivamente per ragioni militari. Doveva servire quale itinerario alternativo per il trasporto di ingenti quantità di uomini e materiali verso il fronte. Questo, ovviamente, in un'epoca in cui non era ancora comparso l'aereo. A ben guardare la linea percorreva zone esclusivamente agricole e, nel tratto Grisignano di Zocco-Ostiglia anche scarsamente popolate. Sfortunatamente fu una ferrovia che venne completata solo poco prima della sua distruzione bellica per cui non venne mai utilizzata in modo normale. La mancata ricostruzione del tratto Grisignano di Zocco-Treviso, per motivi non del tutto chiari, è la ragione per cui anche il rimanente tracciato venne, nel tempo, soppresso. Oggi certamente un collegamento ferroviario tra Treviso e la Bassa Veronese per far transitare i merci e liberare così tracce sugli altri percorsi potrebbe essere una cosa valida ma ricostruire l'intera linea mi pare quanto mai utopistico. Anche limitandosi al solo tratto Grisignano di Zocco-Legnago o, addirittura al troncone Legnago-Cologna Veneta non so proprio quali utilizzi potrebbe avere. Scarso o nullo il traffico viaggiatori, ci potrebbero essere dei convogli merci per servire eventuali attività industriali lungo il percorso, ma ciò richiederebbe una politica tariffaria e un'organizzazione logistica ben diversa da quella attuale. Per cui, in conclusione, al massimo un trenino turistico e nulla più.
Saluti

E ci sarebbe che a Grisignano attraversa la Venezia - Milano 'a raso'...

Ovviamente con limitazione di velocità a 6 Km/h

No, quello no. Ho comunque il dubbio sul fatto che sia ancora possibile l'attraversamento senza manovre dalla ipotetica Camposampiero-Grisignano alla ipotetica Grisignano-Ostiglia.

A Grisignano di Zocco la linea da Treviso entrava lato Padova, quella per Legnago usciva lato Vicenza per cui non c'era alcun attraversamento a raso, ma solo l'impianto di stazione in comune. L'eventuale posa di deviatoi per permettere il proseguimento nelle due direzioni è uno degli aspetti principali per un eventuale ripristino. Personalmente ne sarei felicissimo se la linea venisse ripristinata nella sua interezza; molto meno se venisse riattivato il solo tratto Grisignano-Legnago. Comunque, l'aspetto più importante, senza il quale tutto rimane solo un sogno, è quello economico: chi paga? La domanda vale sia per i costi del ripristino, sia per i costi di esercizio.
Saluti

Ma deve attraversare senza sopraelevazioni (da qui a raso) la Ve-Mi da Nord a Sud e che tu lo faccia con un incrocio o percorrendo il piano di stazione, c'è sempre da risolvere il problema di far transitare o l'uno o l'altro.


Problemi tra Camposampiero e Treviso a Camposampiero. Interferenza con la nuova viabilità. Purtroppo. Che probabilmente migliorerebbe il collegamento Padova-Treviso.

Il completo ripristino della linea avrebbe avuto senso se Lassù Qualcuno avesse creduto nel trasporto merci su rotaia. Oggi, se anche Qualcuno fosse colpito da virtuosi ripensamenti (mera ipotesi e nient'altro), il ripristino sarebbe più difficile e costoso a causa degli avvenuti sbancamenti, trasformazioni, strade interferenti ecc. A dire il vero se ci fosse la volontà di ripristinare la linea, si potrebbe fare tutto. Ma la volontà non esiste nè debole nè forte. Quindi la "Ostiglia" nella sua interezza non verrà riaperta.

Quanto ad un ripristino relativo anche soltanto alla tratta Legnago - Cologna V. non è che sia fiducioso (pratico il santommasismo acuto verso il mondo della pseudopolitica), dico soltanto "stiamo a vedere". Spesso le logiche di Quelli Lassù sono complicate, contorte, diverse dalle nostre e riservano sorprese, quasi sempre negative.
E' già un miracolo che siano state ottenute delle promesse. Elettoralistiche? Serie? Giudicheremo in base ai fatti concreti.

Domanda:
Nella prospettiva del solo ripristino tra Legnago e Cologna Veneta, quale prospettive di traffico potrebbe avere? Al di là di un suo uso turistico-museale, quali potenziali clienti (industrie, aziende agricole, magazzini) ci sono o potrebbero sorgere lungo la linea?
Solo sulla base di questi risultati si può sperare im un suo ripristino, altrimenti si può solo continuare a sognare.
Risposta per Saint:
Se non sbaglio l'impianto di Grisignano di Zocco venne già all'epoca costruito in maniera di poter ricoverare treni anche di dimensioni notevoli e l'eventuale attraversamento della linea principale (MI-VE) avverrebbe soltanto per un tempo di qualche minuto, come del resto avviene in centinaia di altri impianti, sia in Italia che all'estero.
Ancora una domanda:
Esiste in Veneto una carta tecnica regionale?
Saluti