Sono le sigle identificative per i vari tipi di filo, tecnicamente cordina, per i vari ambiti d'impiego, alcune sigle dovrebebro essere superate: ormai le ho dimenticate, anche perchè mi servo da colleghi con cui ho collaborato e mi danno quello che oggi si usa di più.
Le sigle più comuni che si usavano fino a qualche anno fa sono H05V-K, H07V-K, dove il numero indica la tensione d'isolamento: 500 o 700 V. I fili siglati LiY, LiFY, sono per basse tensioni, tipo quelle che si usano nei plastici, ma meccanicamente sono più deboli, e non è detto costino di meno.
Per il plastico va più che bene il filo siglato H05V-K, ma sicuramente lo trovi fino a 1 mmq: 0,5 mmq, 0,75 mmq, 1 mmq. Dopo di che si usa normalmente il H07V-K da 1,5 mmq in su: negli impianti (escluso i quadri di automazione), da norme è il filo con le caratteristiche inferiori da utilizzare. Queste sezioni probabilmente si trovano ancora in matasse da 100 m.
L'ultima fornitura che ho per il costruendo plastico è filo siglato FS17, che è quello attualmente obbligatorio per le norme antincendio in qualsiasi impianto civile e industriale.
Ma ti conviene acquistarlo da un elettrista installatore, le matasse ormai sono quasi tutte da 200 m, alcuni vendono anche con scontrino, diversamente ti fa una fattura: ne vale la pena. Se lo hai vicino puoi trovare dei buoni prezzi da Tecnomat, ma la sezione minima è 1,5 mmq.
Non comprare matasse inferiori a 100 m, fanno pagare il taglio, e alla fine lo paghi il doppio.
Per la scelta delle sezioni dipende da cosa ci colleghi.
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