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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: sabato 30 agosto 2014, 23:53 
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Scusa, ma se intendi fare un ovale con un solo binario di raddoppio e vuoi la circolazione nei due sensi, è più semplice utilizzare i due binari del raddoppio, uno per ogni senso di marcia, e quindi invertire la polarità di alimentazione dell'ovale restante: aggiungi un solo relè perchè ti occorrono altri due contatti in scambio. Gli scambi saranno alimentati assieme al resto dell'ovale. I sezionamnti su due binari di raddoppio vanno fatti su entrambe le rotaie.
Però, questo vale solo se fai un solo raddoppio, se ne fai due, o più, il discorso cambia completamente, ed in modo esponenziale.

Come ti abbiamo detto l'appetito vien mangiando :wink:

Ma, così per dire, non è che per caso hai lo spazio per fare un "osso di cane" con uno o due raddoppi, in pratica simuli una linea a duppo binario. Ai fini del cablaggio i due raddoppi sarebbo indipedenti uno dall'altro ed uguali tra di loro. Vedresti i treni circolare nei due sensi e che si alternano, con semplici circuiti elettrici eventualente repplicati.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 8:21 
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marco_58 ha scritto:

Come ti abbiamo detto l'appetito vien mangiando :wink:


Infatti. Il mio impianto era nato unicamente con due sole possibilità di circolazione a BA: doppio binario e falso doppio binario con 6 deviatoi per il cambio della modalità di circolazione e senza nessun impianto di regolazione della circolazione per non complicarmi la vita.
Una volta realizzato mi sono accorto che senza alcun rifacimento ma con l'aggiunta di 12 deviatoi e un po' di relè per l'inversione del BA avrei potuto realizzare la banalizzazione di tutto il BA ma con la necessità di realizzare un ACEI di 24 itinerari per la gestione del tutto... un po' di anni di lavoro e i risultati sono stati superiori a quanto, con un po' di timore..., avevo ipotizzato.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 9:12 
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Proprio da quello che ho letto in giro, ci sono dei sensori singoli che sono semplicemente degli switch, ma vedevo che ce ne sono anche di doppi, capaci di discriminare la direzione tra i 2 sensori E1 e E2, non ho capito però il segnale di output come si comporta. Inverte la polarità?

Cmq, il progetto a cui sono per il momento arrivato è il seguente. "Sotto terra" vedete i 2 binari di raddoppio, nascosti alla vista.

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Le misure sono 410x130cm


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 22:09 
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Considerando anche la stazione i raddoppi sono 3, quindi in analogico puoi:
1) tutti i treni circolano nello stesso senso e si scambiano ad ogni raddoppio = fai 3 circuiti come quelli postati in precedenza
2) il plastico funziona come una linea a singolo binario con incroci in ogni raddoppio = fai una logica complessa che comprenda blocco automtatico reversibile e incroci, con binari d'incrocio dedicati al senso di marcia, e commuti singolarmete tutte le altre tratte
3) se vuoi usare la stazione per le manovre, nel caso 1 basta bloccare la circolazione in linea, nel caso 2 devi adeguare la logica di comando anche alla condizione di manovra.

Concludendo, se vuoi fare veramente quel plastico, con il tipo di circolazione del punto 2, visto che inizi da capo, e non sei un esperto in automazione, lascia perdere l'analogico e l'elettromeccanico e vai subito in digitale: spendi parecchio meno e non diventi matto. L'hardware è in quantità ben minore dell'elettrommeccanico, ma poi il software lo crei come e quando vuoi, senza limiti, se non quella della memoria della centralina o del PC che userai: ti stufi prima te a scrivere del programma.
Tanto più che in digitale trovi esempi a valanga, ed i software commerciali di gestione dei plastici nascono già nell'ottica del funzionamento ferroviario.
Fare tutto da capo in elettromeccanica, o con prodotti industriali, sono sostanzialmente cose per chi le fa anche nella vita per mestiere, e magari conosce anche le logiche di gestione dei treni al reale.

******
A livello di sensoristica, alla fine esistono tutte le combinazioni che vuoi, ma poi il segnale del sensore va riconosciuto ed elaborato con oppurtuni circuiti elettrici o/e elettronici: non è neanche roba per tutti i professionisti addetti ai lavori: fidati, lascia perdere.

****
Però, senza polemica, ed in simpatia, se il disegno lo postavi subito, e dichiaravi subito le tue conoscenze ... magari non ci sarebebro volute 8 pagine di forum, per arrivare al mio concludendo. Magari ti evitavi di aprire altri tread per fare domande a macchia di leopardo, con risposte, non consone a quello che veramente interessa a te.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 22:55 
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marco_58 ha scritto:
Però, senza polemica, ed in simpatia, se il disegno lo postavi subito, e dichiaravi subito le tue conoscenze ... magari non ci sarebebro volute 8 pagine di forum, per arrivare al mio concludendo. Magari ti evitavi di aprire altri tread per fare domande a macchia di leopardo, con risposte, non consone a quello che veramente interessa a te.


:)

A parte il fatto che non è affatto detto che alla fine lo realizzerò così (è il punto a cui sono arrivato finora con le revisioni) in realtà gli unici raddoppi che intendo automatizzare sono i 2 nascosti, quindi 4 relé in tutto, per variare un po' la circolazione dei treni, come se il percorso fosse più lungo.

Sul resto boh... nel senso che penso di gestirlo sostanzialmente in manuale, non mi interessa una gestione completamente automatica (diversamente passerei direttamente a lissy).

E poi mi scuserete il lungo thread, ma prima di scegliere cosa fare è importante capire perchè una cosa funziona :)

P.S. Questo nel frattempo è il diorama di stazione in corso di realizzazione... in un certo senso è una sorta di prova generale della stazione per il plastico

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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 23:41 
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quel piano binari contiene un'errore.....i deviatoi di entrata in stazione nella posizione di corretto tracciato portano ai tronchini.... :(


Ultima modifica di kroki il domenica 31 agosto 2014, 23:44, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 23:42 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Cita:
Sul resto boh... nel senso che penso di gestirlo sostanzialmente in manuale, non mi interessa una gestione completamente automatica (diversamente passerei direttamente a lissy).

Una di quelle belle cose che stanno bene solo sugli scaffali dei negozi.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 23:48 
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marco_58 ha scritto:
Concludendo, se vuoi fare veramente quel plastico, con il tipo di circolazione del punto 2, visto che inizi da capo, e non sei un esperto in automazione, lascia perdere l'analogico e l'elettromeccanico e vai subito in digitale: spendi parecchio meno e non diventi matto. L'hardware è in quantità ben minore dell'elettrommeccanico, ma poi il software lo crei come e quando vuoi, senza limiti, se non quella della memoria della centralina o del PC che userai: ti stufi prima te a scrivere del programma.
Tanto più che in digitale trovi esempi a valanga, ed i software commerciali di gestione dei plastici nascono già nell'ottica del funzionamento ferroviario.

E bisognava scrivere tutto sto poema per arrivare a detta conclusione ?
Parlando di costi, partendo dal presupposto che in casa hai un pc, e decoder locomotive a parte, inclusa la centralina, moduli di retroazione e decoder accessori considerando un software free con 300€-400€ te la cavi.
Avendo i binari posati in un mesetto di lavoro funziona tutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2014, 23:56 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Scusa, ma quello che non hai capito, è che con un raddoppio è una cosa; con n raddoppi, e modirezione di tutti i treni, si replica per n volte.
Mentre con il caso 2 che ti ho fatto, è l'approccio al problema che è completamente diverso, figurati le soluzioni.

Il problema da risolvere non è il singolo raddoppio, ma tutta le gestione del movimento sul plastico, manuale o automatica che sia.
E' solo una questione di logica, i componenti ed il cablaggio vengono dopo, giusto in funzione della logica (spudoratamente è matematica pura, equazioni di n livello, solo scritte in altro modo; per complicarsi la vita http://it.wikipedia.org/wiki/Logica_matematica ).

Giuso per, le fondamenta di un palazzo da 5 piani sono tutta un'altra cosa da uno da 3 piani ... se poi passiamo a 10.

Se invece il divertimento è nel fare e disfare, a beh allora!


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: lunedì 1 settembre 2014, 7:19 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4971
Località: Pistoia
Se poi vuoi un PC tutto per il plastico, io ne ho trovato uno usato a 40 € e lo uso solo per quello, tanto per non creare confusione.

L'impianto che sto facendo per il plastico sociale è analogico per ovvi motivi di circolazione di modelli di ogni tipo, però la sua funzione pur essendo automatica è molto semplice, si tratta solo di far rincorrere un max di 3 treni in un anello, se le cose fossero state più complesse allora l'avrei fatto solo digitale.

Nell'impianto è prevista anche una zona di deposito, il DRS di Pistoia, in quella, che prevede di essere smontata e portata alle manifestazioni, in cui il movimento sarà automatico, ma più complesso, sarà unicamente digitale attraverso PC.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: lunedì 1 settembre 2014, 8:45 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2822
@ kroki

Cita:
quel piano binari contiene un'errore.....i deviatoi di entrata in stazione nella posizione di corretto tracciato portano ai tronchini....

Non esiste nessun errore di tracciato. Vorrà dire che nel "piano schematico", nel "Registro disposizioni di servizio" e nelle "istruzioni di dettaglio" dell'impianto per quel deviatoio verrà indicata la posizione "Normale per la destra" e "rovescio per la sinistra".

@ BuddaceDCC

Cita:
Una di quelle belle cose che stanno bene solo sugli scaffali dei negozi.

Mi stupisce questa tua affermazione. In quello spazio non puoi fare certo di più in una maniera razionale.
Cita:
Avendo i binari posati in un mesetto di lavoro funziona tutto.

Abbiamo dei tempi di consegna da rispettare ?

@ marco58

Cita:
Se invece il divertimento è nel fare e disfare, a beh allora!

Che conclusione è ? Perché allora 20 anni fa un impianto simile analogico e manuale/automatico non si sarebbe potuto costruire ?


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: lunedì 1 settembre 2014, 8:51 
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Località: Torino
Tz ha scritto:
@ BuddaceDCC
Cita:
Una di quelle belle cose che stanno bene solo sugli scaffali dei negozi.

Mi stupisce questa tua affermazione. In quello spazio non puoi fare certo di più in una maniera razionale.

Fausto mi riferivo al Lissy.
Il Lissy a parte essere supportato da un solo produttore, richiede di mettere sensori "invasivi" sia sul plastico che sui rotabili.
Tz ha scritto:
Cita:
Avendo i binari posati in un mesetto di lavoro funziona tutto.

Abbiamo dei tempi di consegna da rispettare ?

Bhe parlo per esperienza personale, se mi imbarco in un lavoro che richiede troppo tempo di cui non vedo la fine con buona probabilità rischia di rimanere un incompiuta 8o peggio passa la voglia).


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: lunedì 1 settembre 2014, 10:45 
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Tz ha scritto:
...
Che conclusione è ? Perché allora 20 anni fa un impianto simile analogico e manuale/automatico non si sarebbe potuto costruire ?


Il riferimento è tutto quanto scritto da red707.

Certo 20 anni fa si poteva fare, come oggi, ma lo sapevamo e sappiamo fare in pochi: io, te e Marcello, di sicuro, Nuccio non so dire, lo conosco solo come digitalista.
Ad uno che comincia oggi, e lo fa per se stesso, suggerisco di andare subito in digitale.
Faccio per primo un discorso diverso se il plastico è di una associazione: bisogna prima decidere in che direzione "remare".
In ogni caso se parti "stretto", ad ogni "lampadina aggiunta" devi rivedere diverse cose, se già pianifichi con chiarezza un obiettivo, basta solo aggiungere il mancante.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
MessaggioInviato: lunedì 1 settembre 2014, 11:09 
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Il piano binari non ha nessun errore ed è pure piuttosto bello. Mi permetto solo di suggerire, nello scalo, la presenza di un'asta di manovra di adeguata lunghezza ed una bretella nei binari di scalo (le manovre si fanno più interessanti e si semplificano, oltre ad essere indipendenti dal movimento dei treni). Le modifiche non sono necessarie, su molte secondarie appenniniche (e non solo) non c'erano (dipende da chi progettò la linea originale e in che anno), però...
Ah, se io mi posso permettere, in stazione trasformerei un binario tronco (per come è fatta adesso la stazione viene meglio quello a fianco del FV) in binario di circolazione. Così è possibile rendere ancora più interessante la circolazione dei treni (esempio: arriva il merci sul binario 3, sui binari 1 e 2 si incrociano due convogli passeggeri, dunque il merci riparte avendo a sua volta incrociato un treno e dato la precedenza all'altro).
Altro suggerimento: il binario lì in basso, non farlo parallelo al bordo, fagli fare una leggera ansa verso l'interno.
Infine, 4 binari nascosti non sono tanti: io amplierei un po' il discorso (e quindi la gestione elettromeccanica va a farsi benedire). Nella stazione nascosta in diagonale piazzerei dei deviatoi tripli e aggiungerei un binario (i deviatoi tripli fanno sì che la lunghezza dei 3 binari sia uguale) ed inserirei pure qualche tronchino per le composizioni navetta (automotrici, ecc.), il che consentirebbe anche di fare un esercizio va-e-vieni...

Per quel che riguarda la gestione, se non sei così esperto di elettronica, orientati sulla soluzione della gestione digitale tramite PC: anch'io sto pontificando su un impianto ACEI per il mio futuro impianto, ma mi sa tanto che mi orienterò sul controllo digitale (già ho poco tempo per fare l'impianto, se poi ne perdo altro per imbastire la logica di controllo... magari poi la faccio lo stesso per sfizio personale). Tanto alle fiere dell'elettronica trovi dei PC usati a prezzi ridicoli (e non servono mega computer), gli installi sopra il programma di gestione del plastico, lo colleghi alla centrale digitale ed è fatta.


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 Oggetto del messaggio: Re: (Elettro)tecnica. Reed e scambi
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Bomby ha scritto:
Il piano binari non ha nessun errore ed è pure piuttosto bello.


Grazie :)

In effetti ho sacrificato alcune cose all'esigenza di avere uno spazio grandicello di stazione e curve in vista larghe, perché poi ognuno ha i suoi "pallini" e le cose su cui invece non è disponibile a scendere a compromessi... per me ad esempio è troppo irrealistico il modo in cui il treno "si spezza" per fare le curve strette, con mantici che si allontanano a dismisura.... o vedere un treno che entra in galleria e ne esce dopo 5 secondi...


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