http://www.sarom.it/index.php?p=inf_det ... zispeciali

Buon lavoro

Su consiglio di molti, ho reso un po’ più calda la luce dei ledi sotto le arcate: è bastato colorarli con del giallo chiaro. Mi è stato consigliato di usare dei colori per vetro ma ho usato uno smalto Humbrol e il risultato mi pare comunque raggiunto.


In queste foto alcuni led sembrano più bianchi di altri ma al vivo la colorazione è molto più uniforme che in foto.


Nella foto qui sotto si vedono tre led all’altezza dei binari, beh, quelli erano le prove. Ne avevo colorati alcuni con diverse tonalità dal giallo all’arancio per vedere quale andasse meglio e ha vinto un giallo limone.


Tra un led e l'altro comincio anche a posare la massicciata. I binari verranno invecchiati in un secondo momento. Seguiranno notizie...



Currently On My Stereo: GORILLAZ “SELF TITLED”

Sembra una sciocchezza questa piccola variazione cromatica ma ora veramente le luce sembra quella giusta!
Well done!

che massicciata usi?

Ciao Giacomo, per ora sto usando il Medium Dark Brown della Woodland Scenics (cod. B78, ottima pezzatura). Ne userò anche di altre tonalità, tanto poi darò una passata di marrone ad aerografo.
Per alcune parti alle estremità uso della sabbia molto fine...

Come previsto dal progetto iniziale (vedi le prime pagine del thread) ho costruito una parte di struttura in cemento che corrisponde all’ingresso est della stazione di Milano Chiaravalle. L’idea era quella di rappresentare una struttura “importante” che nel corso degli anni ha subìto modifiche e interventi, uno dei quali è l’aggiunta delle tre arcate metalliche.
La realizzazione è completamente in cartoncino “pesante” da 2mm e “leggero” (Fabriano F2), talvolta a strati per imitare le geometrie ispirate alle gallerie stradali di Milano Centrale progettate da Ulisse Stacchini nelle prime decadi del secolo scorso. Al posto della strada, però, ci ho messo i binari mentre sopra, al posto dei binari ci andrà la strada.
Una volta disegnato su cartoncino i vari profili, sono passato al taglio con un taglierino a lama grossa. Non ho avuto troppa paura di sbagliare: uno dei lati positivi del cartoncino è il costo praticamente nullo del materiale quindi anche in caso di errore è sufficiente ricominciare daccapo.

Una volta ripuliti tutti pezzi e assemblati tra loro, ecco l’aspetto provvisorio della struttura. È sufficiente uno strato sottile vinavil e nel giro di pochi minuti i pezzi sono incollati e siccome mi piaceva l’idea che s’intavedesse una parte di stazione, ho costruito anche all’interno una serie di travi, meno decorate, ma che richiamano comunque lo stesso stile.

Qualche foto prima della verniciatura color cemento.





Questa foto fatta dopo aver messo le luci (vedi QUI) mostra l’effetto dell’insieme cemento+arcate.




Alcune traverse sono fissate allo scopo di rendere più robusta la struttura e sono realizzate con pezzi di foamboard, il polistirolo espanso rivestito di carta.




Un inquadratura “di servizio” mostra alcune travi ancora incomplete nella parte posteriore:



Il buco che s’intravede corrisponde alle scale di accesso alla metropolitana ancora totalmente spoglie.



Currently On My Stereo: AWOLNATION “NOT YOUR FAULT”

Sono "schifosamente" impressionato dalla naturalezza e dalla pulizia della realizzazione.
Ma come cacchio fai!!!???

"Il bue che chiama cornuto l'asino...".

Quoto al 100%.

Proseguono i lavori in stazione. Secondo il progetto si prevedevano una serie di segnali da posizionare in prossimità dei singoli binari quindi è giunto il momento di dedicarmici, con un filo d’ansia viste le mie capacità elettriche. Per prima cosa ho riadattato alcuni vecchi segnali Linea Model che già avevo (era un peccato non sfruttarli), quindi ho voluto provare a “fondere” un segnale a vela quadra con uno a vela tonda e ho ottenuto il segnale di partenza dei binari 1 e 2.





Dopo averlo fissate e dopo aver provato che le luci funzionassero, come sempre accade, mi sono accorto di averlo posizionato troppo vicino ai binari, quindi ho dovuto toglierlo e rimetterlo in posizione più arretrata. Per fortuna senza danni.



Poi è toccato al segnale a portale, sempre Linea Model, acquistato qualche anno fa per l’altro plastico. Anche in questo caso mi dispiaceva non utilizzarlo, quindi ho provato a trovargli una posizione verosimile.





Per i segnali a due e tre vele sovrapposte, ho voluto provare i segnali di Fermodellismo.it, quelli ad assemblaggio facilitato ma pur sempre in kit: molto belli anche se delicatucci nel montaggio. Non sono stato sufficientemente paziente da dipingere le vele mentre erano ancora smontate, così da vere delle linee meno incerte. Vedrò se sarà il caso di rifarle in seguito…




Ed eccoli tutti in posizione (a parte quello dei binari 1 e 2 che in questa foto ancora non avevo ancora arretrato)




Una nota: essendo una schiappa con il saldatore, ho fatto una fatica boia a usarlo per collegare i led (alcuni dei quali ho naturalmente fuso), perciò per il montaggio di tutti i segnali ho usato esclusivamente il SuperAttak. I segnali sono stati successivamente dipinti con vernicette Humbrol opache stese a pennello.

Currently On My Stereo: IL GENIO ”AMORE CHIAMA TERRA”

Che dire...
mi piace.
I tuoi lavori riescono sempre a trasmettermi una senzazione di "semplicità" unica.
Anche se non è ancora finito, si riesce già a cogliere l'atmosfera della ferrovia urbana milanese.
Veramente, veramente bello.

E' quello un aspetto molto importante: saper ricreare un'atmosfera. Non è una cosa semplice, a volte anche i lavori più raffinati non riescono in pieno nell'impresa, poiché bisogna cogliere alcuni particolari aspetti della realtà e riproporli modellisticamente. Non importa che l'impianto sia la riproduzione dal vero di qualcosa di esistente, può essere anche di fantasia: ma l'importante è saper cogliere l'anima del reale e ricrearla, anche se con qualche licenza.

Questo impianto mi ricorda alcuni capolavori visti in forum di modellisti inglesi, che in quel campo ci sanno fare davvero.

Grazie infinite! Questi complimenti mi riempiono il cuore perché ricreare un'atmosfera è davvero il risultato che vorrei ottenere. Spero davvero di continuare con lo stesso spirito.
Intanto ieri sera ho piazzato una canalina per cavi in una posizione strategica (dovevo coprire la giunzione tra due lastre di plasticard "mattonato")


A risentirci,
Silvio

Spero anche io di rendere allo stesso modo nel mio plastico ligure. Stai in campana perchè ti romperò le scatole per consigli e pareri . Devo ancora decidermi di fissare i binari, ma soprattutto gli scambi... Quelli mi bloccano assai perchè voglio la precisione e la perfezione al decimo di millimetro.
Anche io ho tutto peco cod.75 con scambi lunghi ed un inglese insulfrog, esattamente come il tuo plastico. Motori PL10 nella stazione nascosta e Conrad nella parte in vista. Questi ultimi li devo ancora ordinare.
So che tu li hai usati.
Per il loro utilizzo con gli scambi peco, hai tolto la molletta dagli aghi?
Come vanno?

Giacomo, seguo con attenzione l'evoluzione del tuo plastico... forza!
I motori Conrad li uso principalmente con scambi Tillig, ma l'ho montato anche su un paio di Peco, ovviamente togliendo la molletta.
I motori sono fantastici, semplicissimi e funzionano in modo stupefacente (http://www.datrains.eu/2012/04/e-finalm ... -i-binari/). Pensavo addirittura di sostituire tutti i Peco PL-10, ma per ora la pigrizia ha deciso di lasciarli montati.