Dottò, deduco dal fatto che tu non m' abbia richiamato, che il corto non l' hai ancora risolto!!!
Comunque, dopo la tua chiamata, te porti fortuna, ho trovato ben cinque funghi!!!
Ciao!

Ahimé, no!
Ho smontato una buona parte dell'impianto elettrico, ho tagliato cavi che portavano corrente ai binari e poi li ho risaldati, ma c'è sempre quel maledetto zzzt che stacca la corrente. Manco a dire di amnadare il plastico in analogico: il corto è sempre lì.
Dovrei provare (ma quando?) a mandare un locomotore elettrico mediante il filo aereo. Sarebbe l'unico modo, finché non trovo il danno, per far circolare un treno.
Domani, poveri viaggiatori della valpambiana, troveranno l'autoservizio sostitutivo!

Preparatevi a finire di nuovo in prima pagina

Quindi hai scollegato fili e ti sei trovato con due fili per ogni tratta.
Poi hai provato a dare tensione ad ogni singola tratta.
E' così ?
E neppure in questo modo hai trovato la tratta in CC ?

Se è così, allora il contatto potrebbe essere fra una rotaia di una tratta e l' altra rotaia di un' altra tratta.
Per trovarlo dovresti provare, sempre coi collegamenti staccati, a misurare col tester ogni rotaia rispetto all' altra rotaia di ogni tratta.
Và ripetuto per ognuna delle due rotaie di ogni singola tratta.

Non demordere.


Stefano Minghetti

Grazie, Stefano, per il consiglio e il sostegno morale.
Ancora non ho provato. Devo smontare, ormai, tutto l'impianto elettrico. Credo che sia l'unico modo. E poi provare con il tester.
Il mio plastico (credo che lo sappiano tutti!) è piuttosto vecchio ed è stato concepito per l'analogico. Conseguentemente è suddiviso in tante "sezioni di blocco". Purtroppo il lavoro è un po' scomodo e non sono più giovane come quando l'ho fatto!
Quello che mi piacerebbe sapere è se effettivamente si crea il corto laddove si sente un leggerissimo sfrigolio. Perchè se è così, forse basta guardare soltanto le sezioni in prossimità del rumore, altrimenti il corto può nascere ovunque, e la soluzione potrà aversi tra una ventina d'anni, quando sarò riuscito a controllare tutte le sezioni (che non sono poi tantissime, forse una quindicina, ma...)

@ Stefano: sei tu l'appassionato della Val Gardena, vero? (con plastico di Chiusa pubblicato e tutto il resto...)

Andrea, dico l'ovvio ma lo dico lo stesso.... hai tolto TUTTO il materiale rotabile prima di iniziare le prove? dico TUTTO perché una volta ho avuto uno strano problema, sullo scartamento ridotto, con un carro che aveva un asse improvvisamente in corto.
Poi ho notato che, nello stringere lo scartamento, si era deteriorata la parte centrale....

Oddio, veramente no...
Allora la provenienza del rumore del corto non è indicativa?

caio Andrea, ti scrivo più che altro per solidarietà, che di elettricità ne capisco poco e di elettronica meno ancora. Ma, i miei due centesimi di aiuto, potrebbe essere che hai dei problemi con i deviatoi Peco. A me, é un fatto personale (ne potrei parlare con il mio analista), non piacciono, ed hanno un sistema abbastanza ostico di sezionamenti da effettuare con cura pena un bel corto. Nel mio "grande" plastico di Varallo ne ho installato solo uno per prova, ma é stata una cosa faticosa. E poi il motore che fa più rumore dell'apertura del portoncino del condominio... Se ti ricordi ancora prova a ricollocare il tutto nella situazione in cui il D343 funzionava. Forse hai azionato qualche deviatoio che per qualche sezionamento non perfetto é andato in corto. Forse qualche scarpetta isolata di sezionamento, anche a seguito della pesante ristrutturazione del piazzale non isola più. Tienici informati!

Accidenti, veramente una rottura.
Sicuro che non possa essere dell'umidità? (E' improbabile, ma chi sa mai...).
Sei sicuro che il c.to c.to non sia tra i fili che portano l'alimentazione? Magari l'alimentatore è vecchiotto e si è "fuso", o dei fili in una qualche giuntura sono venuti a contatto dove non dovevano...
Non faresti meglio ad usare il tester lasciando tutto scollegato, provando tratta per tratta se c'è continuità elettrica (quando il tester suona, per intenderci)? In tal modo elimini i problemi dovuti all'alimentazione, e individui la sola sezione in cui esiste il problema (in teoria).

Io aspetterei un momento. Potresti risparmiarti del lavoro.
Prima proverei ancora a cercare.
Il rumore che si sente :
- se è un ronzio, potrebbe essere emesso dal trasformatore sotto sforzo per il corto circuito (non insistere molto)
- se è uno "sfrigolio", potrebbe essere una scintilla. In tal caso potresti spegnere la luce. Una scintilla emette una lucina azzurra, piccola.
Oppure potresti fare più silenzio possibile e poi seguire con l' orecchio la sorgente dello sfrigolio

Altrimenti.
Potresti anche sezionare (di nuovo) un filo per volta, e verificare di volta in volta la presenza del cortocircuito (col tester, perchè il trasformatore potrebbe non reggere lunghi periodi di corto circuito).


Sì, sono io l' appassionato della Val Gardena (cfr. : I soliti noti di Fabrizio Frizzi).


Stefano Minghetti

Allora: ieri sera, complice mezzo pomeriggio con i bimbi, ero abbastanza stanco e ho fatto soltanto la prova di levare un po' di materiale (il 50% circa, ma non è poco quello che sono riuscito a infilarci in un plastico piccolo come il mio!). Cerco sempre di "fregare" la centralina, ma non ci riesco.
Spiego anche meglio i rumori: non è una scintilla (ci mancherebbe! Andrebbe tutto a fuoco, dopo poco!). E' un breve sfrigolio, un zzzzt che determina l'apertura del disgiuntore (o come cavolo si chiama) della centralina Roco. Non può essere un cavo vecchio, perchè sono tutti integri, nè può essere l'umidità.
Non ho ancora capito, e lo ripeto, se il sentire il rumore, lo sfrigolio, in un determinato punto, vuole significare che il corto è lì nei pressi.
Comunque: non può essere la centralina, perchè se apro l'interruttore a valle della stessa (cioè non faccio arrivare corrente ai binari) la centralina non va in corto.
Stasera, se avrò forza dopo il pomeriggio con i nipotini, proverò a levare dai binari l'altro 50% del materiale. Poi non resta che provare tratta per tratta con il tester.
Vi tengo informati. State tranquilli!
Comunque vi ringrazio sempre per l'interessamento!

Lasciare troppo materiale sui binari, puó essere contro producente. Infatti decoder, lampade, assi non perfettamente isolati in gran quantità rendono sorda la centralina ai corto circuito e in qualche caso possono alla lunga danneggiarla. Se hai dei punti di sezionamento usali per non lasciare materiale sotto tensione. Io per colpa di questo problema, x poco ci rimetto l'intellibox....

@ Luca: mica sono tanto d'accordo a non lasciare sui binari il materiale in caso di alimentazione digitale!
E allora il digitale a cosa serve? Se devo utilizzare il digitale quasi fosse un plastico analogico, allora torno all'analogico.
Voglio dire: penso che sia senz'altro corretto quello che dici. Ma allora quello che dicono sulle riviste circa l'inutilità dei sezionamenti non è del tutto vero? Se più di tre locomotive sui binari "fanno girare la testa" alla centralina, forse sarebbe il caso di ripensare alle modalità di funzionamento del digitale...
Spero di essere stato (abbastanza) chiaro. E' una questione filosofica, politica, oltre che strettamente elettronica!

Ecco, Andrea, hai centrato una delle ragioni per le quali uno che vive e mangia di digitale (ma dorme di sonno) ... preferisce ancora i trenini analogici

Poichè non amo tenere i treni in vetrina,se sul plastico non ci sono lavori... "pericolosi"per i modelli,ho sempre qualcosa sui binari e devo dire che anche con la centralina accesa non mi è mai successo nulla;rimuovo tutto invece in fase di montaggio decoder e relativa programmazione,anche se preferisco farlo a modello aperto e sul tavolo di lavoro su un piccolo diorama.Il mio plastico ha anche i sezionamenti...retaggio dell'epoca ante dcc(e di quando i figli ...erano piccoli e potevano causare qualche disastro!! )

Saluti analogici