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MessaggioInviato: giovedì 9 ottobre 2008, 23:09 
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ivanfurlanis ha scritto:
protoluca ha scritto:
Devo complimentarmi con ivanfurlanis per l' intelligente progetto e le precise osservazioni che lo corredano.
Anch' io sto ragionando su una cosa simile ( ovalone verosimile in ambito Mercati Generali/Industriale), che spero tornera' presto alla sua fase realizzativa.
Intervengo ,anche ,per chiedere -ad Ivan ed a tutti - un aiuto per ritrovare sulla rete un servizio -con reportage fotografico -sui raccordi dei Mercati Generali ( di Padova o Verona) che avevo letto pubblicato su di un forum di ferrovie reali ?
Grazie per ogni indicazione.
Ciao a tutti
luca


Intendi questo?

http://campomarte.fotopic.net/c1563147.html


Si, e non potrebbe essere altro .
Grazie e nuovi complimenti per lo splendido lavoro di documentazione .

Ciao
luca


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MessaggioInviato: venerdì 10 ottobre 2008, 13:16 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
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Ci sono anch'io.
Anzitutto mi rallegro per la teoria. Se tutti fossero teorici così...
Del resto anche io e Antonio Federici siamo piuttosto teorici quando progettiamo i plastici! Ne abbiamo realizzato un numero molto modesto, rispetto ai tanti progettati.
Veniamo al lavoro che mi piace assai.
I grandi progettisti americani suggeriscono di non rendere mai alcuna linea parallela al bordo. Qui si piu fare ruotando leggermente tutto l'impianto di un paio di gradi in senso antiorario. Così facendo si disturberà l'occhio dell'osservatore che percepirà il plastico come molto più grande.
Penso che poi bisognerebbe raccordare la ferrovia con RFI: Si potrebbe avanzare un po' Vèrova Scalo e far passare dietro gli alberi un binario, anche unico, che da una parte va nella coulisse e dall'altra scompare dietro il fabbricato di via Germania.
Infine innesterei uno scambio dalle parti del parcheggio e farei un altro runaround, anche molto corto (magari sposterei verso sinistra l'altra corrispondenza), per facilitare le manovre.
Ottima anche l'idea della fiera. Se poi ci si volesse mettere una officina tipo "Milanesio", ovviamente raccordata (come per le mie Officine Meccaniche Pambianesi) in modo da consentire, di tempo in tempo, il passaggio dei rotabili più strani bisognosi di cure e dopo la loro rimessa in efficienza.


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MessaggioInviato: venerdì 10 ottobre 2008, 20:53 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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Località: Padova
andrea (valpambiana) ha scritto:
Ci sono anch'io.

Ottima anche l'idea della fiera. Se poi ci si volesse mettere una officina tipo "Milanesio", ovviamente raccordata (come per le mie Officine Meccaniche Pambianesi) in modo da consentire, di tempo in tempo, il passaggio dei rotabili più strani bisognosi di cure e dopo la loro rimessa in efficienza.


L'idea originaria che avevo era di piazzarci nientepopodimeno che le Officine Meccaniche della Stanga (che erano presenti a Padova), però poi ho rinunciato a causa del poco spazio disponibile; quindi ho ripiegato poi sulla Fiera (come sugli ex raccordi di Verona).

Ora preparatevi che la mia mente malata ha partorito un'altra idea, stavolta molto più aderente alla realtà!


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MessaggioInviato: venerdì 10 ottobre 2008, 21:50 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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Località: Padova
Ecco a voi un tentativo di ficcare dentro ad una stanza di 3 m x 3 m la Ferrovia Padova – Piazzola (FPP). Questa ferrovia privata, soppressa il 31 dicembre del 1958, si presta ottimamente ad essere riprodotta in un plastico grazie ad alcune sue caratteristiche:

*) ridotta estensione
*) intenso traffico merci di cui una bella fetta interno alla FPP
*) due transiti verso le FS (per un breve periodo ce n'è stato anche un terzo)
*) necessità di spinte con una seconda loco nonostante si sviluppi in pianura
*) impianti ferroviari semplici
*) vari raccordi industriali
*) lungo tratto in sede stradale

La linea, tutta a binario unico a scartamento normale e non elettrificata, comprendeva i seguenti impianti:

Padova Borgomagno: stazione di testa, scalo merci, rimessa, transito verso FS, due raccordi
Croce di Altichiero: fermata
Limena: stazione, scalo merci, decauville verso porto-canale
Villafranca-Tremignon: stazione
Piazzola sul Brenta: stazione, scalo merci, deposito locomotive, transito verso FS (circa dal 1937 al 1941), tre raccordi (uno soppresso nel 1937)
Bivio Carbogna: inizio della diramazione per Carturo (vedi sotto)
Presina: fermata
Isola di Carturo: stazione
Gazzo-Grantorto: stazione, scalo merci
Carmignano-Ospitale di Brenta: stazione di testa, scalo merci, rimessa, transito verso FS, decauville da cava sul Brenta

La diramazione, solo merci, comprendeva due impianti. Il primo, denominato Carbogna, era un semplice tronchino con piano di carico punto di arrivo di una decauville dal Brenta; il secondo, Carturo, era un vasto scalo a cui facevano capo altre due decauville.

Il traffico merci era costituito innanzitutto dal movimento di ghiaia e sabbia estratte dalle cave e destinate sia allo scalo merci di Padova Borgomagno, dove il materiale veniva riversato su autocarri e inoltrato in città, sia sulla rete FS. Inoltre tra i 1919 e il 1934 alcuni carri venivano scaricati a Limena; il materiale veniva riversato su dei vagoncini decauville che lo portavano alla vicina banchina sul canale Brentella dove veniva scaricato sui barconi destinati prevalentemente in Laguna. Il transito di Piazzola conduceva alla Ferrovia Ostiglia e venne utilizzato solo durante i lavori di costruzione di questa linea, sempre per l'inoltro di ghiaia e sabbia verso i cantieri. Altro traffico in uscita era prodotto dallo jutificio, dallo stabilimento Montecatini e dalle fornaci di Piazzola; quest'ultimo impianto perse il raccordo circa nel 1937 a causa dei lavori dell'Ostiglia. Parte della merce prodotta dallo jutificio era destinata ai Magazzini Raccordati Altichiero a Padova Borgomagno. Più ridotto era il traffico in entrata di prodotti finiti destinati ai vari scali merci lungo la linea.

A Padova la FPP sovrappassava la linea FS per Bassano del Grappa; in caso di treni eccessivamente pesanti in partenza era necessario disporre una seconda macchina in coda che veniva sganciata al termine della rampa. Con la costruzione del sovrappasso sopra alla Ferrovia Ostiglia una manovra simile veniva compiuta a Piazzola per i treni provenienti da Carturo: la loco di spinta si preparava disponendosi dietro alla traversa limite del deviatoio del Bivio Carbogna sulla linea per Carmignano;quando arrivava un treno da Carturo questo si fermava quando l'ultimo carro liberava lo scambio; la loco di spinta si agganciava in coda; il treno partiva così a tutto vapore, transitava senza fermata per la stazione di Piazzola e superava il cavalcavia dove veniva sganciata la loco di spinta. Il cavalcavia rimase in opera fino all'ultimo giorno di esercizio nonostante l'Ostiglia non venne più riaperta in seguito alle interruzioni della II guerra mondiale; il manufatto, per la cronaca, esiste parzialmente tutt'oggi.

Come epoca per la realizzazione consiglierei la fine degli anni '30, il periodo d'oro della linea grazie anche al traffico di materiale destinato ai cantieri dell'Ostiglia.

Ecco quindi, dopo tanti discorsi, il tracciato del plastico. Ho optato per una realizzazione su due livelli; il primo livello comprende le stazioni di Padova Borgomagno e Limena, il secondo Piazzola, Bivio Carbogna, Carturo e Presina. I due livelli sono collegati da un'elicoidale dal raggio di 60 cm, quindi è necessaria una pendenza circa del 2,5 % per avere un sufficiente spazio tra una spira e l'altra.

Immagine
Livello inferiore

Immagine
Livello superiore

Ho dovuto giocoforza scendere a compromessi. Come si vede chiaramente viene riprodotta solo la tratta tra Padova e Presina più la diramazione di Carturo; oltre Presina i treni entrano subito nella stazione nascosta di Carmignano. Lungo tali tratte sono state inolte saltate le fermate e stazioni di Croce di Altichiero, Villafranca-Tremignon e Carbogna.

A Padova Borgomagno è sparito uno dei due raccordi (ho lasciato però quello più importante!) e la rimessa è posizionata dalla parte "sbagliata" (si trovava dallo stesso lato dei Magazzini Raccordati tra questi e lo scalo merci). Sono però riuscito ad inserire un transito operativo verso la stazione FS di Padova, "riassunta" in un cappio nascosto. Inoltre il tratto della linea FS per Bassano al di là del sovrappasso FPP è sufficientemente lungo per nascondere una littorina che può quindi fare la spola tra qui e il cappio.

A Piazzola ho preferito inserire il transito verso l'Ostiglia dal lato opposto rispetto alla realtà; in questo modo il binario viene nascosto dal cavalcavia FPP e può ospitare celato un treno FS da far giungere a Piazzola per lo scambio dei carri con i treni FPP.

Sia il cavalcavia di Padova che quello di Piazzola sono molto più corti rispetto alla realtà, quindi oltre a far salire il binario FPP è necessario far scendere (cosa non corrisponente alla realtà) quello FS.

Il Bivio Carbogna viene a trovarsi praticamente a ridosso della stazione di Piazzola; nella realtà ci sono vari km di distanza.

Infine il piazzale di Carturo era molto ma molto più vasto dei due binari presenti nel progetto in scala. Inoltre tali binari sono più corti rispetto ai binari di incrocio di Piazzola e Limena che permettono treni lunghi 1,5 m; pertanto è necessario a Piazzola tagliare il treno in due e portarlo a Carturo in due corse distinte.

Va studiata bene anche la disposizione delle altezze delle varie parti; infatti il binario nel livello inferiore deve entrare nell'elicoidale già ad una quota più alta rispetto al cappio di Padova FS; parallelamente Presina dovrà trovarsi più in alto rispetto allo sbocco dell'elicoidale nel livello superiore per permettere la presenza della stazione nascosta di Carmignano. L'interno dell'elicoidale ovviamente deve essere accessibile, via "passaggio a carponi", per permettere la presenza di un operatore addetto al controllo dei treni nelle due stazioni nascoste.

Che ve ne pare (sempre se siete riusciti a leggere fin qui :lol: )?


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 4:03 
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Ma alla fine, quale realizzerai? Vèrova o la Padova-Piazzola? Se sei nel dubbio e ti serve un incoraggiamento verso l'uno o l'altro, io voto per FPP: i compromessi mi paiono più che ragionevoli, mentre mi pare un'occasione splendida per riprodurre una fetta di quella cara, vecchia ferrovia locale, con la sua atmosfera ormai scomparsa fatta di vapore, carri merci a due assi, traffico intenso a corto raggio.
Poi dimmi quando cominci che vengo a darti una mano!
:D

Ciao
Andy


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 9:03 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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Località: Padova
andicoc ha scritto:
Ma alla fine, quale realizzerai?

Ciao
Andy


Ma nessuno dei due, ovviamente, sennò che serio fermodellista teorico sarei?? :lol: :lol: In realtà io sono molto più attratto dal modellismo americano, quelle che piazzo qua sono solo idee per stimolare qualche seria discussione e fornire spunti a chi, oltre che dilettarsi con la teoria, si sporca le mani con la pratica. Comunque SE dovessi realizzare qualcosa in stile Italiano, indubbiamente realizzerei qualcosa sulla FPP: era una linea assai affascinante, inoltre gran parte degli edifici sono ancora esistenti e quindi facilmente riproducibili in scala (tanto abito a pochi km dalla linea). Poi l'attraversamento in sede stradale di Limena doveva essere qualcosa di fantastico. C'è su alcuni libri una cartolina che illustra questo punto (senza treno), purtroppo il mio scanner non funziona...


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 9:18 
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ivan, ti scrivo un mp.


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 9:42 
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Iscritto il: domenica 16 settembre 2007, 20:40
Messaggi: 14
ivanfurlanis ha scritto:
Ora preparatevi che la mia mente malata ha partorito un'altra idea, stavolta molto più aderente alla realtà!


mmmmmmpfsss..... più che altro, è arrivato l'ultimo numero di quella certa rivista americana, dalla quale hai scopiazz... pardòn "tratto ispirazione"....

Niente di nuovo sotto il sole 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Idee per plastici
MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 9:45 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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ivanfurlanis ha scritto:
Un po' di idee di tracciati per plastici, partoriti dal mio animo di fermodellista teorico.


Ovviamente commenti, consigli e critiche (serie e pacate :wink:) sono benvenuti.


Esiste un interscambio di carri fra industrie presenti nello stesso plastico?

Ad esempio, una segheria a cui arrivano i tronchi dalla rete FS, che poi cede il segato ad una fabbrica di mobili presente nello stesso plastico; un silo per cereali che alimenta poi un mulino il quale poi scambia carri con un panificio industriale...

Tutto questo avveniva facilmente in epoca II-III quando realmente spostare materiale su rotaia per soli 200-300 metri, anche da una parte all'altra della strada, aveva senso. Oggi ci sono i camion, i nastri trasportatori etc...ed è certo più facile, ma rende il treno solo utile a arrivi e partenze verso destinazioni "ombra". Negli anni di inizio 900 fino al secondo dopoguerra invece era usuale nelle grandi aree industriali servire fabbriche della stessa filiera attraverso rotaia.

Questo potrebbe ravvivare molto la vivacità dell'impianto e lavorare di meno con la stazione ombra FS, amplificando il carattere "manovriero industriale" del luogo. Scenograficamente è anche piacevole vedere opifici in mattone sporchi di fuliggine scura, erbacce sotto i muri di recinzione, ciminiere numerose etc...


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 12:36 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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Ivan però così non vale...... :evil: :evil: :evil:

Cosa ci proponi? Vuoi far venire l'infarto a qualcuno?

Complimenti per tutte le idee che ci stai proponendo, forse l'unico difetto di questo progetto è la mancanza di tratti di piena linea, se però venisse riprodotto in N nello stesso spazio migliorerebbe la situazione.

Bravo e continua a proporci queste idee.

guarda che Verova mi stuzzica parecchio....... :D

Cita:
In realtà io sono molto più attratto dal modellismo americano


Lo sai che non si era capito :wink: :wink:

magari attratto dai numerosi raccordi .....


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 Oggetto del messaggio: Re: Idee per plastici
MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 16:50 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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electrofrog ha scritto:
Esiste un interscambio di carri fra industrie presenti nello stesso plastico?
Questo potrebbe ravvivare molto la vivacità dell'impianto e lavorare di meno con la stazione ombra FS, amplificando il carattere "manovriero industriale" del luogo. Scenograficamente è anche piacevole vedere opifici in mattone sporchi di fuliggine scura, erbacce sotto i muri di recinzione, ciminiere numerose etc...


In realtà non avevo previsto questo, però l'idea che suggerisci è ottima! Invece movimentazioni a breve raggio, come hai visto, fanno parte dell'idea sulla FPP. A proposito di quest'ultimo progetto, ho dimenticato di citare che a Padova c'era un discreto interscambio di carri in entrambi i sensi anche con la SV che gestiva le tranvie per Bagnoli, Piove di Sacco e Fusina / Mestre. In un libro ho trovato una cartolina con un carro a sponde basse FPP in sosta a Cartura lungo la tranvia di Bagnoli!


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 16:53 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 12:53
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alex corsico ha scritto:
Ivan però così non vale...... :evil: :evil: :evil:

Cosa ci proponi? Vuoi far venire l'infarto a qualcuno?

Complimenti per tutte le idee che ci stai proponendo, forse l'unico difetto di questo progetto è la mancanza di tratti di piena linea, se però venisse riprodotto in N nello stesso spazio migliorerebbe la situazione.


Verissimo, l'ho notato anch'io. Si potrebbe eliminare Limena per avere un po' più di piena linea, però si perderebbe un punto assai caratteristico, sia scenografico (tratto in sede stradale) che operativo (tronchino per lo scarico dei carri di ghiaia). Con più spazio l'impianto diventerebbe indubbiamente più arioso.


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MessaggioInviato: sabato 11 ottobre 2008, 17:10 
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ivanfurlanis ha scritto:
Si potrebbe eliminare Limena per avere un po' più di piena linea, però si perderebbe un punto assai caratteristico, sia scenografico (tratto in sede stradale) che operativo (tronchino per lo scarico dei carri di ghiaia). Con più spazio l'impianto diventerebbe indubbiamente più arioso.


Direi che eliminare un punto così caratteristico è togliere la caratterizzazione dell'opera. Dei compromessi sono sempre da accettare, maglio poca piena linea che perdere un punto caratteristico.


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MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 16:38 
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Nuova sega mentale! Ieri, durante un giretto sul Renon, ho pensato che la pittoresca linea ben si presta ad essere riprodotta interamente o quasi in un piccolo plastico. Visto che la linea al vero non offre un esercizio particolarmente complesso (solo traffico passeggeri praticamente a spola), un plastico del genere ben si presta ad un uso espositivo a mostre o fiere con funzionamento automatico. Eventualmente si potrebbe far circolare (come ieri) qualche minimerci fotografico con un'elettromotrice e un carro per la gioia degli appassionati in H0.

Ecco il piano del plastico con dimensioni 3 m x 1,2 m:

Immagine

Sono state saltate alcune fermate (Linzbach, Rinnen e Wolfsgruben/Costalovara), però il piano binari delle quattro stazioni corrisponde esattamente al vero.

La circolazione sporadica dei mercini fotografici comporta, come al vero, incroci e precedenze a Stella. A L'Assunta e a Soprabolzano non esitono binari di raddoppio, quindi la manovra per invertire la posizione della motrice avviene per gravità a L'Assunta (stazione posta al termine di una discesa) e con spinta a mano del carro a Soprabolzano (o, se non piace l'idea di spingere con un dito il mezzo, con un'altra motrice).

Un'altra possibilità è quella di ambientare il plastico d'inverno con la neve così si ha la scusa anche per far circolare fuori servizio un'elettromotrice con in spinta il carro spazzaneve.


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MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 19:37 
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Anche quest'idea è molto carina.
Mi spieghi come fare la manovra per gravità?

Provo a farmi un'ipotesi.
Treno composto da Motrice (M) e carro (C).

Il treno arriva. composizione M+C

Poi retrocede in linea, sgancia il carro che viene frenato.

Poi la motrice và sul binario con la rimessa.

Il carro viene sfrenato e retrocede sul binario di arrivo.

La motrice ritorna in testa al carro.

Ho vinto qualche cosa? :D


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