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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: mercoledì 21 luglio 2010, 12:11 
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I collegamenti sono ridondanti...


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: mercoledì 21 luglio 2010, 12:35 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
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Yes :D :D :D
Grazie Carmelo, penso sia la soluzione migliore, anche se così naturalmente il bivio potrà essere impegnato da un solo treno alla volta...o no?


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: mercoledì 21 luglio 2010, 16:35 
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Iscritto il: sabato 11 ottobre 2008, 8:35
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ciao Pepp,
in questo circuito come in un reverse loop, sempre un solo convoglio alla volta, o ti parte un cortone che ti crema la centrale!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: mercoledì 21 luglio 2010, 17:08 
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Iscritto il: sabato 11 ottobre 2008, 8:35
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Carmelo,
pero' da come hai posto i cablaggi, sembrerebbe che i fili per le tratte curve, debbano partire dai fili che sono cablati alle tratte rettilinee, mentre devono uscire dalla parte opposta del modulo.......giusto???


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: mercoledì 21 luglio 2010, 17:45 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:20
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Ciao "peppardo",
il fatto è che la mia discussione con Giuseppe è iniziata sul forum di ****** e poi è continuata qui... ti riporto i passi salienti:
Cita:
... numerando le rotaie dei binari in alto, dall'alto in basso, 1 2 3 4. Sulla linea in basso, da sinistra a destra, saranno 4 3 2 1 venendo da sinistra; ma 1 2 3 4 venendo da destra... e quindi... se avessero la stessa polarità le due rotaie interne e le due esterne: 1=A, 2=B, 3=B, 4=A.
Verrebbe A B B A sia da sinistra che da destra!
L'idea pertanto è quella di isolare tutto il bivio (in corrispondenza dei tratti verdi), in modo di avere più spazio per il treno, e di alimentarlo con l'uscita del modulo invertitore.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: mercoledì 21 luglio 2010, 18:03 
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peppardo ha scritto:
ciao Pepp,
in questo circuito come in un reverse loop, sempre un solo convoglio alla volta, o ti parte un cortone che ti crema la centrale!!!

Ma io potrei utilizzare una delle sezioni del PM42 come protezione dall'eventuale corto? Tenete presente che dei quattro moduli due sono già impegnati su altrettante racchette e un terzo lo usiamo su questa Y, quindi ne ho ancora uno libero.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: giovedì 22 luglio 2010, 13:44 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 14:54
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scusate se dico castronerie....
nel mio vecchio impianto analogico la linea A con deviata verso C era alimentata con un trasformatore diverso dalla linea B
i treni che andavano da A a C non cravano corto circuito con B perchè le rotaie dello scambio erano isolate (lo scambio era un lima)
Immagine

Preposto questo, gli incroci del bivio non dovrebbero creare problemi e pertanto le due linee le gestirei come due linee singole, con due lenz LK100, uno per binario
Ninni


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: sabato 24 luglio 2010, 14:47 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Ho provato ad allegare due disegni.

Se non prendo abbagli, io la vedo in questo modo :

- così come è disegnato, se non si fanno sezionamenti, con un unico alimentatore la tensione arriva dappertutto. Non vedo cortocircuiti. Occorre, però, che gli incroci abbiano i rami indipendenti. Elettricamente devono essere come due tratti di binario dritto sovrapposti (2° disegno).
- se si toglie il binario verticale a destra ed i relativi scambi, resta un bivio a senso unico che immette a sinistra o a destra, ma sempre secondo il senso di marcia (non contromano) (1° disegno).

Per farlo funzionare isolerei i rami di uscita dei deviatori verticali, poi metterei un commutatore per ogni deviatorio per indirizzare la corrente tale e quale fà lo scambio con il treno. In questo modo i due binari che arrivano allo scambio (dall' alto) non sarebbero mai connessi fra loro, salvaguardando l' indipendenza delle due linee di corretto tracciato (orizzontali).

Spero di essermi spiegato.

Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: domenica 25 luglio 2010, 14:31 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Bari S. Spirito, hai voglia di leggere ? Se sì, prova a seguirmi in questa alchimia mentale.

Rileggendo il mio intervento, ho capito di non essere stato sufficientemente chiaro (sindrome di mr. Bean che prima fà e poi pensa).
Anche a causa dell' abitudine di dare per scontati alcuni concetti che, invece, non tutti hanno presenti.

Se in DCC, allora :

Allegato:
YAurisinaDCC.JPG
YAurisinaDCC.JPG [ 42.32 KiB | Osservato 3929 volte ]


Rotaie in rosso per il positivo e in verde per il negativo (positivo e negativo giusto per dare due nomi).
Si vede che, in pratica, applicando tensione ad un qualsiasi binario, la tensione arriva anche a tutti gli altri. E coerentemente coi sensi di marcia. Senza creare cortocircuiti (con gli incroci PECO, con gli altri non lo sò).

Se si tratta di un sistema DCC, allora non ci sono problemi, dato che l' indipendenza di comando delle locomotive è assicurata dal sistema. In DCC sul bivio possono circolare fino a tre treni contemporaneamente.
Se Bari S. Spirito hai già i binari, allora al tuo posto farei una prova. Monterei provvisoriamente il bivio per poi verificare con un normale tester che non ci sia il CC. Oppure alimentandolo con un alimentatore protetto dai cortocircuiti, proverei a far fare ad una locomotiva tutto il percorso. Per esempio entrando da I P ed uscendo da II P. Poi invertendo la marcia ed andando a III P, poi retrocedendo ancora verso I D (quì si arriva sull' altro binario rispetto alla partenza e con la locomotiva rovesciata), etc, fino a tornare al punto di partenza e con la locomotiva girata come alla partenza.
Chiaro no ? La chiarezza è la mia specialità !!! Hi ! Hi !

Per capire se presente un CC o no, mi ero fatto un disegnino, presente nella seconda immagine del mio precendente intervento.
Nel disegnino ho "rivoltato" il piano binari in modo che gli scambi collegassero le stesse linee, ma togliendo gli incroci.
Ho chiamato I, II e III le tre linee a doppio binario afferenti, ed ho distinto i due binari di ogni linea in P (pari) e D (dispari).
E' venuta fuori una disposizione che vale solo come principio di funzionamento, ma che chiarisce i collegamenti fra le varie linee.

ANALOGICO

Se, vogliamo estendere il concetto a casi più generali, le cose si complicano un poco.
Facendo tutto con un unico alimentatore analogico, non si creerebbero cortocircuiti, ma potrebbe circolare un convoglio per volta. O più convogli, ma tutti alla stessa velocità (!!!).
Per avere un funzionamento più realistico, avremo un alimentatore per la tratta I P - II P (orizzontale superiore) ed uno per la tratta I D - II D (orizontale inferiore).
Questo richiede di isolare le zone di un alimentatore dalle zone dell' altro alimentatore.
Ma i convogli provenienti dal ramo verticale dovranno ricevere alimentazione da uno o all' altro a seconda dell' instradamento voluto.
Come gestire questa cosa ?
Un' ipotesi è la seguente :

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YAurisina.JPG
YAurisina.JPG [ 60.13 KiB | Osservato 3929 volte ]


E' disegnato il circuito per uno degli scambi. L' altro è simile, non disegnato per chiarezza.
Si adotta un relè bistabile a due bobine (a e b) in CA (corrente alternata).
Le bobine del relè sono collegate in parallelo a quelle dello scambio. Così, quando si comanda lo scambio, i contatti si dispongono automaticamente per l' instradamento voluto.
Ed il convoglio in arrivo dal basso viene subito collegato all' alimentatore della linea che lo riceverà una volta percorso il bivio.

Anche con l' analogico, aumentando i sezionamenti ed i relè, si potrebbe arrivare a far circolare fino a tre treni.
Ma è meglio che, per ora, mi fermi quì.

Se a qualcuno interessa, risponderò ad eventuali domande o osservazioni.

Stefano Minghetti

(e sempre salvo sviste)


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: lunedì 26 luglio 2010, 15:26 
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Scusatemi ma mi ero preso un weekend di pausa da tutto, treni compresi. Anzitutto grazie per i vostri consigli: adesso le mie esigenze per il tracciato, per quanto più severe, sono se non altro chiare.
Ricapitolo il problema: creare un doppio bivio a Y - una doppia wye per chi parla inglese - gestita in digitale, con delle prescrizioni:
a - devono potervi circolare convogli lunghi;
b - i convogli devono potersi incrociare sui diversi rami del bivio.

Il materiale a disposizione - tutto in codice 100 - è:
- scambi Roco, sia da 9,5 che da 12,5°;
- 3 incroci Peco da 12° con cuori isolabili;
- 2 incroci Roco da 12,5° con cuori credo non isolabili;
- modulo Digitrax PM42 per la gestione di quattro inversioni di polarità indipendenti.

Il resto del tracciato poneva due ulteriori condizioni:
- uno, sulla linea a doppio binario l'alimentazione è parallela, le polarità cioè non sono invertite assecondando i sensi di marcia; quindi il bivio avrebbe presentato per forza almeno un corto circuito:
Immagine

- due, non si possono allungare le Y del bivio.


La soluzione di Carmelo era interessante, ma aveva il limite di lasciar circolare un treno per volta: a quel punto sarebbe stato inutile il doppio binario, che viceversa è indispensabile nel resto del tracciato. L'idea di Stefano era anch'essa buona ma partiva dal presupposto di avere polarità invertite nei due sensi di marcia, cosa che - mea culpa - non avevo specificato non sarebbe stata possibile; questo risponde anche al giusto suggerimento di Ninni.
In definitiva, viste le vostre dottissime osservazioni, ne devo concludere che, rispettando le condizioni a e b, la cosa non si può fare... :cry:
Non trattandosi di un plastico o di un impianto con grosse pretese di realismo, l'idea era ed è di raggiungere un ragionevole compromesso tra giocabilità, economia (come detto, vorrei utilizzare solo il materiale che già possiedo) e quel minimo di verosimiglianza che questo genere di condizioni permette. Credo dunque che a questo punto eliminerò la Y e lascerò che il bivio sia unidirezionale, con eventuale inversione di marcia nella stazione seguente; per intenderci, quello che succede a Foggia nella realtà.
Immagine.

La cosa positiva è che se ne giova l'esercizio, quella negativa che si rinuncia al chiasma creato dal bivio ad Y.

Sono naturalmente tutt'orecchi nel caso ci siano altri suggerimenti salva-bivio. Ci vorrebbe un Lodo Aurisina... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ciao e grazie ancora a tutti

Giuseppe


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MessaggioInviato: venerdì 30 luglio 2010, 17:38 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:20
Messaggi: 897
Cercando altro, ho trovato questo...
http://www.portigliatti.it/modulo_racchette.html
vedi dove parla del modulo MX7/3
In pratica suddividendo la tratta di passaggio in tre spezzoni (non ci provo nemmeno a capire perché... :shock: ) non c'è più bisogno di contenere l'intero treno all'interno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bivio in stile Aurisina e DCC
MessaggioInviato: venerdì 30 luglio 2010, 20:39 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
Messaggi: 1617
Località: bologna
Dico pure la mia:
e trovare un vecchio PC(anche da discarica purchè funzionante)e caricargli il programma apposito?visto che si riesce
a gestire gli itinerari con opportuni sezionamenti è possibile gestire anche questo bivio.


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