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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 14:09 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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despx ha scritto:
Ritornando seri, Stefano ha fatto un ottima panoramica su ciò che un "non esperto del digitale" vede da fuori come

E' proprio questo, che volevo far notare : come la vede uno che sia completamente digiuno di digitale ?

Venti anni fà in tutte le case c' erano i telefoni fissi, dotati di disco combinatore. Chi li vendeva li conosceva.
Chi oggi vende telefonini ha un set di conoscenze, non solo diverso, ma molto più ampio di quelli che vendevano i telefoni fissi di una volta.

La stessa cosa accade per il DCC. Molto lentamente, i venditori si stanno attrezzando per mostrare sempre più potenzialità. Ma siamo ancor ben lontani dal poter vedere quasi tutto ciò che può fare il digitale.
Al cliente, o potenziale cliente, non importa nulla dell' elettronica. Egli, invece, vuole capire se il digitale può eseguire le operazioni che lui vorrà nel suo plastico.
E proprio questa mi pare la domanda di Federico BR05DRG, che è chiara. "Come faccio ad informarmi ? Da dove si inizia ?".

L' informarsi non parte col sapere che numero di tasto devo premere per azionare il fischio della locomotiva. Questo è scontato. L' informazione che uno cerca è : ho in mente un plastico. Può il sistema DCC semplificarmi la vita nella realizzazione ?

Ma dalla tua risposta (e da altre di altri bravi) mi pare che si sottointenda la seguente strada :
- compra gli apparecchi più semplici ed impratichisciti col DCC (p.es. Multimause e una loco digitale)
- poi compra i pezzi per un sistema più complesso e prova (p.es. una centralina, un programma per PC, alcuni moduli di retroazione, alcuni moduli per comando scambi, un secondo booster per il distretto accessori)
- prova ad imbastire il tuo sistema, e saprai se è possibile realizzarlo
- provo a realizzarlo e ... "Ohh ! fà quasi tutto, ma proprio quel dettaglio che mi premeva, non si riesce a fare. Peccato. Rivendo tutto"

Credo che la preoccupazione sia quella. Non è una critica a chi ne sà di DCC, ma una esortazione.
La risposta che mi aspetterei da voi esperti sarebbe una cosa di questo tipo :
"Dipende da cosa vuoi ottenere.
Se vuoi fare una circolazione di 7 .. 8 convogli su un plastico in cui stanno larghi, allora direi di sì. Per essere certi, mostraci una ipotesi di tracciato e ti risponderemo.
Se vuoi fare circolare treni che si fermano a 20 cm di distanza e non si tamponano mai, allora occorre esaminare meglio il tuo obbiettivo.
Se vuoi una stazione in cui si faccia manovra in automatico, ti avverto che lo potrai fare solo con un impegnativo lavoro di programmazione e messa a punto elettrica e meccanica."

Dai, forza, smanettatori di DCC ! Rispondete a Federico !

e ...

Federico BR05DRG, prova a definire un po' di più gli obbiettivi che ti poni. Prova a precisare un po' meglio cosa vorresti ottenere e vedrai che arriveranno risposte più illuminanti.
Se il post dovesse prendere una piega troppo teorica o se si riempisse di divagazioni, richiamaci pure all' ordine !


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 18:34 
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Stefano, è legittima la tua frustrazione come anche quella di BR05DRG ma ti posso garantire che il dcc è moooolto più semplice di quanto lo vediate.
Ritornando al parallelismo DCC <-> PC si può scegliere la modularità o il ALL in ONE....mi spiego.
Come nei pc esistono i desktop che all'interno hanno tanti moduli (HD, scheda video, scheda audio, RAM, monitor, ecc) collegati tra loro dalla scheda madre e facilmente espandibili o upgradabili, nel DCC esiste una centrale (scheda madre) e i suoi moduli (palmari, interfacce x pc, interfacce per retroazione, ecc). Poi esistono gli ALL in ONE come i pc portatili che integrano in un solo contenitore tutte le periferiche senza però lasciare grandi possibilità di espansione...nel DCC sono le centrali "evolute" come la Ecos o la IB che propongono già un pacchetto completo.
Ecco è qui che il neofita si perde.... perchè non ha presente esattamente cosa offrono le due soluzioni........la stessa cosa! :mrgreen:
Già perchè viene in aiuto la NMRA che con i suoi standar ha cercato di normare il più possibile per garantire una uniformità nelle funzioni di base (controllo dei mezzi, e degli accessori fissi). Poi, i vari produttori si sono sbizzarriti a creare i loro protocolli di comunicazione proprietari o non tra i vari dispositivi (centrale, palmari e periferiche): XPressnet, Loconet, CAN-Bus, ECOSLINK, ecc.... ma a un neofita non interessano queste cose tanto se compra una centrale marca XXX difficilmente comprerà un palmare marca YYY.
La grande paura di sbagliare nelle scelte per poi buttare via tutto, secondo me è quasi trascurabile perchè, specie se si vuole usare il PC come mente principale, il controllo potrà essere appannaggio di una centrale marca XXX invece la retroazione potrà essere appannaggio della marca YYY.
Faccio due esempi:

Sistema mono-marca:
Centrale IB: col bus LOCONET dialoga con i palmari, con le retroazioni e con una interfaccia (locobuffer) col pc. Il pc, in base ai messaggi di retroazioni+quelli dei palmari inviati dalla IB, amministra la marcia dei mezzi in base alle informazioni ricevute inviando alla IB i comandi che dovrà girare ai mezzi, agli scambi e segnali semaforici sul plastico.

Sistema pluri-marca:
Multimaus e scatolo nero + Retroazione S88: col bus XPressNet dialoga con i plamari e tramite l'interfaccia (LI100 o LI100F o LI101) dialoga col pc.
Le retroazioni invece dialogano direttamente con una interfaccia S88->PC col pc. Il pc quindi, combinando i messaggi del Multimaus + quelli S88 amministra la marcia dei mezzi inviando al Multimaus i comandi per i mezzi, gli scambi e per i segnali semaforici.

Come si vede, alla fine il risultato è il medesimo ma con due strade molto differenti. Di esempi come questi, ne potrei fare molti; adesso ci sono anche le centrali pluri bus come la Z21, che accetta il XPressnet, il Rocrail, il Loconet e il Can-bus quindi si potrebbe usare Xpressnet x il controllo dei mezzi, il Railcom o il loconet per la retroazione...
Poi le nuove centrali, tendenzialmente hanno già integrata l'interfaccia x il pc (solitamente USB o LAN) vedi (cito le più note): Z21, Ecos, Elite, IB2, ecc.

Quindi, morale della favola, non si deve aver paura di sbagliare, tanto gli addendi della somma sono sempre i medesimi e il risultato sarà quindi sempre lo stesso, bisogna decidere in che direzione si vuole andare in base al budget previsto; se si vuole la centralona con lo schermo LCD, la centrale multi bus, la centrale comandabile con iPad e tablet, la centrale base espandibile, ecc tanto alla fine tutte arriveranno a fare la stessa cosa cioè comandare i trenini e gli scambi. :wink: Se poi le collegate ad un pc, allora appiattite completamente le differenze perchè sarà il pc a fare la parte dell'attore principale, gli altri saranno solo comprimari. :mrgreen:

Ho voluto non scendere negli aspetti tecnici apposta perchè vorrei far capire che il dcc non deve essere visto come una balck-box cioè una entità misteriosa ma una sorta di Lego tecnologico dove bisogna certamente farsi un briciolo di esperienza ma non si deve avere paura a "buttarsi" tanto i mattoncini....sono sempre gli stessi, solo di colori diversi e magari con più o meno lucette. :wink:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 19:16 
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despx ha scritto:

Sistema mono-marca:
Centrale IB: col bus LOCONET dialoga con i palmari, con le retroazioni e con una interfaccia (locobuffer) col pc. Il pc, in base ai messaggi di retroazioni+quelli dei palmari inviati dalla IB, amministra la marcia dei mezzi in base alle informazioni ricevute inviando alla IB i comandi che dovrà girare ai mezzi, agli scambi e segnali semaforici sul plastico.

Sistema pluri-marca:
Multimaus e scatolo nero + Retroazione S88: col bus XPressNet dialoga con i plamari e tramite l'interfaccia (LI100 o LI100F o LI101) dialoga col pc.
Le retroazioni invece dialogano direttamente con una interfaccia S88->PC col pc. Il pc quindi, combinando i messaggi del Multimaus + quelli S88 amministra la marcia dei mezzi inviando al Multimaus i comandi per i mezzi, gli scambi e per i segnali semaforici.

Dai Paolo :D le due cose sono imparagonabili per i vari limiti dell'xnet e relativi maus...e gli s88 sono un bagno di bestemmie e sangue.
Il plastico di CV19 con qualsiasi cosa di xnet non sarebbe fattibile infatti usiamo loconet :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 19:53 
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Bene Federico BR05DRG,

come vedi, si stà iniziando ad affrontare una questione non semplicissima.
Ma credo che l' argomento interessi molti.
Non ci si deve spaventare per la lunghezza degli interventi. Specie se la lunghezza consente di esprimersi in modo poco criptato.
Basta leggerli con calma, ed appariranno, non dico semplici, ma abbordabili.

D' altra parte, qualsiasi manuale di centralina o di decoder assomiglia proprio allo stile degli interventi sopra visti.

E non temere a porre domande. Credo che non esistano domande stupide. A volte mi sono trovato a seminari di elettronica a fare la domanda apparentemente stupida. Poi, dagli interventi degli altri, ho capito che non ero solo io a non aver capito, quindi ... niente paura.

Poi hai despx e BuddaceDCC che come vedi rispondono.

Inoltre, non pensare che queste cose si applichino solo a mega plastici. Non credo ci siano plastici troppo piccoli per il DCC (già immagino l' intervento di BuddaceDCC : "e nemmeno troppo grandi").


Stefano Minghetti
p.s. assieme all' amico Piero (che non scrive sul forum) abbiamo digitalizzato un plastico punto a punto. Con l' uso di calamite come sganciatori, fà movimenti esattamente come il vero che riproduce


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 20:06 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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ste.klausen21 ha scritto:
Inoltre, non pensare che queste cose si applichino solo a mega plastici. Non credo ci siano plastici troppo piccoli per il DCC (già immagino l' intervento di BuddaceDCC : "e nemmeno troppo grandi").

:D


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 20:31 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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BuddaceDCC ha scritto:
despx ha scritto:

Sistema mono-marca:
Centrale IB: col bus LOCONET dialoga con i palmari, con le retroazioni e con una interfaccia (locobuffer) col pc. Il pc, in base ai messaggi di retroazioni+quelli dei palmari inviati dalla IB, amministra la marcia dei mezzi in base alle informazioni ricevute inviando alla IB i comandi che dovrà girare ai mezzi, agli scambi e segnali semaforici sul plastico.

Sistema pluri-marca:
Multimaus e scatolo nero + Retroazione S88: col bus XPressNet dialoga con i plamari e tramite l'interfaccia (LI100 o LI100F o LI101) dialoga col pc.
Le retroazioni invece dialogano direttamente con una interfaccia S88->PC col pc. Il pc quindi, combinando i messaggi del Multimaus + quelli S88 amministra la marcia dei mezzi inviando al Multimaus i comandi per i mezzi, gli scambi e per i segnali semaforici.

Dai Paolo :D le due cose sono imparagonabili per i vari limiti dell'xnet e relativi maus...e gli s88 sono un bagno di bestemmie e sangue.
Il plastico di CV19 con qualsiasi cosa di xnet non sarebbe fattibile infatti usiamo loconet :D


Vero ma i miei esempi non mirano a consigliare ma a paragonare soluzioni molto differenti che però raggiungono lo stesso risultato poi che una soluzione sia migliore e più performante dell'altra è tutto da dimostrare perchè non tutti i plastici sono uguali e,sopratutto, non tutti i plastici sono erranti e lunghi anche più di 50 metri :wink: è inutile comprare una Ferrari e poi farla andare a 90 Km/h come è stupido comprare una 500 e pretendere di sfrecciare in pista a 250 Km/h....

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 20:39 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Località: Torino
Mentre qui scorrono fiumi di parole :D mia figlia guida un treno....alla fine il fermodellismo non è questo ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 21:53 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2012, 8:12
Messaggi: 76
Ragazzi,

ho aperto il thread ma poi per vari motivi non ho più avuto modo di accedere al forum.

E' incredibile vedere quanti (e quanto corposi) siano stati i vostri interventi in un lasso di tempo così breve.

Appena possibile leggerò tutto con calma e proverò a fornirvi qualche dettaglio in più.

Anche io sinceramente devo ancora capire cosa voglio fare.

Ma senza sapere cosa si può fare col digirale e a quale costo... non posso "calibrare il tiro".

Ecco che vi avevo chiesto qualche fonte per iniziare appunto a farmi un'idea.

Ci sentiamo presto.

Nel frattempo vi ringrazio e sarà più che gradito qualsiasi altro invervento utile che riteniate opportuno fare.

Ciao,
Federico


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 22:30 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
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BuddaceDCC ha scritto:
Mentre qui scorrono fiumi di parole :D mia figlia guida un treno....alla fine il fermodellismo non è questo ?


Che centra questo messaggio...

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: domenica 14 settembre 2014, 23:51 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Località: Torino
despx ha scritto:
BuddaceDCC ha scritto:
Mentre qui scorrono fiumi di parole :D mia figlia guida un treno....alla fine il fermodellismo non è questo ?


Che centra questo messaggio...


Per non perdere la mira sull'obbiettivo che quella di giocare con il trenino :) buona notte!


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: lunedì 15 settembre 2014, 11:37 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3792
Località: Massa Finalese (MO)
Non sono esperto di digitale, ma posso dire che si può fare di tutto, con un'attenta progettazione (e con le necessarie risorse, ma per questo ci sono Buddace e Despx che ti stanno già ben consigliando). Da parte mia ti suggerisco di postare il progetto del tuo plastico e della stazione: se vuoi centralizzare il funzionamento, come al vero, occorre una progettazione ad hoc dei circuiti di binario ed è meglio pensarci prima di iniziare, per non dover tribolare poi a plastico finito.


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: lunedì 15 settembre 2014, 16:06 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2704
BR05DRG ha scritto:
Ragazzi,

ho aperto il thread ma poi per vari motivi non ho più avuto modo di accedere al forum.

E' incredibile vedere quanti (e quanto corposi) siano stati i vostri interventi in un lasso di tempo così breve.

Appena possibile leggerò tutto con calma e proverò a fornirvi qualche dettaglio in più.

Anche io sinceramente devo ancora capire cosa voglio fare.

Ma senza sapere cosa si può fare col digirale e a quale costo... non posso "calibrare il tiro".

Ecco che vi avevo chiesto qualche fonte per iniziare appunto a farmi un'idea.

Ci sentiamo presto.

Nel frattempo vi ringrazio e sarà più che gradito qualsiasi altro invervento utile che riteniate opportuno fare.

Ciao,
Federico


Il mio consiglio è di lasciare perdere questo forum, vedrai orde di fermodellisti o presunti tali invadere il tuo thread con interventi che invece di rispondere alla tua domanda serviranno solo a cercare di capire chi c'e' l'ha più lungo tra di loro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: lunedì 15 settembre 2014, 17:28 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3792
Località: Massa Finalese (MO)
Umbriele, siamo acidi oggi?


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: lunedì 15 settembre 2014, 18:51 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6365
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Cari colleghi modellisti qui vi lascio divertire voi, in questi giorni non ho tanto tempo di seguirvi in tempo reale.

BR05DRG
fidati di questi bravi fermodellisti, sembriamo dei pazzi, ma abbiamo fatto delle nostra professione e del fermodellismo un una cosa quasi unica, una "missione" da compiere ad ogni costo, ma sempre spendendo poco ... possibilmente gratis :wink:
Come avrai capito, il monomarca non è di nostro gradimento, e le ragioni tecniche ed economiche lo giustificano.
Se portiamo i nostri plastici alle esposizioni e otteniamo il gradimnto del pubblico, esperto e non, una ragione ci sarà pure.
Novegro e Bologna sono le prossime uscite dei nostri plastici, e anche di altri, se ci vieni a trovare sarai gradito ospite.

Marco Fornaciari


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 Oggetto del messaggio: Re: Realizzare un plastico digitale: quali fonti per iniziar
MessaggioInviato: lunedì 15 settembre 2014, 19:54 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1973
Località: Faenza
xUmbriele
Un po' in tutti i thread succede, ma questo non minuisce le risposte valide che comunque ci sono.

Il motivo di tante valutazioni (o paranoie) è che con gli altri aspetti del fermodellismo si può far quel che si vuole, se piacciono, è già sufficiente.
Ma con le parti elettriche c' è una parte non soggettiva. Se non la si centra, non si arriverà a realizzare quel che si vuole.

xFederico BR05DRG
Non sò a che punto è la tua valutazione, ma io partirei da un' altra visuale.
Mi chiederei, per prima cosa, come vorrei il plastico. Tramuterei un sogno in uno schizzo. E partirei da quello per fare valutazioni.
Finchè si vogliono muovere treni, il digitale è superiore.
Se si vuole un traffico, allora, digitale o no, occorre pensare e studiare. Anche quì il digitale può essere un grande aiuto.


Stefano Minghetti


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