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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2023, 15:01 
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Pandrol, scusa è, ma va bene che le leggi antisismiche in Italia esistono da oltre un secolo, ma valutare quanto costruito circa un secolo fa, o anche solo 70 anni fa, con le norme di oggi è decisamente fuori luogo, anche perché edifici di 3000 anni fa sono lì a dimostralo anche in zona sismiche.

Con le tue regole già nel 1996 io sarei dovuto soccombere sotto un capannone, invece sono ancora qui e il capannone pure, anche se 4 travi (su 13) del tetto sono scesce appoggiandosi sopra le mensole del carroponte non più presente (in pratica l'onda sismica messa in evidenza). E a dirla tutta, il metodo costruttivo utilizzato nei primi anni '60 era più intelligente di quello applicato con i prefabbricati dai primi anni '70: terremoto dell'Emilia del 2012 docet. E infatti tutti quei prefabbricati oggi sono incatenati e ingabbiati con tanto di quel ferro da fare felice le fonderie di mezza Europa, e ovviamente con più peso sulle fondamenta, ma per la norma va bene così.

E in ogni caso non è solo la portata statica che conta, ma quelle dinamica che deve deve tenere conto anche delle forme. Sempre secondo le conoscenze dei soliti noti, tutte le costruzioni di Eiffel e del suo studio, e mettiamoci pure delle officine Savilgiano, non stavano in piedi, però sono ancora tutte lì come pure la tettoie di Milano Centrale.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: venerdì 16 giugno 2023, 14:58 
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Per risolvere ogni problema si potrebbe fare come a Sorbolo, dove il serbatoio qualcuno se l'è fregato.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: venerdì 16 giugno 2023, 17:07 
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:lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: venerdì 16 giugno 2023, 17:37 
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Sono quasi 50 anni che non c'è più.
Era una vasca di ferro di circa 7/8 m3 all'interno di un vano in muratura, appoggiata di alcune travi ad H, a loro volta appoggiate sulla muratura.
Lo spessore del muro non arriva a 30 cm, ed è di mattoni pieni del 1882/3.
A memoria il pozzo doveva essere immediatamente sotto: di fatto un tubo di circa 150/200 mm fino alla falda, con dentro il tubo della pompa.

Ora non ricordo se l'ultima colonna di rifornimento delle locomotive è stata eliminata nel 1995 o nel 2005, devo scavare nelle mie DIA.

Il contenuto del serbatoio bastava a riempire le casse delle piccole loco che giravano sulla linea.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: venerdì 16 giugno 2023, 21:55 
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Nome: Giovanni
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marco_58 ha scritto:
Sono quasi 50 anni che non c'è più.
Era una vasca di ferro di circa 7/8 m3 all'interno di un vano in muratura, appoggiata di alcune travi ad H, a loro volta appoggiate sulla muratura.
Lo spessore del muro non arriva a 30 cm, ed è di mattoni pieni del 1882/3.

Buonasera Sig. Marco,
Altezza struttura 400 cm, spessore 25 cm in mattoni pieni, diametro edificio 250 cm (misure ad occhio)
Peso struttura: 8000 kg
A Sorbolo l'accelerazione sismica è circa ag=0,11g
Peso serbatoio pieno: 10 tonnellate in testa edificio
Sollecitazione M=440 000 kgcm, J=113 000 000, tensione nella muratura compresa tra -1,5 e -0,5 kg/cmq.

Se avesse il serbatoio in testa la vecchia struttura ce la farebbe anche ai nostri giorni.

Solo per giocare un po con i numeri, senza pretesa di insegnare niente a nessuno.

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 0:25 
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E incece non ha retto!

Con il terremoto del 1972 il cilindro si è quasi aperto in due spezzando i mattoni in diagonale (anche se la vasca era ormai solo piena di ruggine), ed è appunto dopo quell'evento che il serbatoio è stato smontato e la struttura incatenata, poi restaurata e usata come semplice ripostiglio.
Poi, tra il 2005 e il 2009 hanno fatto altri lavori e ora è come lo vediamo adesso (la foto di Marcello): non l'ho più visto aperto da quando salivo sul treno quattro volte al giorno (1981), pertanto non so cosa hanno fatto all'interno, e l'intonaco esterno è stato rifatto; tra l'altro ora mi risulta ceduto al comune da FER.
Per il danno subito, direi proprio che si è trovato sulla cresta dell'onda sismica.
Il magazzinetto che era alla sua sinistra, un metro, non si è manco accorto del terremoto, così come FV e MM: MM a distanza doppia rispetto al FV.

Calcoli e numeri a parte, buona parte del terrenno dell'Emilia (per la Romagna e il basso Ferrrarese è diverso) ha una conformazione tale da assecondare quasi appieno l'onda sismica: tutto ciò che si trova sulla cresta o nel ventre non resta in piedi, salvo abbia una forma tale da galleggiare sull'onda sismica e mantenere il baricentro dentro l'area delle fondamenta.

Come in tutte le cose tecniche, i calcoli servono, ma solo se veramente verificati sul campo, e di esempi ne ho anche di peggiori e ben più pericolosi.
Anche nella efficente Svizzera https://www.tio.ch/svizzera/cronaca/167 ... -villaggio


Poi parlando di ingegneri e calcoli ... succede come alla chiesa di Boretto, ma questa è un'altra storia che parte dai movimenti dei Verdi negli anni '70.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 9:01 
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Meglio prevedere una scala per l'evacuazione veloce verso la strada, in caso di cedimenti della struttura. :D :D

Nel nuovo fabbricato il buffet ed il sottopassaggio.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 16:07 
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Ecco si meglio il buffet.
Caso mai non regge il numero in fondo allo scontrino di cassa :wink:
E se poi non reggono il peso i numeri del colesterolo e della glicemia ... prenderemo provvedimenti di rinforzo :oops:
:lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 19:59 
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Nome: Giovanni
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marco_58 ha scritto:
E incece non ha retto!


Chiudo facendo notare che se il serbatoio di prima non è presente sul tetto, l'effetto stabilizzante si perde e la struttura giunge al collasso. Questa previsione è facilmente verificabile diminuendo la sollecitazione verticale dovuta al peso del serbatoio nei calcoli precedenti.
Lascio al verificatore, se lo desidera, il controllo della mia affermazione.

Ringraziando il Sig. Marcello per la pazienza dimostrata anche nei miei confronti, e rinnovando i complimenti per il suo lavoro, con rassegnazione prendo atto che l'aspetto ludico del mio discorso non è stato colto ed auguro buon divertimento.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 20:38 
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Grazie a tutti quelli che partecipano, è così che funziona un forum. Siamo qui per divertirci.

Grazie ancora.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 20:55 
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Pandrol ha scritto:
...

Chiudo facendo notare che se il serbatoio di prima non è presente sul tetto, l'effetto stabilizzante si perde e la struttura giunge al collasso. Questa previsione è facilmente verificabile diminuendo la sollecitazione verticale dovuta al peso del serbatoio nei calcoli precedenti.
Lascio al verificatore, se lo desidera, il controllo della mia affermazione.
...



Direi proprio che non hai letto con attenzione, focalizzato solo sui tuoi numeri.
Ho scritto che il servatoio è stato tolto dopo il terremoto.
Ora sicuramente la struttura è trattenuta da un anello e dalle travi del tetto, quindi tutti i successivi terremoti non gli hanno fatto manco solletico: e quello che conta è di fatto solo l'anello: come nelle botti del buon vino.

Di modeli matematici ci vivo ormai del lontano 1975, e ne ho inventati diverse centinaia, la storia insegna che quando ci prendono al 95% troppo spesso è un caso, di fatto le variabili in gioco sono centinaia, e a fare danni sono sempre quelle scartate nei calcoli.


Evviva il buffet di Marcello, e nel menù è "obbligatoria" la finocchiona.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 21:18 
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Nome: Giovanni
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marco_58 ha scritto:
Pandrol ha scritto:
...

Direi proprio che non hai letto con attenzione, focalizzato solo sui tuoi numeri.
...


Forse la disattenzione non è mia.....ha detto Lei che il che serbatoio era vuoto e pieno di ruggine (= assenza di serbatoio nei calcoli).
I modelli fatti bene ci azzeccano sempre, anche se chi non li conosce non ne apprezza l'utilità.

Sono d'accordo con la finocchiona e con il serbatoio pieno di altro contenuto, anche non adatto alle locomotive.

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 21:41 
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Cita:
Evviva il buffet di Marcello, e nel menù è "obbligatoria" la finocchiona.


Provatela col parmigiano ed il Chianti.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: sabato 17 giugno 2023, 23:19 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Ussignur che casino che ho combinato... :roll: :lol: quando ho messo dubbi a Marcello sul fatto che la sua struttura potesse cadergli in testa... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: domenica 18 giugno 2023, 0:52 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Ma quale casino, io mi diverto, sai quanti "calcolatori" non mi sopportano perchè fatti alla mano gli ho smontato le formule e i risultati.

Vedi, adesso faccio un esempio crudo, ma serve: incidente al Freccia Rossa di Lodi, sicuramente lì c'erano invertiti più circuiti e il sistema di controllo non si è accorto di nulla perché il progetto e il calcoli del modello matematico del cablaggio non lo prevedono e di fatto non lo possono predere, con una decina di fili da cablare le possibili combinazioni sono troppe e non è detto che fusibili o interruttri magnetotermici intervengano. Se non era per la mia mania di controllare e mettere mano, sai quanti cablatori mi avrebbero fatto dei danni agli impianti con le centinaia di fili da collegare nello stesso quadro.

E tornando alle strutture in muratura e CA, il tetto della Basilica Superiore di Assisi è crollato appunto a causa dei calcoli e dei numeri, così come è quasi crollato quello della Chiesa di Lesignano de Bagni dove abitavo prima: stessi interventi di rinforzo, stessi pesi eccessivi, al calcolo andava tutto bene, ma il terremoto è lì apposta per prendersi gioco dei calcoli degli ingegneri. Così come i fontanazzi dall'altra parte dell'argine, o le spinte dell'acqua contro la terra ormai imbibita sempre degli argini.
Sono proprio curioso di sapere quale spiegazione daranno gli ingegneri e i geologi ai romagnoli che sono rimasti con solo quello avevano indosso: nessuna, perchè qualsiasi cosa dicano rischiano calci nel posteriore.

E' di ieri mattina, un impianto (che costa qualche miliome di Euro) doveva già essere in funzione da un mese, invece: tanti bei disegni della meccanica, tanti bei calcoli per i basamenti (è una pressa, con suoi servizi) fornita da una delle due uniche ditte sul pianeta a costruirla: non combaciano i fori di assemblaggio, non è stata premontata in fabbrica, è le bronzine in bronzo sono in acciaio, e pure mancano metà dei pezzi.

Io e il gruppo di progettisti che lavoravamo assieme non siamo laureati, e alcuni solo diploma professionale, i numeri e le formule li sappiamo usare per forza, ma errori così grossolani mai, anzi per i fornitori eravamo fin troppo efficenti e pignoli. Agli ingegneri lasciavamo solo i controlli di verifica e la firma finale, e abbiamo costruito impianti dichiarati"impossibili o inutili" a farsi.
Ma adesso siamo stipendiati INPS e non contiamo più nulla, salvo intervenire per risolvere appunto quegli errori di cui sopra.


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