Ciao Luca e grazie. Tu oltre ai miei dubbi, ne hai individuato anche un altro dal punto di vista elettrico, che io avevo totalmente ignorato. Però ciò che mi da fastidio e che il binario più esterno, privo di scambi, sempre in curva parallelo a questo, ho già provveduto ad incollarlo con la relativa inclinatura. Di conseguenza si vedrebbero due due binari paralleli in curva, uno inclinato e l'altro no. Forse un giusto compromesso potrebbe essere di ridurre leggermente l'inclinazione. Per quanto riguarda il binario deviato, da una prova fuori opera ho constatato che anche con inclinazione di 1,5 mm rimane perfettamente in piano, come si vede dalla foto. Faccio tesoro del parere di Luca e rinnovo la domanda a tutti gli altri.

ciao

se il deviato è posto sul binario di corsa va sopraelevato. altrimenti è come mettere la panna nella carbonara: si va in galera!
scherzi a parte, dove va la deviata? su un binario secondario o sull'altro binario di corsa?

Antonio

Ciao Antonio, hai ragione, quello nel rettangolo rosso e lo scambio in questione, quindi il binario deviato non necessita di inclinazione e fin qui ci siamo, il problema che mi preoccupa è quello sollevato da Luca, di un eventuale corto circuito al cuore. Lo scambio è il Tillig Elite 85346 con cuore in metallo dove alle due rotaie interne in uscita dovrò mettere le scarpette isolate. Chiedo, inclinando lo scambio c'è questo rischio di corto circuito?

Se il cuore è in metallo e polarizzato non dovresti avere problemi.

ciao buona domenica.

No niente pericolo di corto circuito perché il cuore del tillig è tutto della stessa polarità. Lucaregoli ha nominato l'insulfrog (di Peco) che non c'entra niente con il tuo caso.

Il deviatoio curvo, posto sul binario di corsa (dove cioè il treno può proseguire in velocità senza fermarsi) va sopraelevato si. Nel tuo caso, il ramo deviato deve tornare in piano; lo deve fare in una 20ina di centimetri però, con un raccordo di sopraelevazione graduale e uniforme. Nella foto che hai mostrato sopra il ramo deviato è già in piano e non va bene.

Grazie Antonio per le utilissime risposte/suggerimenti e grazie anche a Luca che ovviamente non poteva sapere il tipo scambio utilizzato e quindi la sua osservazione era esatta. Adesso con il vostro aiuto posso finalmente procedere.

Saluti a tutti, era da già da parecchio tempo che pensavo a degli uffici da affiancare al magazzino merci, poi un un giorno transitando davanti un vecchio deposito di autobus dismesso ho visto un edificio all'interno che mi ha subito attratto. In questo edificio ormai ai limiti del fatiscente e mi piace anche per lo stato in cui si trova, una volta vi erano appunto gli uffici del deposito di autobus. Mi sono detto....e se cambio la scritta “autolinee” con “ Scalo Merci” ma si, si può fare! Pero lo voglio così....un po' fatiscente! Quindi con foto, traforo e compensato si riparte...

Saluti a tutti, allora dopo aver “intonacato” in maniera volutamente grezza le varie facciate dell'edificio, le ho assemblate mettendole in squadro. Successivamente ho fatto la base per il tetto che al momento è solo appoggiato. Nella foto il confronto con una fotocopia in scala 1/87 dell'edificio reale mi è di notevole aiuto.

Mica male! Per un lavoro del genere mi sarei aspettato l'utilizzo della balsa, forse più comoda da tagliare. Posso chiederti perchè hai preferito il compensato? Resistenza?

Ciao Rodano, si hai ragione scelgo il compensato per la resistenza, non tanto perchè deve sorreggere chissa quale carico, tra l'altro su questo edificio che sto facendo adesso ci posso mettere 3-4 kg di peso che li regge benissimo, ma soprattutto per la resistenza fra le varie parti di cui è composto , in fase di assemblaggio. Io con plastiche e colle tipo attak credo di averci litigato. Certo lo stesso lavoro fatto con il forex e taglierino mi risulta notevolmente più facile,per non parlare poi della lavorazione che richiede il compensato, passare con la spatola la pasta acrilica o stucco, carteggiare, rettificare tutti i tagli ecc. Però io interpreto il modellismo proprio nel fare tutte queste cose, pur essendo consapevole che in questo caso probabilmente ho torto, e che sono solo fissato con le mie maledette convizioni. Nel frattempo ho messo i coppi sui tetti che sono solo appoggiati e da pitturare

Sta venendo molto bene; quando applicherai i marcapiano, si dovrebbe anche mitigare l'aspetto possente che restituisce ora il blocco "nudo".
Se riuscirai a realizzare bene anche le grandi scritte, darai al plastico un tocco magistrale e distinguente.
Bravissimo!

Ciao Luca, a dimostrazione che hai un buon occhio è esatta la tua osservazione. Il marcapiano insieme alla tettoia metallica, “spezzano” l'edificio nello sviluppo verticale. La pittura degradata, tuttaltro che omogenea e l'inserimento degli infissi, accentueranno ancora di più quest'effetto.

Qualche aggiornamento, ho inserito porte, finestre, serrande nelle due facciate che ovviamente verranno successivamente trattate. Attaccando vari pezzi tra loro e inventandomi queste staffe ho creato la tettoia che dovrà subire necessariamente qualche maltrattamento, prima di essere fissata. Infine ho fatto la scritta “scalo merci” in rilievo. Le due finestre centrali sotto la scritta sono incomplete, le devo “caratterizzare”

Ciao Maurizio

Martedì a arriverà una nuova gru a dare una mano ai lavori ......

Marco