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MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2008, 12:06 
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Sulle norme FREMO Italia ho trovato quest'indicazione:

"Si consiglia utilizzo binari Peco codice 75 o Pilz codice 83."

A questo punto come inizio me lo consigliate di adottare uno di questi due nomi o meglio più comuni o commerciali?
Luca


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MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2008, 12:25 
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Se posso dire la mia io farei in modo che il F. V. non fosse tra l'osservatore ed i binari, perché così sottrae un po' di scena alla ferrovia che è l'elemento importante del plastico. Farei in modo che fosse dalla parte opposta, ossia: dopo i binari, in modo da poter vedere i treni completamente.


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MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2008, 12:54 
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Marcello (PT) ha scritto:
...io farei in modo che il F. V. non fosse tra l'osservatore ed i binari, perché così sottrae un po' di scena alla ferrovia che è l'elemento importante del plastico. ....


Giusto,

grazie Marcello.

Provvederò.

Luca


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MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2008, 13:47 
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wolf05 ha scritto:

Vorrei porvi questa domanda: se voi aveste spazio per realizzare due moduli da congiungere di 240x50cm (altezza 25 cm) l'uno, come sfruttereste questo spazio?

Luca


Dipende da molte aspettative del tuo progetto: epoca, tipo di traffico...

Per rispondere in modo serio si dovrebbe progettare il plastico tenendo conto di tutti i possibili moduli che minimamente sono previsti e del tipo di traffico che intendi svolgere.

Ad esempio se fai solo la spola di automotrici passeggeri e qualche piccolo merci, allora i due moduli sono tranquillamente delle passerelle di linea (se pianeggiante, un tratto di ferrovia in mezzo ai campi con qualche P.L. ogni tanto...giusto per far correre i treni in un paesaggio adeguato. Ma a quel punto non servono 50 cm, puoi anche stringere ma con fondale adeguato.

Se invece vuoi sviluppare traffico merci allora in mezzo alle due stazioni ci vedo bene dei raccordi industriali in bassorilievo sullo sfondo...una linea ferroviaria che attraversa questa zona industriale manifatturiera fra i muri di confine degli stabilimenti.
Potrebbe essere anche il plastico che rappresenta una zona suburbana in cui la prima stazione (fintamente di transito) è lo smistamento merci e la fermata passeggeri per gli operai; questa è inglobata nella densità degli stabilimenti, quindi hai già dei fondali fatti di fabbriche e muri alti...poi la linea prosegue zigzagando e servendo i raccordi fino a quando, dopo un ponte su un canale e un elemento divisore ottico (esempio uno stabilimento sulle rive bagnato dal canale stesso, un boschetto...) entra nella stazione di testa della cittadina in cui ci sono anche i depositi locomotive e il MM.

Nel "romanzo" che ti ho scritto mi sono immaginato una situazione, da cui DOPO determino il tracciato, non viceversa.

Dovresti anche te immaginarti un "romanzo" osservando la realtà e cercando di riprodurla in scala.

Nel caso che ho descritto sopra ho immaginato delle realtà comuni a periferie di grandi centri urbani o di cittadine provinciali satelliti a città più importanti. Un esempio è Venezia Mestre che poi per arrivare a Venezia S. Lucia attraversa le industrie di Marghera, in cui c'è anche la fermata per gli operai. Ma esempi simili ci sono in molte zone italiche, dalla liguria o addirittura a zone montane di confine in cui spesso ci sono due o più stazioni.

L'ambientazione suburbana "congestionata" industriale è un alibi interessante per riempire di binari 50cm di profondità...ma non chiedermi se fare gli sfondi sia importante perchè la risposta è ovvia. :D


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MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2008, 14:00 
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Marcello (PT) ha scritto:
Se posso dire la mia io farei in modo che il F. V. non fosse tra l'osservatore ed i binari, perché così sottrae un po' di scena alla ferrovia che è l'elemento importante del plastico. Farei in modo che fosse dalla parte opposta, ossia: dopo i binari, in modo da poter vedere i treni completamente.


Questo è un bel problema a volte in quanto alcune stazioni si prestano a questo accorgimento, altri impianti no. Quando progettavo il plastico ho avuto grosse difficoltà per coniugare la stazione nel modo in cui intende marcello con la presenza contemporanea dei raccordi industriali in quanto essi nella realtà si innestano spesso da edifici che stanno proprio di fronte la stazione. Se questi edifici fungono da sfondo al plastico, ecco che ci si ritroverebbe il fabbricato viaggiatori in primo piano a tagliare la visuale del piazzale di stazione.

Un esempio della realtà tratto dal sito photorail:
http://www.photorail.com/

Immagine

Questa stazione, che si trova in Friuli, è terminale di una linea concessa. Di fronte ad essa è presente un cementificio in cui la ferrovia entra con binari paralleli a quelli di stazione che si vedono in foto.

Se dovessi fare un plastico il sito è eccellente in quanto mi ritrovo un edificio industriale alto come sfondo in cui ai piedi camminano i binari, il muro di recinzione e la stazione. Però il fabbricato viaggiatori lo trovo davanti agli occhi.

Progettare una stazione in cui non ho nulla davanti ai binari, FV al centro, MM di lato, depositi e raccordi dall'altro...e che tutto sia reale...ho sperimentato su me stesso che è difficile.


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MessaggioInviato: venerdì 24 ottobre 2008, 14:26 
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electrofrog ha scritto:
wolf05 ha scritto:

...

Nel "romanzo" che ti ho scritto mi sono immaginato una situazione, da cui DOPO determino il tracciato, non viceversa.

...


Electrofrog, in effetti il romanzo lo scrivo e lo riscrivo da diverso tempo.
Sicuramente il tuo suggerimento mi permette di osservare e guardare da un punto di vista diverso che mi dovrebbe permettere di focalizzare meglio il tipo di risultato che voglio ottenere.

Luca


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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 8:42 
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Intanto posto questo, modificato con alcuni dei suggerimenti pervenuti.
Inoltre ho aggiunto un raccordo sul modulo di angolo. Poi vi spiegherò meglio l'idea.

Immagine


Luca


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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 16:14 
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Attenzione che così facendo i raccordi industriali possono solo essere accennati, gli edifici non ti stanno. A meno che il raccordo che fai ad angolo è un edificio talmente grande che funge da separatore ottico fra le due scene di stazione. Allo scopo si presterebbe un cementificio, un essicatoio di cereali/mulino...qualcosa che abbia minimo 7-8 piani, 25 metri reali minimo di "muro". La ferrovia corre dietro questo edificio e il raccordo sta davanti.

Un esempio di "separatore ottico":

Immagine

Immagine

E' il caso questo di una area portuale, ma il senso è quello.

Altrimenti è più comodo mettere il raccordo dietro e l'edificio come sfondo del plastico:

Immagine

Un altra osservazione è quella che la stazione di testa, per quanto piccola, dovrebbe avere un MM, un piccolo deposito locomotive...si può ovviare, se non ci sta, mettendo un binario che esce dal tuo modulo per collegare in modo immaginario il deposito dei rotabili e le officine relative. Ovviamente puoi metterci un cassettino (coulisse mobile) per raccogliere le locomotive che vogliono raggiungerlo e inserire nel plastico nuovi "rinforzi".

Il suggerimento è come sempre di realizzare bene alcuni aspetti e tralasciare di concentrare tutto in poco spazio.


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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 18:37 
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Volendo adottare binari tillig o peco vorrei avere qualche indicazioni sui motori da applicare agli scambi.
Di quelli che si applicano sotto il piano, volevo sapere quale fosse l'ingombro nelle tre dimensioni. Qualcuno sa dirmi queste informazioni?

Grazie

Luca

X electrofrog. i tuoi consigli sono preziosi però penso che avrò molta difficoltà a metterli in scena per via delle limitate dimensioni verticali alle quali sono vincolato.


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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 18:43 
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wolf05 ha scritto:

X electrofrog. i tuoi consigli sono preziosi però penso che avrò molta difficoltà a metterli in scena per via delle limitate dimensioni verticali alle quali sono vincolato.


Non è obbligatorio fissare gli edifici e gli sfondi sui moduli, li fai removibili.
C'è un articolo su TT di questo mese di un modellista che ha fatto la stazione di Piove di Sacco con gli edifici removibili per la stessa tua ragione.

Per i motori degli scambi...se non vuoi spendere molto puoi anche comandarli manualmente con dei tiretti messi sotto il piano del modulo, come quelli dei moduli FREMO N.

Se vuoi invece motorizzarli ci sono molte possibilità, dai motori peco ai tortoise...


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Dai non facciamo troppo i pignoli lasciamo spazio anche alla libera interpretazione personale e al gioco del movimento ferroviario.
logico che più binari ci sono aumenta il movimento ma diminuisce il realismo poi ci si può sbizzarrire con o senza orario, con le carte carro per il movimento merci e imprevisti... poi è sempre in tempo a modificarlo.... :wink:
comunque rispetto e quoto i consigli, tutti più che giusti.
ciao


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upacific ha scritto:
Dai non facciamo troppo i pignoli lasciamo spazio anche alla libera interpretazione personale e al gioco del movimento ferroviario.
logico che più binari ci sono aumenta il movimento ma diminuisce il realismo poi ci si può sbizzarrire con o senza orario, con le carte carro per il movimento merci e imprevisti... poi è sempre in tempo a modificarlo.... :wink:
comunque rispetto e quoto i consigli, tutti più che giusti.
ciao


Ho infatti una leggera...giusto leggerissima :D predilezione per i PaP, orari e carte carro. Ma ci sono anche dei buoni ovaloni, come in questo 3d:

http://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?t=29477

in cui proprio ieri un modellista spagnolo ci propone la sua stazione.
Anche in questo che è un ovale naturalmente c'è la possibilità di sviluppare un buon traffico.

A parte l'ottima resa paesaggistica è da notare, ai fini di questa discussione, il tracciato di stazione. :)


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MessaggioInviato: domenica 26 ottobre 2008, 11:09 
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upacific ha scritto:
Dai non facciamo troppo i pignoli lasciamo spazio anche alla libera interpretazione personale e al gioco del movimento ferroviario.
logico che più binari ci sono aumenta il movimento ma diminuisce il realismo poi ci si può sbizzarrire con o senza orario, con le carte carro per il movimento merci e imprevisti... poi è sempre in tempo a modificarlo.... :wink:
comunque rispetto e quoto i consigli, tutti più che giusti.
ciao


Meno male che upacific mi tira su il morale.. :D

Cmq, è molto bella la stazione nel link postato da electrofrog. sicuramente mi darà qualche spunto.

Sto apportando continui cambiamenti grazie ai vostri prezioni consigli.
Penso di aver scelto i tillig pilz.
Ho quindi modificato il precedente progetto utilizzando questo materiale di armamento.
I binari di ingresso nelle stazioni sono a 12° per cercare di non dare l'impressione di una deviata troppo forte, mentre gli altri sono a 15°.
Ho fatto largo uso dei flessibili che si prestano sicuramente per rendere più armonioso il percorso.

Immagine

Suggerimenti?

Buona domenica

Luca


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Secondo me è un buon piano, rimango solo perplesso dal tronchino adiacente al FV della stazione superiore raggiungibile solo tramite un'asta di manovra indubbiamente troppo corta. Potresti eliminare tale tronchino, immagino abbinato a piano di carico, e spostare il piano di carico a fianco dell'asta (che quindi non sarà più un'asta), risparmiando un deviatoio senza però ridurre in nessuna maniera le possibilità d'esercizio.


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wolf05 ha scritto:

Sto apportando continui cambiamenti grazie ai vostri prezioni consigli.


Immagine

Suggerimenti?

Buona domenica

Luca


Devo dire che fra questo progetto e quello che hai postato per iniziare la discussione, c'è un abisso :D sembra quasi che lo abbia fatto un'altra persona. Complimenti, impari in fretta e bene. Mi piace molto l'andamento dei binari e l'organizzazione generale. Come ti hanno detto nella stazione sopra il MM ha i binari un po opprimenti...risolveresti a mio avviso provando ad invertire la posizione del MM rispetto a quella del FV.

Se usi gli scambi in curva puoi fare in modo che il c.t. (corretto tracciato) sia il binario 2 così che dal n° 1 puoi servire con un deviatore un MM posto subito all'ingresso di stazione. Poi hai accanto il FV. Di solito in queste piccole stazioncine di testa il binario 1 è destinato a manovre e si usa il c.t. al 2.

Prova a "vestire" il progetto con edifici, muri di recinzione e strade, così ti rendi conto se funziona o servono ancora dei ritocchi al tracciato.


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