Un saluto a tutto il forum.
Ho completato il primo tratto di catenaria e vi mostro il risultato.
La tecnica è la stessa già adottata per “Solis”, utilizzando il filo elastico Essebiemme da 0,2 mm.
I vantaggi rispetto a una catenaria in metallo sono il costo (sto usando ancora la bobina acquistata per il plastico precedente: 200 metri per soli 12 €), un aspetto molto realistico (il filo una volta dipinto è quasi invisibile) ma soprattutto la capacità di sopportare piccoli urti senza problemi. La pulizia delle rotaie rimane fattibile senza rischi di rompere la catenaria.
Il principale svantaggio è che non è possibile far strisciare i pantografi. Le locomotive viaggeranno con il pantografo bloccato ad un paio di millimetri dal cavo.
Per la posa: si inizia con il cavo di contatto che va teso il più possibile.
Inizio da un portale per poi fissarlo con una piccolissima goccia di cianoacrilato ad ogni mensola e terminando al portale successivo dove la catenaria si interrompe.
Seconda fase la posa del cavo portante.
In questo caso va posato (sempre da portale a portale) molto meno teso del primo.
In questo modo, quando si creeranno i pendini sarà il cavo superiore ad arcuarsi verso il basso evitando che succeda l’opposto e cioè che il cavo inferiore sia tirato verso l’alto.
Per riprodurre la forma a catenaria con la fune portante che spancia verso il basso posiziono un peso a metà tra i pali prima di incollare i pendini.
La posa dei pendini costituisce la fase più delicata.
Utilizzo sottili fili di rame ricavati da un cavetto elettrico.
Dopo averli tagliati in misura abbondante rispetto alla necessità con uno stuzzicadenti vi applico due goccioline di cianoacrilato e li posiziono con una pinzetta spingendoli contro i cavi elastici per qualche secondo, fino a che la colla non fa presa.
Quando il tutto è asciutto le estremità vengono eliminate con un tronchesino facendo attenzione a non tranciare il cavo elastico. Per ora non mi è successo ma ai tempi di “Solis” un paio di volte accadde…
Niente di irreparabile: si tratta di riposizionare un nuovo filo elastico al posto di quello tranciato.
A questo punto vernicio il tutto (miscela di nero con un pò di color ruggine).
Prima leggera passata con il pennellino poi rifinitura con un cotton-fioc: si formano infatti delle mini goccioline di vernice e con il passaggio del cotton-fioc si stende la vernice in maniera uniforme asportando quella eventualmente in eccesso.
A questo punto, se lo sfondo è il verde della vegetazione come nel mio caso la catenaria risulta praticamente invisibile: solo ponendo un foglio bianco dietro si vede bene…
Viene quasi la tentazione di non posarla proprio…
Ovviamente scherzo: la trovo abbastanza realistica!
Forse però i pali Sommerfeldt appaiono un pò “grossolani” e con i particolari sovradimensionati a confronto con il sottilissimo cavo che sostengono.
Vi mostro qualche scatto delle varie fasi del lavoro.