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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: mercoledì 22 agosto 2012, 15:24 
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Il plastico minimo (IT42) è stato per lungo tempo oggetto di meditazioni da parte del sottoscritto, con numerose rielaborazioni Ancora oggi, ho in testa di realizzare quel plastico, sia pure con alcune modifiche, come l'adozione di uno sfondo intermedio, la trasformazione della stazione di testa bassa in stazione di transito ed altre cosette come la presenza di due elicoidali concentrici per trasformare la diramazione tronca in un percorso ad anello.
In pratica si trattava di un plastico con tre "giri" ad anello in senso antiorario (praticamente tre elicoidali) ed un elicoidale circolare.
Si parte dalla stazione bassa, di testa, su uno dei lati lunghi, e si percorre un primo periplo del plastico, per comparire a mezza costa sopra la stazione di testa; un secondo giro porta ad una stazione di transito/diramazione, sita in prossimità del lato corto di sinistra e parzialmente curva; un successivo elicoidale in prossimità del lato corto di destra ed a pianta circolare permette di raggiungere la stazione di testa superiore sita sul secondo lato lungo.

Saluti minimi

Antonio Federici


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: mercoledì 22 agosto 2012, 15:26 
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Bomby, credo anche io che la comunicazione presente presso il PC sia quella per il carico di testa dei vagoni; del resto, si può caricare di testa un solo carro alla volta, e le manovre di movimentazione dei singoli carri sui binari secondari venivano un tempo eseguite spesso a mano, da cui deriva la cortissima asta di manovra.
Una soluzione che ho visto in altre circostanze è l'utilizzo di una piattaforma giracarri, con binario per il carico di testa ortogonale al piano di carico.

Antonio

PS: la stazione a doppio scartamento, comunque, è da manuale davvero!


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: mercoledì 22 agosto 2012, 16:53 
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Accidenti, ci metto su il copyright!

In effetti la ragione di quella comunicazione parrebbe essere proprio quella.
Certo che le ferrovie modenesi erano strane: erano esercite con materiale tranviario (roboante vmax di 35 km/h per i viaggiatori (pochi, e le loco erano omologate per i 30...), 28 km/h per i misti, 20 km/h per i merci), ma le linee erano ferroviarie, così come gli impianti di stazione. Certo se gli ingegneri Maglietta Mercier e Boccolari non si fossero intestarditi a voler far passare la ferrovia vicino ad ogni paese, piazzando stazioni a km dai centri (e siamo in pianura piatta piatta, eh), forse oggi ci sarebbe stata qualche linea in servizio in più. Basti pensare che le linee per la bassa furono chiuse 3 mesi prima dell'avvio della prima industria biomedicale (sorta attaccata alla ferrovia): industria biomedicale che nel giro di 10-15 anni è divenuta settore trainante (oltre alla meccanica ed alla ceramica) della zona, e che sconta carenze infrastrutturali (La ss 12 "Canaletto" è sempre intoppata dai camion, ed attraversa tutti i centri abitati. Sarebbe bastato che la ferrovia seguisse il tracciato della strada e tutto sarebbe stato diverso).

Prossimo progetto: la stazione di piazza Manzoni (stazione piccola). Uno scalo immenso, forse sproporzionato rispetto alle reali esigenze della rete (tanto quanto era troppo piccolo lo scalo di Barriera Garibaldi).


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: mercoledì 22 agosto 2012, 20:52 
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Cita:
Prossimo progetto: la stazione di piazza Manzoni (stazione piccola). Uno scalo immenso, forse sproporzionato rispetto alle reali esigenze della rete (tanto quanto era troppo piccolo lo scalo di Barriera Garibaldi).

Ovviamente prossimo nuovo progetto... Continuo con la presentazione di quelli vecchi. (Non è poi così vecchio, questo, però...) Rimaniamo comunque in zona!

Ricorrono in questi giorni i tre mesi dal terremoto nelle mie zone della bassa modenese. Il plastico che vi presento è ambientato, e dedicato a quelle zone, per non dimenticare.

PLASTICO "LE LINEEE DELLA BASSA"

Il plastico è ambientato nella bassa modenese e ricalca pressochè fedelmente le stazioni di alcuni tra i paesi più colpiti dal sisma. Ovviamente l'epoca è anteriore al 1964, anno di chiusura di queste linee da parte della SEFTA, e sono rappresentate le stazioni di Cavezzo, San Felice sul Panaro e Finale Emilia, tutte e tre caratteristiche, o per le manovre che vi si svolgevano o per la loro conformazione.
Il progetto potrebbe essere inserito in una stanza (od un garage) di 5x5 metri, ed occupa una profondità di non più di 60 cm (quindi il locale può essere usato anche per altri scopi), a parte un'appendice rimovibile. E' principalmente lineare e piano, ma presenta una stazione nascosta sotterranea (Mirandola), che volendo potrebbe essere eliminata, facendo rientrare ad anello la linea alla stazione "di servizio" (non è nascosta...), passando dietro Finale.
Il servizio, considerando l'epoca, sarebbe svolto con le elettromotrici ed i locomotori della dotazione originaria della SEFTA (10 elettromotrici + 29 carrozze (8 a carrelli, di cui 2 miste I/III classe e 21 a due assi, di cui 1 (prima erano 3) miste) + 4 locomotori Breda e svariati carri + una sogliola + 2 loco ex 817 FS ex 1-2 SAO, uguali al gruppo 34 SV): qualcosa si trova, i carri a sponde basse ed alte sono storici di produzione RR anni '50, i locomotori li produsse Montorsi-Merin (vedi topic in TTM) oppure più recentemente FaSa, l'elettromotrice è di Model71. Mancherebbero giusto le rimorchiate (erano in programma da Model71) ed i carri chiusi "tipo SEFTA", il restante materiale merci era analogo a quello FS ante 1925.

Veniamo alle stazioni: si parte da una stazione di servizio a 4+1 binari con vari tronchi. Poi a vista troviamo:
- Cavezzo-Villafranca: importante stazione di diramazione; nella realtà la stazione era talmente lontana dai paesi che serviva (svariati km), che aveva scarso servizio passeggeri (non escludo servizi di carrozze/taxi). Era molto più fondamentale ai fini dell'esercizio: qui i treni provenienti da Modena si dividevano in due, una sezione per Finale ed una per Mirandola (generalmente la composizione minima era: Elettromotrice+2carrozze (tronco per Finale) + mista (in coda, per Mirandola). Giunti a Cavezzo, veniva staccata la carrozza mista, ed il treno proseguiva, mentre un'altra elettromotrice prendeva a carico la mista e volgeva verso Mirandola, analoghe manovre in senso contrario). Inoltre accanto allo scalo merci vi era (e vi è) la Cantina Sociale.
- San Felice s/P: Principale stazione di incrocio sulla linea per Finale, da qui si staccava il raccordo con la stazione FS sulla BO-VR, che la linea incrociava poco dopo, con i relativi impianti di sicurezza.
- Finale Emilia: Termine linea, disponeva di una RL ed aveva (della posizione non sono sicuro) un raccordo merci (non mi ricordo cosa servisse: se era in quella posizione, serviva un macello, se era dalla parte opposta, verso lo spettatore (magari si staccava dallo scalo), serviva un mulino).

I principali traffici erano di tipo agricolo: barbabietole verso Mirandola (vi era il raccordo con lo zuccherificio, c'era anche una piccola fonderia in zona, non è da escludere trasporto di carbone o simili), ghiaia dall'appennino per le strade, prodotti agricoli dai vari paesi, prodotti vitivinicoli da Cavezzo, ma anche da Sorbara, e non escludo anche gli altri vari paesi, suini verso Finale (macello) e Massa Finalese (tra Finale e San Felice, salumificio).

Non escludo di tornare a descrivere in dettaglio le manovre a Cavezzo, molto interessanti! Vi dico solo che le manovre per la divisione e la ricomposizione dei convogli avvenivano simultaneamente in entrambi i sensi, in soli 5 minuti d'orario!

Per avere qualche impressione della linea, cabview del 1954 (la prima parte è sulla Modena Sassuolo con la neve, poi una riunione col direttore d'esercizio e/o geneale (direi di riconoscere l'Avv. Tassan), poi la linea per la Bassa. http://www.youtube.com/watch?v=iRfu17Am ... ature=plcp


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2012, 8:14 
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Nome: Alessandro Rizzello
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Ciao Bomby
molto interessante quest'ultimo progetto delle linee della Bassa che effettivamente si prestano ad una riproduzione votata all'esercizio.
Mi piace l'incrocio della Bologna-Verona, mi ricorda diversi plastici USA sviluppati attorno alle pareti dove spesso si trovano spezzoni di linee incrociantisi.
Da tempo cercavo il volume sulla SEFTA di Cerioli & Co., l'ho trovato pochi mesi fa, è un capolavoro e per giunta mi è arrivato a casa due giorni prima del triste evento del terremoto, quindi l'ho letto anche sotto un'altra luce...
Proprio la stazione di Cavezzo, diramazione sperduta nelle campagne, è quella che mi ha più incuriosito.

Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2012, 16:33 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Io quel libro lo so quasi a memoria, ed è il tipo di libro che vorrei leggere su ogni ferrovia: descrizione accurata (ma non dispersiva) di tutti gli aspetti, con riportati la maggior parte dei piani schematici, ed una risoluzione decente delle immagini. Ho anche il libro edito più recentemente (2003): è anch'esso un ottimo libro, ma ha stampato a tutta pagina immagini quasi insignificanti, mentre quelle più interessanti, o sono in formato minuscolo, o sono incomplete. E la scarsa risoluzione non consente di capirci un tubo. I testi sono approfonditissimi, fin troppo sulle vicende societarie, ma dei mezzi non raccontano nulla. Capisco che i fini dei libri fossero diversi, ma...

Arrivo presto con la descrizione delle manovre a Cavezzo, con tanto di disegnini...


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: giovedì 23 agosto 2012, 18:28 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Dunque, ora vi descrivo le manovre necessarie alla composizione/scomposizione dei treni a Cavezzo.

Nei disegni, i treni sono colorati: in giallo per Modena, in rosso per Finale, in Blu per Mirandola, in verde limitati a Cavezzo; Faccio una breve ricapitolazione anche delle direzioni: a sinistra la linea per Modena, a destra in alto la linea per Mirandola, in basso, la linea per Finale.

1: sul 1° binario entra la sezione da Mirandola;
2: l’elettromotrice viene sganciata e si porta sul 3° binario;
3: entra la sezione da Finale sul 2° binario;
4: la sezione da Finale prosegue per indietreggiare sul 1° binario, agganciando la sezione da Mirandola;
5: entra il treno da Modena sul 2° binario;
6: sul 1° binario parte il treno per Modena;
7: viene sganciata la sezione per Mirandola dal treno da Modena;
8: il treno per Finale può ripartire dal 2° binario;
9: L’elettromotrice ferma sul 3° binario andava ad agganciare la sezione per Mirandola;
10: il treno per Mirandola poteva partire.


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: venerdì 24 agosto 2012, 16:23 
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Molto carino il plastico della Bassa; per anni ho ricercato il materiale tecnico Sefta, per capire come avvenissero le manovre a Cavezzo, e cosa fosse previsto per l'attraversamento FS a S Felice!
Per fortuna, poi, è arrivato il bellissimo volume di Cerioli!
Avendo lavorato qualche tempo per il comune di Formigine, ho girato un poco in zona, per cercare le tracce delle linee soppresse, dall'esercizio assai affascinante.
Torniamo al plastico; sezione relativa alla stazione di Mirandola-Finale è a doppio livello; dico allora: perché non sfruttare il doppio livello in modo più ampio, per incrementare le tratte in piena linea, evitando che le manovre in una stazione entrino in quella vicina, e creare qualche "scena" della bassa? Ad esempio, la stazione ombra di Modena potrebbe andare sotto l'attuale stazione di Finale,e, volendo, divenire "visibile" (una parte della stazione di Modena Garibaldi ossia il concetto di RICE "bitsastation"): Analogamente, collocherei la stazione di Finale sopra quella di Cavezzo, facendo fare il periplo in salita della linea, e quella di Mirandola dove tu hai previsto Modena, mentre sposterei S Felice sulla attuale Finale; tutto il lato destro sarebbe di linea, divisibile in due scene per le due direzioni e con l'apertura per l'accesso nel locale. Comprimerei un poco Finale in modo da dare spazio ad un tratto di piena linea prima della stazione.
Il plastico sarebbe più complicato da realizzare, ma neanche tanto, considerato che con delle mensole a muro si possono graduare anche le livellette!!!
Che ne dici?
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: venerdì 24 agosto 2012, 16:46 
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Ovviamente si può fare anche così, diventa più complicato, ma il tutto ha maggior respiro... C'è anche da tener conto che, a parte un paio di ponti, la linea non è che offrisse così tante cose a livello paesaggistico. Inoltre era sempre circondata da una fittissima siepe di biancospino (ed altri arbusti spinosetti), che resiste tutt'oggi nei tratti rimasti, riconvertiti a pista ciclabile (a che, data la manutenzione non proprio abbondante, quando vai in bicicletta non è difficile che arrivino nelle gambe!). Pertanto nei tratti in piena linea non è che ci sia tanto da riprodurre...
Attenzione che la linea per Mirandola era praticamente esercita a spola (non mi risulta che Medolla avesse binari di raddoppio), ed aveva lunghezza contenuta. Io direi Modena, Cavezzo, Mirandola, San Felice, piena linea, quindi Finale sopra a Cavezzo. (Nel tratto in piena linea ci sta Massa Finalese... interessante anche questa per le merci. Posterò il piano binari)

Ah, la stazione di Modena per le reti elettrificate era "piazza Manzoni" (a Modena, se chiedi a qualcuno della stazione di piazza Manzoni, a meno che non sia giovane od un pendolare, che potrebbe averci fatto l'abitudine, non ti sa dire niente nessuno. Se chiedi della "stazione piccola", hai tutte le info che vuoi...)

Altra caratteristica interessante (ai tempi del vapore) erano i treni (misti, merci e passeggeri) a gravità da Sassuolo verso Modena. Un metodo ingegnoso e furbo per risparmiare il carbone!


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: venerdì 24 agosto 2012, 17:23 
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Bomby ha scritto:
Attenzione che la linea per Mirandola era praticamente esercita a spola (non mi risulta che Medolla avesse binari di raddoppio), ed aveva lunghezza contenuta. Io direi Modena, Cavezzo, Mirandola, San Felice, piena linea, quindi Finale sopra a Cavezzo. (Nel tratto in piena linea ci sta Massa Finalese... interessante anche questa per le merci. Posterò il piano binari)

Attendiamo.....

Bomby ha scritto:
Altra caratteristica interessante (ai tempi del vapore) erano i treni (misti, merci e passeggeri) a gravità da Sassuolo verso Modena. Un metodo ingegnoso e furbo per risparmiare il carbone!


Figurati che mi sono procurato l'orario di servizio apposta apposta per vedere la cosa!!!

Buon fine settimana

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: sabato 25 agosto 2012, 10:35 
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Cita:
Bomby ha scritto:
Attenzione che la linea per Mirandola era praticamente esercita a spola (non mi risulta che Medolla avesse binari di raddoppio), ed aveva lunghezza contenuta. Io direi Modena, Cavezzo, Mirandola, San Felice, piena linea, quindi Finale sopra a Cavezzo. (Nel tratto in piena linea ci sta Massa Finalese... interessante anche questa per le merci. Posterò il piano binari)


Attendiamo.....


Eccoti accontentato:

MASSA FINALESE

Il plastico ha sostanzialmente le stesse dimensioni del plastico nel progetto di Vignola, perchè la stanza presa in esame è la medesima, con le stesse limitazioni.

Rappresenta nella sua interezza la stazione di Massa Finalese, posta tra quelle di San Felice e Finale. Il piano binari è stato dedotto da una vecchia foto piuttosto sgranata, è poco più di un'interpretazione, ma probabilmente era fatto così. La stazione era relativamente distante dal centro abitato (più di 1 km dal centro, sulla statale per San Felice), ma si trovava in quella che era la zona industriale dell'epoca. A fare da sfondo erano, prima la fornace (non so quando sia stata chiusa, prima della IIGM, o dopo? Mah), con relative ciminiere a tutt'oggi (se non sono venute giù col sisma) presenti, poi era presente un grosso salumificio, lo stabilimento SAMIS (fino ad un certo periodo, anteguerra?) Bellentani (nome che ha mantenuto fino alla chiusura nell'81, insegna ancora leggibile fino a che la porzione di stabilimento non è venuta giù). Più a destra, a nascondere l'uscita di scena dal plastico (nascondendo anche la stretta curva), c'è il consorzio agrario, costruzione in stile razionalista.
Il fabbricato viaggiatori era in stile simil-razionalista perchè, distrutto durante la guerra (fu centrato da una bomba), fu ricostruito negli anni '50 (1954 o 55) sullo stile di quelli della Casalecchio-Vignola (ma non era uguale). La pensilina fu costruita così bassa che, per evitare urti con i carichi un po' abbondanti di certi carri, li si doveva far passare in 2° binario...

Allego dunque le immagini del progetto, con qualche screen preso dal rendering, poi immagini dal vero, tra cui alcune recenti (copyright by mia mamma, che si esercitava con la macchina fotografica nuova). Altre immagini (ante crollo) le potete vedere con street view, cercando Massa Finalese, sulla sp 468 verso San Felice.


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: martedì 28 agosto 2012, 19:50 
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Vi avevo promesso Modena, e la avrete.

MODENA PIAZZA MANZONI
Anno 1953 (l'anno in cui era stato disegnata la planimetria, ma tale configurazione va dal dopoguerra al 1970-1971 (anno in cui furono asfaltati i primi 2 binari, oltre alla sede del 3°, e probabilmente eliminati i binari delle officine, per far posto ai bus). Dal 1932 al 1937 (secondo me anche un po' dopo) erano presenti i binari a SR della tranvia per Maranello: il 3° binario (nonostante fosse inutile era elettrificato, coi pali che a tutt'oggi sostengono le mensole della LA), il 4° a doppio scartamento, un piccolo fascio tra la linea per Vignola (a DS anch'essa, la tratta per Maranello si distaccava presso la fermata di Vaciglio) e il fascio merci (ancor oggi esistente), e non ho mai ben capito dove fossero, e come fossero organizzate, le officine ed i binari in comune (no foto, no disegni :evil:). Successivamente al 1972 furono eliminati il fascio viaggiatori (le mie fonti fanno risalire ciò già al 1964), ed il piano rimase sostanzialmente invariato fino al 1992, quando fu ripristinato il 3° binario a SO. Poi, nel 2003 fu realizzato il nuovo raccordo con le FS, e più recentemente il piano binari è stato rifatto, come si presenta oggi.
In generale l'utilizzo dei binari era:
1°, arrivi da Mirandola e Finale (in seguito da Sassuolo);
2°, arrivi e partenze da e per Sassuolo;
3°, ex SR, ripristinato 09/92;
4°, ex misto, partenze per Mirandola e Finale;
5°, arrivi e partenze da e per Vignola;
6°: sosta e transito merci.

A sinistra vi è il PL con via delle Morane, a destra il PL (ora interrato) con via Vignolese.

Nel riprodurre il piano binari, ho seguito un piano risalente al 1953, ben quotato. Nonostante i miei sforzi, il piano presenta alcune imprecisioni :roll:, imputabili alla geometria degli scambi: quelli veri, se il calcolo da me svolto (molto occhiometrico :oops:) è giusto, dovrebbero avere la stessa lunghezza dei PECO lunghi, ma l'angolo di deviata è minore (9°, così a spanne) :roll:. Pertanto ho dovuto usare in un paio di casi degli scambi a Y, non presenti sulla rete SEFTA, in quanto gli scambi utilizzati erano di un solo tipo (o destro, o sinistro). Nutro qualche dubbio su un qualche interbinario (quello tra 2° e (3°) 4° binario), che misurandolo è giusto (è in scala), ma non rientra nella geometria :roll:...

Nel disegno vi sono dei fabbricati con sigle strane. Ovvio che non ho la minima idea di cosa vogliano dire :mrgreen: :oops: :oops:.

Per domande, dubbi, suggerimenti, scrivete pure. Non so quanto sia riproducibile in scala, ma chisseneimporta :mrgreen:: Rappresenta uno scalo moderno degli anni '30, e può fornire molte idee. Tutti i fabbricati sono in cemento armato, anche il complesso pensiline-stazione, che è oggi sotto la protezione dei Beni culturali.


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: idee & fantasia
MessaggioInviato: mercoledì 29 agosto 2012, 17:23 
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C'è a chi piace piccolo (lo scartamento...), ma anche misto (sempre lo scartamento, malpensanti! :mrgreen:):

STAZIONE MODENA FERROVIE PROVINCIALI A.D. 1932

Dopo lunghe ricerche, sono riuscito (quasi a capire) quale fosse il percorso delle rotaie a scartamento ridotto all'interno del piazzale della stazione di Modena SEFTA.
In pratica, venendo da Maranello sul binario a doppio scartamento comune con la linea per Vignola, si incontra prima (sulla destra) un piccolo fascio di ricovero per il poco materiale a SR rimasto (quello in migliori condizioni) dunque, a cavallo dell'inizio delle pensiline, era posto lo scambio che dava origine al binario di raddoppio atto al servizio (il 3° binario), mentre il binario misto proseguiva per poter fare il giro loco. Il 3° binario era piuttosto corto, e si ri-immetteva sul 4° (con una comunicazione semplice che dava vita ad un binario morto). Il tratto a doppio scartamento non so dove finisse: sul libro citato si dice che proseguisse in affiancamento alla linea per la Bassa, per poi entrare nell'area FS, prima che la linea per Mirandola scavalcasse la MI-BO.

Ho riscontrato un piccolo errore sul piano precedente: la correzione mi ha consentito di eliminare uno scambio ad Y, e riguarda la zona del fascio di ricovero passeggeri. E' allegato in coda alle immagini relative al progetto a doppio scartamento:


Allegati:
modena p.zza manzoni 1932 1.jpg
modena p.zza manzoni 1932 1.jpg [ 197.09 KiB | Osservato 10234 volte ]
modena p.zza manzoni 1932 2.jpg
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modena p.zza manzoni 1932 3.jpg
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modena p.zza manzoni 1 modificata.jpg
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MessaggioInviato: giovedì 30 agosto 2012, 11:34 
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Salve Bomby, complimenti per la precisione con la quale descrivi tutti i particolari sull'esercizio.
Ti chiedo il libro che è stato citato qulache post piu su è "Le Ferrovie Provinciali Modenesi"?
Le informazioni che citi sono tratte da quel libro?
Da tanto tempo lo cerco ma non sono riuscito a trovarlo :(

Grazie.


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MessaggioInviato: giovedì 30 agosto 2012, 15:08 
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Località: Massa Finalese (MO)
Esattamente. "Le Ferrovie Provinciali Modenesi / storie di uomini e di treni" di C. Cerioli, P. Dalla Bona, G. Fantini edito da CEST nel 1994. Io lo trovai ormai 10 anni fa (o qualcosa di meno, ma siamo lì) in una libreria a Modena. Volendo lo si trova in giro (tempo fa su iTreni era apparso in vendita), certo non è economico. Ma vale sicuramente il suo prezzo. Il fatto è che è uno di quei libri che difficilmente si cede (come il libro sulla Ferrovia delle Dolomiti, se qualcuno ha proposte, me lo dica)...
Se sei interessato all'argomento, c'è anche il più recente (2003) "Territori Modenesi e Ferrovie Locali / testimonianza storica e risorsa strategica" di AA.VV. a cura di G. Gorelli edito dalle Raccolte Fotografiche Modenesi. Sotto certi aspetti è più approfondito (tutti i vari passaggi burocratici, con particolare riguardo a quelli dei progetti mai finiti), alcune ( non troppe, ma neppure poche) immagini inedite e molti progetti originali, ma su altri è veramente carente (cose tecniche ferroviarie, non c'è quasi nulla), oltre al fatto che (come ho già detto) le foto sono impaginate e stampate malissimo. Ma è utile per farsi un'idea completa delle ferrovie provinciali modenesi: per presentare i due progetti ho entrambi i libri sottomano.
Ci sarebbe anche una raccolta di foto, fatta realizzare dall'allora ATCM per i dipendenti dagli stessi autori del primo libro nel 1987, che però non ho ( ho una copia parziale fatta a fotocopie di alcune pagine del libro che si trovava in biblioteca a San Felice sul Panaro, ma non so se sia recuperabile coi casini che sono successi).
Sospetto la presenza di un altro libercolo, o qualcosa del genere, di cui avevo le fotocopie utilizzate nella mostra dell'aprile-maggio del 2004 nel teatro di Finale Emilia. C'erano immagini interessantissime (alcune inedite), però non le trovo più (chissà dove sono finite): narravano la carriera di una famiglia di casellanti in ferrovia, Besutti o qualcosa di simile. Se qualcuno che frequenta il DLF di Bologna, che organizzò la mostra, sa qualcosa, mi informi. Al plastico che portarono stetti al comando per ore (ci sarei rimasto altrettanto, se non avessi dovuto presenziare ad una partita di calcio della mia squadra (in panchina, sempre e comunque :mrgreen:!)) e me ne tornai a casa con un catalogo maerklin, oltre alle fotocopie pochi giorni dopo la fine della mostra :D...

Se lo trovi, quel libro, compralo a qualsiasi prezzo, è il modello su come deve essere realizzato un libro su una ferrovia. Ne vale veramente la pena.


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