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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: venerdì 19 febbraio 2016, 22:25 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Lo stato odierno dell'arte:
- preparate le posizioni di torre idrica, colonna, carboniera e pompa del gasolio;
- definite le posizioni del giardino (da progettare) e della masseria;
- costruiti al rustico il piano caricatore e il binario a raso;
- passata la segatura dove non prevista la ghiaia.

Ora resta da montare il muro di cinta della masseria, poi passerò al ballast.

Sul magazzino merci sono indeciso se mantenere questo, proveniente da un'enciclopedia a fascicoli ma forse troppo piccolo, o farne uno di cartone di dimensioni e fattezze più classiche (questo non è molto 'italico') ma con meno spazio sul PC: che ne pensate?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: sabato 20 febbraio 2016, 13:47 
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Tieni conto che i MM hanno in genere* dimensioni standard (quelle di un carro merci a 2 assi standard), e le diverse lunghezze sono ottenute come multipli e sottomultipli della data lunghezza. Quel MM mi pare un po' troppo minuto. Basso e corto.

* diciamo per quelli costruiti a partire da una certa data... :mrgreen: E poi la ferrovia è la fiera dell'eccezione.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: sabato 20 febbraio 2016, 17:01 
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Lo temevo, specie confrontato ai disegni trovati su vari forum, mi pare ci sia un bel 20% in meno.
È meglio che ne fabbrichi uno di cartone con le misure giuste


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: sabato 20 febbraio 2016, 20:54 
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A scanso di errori: per favore chi ha un link o un disegno con le misure corrette del MM e relativi multipli?
Ne ho trovati alcuni ma mi sembrano alquanto discordi.
Grazie assai
Francesco


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: mercoledì 24 febbraio 2016, 22:19 
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Ieri ghiaia, oggi carbone
Domani gasolio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2016, 0:06 
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Ecco il rifornitore di gasolio...
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e una visione complessiva dello stato dei lavori
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I segnali e i lampioni sono rimanenze dei precedenti plastici smantellati, a Bari e Firenze: fra tavole, binari, edifici ed accessori questo sta diventando il diorama del riciclaggio, e non mi dispiace!

Per ora ho un unico dubbio sul segnale fra secondo e terzo binario: non potendolo mettere alla radice dello scambio (cioè in linea o quasi) questa mi è sembrata una scelta obbligata.
Che ne pensate?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2016, 13:31 
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Se proprio vuoi mettere un segnale di partenza (di solito in stazioni su linee secondarie del genere manco c'erano, dato il sistema di esercizio...), io ne piazzerei uno unico per tutto il fascio posto alla sinistra della punta dello scambio estremo. In gergo si chiama segnale di partenza unico per più binari.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: sabato 27 febbraio 2016, 23:38 
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Forse è pure meglio :twisted:
Ci avevo pensato ma temevo fosse un errore;
grazie Davide!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: domenica 28 febbraio 2016, 11:09 
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Località: Massa Finalese (MO)
Molte secondarie sono giunte a metà anni 90 con i segnali a disco di seconda categoria... Per rimanere in tema di FSE, ci sono ancora segnali di protezione ad ala di seconda categoria, gli ultimi li stanno dismettendo adesso. In questo casi, il segnale di partenza non serve. Altro discorso se ipotizzi una linea appena ammodernata con apparati centrali e segnali luminosi. In questo caso sono a fuochi di colore e diversi dai canonici FS. C'era una discussione iniziata da me tempo fa. In sostanza, se non ricordo male (e la mia memoria fa schifo), la disposizione era classica, avviso+protezione+partenza, anche se le funzionalità erano più limitate rispetto agli impianti FS.
- L'avviso era a due luci, gialla avviso VI o bianco latte avviso VL;
- La protezione era a tre luci, bianca VL, gialla avviso VI e rossa VI;
- La partenza, in certe applicazioni avente la forma di segnale basso a due luci, aveva due aspetti bianco VL e rosso VI.

Vele ovali se i segnali sono disposti a sinistra, rettangolari se disposti a destra. Triangolo per indicare la partenza da binario deviato (non applicato sulle partenze basse, se non ricordo male).

Un'applicazione, sulla FUC (in cui convive anche coi segnali a disco!), la puoi trovare sui cabride di manfredi caricati recentemente su YT. Altre che mi vengono in mente, le ferrovie Padane, le Reggiane (ma ora non credo siano più in uso), sulla Adria-Mestre (stesso discorso).

EDIT: scritto cagata. Interventi di Federici nel topic summenzionato.

Cita:
A quanto mi risulta, le secondarie con segnalamento luminoso "atipico", in opera prima dell'attuale "era" dei CTC, erano:

- SNTF (iseo) con gli apparati tipo Siemens ed i segnali a grappolo (le FNM adottavano invece segnalamento tipo FS, con alcune particolarità, tipo accoppiamento dell'ala di avviso ai segnali di 2a cat);
- ferrovia Settimo-Rivarolo-Pont ex SATTI: adottava un sistema simile alla SNFT, con apparati tipo Siemens;
- FTM (ante apparati statici): segnalamento con stanti di tipo tedesco, colorazioni semplificate, apparati siemens
- FSF (anni '80-90): segnalamento luminoso di tipo FS, con la particolarità del segnale di partenza unico per i due binari di circolazione, ed a due vele; segnalavano il verde per le partenze dal binario di corretto tracciato, ed il rosso/verde per le partenze dal binario deviato;
-LFI: stazioni con binari specializzati e scambi a ritorno a molla, con segnali di protezioni luminosi a due fuochi (R - V e R/V), disposti a via impedita solo in configurazione di manovra;
- Roma-Fiuggi: segnalamento luminoso di protezione a Roma e Fiuggi (R/V); segnalamento di tipo FS a semplice vela (senza avviso, se la memoria non mi inganna) a Centocelle, altrove segnali ad ala;
Roma-VT: segnalamento luminoso tipo FS nelle tratta urbana, ali semaforiche prive di avviso altrove;
- S.Maria Capua Vetere-Piedimonte: segnali luminosi tipo FS di protezione a semplice vela con apparati a leve individuali, affitate a gestori;
-Ferrotranviaria: segnali luminosi , con l'inconsueto aspetto del Rosso lampeggiante (Rx) per arrivi con binario occupato da altro materiale (le composizioni venivano modificate in corsa treno con aggancio o sgancio di rimorchi);
FSE: segnalamento tipo FS;
FCS, SFS: segnali luminosi di 2a cat (R/V), comandati dagli apparati a filo.
Ricordo inoltre che per molti anni alcun concesse (ex ACT, ex Ferrara Codigoro, Adria-Mestre, Udine Cividale, FCU) adottarono gli ACEIsemplificati da secondarie con segnali di protezione a fuoco di colore e indicatori bassi di istradamento in partenza, sostituiti dai segnali alti solo con l'istallazione del blocco conta assi.

Antonio



Cita:
Gli ACEI tipo "parisini", ancora in uso su ex ACT, FCU, Codigoro ecc, prevedono segnali di protezione e avviso luminosi rispettivamente a 3/2 fuochi, su unica vela, con aspetti del segnalamento (quasi) conformi al RS FS (non sono rispettate le distanze fra segnali delle istruzioni FS e manca il Gx), e segnali di partenza "alti" a 2 fuochi su vela unica con aspetti R-V (ed eventualmente R/V).
Questi ACEI sono stati messi in servizi negli anni '80 e '90, e spesso hanno preceduto di anni l'avvento del Blocco Conta Assi e del CTC, per cui sono predisposti per il comando automatico degli itinerari da parte dei treni (autocomando), con possibilità di incrocio in automatico dei treni.
In una prima fase, mancando il controllo della libertà della via, i segnali di partenza erano sostituiti da segnali bassi "di itinerario", che propiettavano luce rossa o bianca secondoché l'itinerario di partenza dal singolo binario fosse o meno formato e bloccato. Non davano nessuna informazione sulla libertà della sezione di linea, per cui la circolazione veniva regolata dal DU con controllo degli incroci da parte del personale dei treni.
Marcello, nel filetto "foto curose", ha appena postato una foto di un segnale basso di istradamento, a fianco del quale è già stato eretto il segnale alto che lo avrebbe sostituito a breve - presumo - con l'introduzione del BCA.
viewtopic.php?f=20&t=68268
Ho dimenticato di dire che FAL, FC e le linee sarde stanno rimpiazzando i loro impianti a filo con ACEI, con segnalamento luminoso con vele tipo FS, ma a fuoco di colore, per cui, ad esempio, nei segnali di protezione a tre vele l'aspetto verde è dato dalla accensione della vela bassa con spegnimento delle vele superiori.

Antonio



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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: domenica 28 febbraio 2016, 16:46 
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Mmmh... cerco di capire perché mi sto confondendo.
Premesso che NON voglio mettere segnali luminosi per semplicità e perché l'ambientazione è massimo anni 80, mi stai dicendo che quei segnali li posso eliminare del tutto?
Preciso che sono ancora indeciso, o meglio vorrei alternare, tra la gestione privata e quella FS: il discorso del segnalamento di seconda categoria vale anche per lo Stato?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: domenica 28 febbraio 2016, 21:05 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Correggo parzialmente quanto scritto sopra, a seguito della lettura del regolamento segnali.
Premesso che ricorrere all'artificio del segnalamento di seconda categoria mi sembra forzato, e fermo restando che non intendo montare segnali luminosi, mi rimane la scelta fra lasciare due segnali di partenza di me stanno ora, o porne uno solo alla radice assoluta del piazzale, il che, non trattandosi di Milano Centrale, sarebbe anche giustificato :mrgreen:
E questa regola varrebbe con qualunque amministrazione, perché da quanto ho capito il regolamento segnali delle "private" è sempre mutuato da quello statale


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: domenica 28 febbraio 2016, 22:14 
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Il segnalamento di seconda categoria era in pratica la regola sulle concesse prima dell'ammodernamento, le eccezioni erano i casi con segnale di avviso, protezione e partenza.

In genere il sistema di esercizio era la dirigenza unica. Brevemente, le stazioni erano in mano ad assuntori (che in un primo momento non erano pure in organico FS!), che eseguivano ciò che veniva loro ordinato dal Dirigente Unico (DU) per mezzo dei Capitreno con cui il DU comunicava per mezzo del telefono selettivo. In pratica si occupava di girare gli scambi, aprire i segnali per fare entrare i treni, compilare le scartoffie, ecc. Tutte le operazioni vitali erano compiute dal personale del treno che coadiuvava il DU, che teneva traccia della marcia dei treni tramite un orario grafico.Il DU comandava l'intera linea, eccetto eventualmente alcune stazioni di particolare importanza, rette da Dirigenti Locali. Nella stragrande parte dei casi le stazioni erano protette dai soli segnali di seconda categoria, e mancavano i segnali di partenza (l'assuntore d'altro canto non aveva l'autorità per comandarla!).

Se ho scritto cagate, correggetemi.

Pertanto, nel tuo caso, lascerei perdere i segnali.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: domenica 28 febbraio 2016, 22:50 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Condivido tutto ma ho un dubbio solo: questa è la stazione capotronco ed è di testa, per l'importanza penso dovesse essere gestita dal dirigente e non dal solo assuntore.
Premesso che per me va bene anche levare tutto, vorrei essere sicuro di non sbagliare.
Sarebbe utile un confronto con una stazione analoga vera, e qui torno sempre ad Otranto o Gallipoli


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: lunedì 29 febbraio 2016, 9:04 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Buongiorno.
Ad Otranto non c'era segnale di partenza; solo segnale di protezione (ad ala).
Per Gallipoli debbo diguardare (e non posso farlo subito, putroppo) qualche vecchio fascicolo orario delle sud est.
Un segnale di partenza comunque unico per tutti i binari potrebbe, al limite trovare giustificazione, immaginando che la stazione sia a ridosso di un passaggio a livello piuttosto importante. Ciò avrebbe sicuramente senso per una stazione di transito, (nella quale cioé ci possano essere itinerari di arrivo che, in caso di mancato tempestivo arresto nella stazione, possano interessare il passaggio a livello). Tale era ad esempio la situazione di Loreo negli anni '60 (lo si vede sul video di Cesa de Marchi).
Tieni conto che fino agli anni '60 stazioni come Rieti non avevano segnale di partenza, poi introdotto in forma di segnale comune a più binari. Stazioni di testa come Ascoli o Teramo fino all'avvento del DCO erano protette da segnale di prima categoria (rispettivamente ad ala e luminoso) senza alcun segnale di partenza ed erano presenziate da dirigente movimento, che svolgeva anche il ruolo di Dirigente Unico; Pergola e Urbino erano protette da segnali di protezione di seconda categoria e presenziate da assuntore.

Insomma, per ricapitolare, il segnale di partenza, al limite, ci può stare, anche se non sarebbe indispensabile.
Per curiosità... chi è il produttore del segnale? Come è motorizzato?

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTIRAMA: Barberino Val D'Itria
MessaggioInviato: lunedì 29 febbraio 2016, 12:02 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
Messaggi: 1665
Grazie Antonio, ne ho avuto ulteriore conferma riguardando il plastico di Lecce che un mese fa andai a ristudiare esattamente per il mio modulo.
I segnali ad ala sono delle premiate officine Cicciobello, costruiti nel 2006 a Firenze per l'allora stazione di Gioia dei Normanni, all'epoca comandati a filo da sotto il piano del tavolo, oggi probabilmente destinati al comando digitale - cioè col dito - direttamente sul perno dell'ala: perciò ben venga l'ablazione degli stessi.


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