Buongiorno, ieri ho avuto il piacere di sfogliare i due splendidi book fotografici realizzati da Emilio Totaro che raccolgono scatti da lui realizzati nella nostra stupenda regione Abruzzo negli anni Ottanta e Novanta. Che dire, mi sono stropicciato gli occhi nel vedere quelle foto stupende che immortalano convogli dell'epoca che non vediamo più circolare sulla vecchia linea a binario unico della splendida Costa dei Trabocchi da Ortona a Vasto o sulle faticose rampe della Pescara - Roma nella tratta da Sulmona ad Avezzano, per non parlare di quelle scattate sulla "Transiberiana d'Italia" da Sulmona a Castel di Sangro o sulla Sulmona - L'aquila, o sul vecchio tracciato della Sangritana...foto che per me hanno un valore incommensurabile. Per quanto riguarda i rotabili si va dal vapore ai 626, dai 428 ai 636, ai Caimani, alle vecchie Tartarughe, alle Ale601, agli Etr220....insomma, tanta roba per chi come me adolescente in quegli anni aveva sì un debole per il mondo ferroviario, ma lo vedeva comunque con occhio distaccato e non faceva caso a tante cose.... Questi libri fotografici sono un documento storico fondamentale per realizzare composizioni modellistiche di convogli datati epoca IV e V e che un ragazzino all'epoca come me non ricorda o non ha mai visto. E conoscendo l'eccezionale patrimonio fotografico posseduto dal buon Emilio Totaro che in quegli anni si dilettava a girare l'Abruzzo a immortalare treni nelle tratte più suggestive della nostra regione credo che nei prossimi anni ci regalerà altri di questi splendidi volumi fotografici testimoni dell'epoca forse più bella delle ferrovie nella nostra regione per rotabili circolanti e, soprattutto, livree. Grazie Emilio.

Ciao! Dove si possono trovare questi book fotografici? Grazie!

No ragazzi calma! Sono da me stati pubblicati delle maquette che costituiscono un progetto editoriale ancora in fase embrionale, malgrado il testo sia finito è da decidersi che via prendere per la pubblicazione. Sto valutando varie possibilità, al momento con il coinvolgimento degli amici fermodellisti più stretti con cui ho condiviso il lavoro, sto facendo una valutazione/critica per migliorare il programma.
Non avendo velleità speculative, quindi non mi interessa un guadagno sull'eventuale pubblicazione ma solo un rimborso delle spese sostenute, vedrò di accordarmi con qualche fondazione bancaria locale, azienda di rilievo o casa editrice per effettuare l'operazione a costo zero e distribuire gratuitamente agli interessati il lavoro.
Come diceva Vincenzo il materiale a disposizione è tantissimo, al momento ho terminato tre progetti che confluiranno alla fine in una piccola collana.

Caro Sangritana ed altri amici portate un pò di pazienza.

Emilio

Ciao Sangritana,
scusa per non aver risposto prima a questo tuo post, mi ero dimenticato scusami. Grazie per le tue parole che costituiscono stimolo a portare avanti questo mio progetto anche se ultimamente tra lavoro, famiglia e....pigrizia i lavori non vanno al massimo.
E' un piacere grande sapere di altri nuovi appassionati del circondario, e se capiti da queste parti vieni a trovarci presso il Museo del Treno (A.C.A.F.) di Montesilvano.

Emilio

Ciao Emilio! Ma figurati, sarò ben lieto di farvi visita all'Acaf quando sarò tornerò in Abruzzo, grazie per l'invito!
Approfitto con curiosità, una volta che avrai terminato il tutto, hai già calcolato l'ingombro massimo di tutto il plastico? Grazie e spero di vedere presto nuovi aggiornamenti!

Un giorno, se mai lo finirò l’ingombro avrà la sua importanza. In senso longitudinale sono previsti 10 moduli, che moltiplicati per 120 cm svilupperanno ben 12 metri. In senso trasversale nel punto più largo saranno sufficienti 180 cm. Ho cercato di comprimere al massimo il piano dei binari evitando però la distorsione del reale, riuscendo ad ottenere un ottimo compromesso che garantisce una giusta capacità dei binari di ricovero con una lunghezza massima dei convogli accettabile, questo tema era stato abbondantemente valutato in fase progettuale; ne deriva che i binari per lo stazionamento dei treni passeggeri saranno in grado di accogliere convogli da 10 carrozze unificate più la locomotiva. Con convogli ambientati in epoca III e IV la carrozze potrebbero diventare anche 12 per via delle lunghezze ridotte. In sintesi il dato di progetto porterà ad avere convogli, anche merci, della lunghezza massima di 3 metri loco esclusa.
Oltre al vincolo di cui sopra altro caposaldo irremovibile era costituito dal fatto che l’impianto avrebbe dovuto avere la peculiarità di essere facilmente scomposto e ricomposto per garantire una grande mobilità; non è nato assolutamente per restare tra le mura domestiche, casa mia lo vede solo accoppiato a mini diorami da due/tre moduli per esigenze di lavorazione, aggiornamenti e riprese fotografiche, il suo destino sarà l’esposizione itinerante e l’accoppiamento in fiere e manifestazioni con i vari plastici italiani.
Per ulteriori dettagli rimando gli interessati alla mini guida in formato PDF che avevo realizzato con esposte le varie fasi realizzative principali, che allego per memoria e conoscenza.
Emilio

Ciao Emilio, ho letto su FB che i giorni 24 e 25 prossimi si terrà una mostra di modellismo a Scerni. Dato che sarò in vacanza a Vasto Marina quindi molto vicino, i ben informati mi hanno detto che parteciperai con il tuo plastico, mi confermi la cosa?

Ciao Giuseppe

Ciao Giuseppe, mi spiace non poterti accontentare. Il diorama è stato esposto presso un altro sito fino a domenica scorsa in tutt'altra parte d'Abruzzo. Sto organizzando il vettore per poterlo ritirare ma ciò non accadrà prima della data della mostra di Scerni.

Emilio

Come già scritto su apposito filetto, dato che probabilmente parteciperà anche questo diorama, comunico anche qui che si ripete anche quest'anno l'Acme Day il 27 giugno p.v. presso il Museo del Treno di Montesilvano.
Interverrà la dirigenza Acme con la presentazione delle prossime novità in uscita, siete tutti invitati.

Emilio



p.s. approfitto per pubblicare a beneficio di tutti la copertina della mia personale "sacra Bibbia" da cui attingo tutte le norme per la costruzione delle infrastrutture del mio plastico. Trattasi del testo edito dalla Scuola Centrale delle Ferrovie dello Stato intitolato "FABBRICATI FERROVIARI" ed. 1971, autore l'Ing. Edoardo Colacicchi Alessandri, una preziosissima fonte inesauribile per noi plasticisti.

Ciao Emilio facci sempre sognare ... se si potesse creare una colonna sonora su tutte le immagini che hai postato diventerebbe un film .. chiaramente con musiche paragonabili a quegli anni..

Un caro Saluto

Massimo

Ciao Massimo! Che piacere risentirti! come procede la tua "Collecchio"?

In effetti sul film mi hai dato un bel suggerimento....ci penserò

Emilio

Ciao Emilio

Che bella parata "inzaccherata" !!!

Hai modificato anche il binario ? Le traversine mi sembrano più distanziate e alcune posizionate un pò "sghembe".

La torre di lato è un PEG ?

Ciao, Marco

il colpo d'occhio è notevole. bellissime queste macchine dall'aspetto così vissuto!!!

Ciao Emilio tutto ok e bello risentirci la mia Collecchio e in costruzione poi posterò le foto... ho perso un poco di tempo nell'assemblaggio della locomotiva 744 che dovevo finire di costruire .. e che ho messo sul forum anzi apprezzerei volentieri un tuo giudizio..
Spero di averti dato un idea riguardante il film sarebbe bello inserire le fotografie in sequenza cronologica seguendo una linea tematica che tu hai già fatto GRANDE EMILIO...

Ciao

Massimo

Grazie Marco, Luca e Massimo! Ultimamente mi sto dedicando ai rotabili cercando di dargli "vita"....vissuti e vintage sono tutti un'altra storia...mano mano escono tutti dagli scaffali e tanti saluti al collezionismo !

Le modifiche al binario sono state fatte fin dall'origine, su tutti i moduli realizzati; oltre al distanziamento delle traverse così come di norma per l'armamento di tipo più leggero le stesse sono state anche ammaccate e messe sghembe; nel limite del possibile sono stati fatti interventi anche sulle traverse degli scambi cercando di posizionarle in maniera realistica. Su questo diorama coerentemente con l'ambientazione dell'epoca non esistono traverse in cemento, fino alla demolizione del vero impianto Pescara Centrale ha conservato un armamento vetusto di almeno una trentina di anni.

Come al solito l'occhio di Marco centra sempre il bersaglio, la torre è PEG!

La foto di sotto mostra uno stato dell'arte di transito, manca la vegetazione invasiva, lo sporcamento, tratti di massicciata e tante altre amenità...