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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 13:27 
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:shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
rischio di essere monotono ma uno rimane sempre e comunque senza parole.....


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 15:59 
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Grazie a tutti!!!
Volevo dirvi che sto procedendo un po' a rilento perché finalmente è arrivato il momento di tirare la linea aerea nella zona stazione e la cosa è un po' impegnativa considerando il poco tempo libero a disposizione. Il grosso dei lavori nelle zone retrostanti è finito (se mai possa considerarsi finito) perciò si riduce molto il rischio di combinare disastri nell’accedervi. In realtà una certa dose di rischio rimane perciò ho fatto un esperimento per un sistema in grado di sopportare involontari urti.

Di base mi piace vedere il pantografo che striscia per davvero lungo il filo di contatto perciò ormai dalla metà degli anni ’90 per ogni realizzazione utilizzo filo di ferro da 0,3 mm di diametro posato ben teso alle estremità, quasi come una corda di chitarra, in questa maniera i pantografi vi strisciano in allegria una volta alleggerita la pressione delle molle così da non deformare troppo il filo con la spinta verso l’alto.
Usavo lo stesso materiale anche per corda portante e pendini, ma dato che sono sempre rimasto colpito dalla finezza del filo elastico Essebiemme (il famoso SBM wire) ho pensato di usarlo al posto del filo di ferro. In questo modo mantengo la catenaria “realmente funzionante” per quanto riguarda il filo di contatto, cosa essenziale per me, ma la rendo un poco più realistica e più resistente agli urti usando filo elastico per corda portante e pendini.

Non sono mai stato bravo con il saldatore perciò uso tuttora barili di colla cianoacrilica con ottimi risultati di resistenza (per esempio la catenaria del plastico della Litoranea è stata tutta incollata e ha retto benissimo fino all’ultimo), integrando ora filo di ferro e filo elastico la colla fa una presa ancora maggiore e quasi istantanea per la gioia della velocità di esecuzione. Le parti in eccesso verranno rimosse successivamente con disco da taglio montato su trapanino elettrico e lama da taglierino ben affilata per il filo elastico.

Ho fatto un esperimento piuttosto veloce e senza troppa precisione su un piccolo tratto fuori opera provando anche a costruire i pendini di estremità in due modi: filo di ferro + SBM wire e filo di rame da cavi elettrici + SBM wire e devo dire che il risultato della prima versione rende meglio nonostante, come sempre, l’impietoso occhio delle foto in macro. Particolare attenzione va prestata nella posa dei pendini perché il filo elastico è molto morbido e il rischio è quello di fissare dei pendini tutti storti o, nel peggiore dei casi, molli. Con un poco di pratica però il problema si risolve.
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catenaria_002b.jpg
catenaria_002b.jpg [ 45.12 KiB | Osservato 6430 volte ]

Riassumendo, per la catenaria del plastico di Milano Chiaravalle sto usando:
– Filo di ferro da 0,3 mm di diametro per filo di contatto;
– Filo elastico Essebiemme (SBM wire) da 0,2 mm per corda portante;
– Filo elastico Essebiemme da 0,1 mm per pendini;
– Filo di ferro da 0,3 + filo SBM da 0,1 per pendini di estremità.

Circa la dilatazione termica, sull’altro plastico i fili erano ormeggiati in modo fisso da un punto all’altro e considerando che tutto si trovava in un appartamento con poca escursione termica il fenomeno è sempre stato praticamente impercettibile anche su tratte lunghe, però stavolta ho voluto provare un sistema di ancoraggio a molle. Il principio è piuttosto semplice ed è integrato a una sorta di rampa basata su barre filettate che permette al filo di contatto di accompagnare il pantografo all’altezza corretta tra un tratto nascosto e l’altro, visto che la catenaria è installata soltanto nella parti in vista. Credo che uno schema illustri il concetto meglio di tante parole (nel disegno volutamente enfatizzato ho evidenziato in rosso il filo di contatto e le relative altezze rispetto al piano del ferro man mano che ci si addentra nel tratti nascosti)…
Allegato:
catenaria_000.jpg
catenaria_000.jpg [ 73.64 KiB | Osservato 6430 volte ]

In alcune situazioni dove la posa è stata particolarmente difficoltosa come sotto le arcate della stazione (non amovibili, accidenti a me) per la corretta poligonazione mi sono aiutato costruendo delle “mensole di servizio” con avanzi di lastrine fotoincise e tondini d’ottone. Fissate alla struttura della stazione e dipinte in nero opaco svolgono il loro dovere con discrezione.
In altri casi, invece, ho dovuto correggere l’andamento del filo di contatto con l’ausilio di tiranti, del resto come accade anche al vero. Tutto questo per permettere la circolazione di locomotive con pantografi di nuova concezione ovvero con strisciante in scala e non largo.
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catenaria_008.jpg [ 119.44 KiB | Osservato 6430 volte ]

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Allegato:
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catenaria_010.jpg [ 70.29 KiB | Osservato 6430 volte ]

Per una questione di pulizia nella foto qui sopra ho cancellato a computer tutto lo sfondo cittadino e il fabbricato della stazione perché per tirare la catenaria ho dovuto asportare tutte le parti che rendevano difficoltoso l’accesso alla ferrovia (le arcate sono rimaste un disagio ma risolto).

Una volta terminata la posa con corda portante e pendini non resta altro da fare che colorare tutta la catenaria in nero opaco, colore che secondo me rende meglio del color rame ossidato e fa sembrare tutto l’insieme ancora più sottile. Questo sistema garantisce una certa velocità di realizzazione e un risultato estetico più che accettabile, almeno finora… (fine prima parte)
Altre foto sul blog.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 18:26 
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:shock: :shock: :shock:

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:D :D :D


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 18:50 
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Ma vai con i pantografi striscianti su filo di contatto da 0,2 mm di diametro? :shock: :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 19:31 
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splendido!!!! clap clap clap...

Marcello, il filo di contatto è da 0,3. :shock: :shock: :shock:

Silvio Assi ha scritto:
Di base mi piace vedere il pantografo che striscia per davvero lungo il filo di contatto perciò ormai dalla metà degli anni ’90 per ogni realizzazione utilizzo filo di ferro da 0,3 mm di diametro posato ben teso alle estremità, quasi come una corda di chitarra, in questa maniera i pantografi vi strisciano in allegria una volta alleggerita la pressione delle molle così da non deformare troppo il filo con la spinta verso l’alto.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 20:27 
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Non sono mai stato bravo con il saldatore ........ahh ahh


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: venerdì 6 febbraio 2015, 21:58 
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Marcello (PT) ha scritto:
Ma vai con i pantografi striscianti su filo di contatto da 0,2 mm di diametro?

In realtà il filo di ferro (zincato a caldo, così dice la confezione) al calibro ha un diametro di 0,29 mm. Comunque la risposta è sì, i pantografi strisciano sul filo, va solo allentata la forza delle molle per non deformare troppo il filo con la spinta verso l'alto.

kroki ha scritto:
Non sono mai stato bravo con il saldatore

Giuro :D In genere lo uso solo per i cablaggi

Buon weekend! Mi aspetta un lavoraccio nei prossimi giorni...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: sabato 7 febbraio 2015, 9:57 
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Su un plastico la cosa è fattibile se non è a moduli smontabili, altrimenti la tesatura è un problema.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: sabato 7 febbraio 2015, 10:16 
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Marcello (PT) ha scritto:
Su un plastico la cosa è fattibile se non è a moduli smontabili, altrimenti la tesatura è un problema.


Sui sistemi modulari é impossibile tesare i cavi. Ciò porta ad utilizzare catenarie a spezzoni di tipo commerciale che quantunque fatte bene sono in fotoincisione che vanno a scapito del realismo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
MessaggioInviato: sabato 7 febbraio 2015, 10:45 
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emilio444 ha scritto:
Marcello (PT) ha scritto:
Su un plastico la cosa è fattibile se non è a moduli smontabili, altrimenti la tesatura è un problema.


Sui sistemi modulari é impossibile tesare i cavi. Ciò porta ad utilizzare catenarie a spezzoni di tipo commerciale che quantunque fatte bene sono in fotoincisione che vanno a scapito del realismo


BHa... sarò mandrake ma nel mio vecchio plastico che era a moduli, la catenaria era testata da molle dentro alle gallerie... poi... non è detto che le catenarie commerciali siano sempre in fotoincisione, la 'profi' sommertfeld per esempio non lo è ed ha una sezione di 0.4 mm quindi abbastanza realistica specie se colorata in bruno o nero.

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Milano Chiaravalle
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Ultima modifica di tonymau il lunedì 15 maggio 2017, 13:57, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sabato 7 febbraio 2015, 11:01 
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Il tuo discorso è validissimo in tratti di piena linea, ho omesso di dire che in ambito di un piazzale di stazione come in questo caso o nel mio in particolare, dove ci sono intersezioni, scambi, raddoppi, binari paralleli in abbondanza ecc. non c'è Sommerfeld che tenga!


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MessaggioInviato: sabato 7 febbraio 2015, 14:12 
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Decisamente il sistema è adatto a impianti fissi. Per i moduli forse si può studiare un sistema di campate amovibili che fanno anche da tirante poste a cavallo tra un modulo e l'altro...

tonymau ha scritto:
Il fil di ferro lo fissi alle zampe con colla (lasciandolo passare sotto) o lo avvolgi al braccetto tipo ricciolo?
(un po' come si nota nel palo prova della seconda foto).
I nodi dei pendini, incollati al filo, una volta passato un utensile abrasivo, per garantire lo strisciamento continuo, non pensi che possano scollarsi?

In effetti mi sono dimenticato di precisare che il filo fa un giro attorno a ciascuna zampa di ragno. Una volta tesato e regolato il filo metto una micro goccia si Super Attak sulle zampe in modo da evitare eventuali spostamenti trasversali.
Per quanto riguarda i pendini non faccio alcun nodo, semplicemente li incollo lateralmente e a colla ben asciutta taglio le parti in eccesso. Una "carezza" con carta vetrata fine lungo la parte del filo a contatto con i pantografi e il gioco è fatto.

Ciao!


Ultima modifica di Silvio Assi il sabato 7 febbraio 2015, 14:20, modificato 1 volta in totale.

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Ultima modifica di tonymau il lunedì 15 maggio 2017, 13:57, modificato 1 volta in totale.

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Silvio, ma cosa aspetti ad imparare a saldare invece che incollare?Il segreto è usare un buon flussante e uno stagno adeguato al lavoro che si vuol fare.


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