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Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=97651 |
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Autore: | Modellista [ venerdì 13 dicembre 2019, 12:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone |
La questione dell'utilizzo della polvere di sughero è stato solo un esperimento per verificare la silenziosità del transito dei convogli, ma credo che mi orienterò comunque su altre soluzioni. Visto che il rumore è determinato dall'incollaggio rotaia-ballast, voglio provare a dividere i due elementi spruzzando del teflon tra i due in modo che dopo l'incollaggio delle pietre la rotaia possa essere staccata e ri-appoggiata in modo da restare distinta. Esperimenti ancora tutti da fare. Se funzionerà con le normali pietre, lascerò perdere il sughero in polvere, anche perché non garantisce la granulometria corretta e la colorazione è improbabile. |
Autore: | Modellista [ venerdì 13 dicembre 2019, 14:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone |
Velatura ruggine. Sulle rotaie di sinistra due passate, sulle rotaie di destra soltanto una passata di marrone molto diluito. |
Autore: | Modellista [ venerdì 13 dicembre 2019, 15:43 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
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Autore: | san_tino [ venerdì 13 dicembre 2019, 21:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone |
Ciao ... personalmente preferisco la versione a dx (una sola velatura) quella di sx mi sembra un po' impastata magari è l'effetto foto. Da ignorante totale in materia potrei suggerirti di provare, nelle due velature, di eseguire la seconda con la tinta maggiormente diluita rispetto alla prima. santino |
Autore: | Modellista [ sabato 14 dicembre 2019, 9:14 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
Ha ragione Santino quando dice che magari è l'effetto foto. Devo decidermi a usare una macchina fotografica seria, anziché il telefonino. Peraltro, ho anche notato che la velatura dopo qualche giorno tende a scurire o a schiarire in funzione della dose di diluizione del colore applicata. Intendo dire che c'è un punto di non ritorno, oltre il quale la velatura non è più recuperabile e diventa "impastata". A dimostrazione, propongo qui sotto una foto del ballast com'era prima della velatura. Poi c'è stato un passaggio intermedio, visibile nell'ultima foto e commento della pagina precedente (6), che secondo me era molto soddisfacente. Ebbene, è bastata una ulteriore velatura a pennello e colore molto diluito per ottenere la foto commentata da Santino, qui sopra a inizio pagina. Forse il problema sta nel fatto che quando una cosa piace per come è venuta, si tende a esagerarla con il risultato di comprometterla. Ma è tutta esperienza a futura memoria!
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Autore: | Modellista [ martedì 3 marzo 2020, 12:32 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
Buon giorno a tutti. Condivido una mia personale tabella di confronto tra le velocità reali e quelle in HO dei treni. In pratica è sufficiente dividere per 3,132 la velocità in Km/h del treno reale e si ottiene quella in cm/sec. del treno in scala HO. Quasi un pi-greco... facile da ricordare!
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Autore: | Modellista [ venerdì 3 aprile 2020, 11:50 ] | ||||||||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||||||||
Buongiorno a tutti. Ho accorciato la parte anteriore del rettangolo porta-gancio dei timoni di allontanamento di un paio di carri di media lunghezza, in modo da far arretrare il gancio corto Roco di almeno 1 mm e successivamente ho verificato il funzionamento su rotaie raggio 472 mm. Rimane da fissare il gancio corto dentro al tubo rettangolare con una goccia di colla sulla parte a V, in modo che non si sfili. Qui di seguito alcune foto "prima" e "dopo" l'accorciamento. Va detto che il timone di allontanamento ha due fasi di distanziamento (vedi le foto C). Mi sembra talmente semplice, che mi viene il dubbio che possa essermi sfuggito qualcosa.
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Autore: | Modellista [ mercoledì 29 aprile 2020, 16:52 ] | ||||||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||||||
Buon modellismo a tutti. Ho in previsione la costruzione dei modelli in legno di un nuovo viadotto e di alcuni capannoni industriali, pertanto ho eseguito delle prove di fresatura di alcune travi di sezione particolare, con l'intento di verificarne la lavorabilità e la robustezza finale. Ho lavorato su legno ayous utilizzando frese in metallo duro di varie forme (marca CMT) mediante una fresatrice topie (marca Bosch) e un pialletto fissati al tavolo di lavoro. Questi i primi prototipi.
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Autore: | Modellista [ giovedì 30 aprile 2020, 13:38 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
Cuore di un deviatoio in ottone. Barra rettangolare fresata con disco diamantato spessore 1 mm Dremel e rifinita con lime e carta vetrata grana 320. Altezza 4 mm, lunghezza 45 mm. Angolo di deviata indicativo 6,5 gradi. Tempo di esecuzione 1 ora.
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Autore: | Modellista [ giovedì 14 maggio 2020, 14:49 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
Buon modellismo a tutti. C'è una differenza tra un muro di pietre fugate faccia a vista e un muro in cemento ottenuto da un cassero: nelle pietre la fuga è rientrante e nel cemento è sporgente, perché all'atto della gettata deborda sempre un po' di materiale tra le assi di contenimento in legno. Ho provato quindi a riprodurre un muro in cemento con le fughe sporgenti, in previsione di costruire le spalle di un viadotto della Valsugana. Questo il procedimento applicato. Su una tavoletta di compensato duro ho inciso con un cutter le linee di unione tra un'asse e l'altra, cercando di sfalsarne le altezze per ottenere un cassero in miniatura. Praticamente una attrezzatura come nel cantiere reale. Ho spruzzato del teflon spray sulla superficie incisa, che fungerà in seguito da distaccante. Ho spalmato del sigillante polimerico bianco e lasciato asciugare (questa volta ho deposto uno spessore di circa 1 mm, ma si è rivelato troppo fino e quindi ne metterò di più la prossima volta). Dopo circa tre ore ho tirato via questa specie di fetta di prosciutto piuttosto morbida, aiutandomi con una spatola. Operazione comunque abbastanza semplice per via del teflon. Questo il risultato al primo tentativo. Quello che si vede in foto praticamente è silicone bianco polimerico.
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Autore: | carpentiere [ giovedì 14 maggio 2020, 22:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone |
Geniale! La "fetta" scommetto che la monterai su un supporto rigido per metterla in opera... Per quanto riguarda la verniciatura e l' invecchiamento come procedi? Acrilici? |
Autore: | Modellista [ venerdì 15 maggio 2020, 8:10 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
carpentiere ha scritto: Geniale! La "fetta" scommetto che la monterai su un supporto rigido per metterla in opera... Per quanto riguarda la verniciatura e l' invecchiamento come procedi? Acrilici? L’espressione “Geniale!” mi riempie di soddisfazione, grazie. Si, questa riproduzione del muro verrà montata su un supporto rigido e si, vanno bene gli acrilici. Questo per quanto riguarda “cosa si può fare sul prodotto”. Se invece analizziamo “cosa fa il prodotto” possiamo scoprire delle opportunità modellistiche. Dunque, il prodotto da me usato è definibile come sigillante polimerico e ha delle caratteristiche nettamente superiori a quelle di un normale silicone (anche il prezzo è nettamente superiore, peraltro). Vediamone alcune. Elasticità del prodotto 350%. Significa che una volta indurito lo si può allungare tirandolo fino a oltre tre volte la sua lunghezza iniziale e quando lo si rilascia ritorna delle stesse dimensioni iniziali, in pratica è un elastico. Possiamo sfruttare questa sua caratteristica per l' invecchiamento. Secondo il principio molto in voga tra i modellisti attoniti, che recita “per ottenere una rifinitura dettagliata non basta un piccolo pennello, ma ci vuole una grande mano”, si potrebbe pensare di tendere e mantenere in tensione la “fetta”, decorarla in modo sfumato e rilasciarla, ottenendo venature altrimenti piuttosto difficili da riprodurre. Paradossalmente, anziché rimpicciolire il pennello, che poi serve una grande “mano” e non è da tutti, non da me di sicuro, allargare la superficie per il tempo necessario alla decorazione. Resistenza meccanica. Questo specifico prodotto è molto resistente e infatti la “fetta”, pur essendo di circa un millimetro di spessore non si è rotta tirandola via dallo stampo, ma si allungava molto, in verità. Questo significa anche che da una cartuccia da 310 ml ci si può tirare fuori una lastra da circa 30 decimetri quadri. Tenuta adesiva prodotto fresco su prodotto secco. Significa che, a differenza di un normale silicone, lo posso incollare al supporto rigido utilizzando lo stesso prodotto fresco. Rimane adesivo per circa un’ora dopo l’estrusione dalla cartuccia. Allora, invece di perdermi con pennelli e tubetti di colore di improbabile tonalità (se dipingi dentro una stanza illuminata al neon e poi osservi il risultato sotto il sole vedi tutt’altra cosa), potrei sfruttare l’adesività temporanea e sporcare random con ossidi metallici la superficie del cassero dopo averla spruzzata col teflon distaccante. Ad asciugatura avvenuta, gli ossidi rimangono attaccati al polimero staccandosi insieme a lui: ecco bella e finita la superficie invecchiata. Tecnica in uso tra i produttori di pietra ricostruita, per la cronaca. Insomma, il bello del modellismo è che quando cerchi nuove strade ne trovi sempre di più di quante pensavi di trovarne e ti diverti pure. Eh sì, bisognerebbe uscire dagli schemi Buon modellismo a tutti e scusate se mi sono dilungato troppo.
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Autore: | Modellista [ domenica 24 maggio 2020, 18:36 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
Prove tecniche di fresatura delle travi del viadotto. Fresa CMT sagomata a 30 gradi su legno ayous 19x39 mm. Proverò a diminuire un po' gli spessori.
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Autore: | Modellista [ giovedì 18 giugno 2020, 17:41 ] | ||
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone | ||
Prove di asfaltatura e segnaletica stradale per il ponte in costruzione.
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Autore: | lucaregoli [ giovedì 18 giugno 2020, 20:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Domenica 8 luglio 2018: inaugurazione del primo pilone |
Bello questo asfalto. Come l'hai ottenuto? |
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