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 Oggetto del messaggio: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: lunedì 5 ottobre 2015, 17:00 
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Iscritto il: martedì 29 settembre 2015, 16:05
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[descrizione del plastico]
Da meno di un mese ho iniziato a costruire il mio primo plastico ferroviario. Partiamo dalla scelta fondamentale, quella "campanilistica" tra analogico e digitale: ho optato per l'analogico, almeno in questa fase :)
La seconda scelta è stata la scala: H0. I binari? Piko, semplicemente perché c'erano quelli in offerta nello start-set e mi son piaciuti.
L'idea è stata quella di realizzare un plastico di pianura, sia perchè questa è la realtà in cui vivo,sia perché la maggior parte dei plastici che ho visto presenta scenari di montagna (o con una buona presenza di monti)... e questa cosa mi ha spinto a fare diversamente (son fatto così!). Quest'ultima ambientazione è ovviamente utile per nascondere diverse zone del plastico, dalle stazioni agli elicoidali, ma nel mio caso ho optato per rappresentare ciò che sono abituato a vedere.
A livello di periodo temporale ho optato per rotabili epoca IV e V come partenza, senza escludere la VI, mentre a livello scenografico sarà ambientato ai giorni nostri.
Trattandosi di scenario di pianura ho pensato di realizzare percorsi abbastanza rettilinei e con curve dal più ampio raggio possibile (compatibilmente con le esigenze di spazio tavola ad L 3.5 x 3.5 sui lati lunghi), nessun rilievo montuoso e con l'inserimento di alcuni sovrappassi stradali per creare zone che possano interrompere la continuità della vista.
Mi piace vedere i treni in movimento, soprattutto durante l'attraversamento di scambi e gli arrivi in stazione. Ma allo stesso tempo non amo un sovraffollamento di rotaie.
Ho pensato quindi di inserire due stazioni passeggeri, una in ovale ed una di testa, ed un modesto scalo merci da due binari per simulare, un domani, anche traffico di questo tipo.
Allegato:
L’allegato tracciato-globale.jpg non è disponibile



Partendo dalla stazione di testa, in basso a sinistra, ho inserito due binari terminali molto lunghi ed un terzo binario corto per automotrici diesel. Il traffico delle automotrici parte in una direzione, quello dei treni elettrici, dal binario 1 e 2, in un'altra direzione.
A fianco della stazione di testa diramato in diagonale c'è il piccolo scalo merci composto da due binari (non so ancora se saranno ti tipo a raso, con piano caricatore o serviti da una gru a ponte). Per ora queste diramazioni fungeranno da deposito carrozze all'aperto (visto che non dispongo di rotabili merci).


Allegato:
tracciato-ovale.jpg
tracciato-ovale.jpg [ 58.38 KiB | Osservato 12093 volte ]



Entrando nell'ovale c'è la stazione A con tre binari. Il primo è il binario dove giungeranno i treni elettrici di lunga percorrenza, il secondo invece, molto più corto e morto, è destinato alle automotrici diesel (se partono da una parte, devono arrivare dall'altra :D). Il terzo binario è quello di parata in cui far transitare i treni merci (quando ci saranno) ed i treni passeggeri che oggi escono dal deposito. Siccome questo terzo binario è in transito non so se è il caso di sezionarlo e prevederci anche la fermata oppure no (si accettano suggerimenti). Inoltre il terzo binario ha una diramazione che mi consentirà future espansioni a destra per creare un ferro di cavallo (inoltre c'è spazio al di sotto dello stesso per aggiungere un quarto binario).
Da questa stazioni si esce in curva entrando nell'ovale e, passando sotto un viadotto stradale( ci saranno dei portali), si giunge nella zona nascosta (che al momento non lo è) che sarà oggetto di un futuro ampliamento affinché diventi la vera e propria stazione nascosta (allego anche la futura espansione) adatta ad ospitare anche i merci ed altri treni che poi entreranno in scena. Al momento c'è un binario sezionato per permettere i sorpassi.

Allegato:
tracciato-globale.jpg
tracciato-globale.jpg [ 116.28 KiB | Osservato 12093 volte ]


Allegato:
tracciato-testaemerci.jpg
tracciato-testaemerci.jpg [ 99.67 KiB | Osservato 12093 volte ]



Siccome non ho voluto complicarmi il lavoro non ho previsto stazioni nascoste sotto il piano. Non capisco completamente l'uso di stazioni nascoste (che nella realtà non esistono) ma capisco però che sono necessari un minimo di binari celati alla vista.
I sezionamenti sono evidenziati in rosso e credo vadano bene così come sono. Gli scambi sono per ora manuali ma credo che sarà necessario motorizzarli (almeno quelli che poi andranno nascosti).

Aspetto ogni vostra osservazione. Fabio


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 17:19 
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Posso dire che non mi piace? Lo dico, non volermene, ma non mi piace.

Hai un po' di idee confuse, a mio modo di vedere, che è bene chiarirsi prima di iniziare a fare qualsiasi cosa. Non è per fare il maestrino, ma sono le leggerezze tipiche che si commettono quando si inizia e di cui ci si pente abbastanza presto, ma quando è ormai tardi per recuperare.

Cita:
A livello di periodo temporale ho optato per rotabili epoca IV e V come partenza, senza escludere la VI, mentre a livello scenografico sarà ambientato ai giorni nostri.

Qui stai dicendo due cose in contraddizione tra loro: se i rotabili sono in epoca IV e V, anche l'ambientazione dovrà essere coerente. Ipotizzando di fare un'ambientazione di fine anni '80, non mi puoi piazzare una Gran Confort in livrea "Bandiera" accanto a una Grande Punto: molto meglio una UNO! Analoga cosa con i cartelli di stazione, la segnaletica stradale, le pubblicità, ecc.

Cita:
A fianco della stazione di testa diramato in diagonale c'è il piccolo scalo merci composto da due binari (non so ancora se saranno ti tipo a raso, con piano caricatore o serviti da una gru a ponte)

Gli scali merci di solito dispongono di un piano caricatore, sovente occupato dal magazzino merci e da un binario a raso (che può essere anche lo stesso, in situazioni impiantistiche ridotte)

Cita:
Inoltre il terzo binario ha una diramazione che mi consentirà future espansioni a destra per creare un ferro di cavallo (inoltre c'è spazio al di sotto dello stesso per aggiungere un quarto binario).

Queste aggiunte nella parte a vista, meglio farle subito; nelle parti nascoste si può anche lasciarle ad un futuro non ben precisato, in vista meglio fare tutto e subito, che sennò ad aggiungere è un casino.

Cita:
Siccome non ho voluto complicarmi il lavoro non ho previsto stazioni nascoste sotto il piano. Non capisco completamente l'uso di stazioni nascoste (che nella realtà non esistono) ma capisco però che sono necessari un minimo di binari celati alla vista.

Qui descriverti a cosa servano in 2 righe non ci si riesce. Il mio consiglio è rileggerti gli arretrati di TTM; non tanto i miei articoli (oddio, leggerli di sicuro male non fa! :mrgreen: , ma si fa prima a leggere i miei maestri!), ma quanto gli articoli di Antonio Federici e Andrea de Regis, uniti a quelli di Alex Corsico (e a qualche editoriale di Sabatini). Lì capirai tante cose anche sulle ferrovie vere, che sono la base per creare un valido mondo in miniatura.

Cita:
Gli scambi sono per ora manuali ma credo che sarà necessario motorizzarli (almeno quelli che poi andranno nascosti).

La motorizzazione ci vuole (a meno di non attuare il sistema dei tiranti sottoplancia, nella parte a vista), e vuole nascosta. Da subito. Il movimento lento o meno va a gusti.

Detto di quelle che mi paiono le cose che non mi convincono sul tuo approccio (ripeto, non è una critica alla persona, ognuno è libero di fare come vuole, ma si presume che si iscrive qui voglia raggiungere un certo livello e non realizzare un presepe coi trenini che girano intorno -mio primo plastico ferroviario a 2 anni, per la cronaca!-), passo agli aspetti che approvo sentitamente, e che non considero solo corretti, ma sacrosanti.

Cita:
La seconda scelta è stata la scala: H0. I binari? Piko, semplicemente perché c'erano quelli in offerta nello start-set e mi son piaciuti.

Non è un sistema raffinatissimo, ma va benone per chi inizia, c'ha solo un paio di pecche come assortimento, ma pazienza. A me me piace!

Cita:
L'idea è stata quella di realizzare un plastico di pianura, sia perchè questa è la realtà in cui vivo,sia perché la maggior parte dei plastici che ho visto presenta scenari di montagna (o con una buona presenza di monti)... e questa cosa mi ha spinto a fare diversamente (son fatto così!). Quest'ultima ambientazione è ovviamente utile per nascondere diverse zone del plastico, dalle stazioni agli elicoidali, ma nel mio caso ho optato per rappresentare ciò che sono abituato a vedere.

Ho anch'io una passione per i plastici di pianura, sarà che abito a 50 km dalla prima collinetta. E poi rappresentare ciò che si è abituati a vedere consente di potersi ispirare più facilmente alla realtà semplicemente andando nei posti che si vuole rappresentare, e non si devono fare centinaia di kilometri.

Cita:
Trattandosi di scenario di pianura ho pensato di realizzare percorsi abbastanza rettilinei e con curve dal più ampio raggio possibile (compatibilmente con le esigenze di spazio tavola ad L 3.5 x 3.5 sui lati lunghi), nessun rilievo montuoso e con l'inserimento di alcuni sovrappassi stradali per creare zone che possano interrompere la continuità della vista.

Scelta di base corretta (eseguita non un granchè bene, il tuo concetto di raggio largo non coincide con il mio, e già il mio non coincide con quello di altri, ma si migliora con poco sforzo e senza troppe complicazioni).

Per quello che riguarda il tracciato, l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare (cit. Gino Bartali) (se vuoi riprodurre qualcosa che si ispira al reale). La cosa che ti consiglio di fare, oltre a leggere i numeri passati (e futuri!) di TTM che riguardano i progetti di plastici, è quella di aprire google maps, bing maps, le mappe del geoportale nazionale, quello che vuoi tu, e passarti in rassegna tutte le stazioni vere simili a quelle che vuoi riprodurre tu, nella zona che vuoi riprodurre tu (perchè pianura è pianura sia a Modena che nel Tavoliere o in Piemonte, ma lo stile dei piani binari è diverso!).
Non discuto la scelta tra digitale e analogico (oggi, dovessi partire da 0, partirei direttamente in digitale, molto sbattimento in meno), ma sui sezionamenti non ci siamo, quelli che hai fatto sono pochi e limitano un sacco l'esercizio. Il suggerimento è di dare una letta ad un articolo passato su TTM in merito al "Twin Cab" (un sistema in cui si usano 2 alimentatori per comandare un plastico in analogico). Ti chiarirai molte idee.

Spero tu non ti sia offeso per le critiche, lo so, sono un rompicoglioni e pure un guastafeste, e pare proprio che ci goda proprio nel farlo :oops: . Non è vero. E' che soffro terribilmente quando vedo un impianto a mio modo di vedere mal progettato :oops: :oops: .
Se cito frequentemente TTM non è perchè io sia collaboratore o amico del direttore. E' perchè li si trovano sovente molte risposte a tanti dubbi che si hanno, solitamente ben scritte e più approfondite rispetto a quanto si può fare scrivendo in attesa che sia pronta la cena su un forum. Da lì poi si può partire. Eppoi il forum vive perché c'è la rivista (o meglio, perchè la redazione spende per tenerlo on-line, come capita per tutti i forum che esistono dietro a riviste, cartacee o digitali che siano!), è carino comprarla e leggerla!


Ultima modifica di Bomby il martedì 6 ottobre 2015, 18:22, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 18:02 
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Bomby ha scritto:
Posso dire che non mi piace? Lo dico, non volermene, ma non mi piace.

Certo che lo puoi dire, ci mancherebbe. Però a questo punto è fondamentale che mi vengano fatte le osservazioni adeguate che non si limitino al solo gusto estetico. Ho bisogno di imparare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 18:23 
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Scusa, arrivato mio cugino con la macchina nuova, fatto test drive, ho editato il post! :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 19:09 
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Iscritto il: martedì 29 settembre 2015, 16:05
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Bomby ha scritto:

Cita:
A livello di periodo temporale ho optato per rotabili epoca IV e V come partenza, senza escludere la VI, mentre a livello scenografico sarà ambientato ai giorni nostri.

Qui stai dicendo due cose in contraddizione tra loro: se i rotabili sono in epoca IV e V, anche l'ambientazione dovrà essere coerente. Ipotizzando di fare un'ambientazione di fine anni '80, non mi puoi piazzare una Gran Confort in livrea "Bandiera" accanto a una Grande Punto: molto meglio una UNO! Analoga cosa con i cartelli di stazione, la segnaletica stradale, le pubblicità, ecc.


Ad oggi possiedo una taurus (quella dello start set) ed una doppia aln 663 xmpr e quindi dovrei essere in epoca 5. Inoltre ho opzionato una e402A. Diciamo che a sto punto escluderei l'epoca 4 per restare nella 5.


Cita:
A fianco della stazione di testa diramato in diagonale c'è il piccolo scalo merci composto da due binari (non so ancora se saranno ti tipo a raso, con piano caricatore o serviti da una gru a ponte)
Gli scali merci di solito dispongono di un piano caricatore, sovente occupato dal magazzino merci e da un binario a raso (che può essere anche lo stesso, in situazioni impiantistiche ridotte)


Ok quindi andiamo per un raso ed un piano caricatore con magazzino.

Cita:
Inoltre il terzo binario ha una diramazione che mi consentirà future espansioni a destra per creare un ferro di cavallo (inoltre c'è spazio al di sotto dello stesso per aggiungere un quarto binario).
Queste aggiunte nella parte a vista, meglio farle subito; nelle parti nascoste si può anche lasciarle ad un futuro non ben precisato, in vista meglio fare tutto e subito, che sennò ad aggiungere è un casino.

Qui non capisco. Se lascio il tronchino come "di sicurezza" un domani potrò sempre partire da lì per aggiungere sezioni. O no?


Cita:
Siccome non ho voluto complicarmi il lavoro non ho previsto stazioni nascoste sotto il piano. Non capisco completamente l'uso di stazioni nascoste (che nella realtà non esistono) ma capisco però che sono necessari un minimo di binari celati alla vista.

Qui descriverti a cosa servano in 2 righe non ci si riesce. Il mio consiglio è rileggerti gli arretrati di TTM; non tanto i miei articoli (oddio, leggerli di sicuro male non fa! :mrgreen: , ma si fa prima a leggere i miei maestri!), ma quanto gli articoli di Antonio Federici e Andrea de Regis, uniti a quelli di Alex Corsico (e a qualche editoriale di Sabatini). Lì capirai tante cose anche sulle ferrovie vere, che sono la base per creare un valido mondo in miniatura.

Un paio di arretrati li ho presi e sono abbonato alla rivista da poco. Però ripeto.. Nella realtà non ho mai visto stazioni nascoste (tipo sotto una stazione o in una montagna) per cui mi viene difficile capire il loro inserimento (a parte il fatto che servono per fare le composizioni o per far attendere l'ingresso i scena dei treni

Cita:
Gli scambi sono per ora manuali ma credo che sarà necessario motorizzarli (almeno quelli che poi andranno nascosti).
La motorizzazione ci vuole (a meno di non attuare il sistema dei tiranti sottoplancia, nella parte a vista), e vuole nascosta. Da subito. Il movimento lento o meno va a gusti.


Motorizzare in vista o sotto plancia? Nel secondo caso non saprei dove mettere i motori e nel primo ho timore che facciano schifo (i piko non mi sembrano piccoli)



Cita:
Trattandosi di scenario di pianura ho pensato di realizzare percorsi abbastanza rettilinei e con curve dal più ampio raggio possibile (compatibilmente con le esigenze di spazio tavola ad L 3.5 x 3.5 sui lati lunghi), nessun rilievo montuoso e con l'inserimento di alcuni sovrappassi stradali per creare zone che possano interrompere la continuità della vista.
Scelta di base corretta (eseguita non un granchè bene, il tuo concetto di raggio largo non coincide con il mio, e già il mio non coincide con quello di altri, ma si migliora con poco sforzo e senza troppe complicazioni).


Non saprei come fare raggi ampi in poco spazio :)

Cita:
Per quello che riguarda il tracciato, l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare (cit. Gino Bartali) (se vuoi riprodurre qualcosa che si ispira al reale). La cosa che ti consiglio di fare, oltre a leggere i numeri passati (e futuri!) di TTM che riguardano i progetti di plastici, è quella di aprire google maps, bing maps, le mappe del geoportale nazionale, quello che vuoi tu, e passarti in rassegna tutte le stazioni vere simili a quelle che vuoi riprodurre tu, nella zona che vuoi riprodurre tu (perchè pianura è pianura sia a Modena che nel Tavoliere o in Piemonte, ma lo stile dei piani binari è diverso!).

Completamente sbagliato?!? Oh caspita.



Cita:
Non discuto la scelta tra digitale e analogico (oggi, dovessi partire da 0, partirei direttamente in digitale, molto sbattimento in meno), ma sui sezionamenti non ci siamo, quelli che hai fatto sono pochi e limitano un sacco l'esercizio. Il suggerimento è di dare una letta ad un articolo passato su TTM in merito al "Twin Cab" (un sistema in cui si usano 2 alimentatori per comandare un plastico in analogico). Ti chiarirai molte idee.

A me sembra di averne già messi molti! Quanti ne servirebbero?
Su che numero arretrato si trova?

Cita:
Spero tu non ti sia offeso per le critiche


assolutissimamente no. Ripeto ho intenzione di imparare. Poi ti dirò che il mio obiettivo non è di rasentare il realismo perfetto ma dare una parvenza di realtà... Insomma non un giocattolo ma nemmeno un impianto da esposizione per puristi


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 19:29 
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condivivo pienamente il bomby.pensiero.........il tuo plastico sembra un'ammucchiata di start-set.......sicuramente i plastici montuosi sono in prevalenza ma per validi motivi.....possibilita' di nascondere raggi di curvatura troppo stretti....paesaggi piu' movimentati...la possibilita' di includere fiumi...ponti...gallerie ecc..ecc.....anni fa' vidi un plastico realizzato su un tavolato piano....sembrava fosse passato attila


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 19:38 
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kroki ha scritto:
condivivo pienamente il bomby.pensiero.........il tuo plastico sembra un'ammucchiata di start-set.......sicuramente i plastici montuosi sono in prevalenza ma per validi motivi.....possibilita' di nascondere raggi di curvatura troppo stretti....paesaggi piu' movimentati...la possibilita' di includere fiumi...ponti...gallerie ecc..ecc.....anni fa' vidi un plastico realizzato su un tavolato piano....sembrava fosse passato attila

Solo l'ovale è da start set. Il resto no. Ad ogni modo comprendo l'utilità dei monti ma non voglio inserirli nel mio plastico perché sarebbero lontanissimi dal mio vissuto


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 20:50 
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Località: Massa Finalese (MO)
I monti non sono necessari, basta inventarsi scenografi e dissimulare alla vista le cose che non si debbono vedere.

Per i numeri arretrati di TTM, ti consiglio di buttare un occhio sul sito 2G alla voce download PDF gratuiti (se non ricordo male) e cercare gli indici di TTM. Non so se Benedetto li ha aggiornati agli ultimi numeri, ma comunque ci sono quantomeno fino al numero 55... Vado a memoria. Trovi l'elenco degli articoli con breve descrizione. Poi vai a caccia di arretrati sul mercatino (magari attendi una vendita in blocco, che fai prima e in rapporto spendi meno, tieni conto che alcuni numeri sono esauriti anche presso... il direttore!).

Sulle aggiunte: il binario nella parte a vista o lo metti giù prima di iniziare al decorazione o altrimenti devi disfare la decorazione e aggiungerlo. Una seccatura inenarrabile :mrgreen: . Meglio cavarsi il dente subito.

Quanto alle motorizzazioni negli scambi, nascoste al 1000 per 1000. Nella stazione nascosta, meglio a vista (è nascosta!), ma nella parte decorata non si devono vedere. Il che si ottiene piazzandoli o sotto il piano del plastico (il telaio dovrà pur avere uno spessore diverso sa 0, no? Con delle assi di rinforzo, giusto? Quello è il loro posto, tra un'asse di rinforzo e l'altra), oppure a distanza e nascosti con edifici. Ma qui basta che tu legga qualche post sul forum e sarai accontentato. Di tipi di motore ne esistono decine... e ognuno ha il suo preferito.

Discorso stazione nascosta. Spero di riuscirmi a spiegare in poche parole. Nel fermodellismo si cerca di riprodurre la realtà. Ma non sempre ciò è possibile, la motivazione principale è la mancanza di spazio (e il fatto che a far marciare i treni non sono degli omarozzi in miniatura!). Nello specifico, le ferrovie vere traghettano merci e persone dalla stazione A alla stazione B, passando per n altre stazioni, che intersecano altre y linee. Se il modellista volesse riprodurre in 1:87 esatta questo sistema dovrebbe disporre di uno spazio 87 volte più piccolo a quello vero (quindi 87 volte più piccolo del nordamerica o del sudamerica (che non sono collegati! C'è un tratto di foresta pluviale nel mezzo!) Oppure di tutta l'Inghilterra o di tutta l'Europa-Asia-Africa, ecc. Una cosa impossibile, anche riducendo la scala di compressione. Sovente si sceglie di riprodurre una stazione o un gruppo di stazioni poste sulla stessa linea o poste su due linee che si diramano. Il che consente di riprodurre il proprio piccolo mondo entro i confini degli spazi domestici. (e fin qui mi pare che sia facilmente intuibile!). Il busillis è la rappresentazione del "mondo esterno": i treni da una delle nostre stazioni (o dalla nostra stazione) è più facile che si dirigano verso il mondo esterno, non rappresentato (ad esempio, riproduco la stazione di San Felice sul Panaro, perchè lo spazio me lo consente, ma mi servirebbe un capannone per riprodurre Verona PN o Bologna C.le; e non è detto che il dato treno si muova esclusivamente verso queste due amene località). Come simulare questi avvenimenti così frequenti, ovvero come fare in modo che il treno partito dalla nostra stazione non torni...nella nostra stazione? Attraverso una stazione nascosta! Fantasma! Una stazione che possa diventare all'occorrenza Bologna, Verona, Canicattì o Monaco di Baviera!
In una situazione come potrebbe essere la tua, il treno parte dalla stazione nascosta, che fa le veci dell'a stazione di Rocca Salsiccia da cui si dirama la linea diretta alla stazione da te riprodotta; dopo aver idealmente attraversato (fermandovi o transitandovi) x stazioni, ristrette al tratto di pochi centimetri tra la parte nascosta e quella a vista, si appropinquerà alla stazione da te riprodotta, Cariatidi Terme, dove si fermerà o transiterà, a seconda della categoria del treno e/o della stazione. Ergo se ne allontanerà, diretto a Vergate sul Membro, stazione lombarda posta a z stazioni di distanza più avanti e punto di contatto con il resto della rete. Ancora una volta, la stazione nascosta (la stessa di prima) farà le veci di Vergate sul Membro. Con due stazioni avrai rappresentato un tragitto da A, Rocca Salsiccia, a B, Vergate sul Membro , passando per C, Cariatidi Terme. Ma anche verso da E verso F transitando per C, ecc. Vergate e Rocca sono solo i punti di contatto verso il resto della rete. Se dalla stazione da te rappresentata il treno avente origine a Cariatidi deve dirigersi a Rocca Pannocchia, la tua stazione di testa, il tragitto avverrà, a meno delle necessarie compressioni, interamente sul tuo impianto. Spero che l'uso della stazione nascosta ora ti sia più chiaro. A questo aggiungo che la stazione nascosta è bene che abbia capienza maggiore o al più uguale (nella concezione matematica del termine) alla capacità dei binari di stazione a vista (normalmente le piccole stazioni sono vuote!). Il maggiore significa che, verosimilmente, tu potrai riprodurre ben più di un tipo di treno: ad esempio, di convogli a materiale ordinario (loco+carrozze) sulla stessa linea ne circolano di diversi, aventi composizione diversa (ciò era più vero una volta, ma tant'è); a dire il vero la circolazione sulle linee è organizzata in turni, quindi è facile che transitino sempre quegli stessi convogli (composizioni) durante l'arco della o delle giornate, ma fatto sta che siano più di uno. Vale a dire, semplificando alla grandissima, che la composizione che fa Bologna-Brennero al mattino, una volta giunta al capolinea invertirà la marcia e farà Brennero-Bologna, per poi tornare indietro e ripetere la stessa tratta più volte (se non ricordo male ad assicurare i RV sulla BO-Brennero sono 7 composizioni tutte simili ma diverse). Anche qui è necessario fare una sintesi, ma è bene realizzare la stazione nascosta quanto più larga possibile (eventualmente tramite aggiornamenti successivi).


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 21:19 
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Bomby ha scritto:
Se dalla stazione da te rappresentata il treno avente origine a Cariatidi deve dirigersi a Rocca Pannocchia, la tua stazione di testa, il tragitto avverrà, a meno delle necessarie compressioni, interamente sul tuo impianto. Spero che l'uso della stazione nascosta ora ti sia più chiaro. A questo aggiungo che la stazione nascosta è bene che abbia capienza maggiore o al più uguale (nella concezione matematica del termine) alla capacità dei binari di stazione a vista (normalmente le piccole stazioni sono vuote!).


Quindi diciamo che la mia stazione nascosta come l'ho rappresentata nell'espansione andrebbe bene. Alla fine il tracciato mi sembra rispondente alle caratteristiche:una stazione di testa, una fantasma ed una intermedia. Dove lo devo migliorare allora?

I binari sono su sughero da 5mm posato su piani multistrato da 10mm con sotto i rinforzi. In pratica dovrei scavare una nicchia nel sughero o nel multistrato, corretto? Quanto sono alti i motori?


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
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Parlare di tracciati è spinoso. A mè è successo di rompere amicizie, discutendo di tracciati. Son cose che fan star male.
Ciononostante, resto dell' idea simile a quella esposta da Bomby. Una stazione senza traffico, annoia.

Per spiegarmi userò un apparecchio, il trenometro. Si usa così :
si và nei pressi di una stazione, ci si mette in piena linea poco prima della stazione, e si contano i treni che passano in un giorno.
Nelle moderne stazioni di linee principali a doppio binario si può arrivare anche a 350 treni al giorno !
Sono veramente tanti, specie confrontati con l' unico desolato treno di alcune stazioni di plastici.
Ovviamente non è necessario arrivare a 350 treni al giorno, ma sarebbe assai interessante staccarsi da un solo treno.
Soprattutto, occorre un sistema che consenta di selezionare, di volta in volta, quale treno far passare in stazione e chce, però, non ci faccia lavorare più per preparare i treni che per farli passare in stazione !
Senza arrivare al sistema complesso, ma assai funzionale che abbiamo in Klausen21, si può realizzare un sistema più semplice, ma capace di risultati, come l' ovale reinventato da Benedetto Sabatini.
Ci aiuta anche il tenere conto che, nella realtà, come detto da Bomby, ci sono treni e convogli. I treni sono come i personaggi di un film, i convogli sono come gli attori.
Nei film può capitare che lo stesso attore possa interpretare più personaggi, così come avviene nelle ferrovie, in cui uno stesso convoglio interpreta più treni.
In un plastico significa che pochi convogli possono farsi vedere come tanti treni.

Ciò premesso, ed ipotizzando di usare una zona in diagonale nella stanza, ecco la mia ipotesi :
Allegato:
Ipotesi - 1.JPG
Ipotesi - 1.JPG [ 59.79 KiB | Osservato 11865 volte ]

- verde : tracciato di stazione su linea a semplice binario con più binari di circolazione. In curva
- blu - stazione nascosta per preparare i treni
- viola - fondale (che può rappresentare una pianura) per nascondere la stazione nascosta
Lo spazio per la stazione è di circa 4 m. Di essi si perderanno circa 1 m per lato per le zone scambi, ma resteranno circa 2 m per i binari di stazione e, quindi, di lunghezza utile per i treni.

In questo modo potresti avvicendare vari tipi di convogli. I treni reversibili farebbero facilmente servizio in entrambi i sensi di marcia.
Il movimento potrebbe essere all' inizio semplice. Poi, affinando il gusto e le conoscenze, questo impianto ti seguirebbe ancora. Un domani potresti anche fare un piccolo controllo convogli da centralina digitale, che potrebbe incaricarsi di prepararti i treni in zona nascosta.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 9:39 
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ste.klausen21 ha scritto:
Parlare di tracciati è spinoso. A mè è successo di rompere amicizie, discutendo di tracciati. Son cose che fan star male.
Ciononostante, resto dell' idea simile a quella esposta da Bomby. Una stazione senza traffico, annoia.

Per spiegarmi userò un apparecchio, il trenometro. Si usa così :
si và nei pressi di una stazione, ci si mette in piena linea poco prima della stazione, e si contano i treni che passano in un giorno.
Nelle moderne stazioni di linee principali a doppio binario si può arrivare anche a 350 treni al giorno !
Sono veramente tanti, specie confrontati con l' unico desolato treno di alcune stazioni di plastici.
Ovviamente non è necessario arrivare a 350 treni al giorno, ma sarebbe assai interessante staccarsi da un solo treno.
Soprattutto, occorre un sistema che consenta di selezionare, di volta in volta, quale treno far passare in stazione e chce, però, non ci faccia lavorare più per preparare i treni che per farli passare in stazione !
Senza arrivare al sistema complesso, ma assai funzionale che abbiamo in Klausen21, si può realizzare un sistema più semplice, ma capace di risultati, come l' ovale reinventato da Benedetto Sabatini.
Ci aiuta anche il tenere conto che, nella realtà, come detto da Bomby, ci sono treni e convogli. I treni sono come i personaggi di un film, i convogli sono come gli attori.
Nei film può capitare che lo stesso attore possa interpretare più personaggi, così come avviene nelle ferrovie, in cui uno stesso convoglio interpreta più treni.
In un plastico significa che pochi convogli possono farsi vedere come tanti treni.

Ciò premesso, ed ipotizzando di usare una zona in diagonale nella stanza, ecco la mia ipotesi :
Allegato:
Ipotesi - 1.JPG

- verde : tracciato di stazione su linea a semplice binario con più binari di circolazione. In curva
- blu - stazione nascosta per preparare i treni
- viola - fondale (che può rappresentare una pianura) per nascondere la stazione nascosta
Lo spazio per la stazione è di circa 4 m. Di essi si perderanno circa 1 m per lato per le zone scambi, ma resteranno circa 2 m per i binari di stazione e, quindi, di lunghezza utile per i treni.

In questo modo potresti avvicendare vari tipi di convogli. I treni reversibili farebbero facilmente servizio in entrambi i sensi di marcia.
Il movimento potrebbe essere all' inizio semplice. Poi, affinando il gusto e le conoscenze, questo impianto ti seguirebbe ancora. Un domani potresti anche fare un piccolo controllo convogli da centralina digitale, che potrebbe incaricarsi di prepararti i treni in zona nascosta.


Stefano Minghetti


OK. Parto dal presupposto che non posso variare la forma del piano, quindi i ragionamenti si possono fare soltanto sulla L che ho (nelle misure date sul primo post). Inoltre come già detto non voglio realizzare stazioni fantasma sotto o sopra i piani stazione, ma tenerla sullo stesso piano (mascherata da un fondale ovviamente)
Detto questo mi sorgono altre questioni:
1. come creo le composizioni di treni? le tengo già pronte nella fantasma oppure le creo di volta in volta... ma come? devo andare nella nascosta e sganciare vagoni e locomotori per ricomporre i convogli?
2. meglio riprodurre solo una stazione con ingresso e uscita dei treni dallo scenario?

grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 15:40 
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Non potendo variare la forma a L, la tua impostazione potrebbe essere corretta, ma con modifiche pesanti, legate più che altro alla disposizione di binari e scambi.

Dunque, c'è un tracciato ad anello con la stazione nascosta dietro e una stazione a vista davanti, dalla quale si dirama una linea diretta ad una stazione di testa (o ad un raccordo industriale). Giocoforza le dimensioni non saranno titaniche, ma qualcosa in più della stazione striminzita (pare una maglia di lana messa in lavatrice a 90° :mrgreen: ) che avevi previsto tu, con un po' di savoir fare si riesce a tirare fuori! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 16:05 
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Bomby ha scritto:
Non potendo variare la forma a L, la tua impostazione potrebbe essere corretta, ma con modifiche pesanti, legate più che altro alla disposizione di binari e scambi.

Dunque, c'è un tracciato ad anello con la stazione nascosta dietro e una stazione a vista davanti, dalla quale si dirama una linea diretta ad una stazione di testa (o ad un raccordo industriale). Giocoforza le dimensioni non saranno titaniche, ma qualcosa in più della stazione striminzita (pare una maglia di lana messa in lavatrice a 90° :mrgreen: ) che avevi previsto tu, con un po' di savoir fare si riesce a tirare fuori! :wink:


Bene ora si comincia a ragionare. Conosci mica qualcuno con un po' di savoir fare che potrebbe aiutarmi? ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: mercoledì 7 ottobre 2015, 20:12 
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kingoftwilight ha scritto:
Bomby ha scritto:
Non potendo variare la forma a L, la tua impostazione potrebbe essere corretta, ma con modifiche pesanti, legate più che altro alla disposizione di binari e scambi.

Dunque, c'è un tracciato ad anello con la stazione nascosta dietro e una stazione a vista davanti, dalla quale si dirama una linea diretta ad una stazione di testa (o ad un raccordo industriale). Giocoforza le dimensioni non saranno titaniche, ma qualcosa in più della stazione striminzita (pare una maglia di lana messa in lavatrice a 90° :mrgreen: ) che avevi previsto tu, con un po' di savoir fare si riesce a tirare fuori! :wink:


Bene ora si comincia a ragionare. Conosci mica qualcuno con un po' di savoir fare che potrebbe aiutarmi? ;)


E chi se non ....... Bomby! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Primo plastico, si accettano critiche e consigli
MessaggioInviato: giovedì 8 ottobre 2015, 14:20 
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bomby ha già detto praticamente tutto.
a me l'idea della L mi è sempre piaciuta perchè perette un sacco di varianti, non certo però un tracciato tutto in pianura.
sul tracciato anche sul web ne trovi millanta....(mille e novanta)
certo se bomby ti prende sotto la sua ala protettrice.... :D :D :D :D :D :D :D
viene fuori uno spettacolo....
http://www.marklinfan.com/public/Nino%2 ... nerale.jpg
una cosa del genere? (sono di parte perchè marklinista)
saluti


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